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Autore: GaiaBelieber98    19/05/2013    8 recensioni
Kelly è una ragazza che viene picchiata e maltrattata dal suo ragazzo, Ricky, rendendole la vita un inferno. Kelly allora si rivolge alla sua migliore amica, Jade, che si trasferirà da lei a New York. Il giorno del compleanno di Kelly, Jade le regala due biglietti per il concerto di Justin Bieber. Quel giorno sarebbe dovuto essere il più bello della sua vita, e invece...
Genere: Drammatico, Sentimentale, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Justin Bieber, Nuovo personaggio, Sorpresa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Kisses, love and… you and I
 
Era una serata come le altre, niente di diverso. Avevo solo paura di ritrovarmi ancora quei lividi sul collo, sulle braccia e sulle gambe. Ero stufa di essere maltrattata, ma non mi rendevo conto che più rimanevo in silenzio più la situazione sarebbe diventata grave. Lui diceva di amarmi, ma io come sua dimostrazione d’amore avevo soltanto ferite, lividi e umiliazioni. Un giorno allora decisi di andare da Jade, la mia migliore amica, per raccontarle tutto. Lei rimase sconvolta e non si spiegava perché io non le avessi mai raccontato nulla. Le risposi con un fil di voce e le lacrime agli occhi - … E’ da molto tempo che cercavo il coraggio e il momento giusto, ma… … ho bisogno di amore, e noi ci vediamo solo una volta ogni due mesi perché tu vivi a Vancouver. Non trovo più un motivo per continuare a … - Non mi fece continuare e – Non ci pensare neanche, io allora mi trasferirò qui con te a New York, non posso perderti, tu per me sei come una sorella! -. Non potevo dirle di no, ci tenevo tanto a vedere Jade più spesso.
Passarono tre settimane e Jade si trasferì qui con me a New York. Ora potevo smetterla di avere paura di Ricky e della sua violenza, lei sarebbe stata  sempre vicino a me, di giorno e di notte. La mia depressione cominciava a placarsi e proprio in quel periodo avrei compiuto 19 anni. Jade, sapendo i miei gusti musicali, mi regalò due biglietti per il concerto di Justin Bieber, uno per me e uno per lei che mi avrebbe accompagnata. L’evento sarebbe stato proprio il 28 Maggio, il mio compleanno, non avrei potuto chiedere niente di meglio.
Il giorno tanto atteso era finalmente arrivato, ma Ricky era già in agguato. Io e Jade ci avviammo al Madison Square Garden e il concerto inziò 30 minuti dopo il nostro arrivo, inaugurato dalla urla e dalle grida delle fan in delirio. Nel bel mezzo dello spettacolo una signora dello staff mi si avvicinò in modo poco discreto sussurrandomi qualcosa nell’orecchio – Ho scelto te, tu sarai perfetta. Dai coraggio vieni con me e potrai salire sul palco ed essere la One Lass Lonely Girl della serata. - . Jade, che era di fianco a me sentì tutto e si mise a piangere dalla gioia – Kelly è la tua occasione, non puoi rinunciare, vai! Non ci pensare due volte! Io ti filmerò e ti aspetterò qui, dai coraggio… - Accettai la proposta, felice ed emozionata, entrai nel backstage e poi salii sul palco. Justin mi accolse con un sorrise splendido e mi venne incontro per accompagnarmi alla poltrona su cui mi sarei seduta in quei tre minuti di folle allegria. Mentre cantava mi si avvicinò e mi guardò con degli occhi dolcissimi facendomi una carezza che mi fece quasi svenire. Finita la canzone tutti applaudirono e lui mi portò nel backstage prendendomi per mano. Una volta dietro le quinte mi domandò quale fosse il mio nome e io risposi – Kelly, e sono felice di essere qui con te. – Posai con lui per alcune foto e quando cercai di sfiorargli la guancia per un bacio… … …
– Stai ferma o il cuore del tuo amato Justin si fermerà qui davanti a te. – Era Ricky che in qualche modo era riuscito a rovinare la serata. – Come sono contento di vederti caro Bieber, i tuoi amici della sicurezza hanno avuto qualche problemino nell’impedirmi di entrare. – disse con tono maligno e con una pistola puntata alle tempie di Justin - Allora è per lui che sei scappata da me; per una merda del genere?! Sono molto deluso, Kelly, vorrà dire che verrete seppelliti insieme, proprio mano nella mano… Io ti amavo, ma vuol dire che per te la cosa non era reciproca. – insinuò sospirando. Io allora  trovai il coraggio di rispondergli perché non sopportavo più di tacere e di essere sottomessa. – Ero stufa della tua violenza, tornavo a casa sempre con i lividi e con ferite dappertutto, ero stufa di te. Cieca d’amore non mi accorgevo che stavo facendo del male a me stessa. Ho scoperto cosa significa amare senza picchiare, cosa significa amare a distanza e vivere per qualcuno… quel qualcuno non eri tu! –.
