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Autore: TheDevil    20/05/2013    2 recensioni
Cosa successe ai tempi della Prima guerra sacra? Chi erano i cavalieri del mito? Lo scontro tra Atena e Poseidone
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Era stato annunciato da un emissario che Poseidone sarebbe arrivato ad Atene in breve tempo; il Dio dei mari, come Atena si aspettava, doveva aver preso male la decisione del fratello di affidare il dominio sulla Terra alla figlia prediletta.

Atena aveva scelto Atene come dimora e l'aveva rafforzata, ampliando i lavori per le difese, ampliando le mura e cominciando ad addestrare gli uomini, eppure era convinta che se fosse scoppiata una guerra non sarebbero stati certo gli eserciti a fare la differenza.

Come facilmente prevedibile il Dio dei Mari scelse la strada del mare per giungere ad Atene, dove ad accoglierlo c'era tutta la città in rispettoso silenzio.

L'aspetto del Dio era impressionante: giungeva alla guida di un cocchio gigantesco, più grande della più imponente delle triremi, trainato da due strani animali con il corpo di cavalli e la coda di pesce, ma dalle dimensioni abnormi.

Quando scese dal cocchio tutti i cittadini poterono vedere chi era Poseidone: un uomo nel pieno vigore dell'età, con i capelli lunghi e corvini, con una barba corta e con gli occhi azzurri splendenti come il mare; sebbene avesse sul volto un sorriso affabile, Atena si preoccupò, tutto da lui emanava una minaccia, anche perché era vestito della sua armatura, e nella mano sinistra stringeva il tridente, simbolo del potere sul Mare.

Mentre tutta la popolazione si inginocchiava come era stata istruita, Atena rimase immobile e impassibile, cosa che non sembrò far piacere a Poseidone, che si accigliò...

-Benvenuto ad Atene Zio Poseidone...

-Grazie Atena, è stato un lungo viaggio, ma è necessario che noi parliamo...

-Si zio, lo immaginavo, ho fatto preparare nella mia dimora una sala.

-Bene... Olaus, vieni qui- un uomo si avvicinò e si inchinò davanti a Poseidone – questo è il capo delle mie guardie e assisterà alla nostra discussione, e mi pare giusto che anche tu debba avere il capo delle tue guardie a testimone del nostro incontro.

Atena si voltò, e chiamò: -Cheleo-

Un uomo in armatura oplitica avanzò e si inginocchiò prima di fronte ad Atena e poi di fronte a Poseidone; era molto alto e scoprendo il capo dall'elmo mostrò dei capelli castani corti con gli occhi marroni e un fisico asciutto e scattante, degno di un guerriero, ma la cosa davvero stupefacente fu la giovane età del guerriero che poteva avere si e no una ventina d'anni.

Le due divinità cominciarono a salire in direzione dell'Acropoli senza scambiarsi una parola, per parlare ci sarebbe stato tempo.

Croto invece osservava l'uomo che sembrava la guardia del corpo di Poseidone, si sentiva inquieto.

 

All'interno del tempio dell'Acropoli era stata preparata una piccola stanza riservata dove i due Dei avrebbero svolto un colloquio riservato, in cui Atena cercava con un ultimo sforzo di evitare una guerra che pareva imminente, al contrario Poseidone cercava l'ultimo pretesto.

La possibilità di trovarsi da sola con lo Zio metteva Atena a disagio, la rassicurava invece la presenza di Cheleo che era il suo miglior guerriero e, all'insaputa di quest'ultimo, che ci sarebbe stato un altro protettore nella sala, un giovane che si era offerto volontario, che a differenza di Cheleo non era ancora stato addestrato militarmente e che pure aveva qualcosa in comune con quest'ultimo, come una scintilla di Divinità, che tuttavia non era ancora sveglia.

Arrivati nella Sala i due Olimpionici si sedettero ognuno su un trono riservato, mentre Cheleo e Olaus rimanevano in piedi alle spalle dei propri Signori.

Atena indicò un giovane: -Lui è ganimede e ci servirà durante questo incontro...

Il giovane aveva sedici anni e si inchinò profondamente a Poseidone che non lo degnò di uno sguardo.

Con i capelli lunghi e di uno strano colorito verdastro, gli occhi verdi e con il volto liscio, causa la giovane età, il giovane versò del pregiato vino rosso nel calice di Poseidone, per poi tornare nell'ombra, c guardò e ne prese un sorso, per poi cominciare a parlare

-Perché pensi che sia qui Atena?

-Non lo so, non può essere una semplice cortesia?- cominciare in modo troppo sottomesso sarebbe stato controproducente

Poseidone sorrise -Non sei pronta ad assumerti questo fardello, sei troppo giovane e incosciente se permetti... io non ti avrei mai fatto entrare ad Atlantide armata e vestita della tua Kamui.

Colpo basso.

-Non posso fidarmi neanche di te zio? Questa è una missione diplomatica, non siamo in guerra, almeno non ancora, se così fosse sarei pronta a scendere anche in battaglia contro di te.

-Sono qui per evitare una guerra se possibile.

Atena si rilassò un attimo, forse era possibile evitare un bagno di sangue:- anche io voglio evitare una guerra.

-Bene, lasciami governare sulla terra- Olaus sorrise, mentre Cheleo si irriggidi' e stava per fare un passo, prima di essere bloccato con un cenno da Atena, mentre Ganimede rimaneva impassibile, concentrato sul suo ruolo.

-Sai bene che non puoi farmi una richiesta simile zio... Già governi su Atlantide e sui mari, non posso lasciarti tutta la superficie terrestre, il gioco di potere tra gli Dei verrebbe sfalsato, non posso consentirtelo.

-Beh so che posso governare solo sui mari, ma se la terra fosse sommersa allora non si porrebbe più il problema giusto?

Atena sentì rabbrividire, Cheleo stava per perdere la pazienza e anche Ganimede si mostrò sorpreso.

-E tu stermineresti il genere umano?

-No, solo quelli che si rifiuteranno di dichiararsi miei sudditi...

-Se queste sono le tue intenzioni io non posso accettare la tua proposta Zio, anche se mi facessi da parte, governeresti gli esseri umani in maniera dispotica e io non posso permetterlo in quanto Dea della Giustizia, e ti combatterò in quanto Dea della guerra.

-Allora ci siamo detti tutto, ma sappi una cosa Atena, non ci sarà pietà alcuna per nessuno che si schiererà con te, non ci sarà perdono e tutti gli esseri umani saranno sterminati... Addio.

Detto questo Poseidone si alzò e cominciò ad avviarsi verso l'uscita, mentre Olaus squadrò Cheleo un'ultima volta prima di seguire il suo padrone... Diretti verso Atlantide.

Atena invece rimase seduta, chiedendosi se avesse fatto la scelta giusta, guardò in volto il suo soldato e il giovane... Sentendo che la rabbia aveva fatto esplodere qualcosa al loro interno, qualcosa che esplose e la scintilla di divinità avvampò in loro... Avevano raggiunto il Settimo senso.

Note dell'Autore
Cheleo e Ganimede sono i due primi cavalieri d'oro che si incontrano... A che costellazione appartengono? Se per Ganimede la risposta è semplice... Non lo è affatto per Cheleo

   
 
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