Language of the Body, Smile - Alles Kirkland & Ray Kirkland - Alles Pov 

Un pesante sospiro uscì dalle labbra candide dell'uomo, mentre si ritrovava a fissare il viso dell'unica persona con cui avesse davvero un contatto intimo, cercando di comprenderne tutte le sfaccettature.
Il suo pensiero, così, si trovava a dover ammettere su quanto fosse carina quell'espressione corrucciata che il fratello assumeva mentre leggeva un qualcosa che non gli piaceva, provocando quelle leggere rughe sulla sua fronte, l'assottigliamento dell'occhio destro, che si socchiudeva nel trattenere l'irritazione, il digrignare dei denti e l'intorpidimento delle braccia, che si trovava a dover muovere, dopo quell'attimo d'irritazione.
Alles aveva catalogato quell'insieme di reazioni ad una tentata repressione della rabbia che l'uomo provava, un qualcosa che sapeva tanto di pazzo, dopotutto, il conoscere a memoria, dopo un anno, ogni singola espressione del fratello era un qualcosa che chiunque avrebbe trovato malato ... anche se propriamente, anche se il gallese preferiva farsi dare del pazzo piuttosto che ammetterlo, c'era ancora un espressione che non riusciva a ricordare e riconoscere, un espressione così comune per l'essere umano, un sorriso felice, era una di quelle parti che non riusciva ancora a riconoscere.


Language of the Body, Smile - Alles Kirkland & Ray Kirkland - Ray Pov

Non era raro che il gallese si perdesse in discorsi stupidi, succedeva spesso quando mangiavano insieme e non avevano discorsi da fare, oppure quando erano nel letto, ancora con le luci accese e silenziosi, in quei casi, il gallese iniziava a perdersi in irritanti e stupidi discorsi che spesso riguardavano il lavoro e l'inglese, quanto odiava il biondo, riusciva a farlo irritare col solo pensiero, facendogli odiare per qualche istante anche il gallese, certo, poi se ne pentiva /In parte/, per il pensiero che si era fatto, quel pensiero in cui gli sarebbe piaciuto punire il gallese con qualche strana tortura, facendogli desiderare che quelle labbra si fermassero oppure che emettessero versi più decenti, come quei gemiti che riusciva ad ottenere sfiorando il suo corpo, tutto quello sì che riusciva a creare quel sorriso che desiderava.

Language of the Body, Fleshliness - Allen Kirkland & Ray Kirkland - Allen Pov

Spesso si perdeva di fronte al petto nudo del suo amato, il che succedeva quei giorni in cui nessuno dei due aveva deciso di fare la lavatrice e perciò si erano ritrovati a condividere un pigiama, quello dell'uomo, perchè la donna non dava segni di voler lasciare una qualche parte dei propri pigiami all'uomo, e perciò lei si trovava con un paio di mutande e una maglietta troppo larga, mentre l'uomo aveva addosso solamente i pantaloni, a volete lei stessa riusciva a dubitare della presenza di un paio di boxer li sotto, ma non ci teneva a cercare risposte alla sua domanda.
Quando si perdeva in tutto quello,  si trovava, nel bel mezzo della notte, a porgere delle carezze su quel petto morbido al tatto, ma formato e privo d'imperfezioni, come se fosse stato scolpito apposta per quell'uomo ... quanto amava quell'aspetto così carino, sarebbe potuto essere anche sensuale, ma dopo un anno passato insieme non poteva che considerarlo carino.