Nel backstage c’era il panico, Ricky aveva già sparato a tre persone e io non volevo che subissero la sua ira altri innocenti. Jade, preoccupata perché non mi vedeva tornare, si avviò perplessa nel luogo che era diventato il covo di un maniaco. Entrata vide Ricky con la pistola puntata alle tempie di Justin, quasi pronto a sparare. Decise di aspettare in silenzio e di cogliere il momento più opportuno. Mi accorsi di lei soltanto qualche minuto dopo la sua furba entrata. Provai a distrarre Ricky con qualche gioco di parole, ma senza successo. - Amore perché sei diventato così? Non ricordi quando passeggiavamo sulla spiaggia mano nella mano? Metti giù la pistola e vedrai che si sistemerà tutto, torneremo insieme e saremo felici per sempre! – Avevo paura della sua reazione, ma dovevo farlo per permettere a Jade di sottrargli l’arma. – Taci troia! – mi rispose urlando. Lei approfittò e si scagliò su Ricky con tutta la forza possibile. In quella lotta lui perse la pistola, ma riuscì sfortunatamente a riprenderla. Sentii uno sparo…- Jade! Nooo! – Quello stronzo era riuscito a sparare a Jade ferendola gravemente all’addome. – Ricky cos’hai fatto?! – gridai disperata. Per fortuna alcuni uomini della sicurezza si svegliarono dal sonnifero che Ricky aveva emanato attraverso un gas, e lo colpirono alle spalle privandolo della pistola. Riuscirono a portarlo via e a chiamare i soccorsi necessari. – Jade, Jade, resisti, i soccorsi sono quasi arrivati, non puoi arrenderti proprio ora! -. Riuscì a sentirmi e disse con un fil di voce – Kelly, sei riuscita a farlo arrestare, era questo il nostro scopo. Stai tranquilla per me, riusciranno a fare qualcosa. Ricorda: se non ce la dovessi fare, tu sarai sempre una persona fantastica che ha compiuto degli atti meravigliosi, da persona adulta e responsabile. Ti voglio bene… - ed espirò per l’ultima volta. La polizia e l’ambulanza erano appena arrivate, ma per Jade era troppo tardi.
La folla di fan che era presente al concerto, intanto, si era spazientita e la maggior parte era andata via. La polizia fece tornare a casa tutti, tranne me. Volevano sapere esattamente cosa fosse successo, ma io ero troppo scossa dall’accaduto. La polizia mortuaria portò via Jade, in un tetro furgono che pian piano si allontanò.
Nel Madison Square Garden rimasero solo la polizia e i membri dello staff. Justin si offrì di accompagnarmi a casa e io accettai. – Mi dispiace, davvero. Era una ragazza molto coraggiosa e ti voleva bene. Ha dato la vita per te e, anche se adesso sei triste, in futuro sarai fiera di lei. – queste furono le parole di Justin che cercò di rincuorarmi. – Ti ringrazio di cuore, ma non dovresti preoccuparti così tanto per me, in fondo io sono soltanto un’ altra tua fan. E’ una notte davvero strana, è appena morta la mia migliore amica e sono in macchina con il mio idolo che mi sta accompagnando a casa. Ti sarò sempre grata Justin, tu non immagini. -.
