Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: miharu dokuro    18/05/2013    0 recensioni
una maledizione opprimente, due bestie e un bisogno imperterrito dell' altro
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Remus Lupin, Sirius Black | Coppie: Remus/Sirius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Era un pomeriggio assolato quando Remus, trascinandosi debolmente, si distese sull’ erba fresca all’ ombra di un albero.
Un’ altra notte era passata... un’ altra notte di dolore, fame e sangue. Odiava questa sua maledizione, odiava dover passare le notti di luna in quella casa diroccata con solo il sapore metallico del sangue a fargli compagnia, odiava se stesso per non poter far niente per impedirlo. Ormai non ricordava neppure da quanto tempo continuavano queste frustranti trasformazioni che gli avevano causato solo problemi e sofferenza.
Quando compì 11 anni la speranza di poter frequentare Hogwarts, la più grande scuola di magia e stregoneria, era già svanita; chi poteva mai volere un’ incontrollabile lupo mannaro tra le mura di una scuola così prestigiosa?
Poi però... un giorno arrivò LA lettera... ne fu talmente felice da dimenticare, anche se per poco, quella sua dolorosa maledizione...
Quando arrivò ad Hogwarts con grande stupore riuscì a farsi degli amici: James, Sirius e Peter. Lui non aveva mai neanche lontanamente osato sperare di poter vivere una normale vita ridendo e scherzando con degli amici che, non solo non si allontanarono nonostante la sua opprimente maledizione, ma scelsero perfino di diventare Animagus  per potergli stare accanto. Quanta immeritata felicità...
 
Senza nemmeno accorgersene Remus scivolò in un profondo sonno, ma la sofferenza non lo abbandonò neppure lì; sognò i suoi artigli graffiare le sue stesse braccia, sognò il sapore del sangue in bocca a causa della mascella eccessivamente serrata, sognò lacrime calde scivolargli sul muso e poi... sognò una calda mano, grande e sicura accarezzargli la fronte.
Quando si risvegliò intorno a lui vide solo oscurità e un cane nero che lo guardava con occhi malinconici. Il cane gli si avvicinò, gli leccò la guancia e si accorse delle lacrime che sgorgavano dai suoi occhi. Era strano, in vita sua aveva pianto innumerevoli volte, ma mai aveva versato lacrime così... così... belle.  Remus sorrise debolmente...
Che pensiero stupido. Come possono delle lacrime essere belle?
Il grande cane appoggiò la testa sulle gambe del ragazzo.
“ Che ci fai qui?” gli chiese come se si aspettasse veramente una risposta.
“ Perché non mi aggredisci? Perché non brami il mio sangue? Perché stai comodamente appoggiato sulle mie gambe come se fosse la cosa più naturale al mondo? Eppure sei un animale, una bestia proprio come me... e allora come riesci ad essere più umano di me? Come riesci a reprimere quegli istinti incontrollabili?” chissà perché si stava sfogando in quel modo? Forse perché era certo che quel cane così docile e silenzioso non lo avrebbe giudicato, che non lo avrebbe guardato con terrore...
“ Non ce la faccio più... non ci riesco... non posso continuare a fingere di star bene se ad ogni trasformazione qualcosa di me muore... Io... io ho paura...”
Remus strinse i pugni e pianse, pianse come non aveva mai fatto in vita sua, pianse così forte da essere scosso da tremendi sussulti...
Lui aveva paura, tanta paura, ma non poteva dirlo a nessuno, doveva essere forte per non causare troppi problemi alle persone che amava... doveva appoggiare James nelle sue avventure, doveva proteggere Peter dalla sua stessa sbadataggine, ma soprattutto, doveva stare al fianco di Sirius; non ne sapeva il motivo, ma doveva, anzi VOLEVA stargli accanto... voleva vedere il suo sorriso, voleva sentire la sua voce profonda chiamare il suo nome, voleva che lo stringesse tra le braccia accarezzandogli i capelli e assicurandogli che non lo avrebbe mai abbandonato e che sarebbe andato tutto bene...
Ne aveva bisogno...
Remus strinse il cane tra le braccia e affondò il volto tra il suo pelo morbido... pianse ancora e ancora, con rabbia e frustrazione, tra i gemiti solo una parola distinta e chiara usciva dalle sue labbra tremolanti
“Sirius...”
 
*angolo autrice (?)*
 Spero vi sia piaciuta... scriverò la secondo parte solo se vedrò che qualcuno è interessato ^^
  
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: miharu dokuro