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Autore: Puffola_Lily    20/05/2013    4 recensioni
Salve :)
“«Andrà tutto bene» lo ripeti più e più volte. Forse lo fai più che altro per convincere te stessa.”
Ringrazio, in anticipo, chiunque recensisca o solo legga questa storia.
Buona lettura :D
Genere: Fluff, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Non esiste notte tanto lunga che impedisca al sole di risorgere.

Ti giri e rigiri nel letto, c’è caldo.
Tieni gli occhi chiusi e muovi il braccio verso l’altra parte del letto: è vuota. È fredda.
Apri gli occhi e guardi la sveglia sul comodino di fronte che con i suoi grandi numeri illuminati di verde, per essere visti anche al buio, segna le 4:40.
Ti sorge un dubbio: “Mario si è già alzato o non è proprio venuto a letto?”
Decidi di fugare il tuo dubbio e lo cerchi.
Non ci sono tanti posti dove cercare.
Lo yacht è piccolo, così ti dirigi direttamente sul ponte.
E lo vedi.
È lì seduto, con la gamba destra al petto e l’altra che poggia a terra, con solo i boxer addosso, nella mano destra tiene una sigaretta ormai finita e lo sguardo perso nell’orizzonte.
Credi di sapere a cosa sta pensando: Gerry, suo fratello.
Il suo unico pensiero, in questi giorni.
Nemmeno il colpo che stavate preparando gli interessa più. È distrutto per suo fratello.
Il tuo unico pensiero, invece, è un altro: Mario è molto grave, sta morendo e la cosa peggiore è che dopo la morte di Gerry si sta lasciando morire. Questo ti fa male, vero Anita? Ti fa tanto male. Perché tu lo ami e faresti qualunque cosa per lui.
Mario è testardo, e lo sai.
Tu vorresti che lasciasse perdere tutto e che pensasse solo a curarsi. Ma l’unica cosa che lo interessa è la vendetta. E questo ti distrugge perché ti fa soffrire vederlo star male.
Ti avvicini lentamente, in punta di piedi.
L’aria frizzante del mattino ti fa rabbrividire. Ti penti di essere uscita solo con la camicia di Mario.
Ti siedi vicino a lui, gli carezzi la guancia e senti che è umida.
Ha pianto, deduci. E questo ti fa salire un groppone, ma riesci a scacciare le lacrime che ti pizzicano gli occhi grazie a un profondo respiro.
Lui non si gira, ma ti passa il braccio destro intorno alle spalle abbracciandoti.
Ne approfitti e ti accoccoli sulla sua spalla e sussurri cercando di sorridere: << Cosa ci fai qui a quest’ora? >>
Domanda banale, ma vuoi che sia lui ad aprirsi. Sai che se lo riempi di domande si innervosisce e puoi dimenticarti delle risposte.
Mario solleva le spalle e, con voce rotta, risponde: << Pensavo… >> butta la sigaretta in mare e prende un profondo respiro prima di continuare: << …a Gerry >>.
Dopo aver udito queste parole ti stringi ancora di più a lui. “Era come pensavo” dici a te stessa.
<< Lo devo vendicare! Anche se.. >> Un colpo di tosse improvviso gli impedisce di continuare la frase.
<< Basta Mario! Prima devi farti curare! E poi pensi a vendicarti! >> sbotti.
Questa volta non riesci a trattenerti, lo sai che gli da fastidio sentirselo dire, ma non ci puoi fare niente. Così prima che ribatta gli citi una frase << Non esiste notte tanto lunga che impedisca al sole di risorgere. >>.
Non appena la scarica di tosse finisce, con voce rauca, ti risponde: << Per me il sole sorgerà solo quando quei bastardi dei Ris saranno morti e Gerry sarà vendicato! >> nel dire ciò sbatte un pugno sul tavolo.
Stai per rispondergli quando di colpo Mario viene attaccato da una delle sue solite crisi.
Dovresti esserci abituata, ma non è così.
Al contrario ogni volta hai sempre più paura.
Per fortuna questa volta la crisi dura poco.
Appena Mario si calma prendi la sua testa e te la porti in grembo, gli dai un leggero bacio sulle labbra e sussurrando gli dici che lo ami e che andrà tutto bene.
<< Andrà tutto bene >> lo ripeti più e più volte.
Forse lo fai più che altro per convincere te stessa.  

Fine.


Salve :)
Be’ se siete arrivati fin qui può voler dire che o vi è piaciuta o siete stati così gentili da leggere questo spazio.
Allora.. questa storia mi è venuta in mente mentre guardavo la 16° puntata di Ris Roma 3.
Per quanto Mario Pugliese sia un assassino, quando piange e grida vendetta per la morte di Gerry, devo ammettere che mi è sembrato un qualsiasi uomo disperato per la morte di un familiare.
Così la mia mente ha pensato: “Chissà come si può essere sentita Anita, che è innamorata di Mario, a vederlo in queste condizioni” ed ecco qui questa storia.
Ammetto che è la prima volta che scrivo su Ris, quindi spero che i personaggi siano abbastanza somiglianti a quelli della serie.
Un enorme grazie a chi l’ha recensita o anche solo letta. :)
Anche le critiche sono bene accette.
Un bacione
Puffola_Lily ღ
   
 
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