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Autore: Cam17    19/05/2013    3 recensioni
Un carcerato. Le sue nevrosi, le sue "giustificazioni"
[secondo posto in "come vivresti in una cella?"]
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ed eccomi qui, chiuso in una cazzo di cella. Nessuno mi capisce, NESSUNO! Io non dovrei essere qui, per niente! Ma gli altri non lo vogliono capire, non voglio capire che io non ho fatto nulla di male. L’ho detto centomila volte: << NON E’ STUPRO! >>.

Ma nessuno mi vuole ascoltare. Barbara… io… io la amo. Lei voleva, sono sicuro che lei voleva fare l’amore con me. Esitava perché era insicura, insicura se meritare un uomo come me oppure no. Sono sicuro che è così, altrimenti non mi avrebbe lasciato. Eravamo stati insieme tre mesi, solo tre mesi: cosa poteva saperne lei dell’amore? Ci ero rimasto malissimo, ma decisi di tentare di riconquistarla. Quella notte aspettai che uscisse dalla discoteca per prenderla e portarla in un luogo privato, per parlare. Non volle, non volle ascoltarmi; la vedevo impaurita. Ma io l’amavo, e così decisi di mostrarle tutto il mio amore carnale. La ricordo ancora lì, stesa sulla terra fredda nella notte, nuda; si stringeva i capelli e piangeva. Ma lei doveva capire il perché del mio gesto, il perché del nostro rapporto sessuale, anche se lei non voleva. Piangeva, piangeva perché convinta di non meritare quel mio gesto d’affetto. Ed io l’accarezzai, convinto che lei potesse capire. Ma non fu così, lei non capì per niente, anzi mi denunciò, ed ora sono qui, chiuso qui dentro ingiustamente! Io sono una vittima, una cazzo di vittima! Cosa c’è di male nell’amare?? E tu, Barbara, come hai potuto farmi rinchiudere qui dentro? Io, che ho fatto di tutto per farti capire che per te mi getterei nel fuoco??

Queste sbarre… io le odio queste sbarre… Se potessi le staccherei a morsi ed uscirei subito di qui, per venire a prenderti.

Le sbarre sono strette, soffocano, SOFFOCANO! Io non ci voglio restare qui, non sono una bestia! E’ più forte di me, non ci si abitua mai alle sbarre, mai…

Spesso mi chiudo in un angolo a piangere, a cercare di scappare da questo posto almeno col pensiero. Ma più mi stringo tra le ginocchia e più mi rendo conto che sono prigioniero: non riesco ad uscirne, non riesco ad accettarlo. E tutto questo grazie a te, Barbara.

Ho saputo che in questi dieci anni hai trovato un altro, e che hai avuto due bambini e che vivi felice e spensierata. Beh, stai sicura che mi farò questi ultimi anni di galera pensando solo a te, mia cara. Non appena uscirò di qui verrò a prenderti, Barbara, ed eliminerò l’uomo che si è intromesso nella nostra vita. Ma non basta: è necessario eliminare anche il frutto contorto di quell’amore malvagio che ti ha sedotta con l’inganno, e poi, quando resteremo nuovamente soli, ti stringerò forte forte al mio petto, fino a farti mancare il respiro. Perché se non capisci ciò che provo, se non comprendi  che il destino ci vuole insieme, allora non sarai più la donna di nessuno.

Bada è una promessa.

   
 
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