Lo osservava.
I suoi occhi lo scrutavano sempre, come se volessero indagare nel profondo del suo essere.
Lo conosceva da tanto, eppure per lei quel giovane continuava ad essere un mistero, qualcosa di insondabile.
Chissà, forse era per quello che si era innamorata di lui.
Guardava quella figura di giovane uomo come incantata. In lui c'era qualcosa di etereo, onirico, quasi sovrannaturale. Qualcosa che lei non avrebbe mai conosciuto.
Quante volte aveva cercato tra le braccia di altri quello che non avrebbe mai avuto da lui, nella speranza di riuscire a dimenticarlo.
E invece, come in una beffa, ogni volta si trovava ad immaginare di essere con lui.
E il suo cuore continuava imperterrito ad aggrapparsi alla speranza che, un giorno, sarebbe stato per sé.
Perché lui era la sua ossessione. La sua maledizione.
E la sua eterna salvezza.