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Autore: DontMindMe    20/05/2013    0 recensioni
Una spintarella al destino bisogna dargliela.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Non era mai stato una persona espansiva, né tanto meno allegra. 
I suoi amici si contavano sulle dita di una mano e il più delle volte non voleva neppure vederli. Gli piaceva stare da solo e non gli piaceva. Aspettava chissà cosa, un giorno migliore, diceva, che ovviamente nella sua immobilità non arrivava mai. 
Una spintarella al destino bisogna dargliela, gli diceva Matteo, il suo coinquilino italiano, trasferitosi a Londra da poco più di due anni. Uno dei suoi pochi amici veri, per così dire. Ma James era già tanto se continuava gli studi, e il più delle volte non apriva neanche un libro. 
Non capiva proprio cosa non andasse in lui, perché si perdeva le giornate davanti al televisore, lo sguardo fisso, senza capirci davvero qualcosa. 
Sei depresso, gli diceva il suo medico. Non sapeva come fosse successo. Forse lo era sempre stato, forse era stato il suo scoprirsi gay in tarda età, da quando Matteo era entrato nella sua vita. 
Peccato che Matteo avesse già qualcuno, una donna, credeva, con la quale usciva ogni sera ma di cui non parlava praticamente mai. Quando usciva di casa, James si chiudeva nella sua stanza e in segreto si toccava pensando a Matteo, così pieno di vita, così coraggioso e bello nelle sue imperfezioni. L'unico momento in cui James facesse qualcosa per sé, l'unico slancio di vita che gli era rimasto. 
Non poteva sapere che quel giorno migliore sarebbe arrivato sul serio, quello in cui aveva deciso di cambiare casa, di allontanarsi da Matteo una volta per tutte, e dimenticarlo.
Lui non l'aveva presa bene, avevano litigato furiosamente fino a quando Matteo non gli spalmò uno schiaffo sulla guancia. James si era come risvegliato dal torpore, reagendo di slancio. Fecero a botte come se dipendesse tutto da quello, con rabbia repressa, sentimenti inespressi. Tutto, come in un'esplosione, venne fuori quella sera. Quel giorno migliore in cui Matteo mise a tacere l'autocommiserazione di James con un bacio, di quelli seri, appassionati, virili, che rimescolano le budella. 
Da quel bacio in poi, tutto fu facile, come percorrere una discesa. James tornò a vivere, prendendo in prestito l'energia positiva di Matteo che, come in dei vasi comunicanti, fluiva in lui ogni volta che lo teneva per mano, che lo baciava o lo stringeva a sé.
Una spintarella al destino bisogna dargliela, gli diceva Matteo quando erano ancora solo amici. E aveva ragione, accidenti se aveva ragione.
  
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