Language of the Body, Fleshliness - Allen Kirkland & Ray Drew Kirkland - Ray Pov

Allen era un'uomo, almeno, caratterialmente lo era, non perdeva mai tempo per instaurare tra loro quel rapporto di tensione, non tanto per tradimenti o altro, come ci si aspetterebbe da ogni altra donna, no, lei iniziava a gridargli contro quando cercava di abbracciarla e baciarla, cercando persino di essere romantico, considerandola una sfida sulla dominanza, manco fossero animali.
Non la sopportava, in quei casi, nonostante l'amasse, non riusciva proprio a sopportarla, perchè per di più, quando si metteva in testa quelle idee così stupide, sembrava che i suoi ferormoni si attivassero e si scagliassero contro il pover uomo, che si trovava a dover combattere per poter non arrendersi alla sensualità che raggiungeva, mentre quei capelli corti e sbarazzini si muovevano in ogni dove, lasciando nudi lembi di pelle che nemmeno durante le loro nottate d'amore poteva scorgere, quel continuo muoversi su e giù che faceva muovere quel maledetto seno che continuava a torturarlo da un anno, forse anche più, poi ... poi tante altre cose, che non sarebbe nemmeno riuscito ad elencare, dopotutto non si soffermava mai ad osservare quel corpo più di tanto, preferiva toccarlo in tutta la sua morbidezza, godersene ogni parte, arrendendosi quasi a quelle parole, prendendola e facendone poi ciò che voleva, dopotutto per quanto fosse uomo caratterialmente, in quei momenti riusciva a soddisfare il suo corpo bollente.


Language of the Body, Absence - Alles Kirkland & Rose Kirkland - Alles Pov 

Aveva sempre pensato di essere gay, diciamocelo, aveva sempre e solo provato attrazione per gli uomini, eppure Rose riusciva a far nascere in lui sensazioni che nemmeno con gli uomini con cui era stato, aveva provato.
Spesso rimaneva ad osservare la donna, dopo i suoi litigi con Inghilterra, adorava quel suo modo di nascondere l'irritazione, sfregandosi le mani per poi torturarsi le ciocche di capelli, invitando poi il gallese a bersi un bicchierino insieme a lei.
Era certo che tra di loro sarebbe nato un bellissimo amore, se solo avesse avuto il coraggio di dichiararsi, ma probabilmente quell'amore avrebbe finito per lacerarsi nei secoli, lasciando che l'uomo crollasse e alla fine, scegliesse di continuare la sua vita in solitudine.


Language of the Body, Absence - Alles Kirkland & Rose Kirkland - Rose Pov

Suo fratello era uno stupido gay, quello era il suo pensiero fitto in testa, ogni volta che se lo ritrovava ubriaco fradicio sul divano per qualche bicchierino di whisky, con la cravatta completamente sfatta e la camicia mezza aperta.
Non l'era mai capitato di soffermarsi sul volto di una persona, preferibilmente guardava il pacco o il sedere, ma suo fratello era diverso, era caruccio in viso, non particolarmente bello, aveva quel maledetto occhio rosso che incuteva timore di notte, eppure l'attraeva, quel volto, quel fisico magrolino, quei suoi modi di fare tanto gay .. sì, gay ... lei si era innamorata di suo fratello gay, un amore che non sarebbe mai stato ricambiato.
Quelle sere, in cui se lo trovava in quelle condizioni, spesso si abbassava a dargli un semplice bacio, nulla di più, sperando che un giorno, l'uomo di cui si era innamorata, comprendesse che poteva provar attrazione anche per una donna.


Language of the Body, Womanhood - Allen Kirkland & Rose Kirkland - Allen & Rose Pov

I loro sguardi s'incrociarono, le loro mani si toccarono, la minore delle due sorelle era seduta sulle gambe della maggiore, la osservava coi suoi occhi bicolore, mordendosi le labbra sulla sua insicurezze, aveva il terrore di sbagliare, baciandola, godendosi le sue labbra, fu forse per quello che ci pensò l'altra, stringendola a se, baciandola e godendosi quel calore mentre la mano finiva sul seno morbido, toccandolo e godendosi una morbidezza che doveva essere sua.
Si amavano con tutto il cuore, forse non importava più il fattore donna, ciò che le costringeva a toccarsi solo con le mani e con oggetti estranei, il loro amore sarebbe andato anche contro quello.