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Autore: Lady Anya    06/12/2007    1 recensioni
"Era sempre vissuta lì, in quel campeggio, casa dei suoi genitori. I suoi due fratelli erano già andati via e le mamma aveva avuto un’altra cucciolata. Ora toccava a lei." Una mia follia di alcuni anni fa.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Piccola one-shot scritta alcuni anni fa di ritorno dalle vacanze. L’ho rivista più volte, nel tempo, ma non sono mai riuscita a farla venire esattamente come volevo. Allora ho deciso di darla in pasto a voi e alle vostre critiche: siate spietati.

Lady Anya

Verso la libertà

Era sempre vissuta lì, in quel campeggio, casa dei suoi genitori. I suoi due fratelli erano già andati via e le mamma aveva avuto un’altra cucciolata. Ora toccava a lei. Spesso passava davanti a quel cancello, oltre il quale aveva visto per l’ultima volta i suoi fratelli: sapeva che prima o poi l’avrebbe dovuto attraversare anche lei. Ma non voleva. Mamma Gatta le aveva insegnato tutto quello che c’era da sapere per sopravvivere e a volte le chiedeva cosa intendesse fare, ma sempre, la Gattina, le rispondeva che non avrebbe mai potuto lasciarla sola. Mamma Gatta sorrideva e lasciava cadere saggiamente il discorso. Ma la Gattina sapeva che era solo un peso in più per lei.

Un giorno la Gattina trovò la soluzione: si sarebbe fatta adottare da una delle tante famiglie che venivano in vacanza nel “suo” campeggio. Salutò la Mamma, i nuovi fratellini e andò verso una roulotte abitata da un’allegra famigliola, padre, madre e due bambine. Era una mattina uggiosa e molto calda, non molto opportuna per cominciare una nuova vita, ma ormai così era deciso.

La famiglia stava facendo colazione e le bambine sorrisero quando la videro, ma le prestarono troppa attenzione, prese da mille altre cose. La Gattina ci rimase molto male, ma si accucciò davanti a loro e presto si addormentò. Quando si svegliò, la roulotte aveva la porta aperta. Un invito ad entrare che non si fece ripetere due volte. Ma appena varcata la soglia, la madre delle due bambine la cacciò via con la scopa. Perché? Se ne andò sconsolata, incredula di essere stata così maltrattata.

Quella stessa sera tornò. Era decisa a farsi accettare. Come quella mattina la famiglia stava mangiando. E come quella mattina, la Gattina si accucciò vicino a loro. Le bambine la videro e le sorrisero, ma ancora una volta continuarono a pensare ai loro problemi. Allora la Gattina ebbe un’idea: prese la rincorsa e saltò in braccio alla bambina più piccola. Ma questa, contro ogni sua aspettativa, urlò impaurita e tutta la famiglia scacciò via la Gattina in malo modo.

Disperata, scappò. Ma perché, perché gli Umani erano così strani? Perché così scostanti? Mentre fuggiva passò davanti al famoso cancello. Si fermò e guardò oltre le sbarre di metallo. Finalmente si decise. Lo attraversò e corse via, verso la libertà.

  
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