Grande la mia battuta!!
Questa storia, narra di
due giorni, in cui Chimchar, dice
delle battute che vorrei farvi conoscere.
Erano più o
meno le 21:00 di pomeriggio quando Chimchar
tornò a casa ormai distrutto per la pesante giornata.
Arrivato in camera da
letto si buttò sul letto e si
addormentò senza troppa fatica.
All’improvviso
qualcosa svegliò Chimchar, era Piplup, il suo
migliore amico, che fece rovesciare tutte le pentole nel cercare di
preparare la
colazione, alle sette di mattina.
“Ma cosa stai
facendo Piplup?” chiese Chimchar ancora
assonnato.
“Cerco di
preparare la colazione”
“Non ci
riuscirai mai, insomma non lo hai mai fatto, credo”.
“Appunto
è per questo, voglio prepararmela da solo”.
“Ah ok, se ci
riesci fammelo sapere”.
“Ah ah che
divertente che sei”, risponde ironicamente
Piplup.
Appena finito di sparlare
con Piplup, Chimchar ritornò a
dormire.
La mattina dopo, Chimchar
si alzò e andò a fare colazione, con
poca voglia, sapendo che era quella preparata da Piplup.
Subito dopo si
preparò e si diresse verso la scuola, felice.
Tornato a casa, non era
felice come alla partenza, anzi era
molto avvilito, avendo molti compiti da fare per il giorno seguente.
Dopo mangiato, Infernape,
la mamma di Chimchar(che era una
gran mamma, anche se alcune volte frignava molto), gli chiese cosa
aveva da
fare e lui rispose che ne aveva molto;
“Allora datti da
fare, se tu e Piplup volete andare a casa
di Chimi e Piply”, disse Infernape.
“Ci
proverò”, rispose Chimchar.
Dopo un paio di ore la
mamma di Chimchar tornò nella camera
di suo figlio;
“Allora, come
va?” chiese Infernape.
“Ehm ne ho
ancora..”
“Allora finisci,
che voglio essere tranquilla!” disse Infernape
cominciando a singhiozzare.
“Eh
in qualche modo finirò!”
“ Se non
finisci, verrai bocciato!”
“ Eh mi
bocceranno”.
“ Ti
drogherai”.
“eh mi
drogherò”.
“Sarai
povero!”
“Eh
sarò povero!”
“Altro che tuo
fratello!!”
“Mamma sono
figlio unico”, disse Chimchar sconvolto.
“GRANDE LA MIA
BATTUTA!”, disse Chimchar.