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Autore: frafri 95    20/05/2013    1 recensioni
tipica serata di un' adolescente... Un dolore profondo, una perdita le lacera il cuore trascinandola nell'oblio della distruzione... poi un abbraccio accogliente e un sorriso dalla persona giusta la salvano...
Genere: Fluff, Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Yuri
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza | Contesto: Contesto generale/vago
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E di nuovo stavo bene.
La mia testa era volata via nel vuoto più intenso e non ero più io. Danzavo sperduta senza sostegno (più che altro traballavo), urlavo e ridevo a quella confusione che mi faceva urtare chiunque in quel locale. Poi riprendevo quel mio sguardo apatico e tornavo a ballare nel nulla di quel rumore che i miei coetanei chiamavano musica, e ricominciavo a ridere a delle immagini sfumate che arrivavano veloci e a tratti ai miei occhi e alla mia mente; le immagini di ciò che mi succedeva intorno e che non avrebbe provocato in me l’ombra di un sorriso se non fossi stata completamente sbronza.
Ero bollente. Il calore del primo bicchiere di quel liquore così freddo e ghiacciato sulla mia lingua, era sceso giù bruciando la gola e riscaldandomi tutta. Quella era la sensazione accogliente prima di proseguire alla ricerca della sensazione migliore: dimenticare. Dimenticare gli “amici” li con te, col loro finto divertimento, i loro finti sorrisi i loro finti “ti voglio bene”. Dimenticare la scuola con i suoi obblighi e le sue scadenze, i professori menefreghisti e anche i professori dal fare genitoriale; dimenticare i miei compagni tanto divertenti in certi momenti e capaci di rubarmi un vero sorriso quanto cattivi nel momento del bisogno da mostrare tutti le spalle e il capo basso. Dimenticare la famiglia, il bene che si prova per le persone a te più vicine e il dolore per la perdita. Mia madre era morta, vittima di un uomo che aveva perso nelle fiamme fredde dell’alcol la ragione e il controllo del corpo. Lo odiavo. Mi aveva portato via la figura centrale, punto di riferimento della mia esistenza. E odiavo me ancora di più perché ogni sera del fine settimana (quando andavo a dormire da un amica e mio padre non poteva vedermi) mi avvicinavo inesorabilmente alla stessa perdizione.
Ero sudata. Cominciai a spogliarmi e a salire su un puto alto (il bancone del bar credo, ero così ubriaca da non ricordalo nemmeno). Poi un tocco forte possente mi fece scendere giù dal tavolo. Era un tocco nuovo, protettivo, profumato. Tranquillo. Affondai il viso nel suo petto e cominciai a piangere, poi il vuoto …
Mi risvegliai su un divano, avvolta da un soffice piumone, avevo un mal di testa tremendo, come se un tamburo martellasse nelle mie tempie, scattai a sedere  e una vertigine terribile mi assalì facendomi crollare nel divano. “Piano” sentì dire da una voce calda e serena,avevo accanto un ragazza giovane, alta, di bell’aspetto (anzi bellissimo), occhi castani vividi e un sorriso stupendo e coinvolgente. “Tieni del caffè e un’aspirina, ti faranno stare meglio. Ah! Io sono Marta” continuò abbozzando un dei suoi sorrisi “Emilia, grazie ” pronunciai dopo un momento di esitazione e dopo aver ordinato come meglio potevo i pochi pensieri che avevo. “Dove mi trovo?” chiesi visibilmente confusa “a casa mia, ti ho portato qui quando ho visto che l’alcol ti aveva bruciato la capacità di giudizio, sai quanti sguardi maniacali stavi attirando su di te con quello spogliarello sul bancone?! Io davvero non capisco cosa ci sia di così bello nel bere tanto da perdere la capacità di intendere e di volere, vomitare tutta la notte e risvegliarsi con i postumi come se ti passasse sopra un trattore!!” mi spiegò lei con un tono di rimprovero alla fine. Al pensiero di aver vomitato davanti a lei mi sentii terribilmente in imbarazzo poi il mio orgoglio ebbe la meglio e risposi “ma chi cavolo ti conosce?! Non sei mica mia madre!!” e feci per alzarmi e andarmene “Hai ragione, sono solo una ragazza con un po’ di cervello che ha cercato di salvarti la pelle stanotte” rispose sarcastica. “Già, nessuno ti ha chiesto niente” feci io fredda. “si può sapere che ti è successo da farti detestare tanto la tua vita?!” mi chiese di punto in bianco con sincera curiosità. Scoppiai a piangere come non avevo mai fatto prima, con grossi singhiozzi gli raccontai tutto ciò che non andava più nella mia vita dalla morte di mia madre; mi aprì come non ero riuscita a fare con nessun altro. Lui mi strinse, mi coccolò e disse “rispetto il tuo dolore ma non provo compassione, tua madre non sarebbe certo felice nel vederti buttare così la tua vita … devi andare avanti!” mi disse dolce e convinta. Gli sorrisi. Mi baciò sulla fronte. “Dovresti controllare il cellulare, ha squillato tutta la notte” mi informò. Era Sabrina, la richiamai subito, mi disse di essere in ospedale perché era successo qualcosa a Riccardo e di essere preoccupatissima per me e io le risposi che sarei andata subito da lei. “Marta mi accompagni?” non so perché glielo chiesi, solo la volevo accanto a me. “Certo” assentì regalandomi un altro dei suoi sorrisi.
In ospedale mi raccontarono che Riccardo fuori dal locale era tanto sbronzo da prendere a pugni un’ uomo ubriaco quanto lui, solo perché lo aveva urtato. Quell’uomo era morto più per gli effetti dell’alcol sul suo corpo che per le contusioni e fratture provocate da Rick. A sentire quella storia mi venne la pelle d’oca e capii quanto stupida ero stata e mi sentii davvero a disagio e arrabbiata con me stessa. Marta mi strinse la mano. Era incredibile come riusciva a leggermi dentro. Da quel giorno non bevvi più neanche un bicchiere, nonostante le crisi di astinenza del mio corpo che si era ormai abituato. Ma con Marta accanto e la mia famiglia ci ero riuscita. Perciò ragazzi mi raccomando non fate lo stesso errore!!
“Si signorina Emilia” risposero in coro.
“Ehi, com’è andata questa testimonianza?” mi chiese Marta fuori dal liceo dove ero stata chiamata a fare sensibilizzazione. “Bene” risposi sorridendo e lei appoggio teneramente le sue labbra sulle mie.  Frafri's corner questa è una delle storie che ho adorato di più scrivere... e spero sia piaciuta in ogni casi mi pacerebbe immensamente sapere che ne pensate... :)
p.s. grazie a chi recensirà ma anche a chi si limiterà a leggere sileniosamente ;D
  
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