Erano le 24:15, e l’auto accostò:
 - Siamo arrivati, puoi scendere. –
- Scusa ma… questa è una villa, io non abito in una villa, questa non è casa mia, dove mi hai portata? -
- Certo che non è casa tua, è la mia. Dai scendiamo. –
- No, no. Non posso permettermi di entrare a casa tua. Ti ringrazio ma… parli sul serio? –
- Certo che dico davvero, dai non fare complimenti e vieni. Prendilo come regalo di compleanno, giusto? –
- E tu come fai a saperlo? Te l’ha detto per caso quella signora che mi ha chiamata sul palco? Forse l’ha sentito da Jade. –
- Non ha importanza, adesso vieni con me. Ormai abbiamo abbastanza confidenza, non trovi? –
E a quelle parole mi convinsi. Scendemmo dalla macchina ed entrammo in casa. Non potevo crederci, Justin Bieber mi aveva portata a casa sua. – Wow, è enorme. – rimasi veramente senza parole. – Sì, è molto… spaziosa. -. Mi fece accomodare offrendomi qualcosa da bere. – Ti va un po’ di spumante per festeggiare? – mi chiese. – Va bene, grazie. … ascolta … ma … perché hai voluto portarmi a casa tua? – chiesi con un tono misterioso. – Beh, sai, non volevo che facessi pazzie per la disperazione, a casa tua… da sola… -. – Justin, tu sei un ragazzo meraviglioso, vorrei soltanto che tutto questo fosse vero. –. A quelle parole lui mi guardò con un’aria dolce e mi sorrise; non capivo a cosa stesse pensando, ma ricambiai volentieri il sorriso.
Ormai era notte fonda, le 03:35, ma sia io che lui eravamo non so se troppo scioccati o tristi per dormire. Eravamo stati lì, sul divano, a chiacchierare da quando ero entrata in casa sua.
Cominciava a fare freddo e lui, vedendomi un po’ mogia, mi si avvicinò e mi fece appoggiare la testa sulla sua spalla. Mi fece una carezza e mi disse – Non avrei mai pensato di dirlo ma tu sei diversa. Voglio dire che non sembri una di quelle fan che appena mi vedono piangono, ma sembra che tu sia… insomma… non so spiegarmelo.- Capii cosa voleva dire e gli feci anch’io una carezza, - Ho capito perfettamente ciò che vuoi dire ed è tutto vero. …
… Justin, ti amo -. E lo baciai.
-  Era proprio questo che intendevo, e … ed è reciproco. – a quel punto cominciammo a baciarci e lui mi mise la mano fra i capelli facendola scendere sul collo. Non ero emozionata come belieber, ma come ragazza che sta baciando la persona che ama veramente.
- Justin io non voglio lasciarti mai più, ormai ho dimenticato Ricky e tutto ciò che ha fatto, adesso per me esisti solo e soltanto tu. – Ero innamorata di lui e lui di me, avevo trovato l’amore. – Kelly, non avevo mai incontrato una ragazza così sensibile come te. Ho capito che mancava qualcosa nella tua vita, qualcosa che mancava anche nella mia. Ti amo anch’io. - . Quella notte mi fece dimenticare il dispiacere per Jade e tutto andò nel verso giusto.
Dopo qualche giorno a casa di Justin decisi di tornare nel mio appartamento per mettere a posto tutto e prendere le mie decisioni con calma. Volevamo provare a vivere insieme: io e lui da soli. Il suo tour però doveva continuare, ma non volendomi lasciare da sola mi portò con lui. Visitammo il Giappone, l’Italia, la Francia, la Russia, Il Brasile, Il Canada… Tutto era perfetto e noi eravamo felici, felici, dopo scogli e difficoltà, di essere diventati un NOI.
Grazie per la lettura e spero non vi siate annoiati, tanti bacioni alla prossima. Mi raccomando recensite. – gaia -
  
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