Fanfic su attori > Johnny Depp
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Autore: Astrid    07/12/2007    4 recensioni
Ciao a tutti! Eccomi a pubblicare una nuova fan fic, stavolta su una ragazza che vince un concorso per la premiere di Pirati dei Caraibi *.* Spero vi piaccia la storia e come l'ho articolata graficamente. I titoli dei capitoli sono anche i titoli delle canzoni che ho scelto per ognuno di essi, come una sorta di soundtrack. Ci tengo a precisare che quelle che ho scelto sono anche per via del loro testo, che si addice più o meno a ciò che ho voluto esprimere nel capitolo stesso. Per questo all'inizio di ognuno ho messo anche il testo della song, leggetelo^^ Enjoy!
Genere: Romantico, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Memories

Non avrei mai pensato che il mio più grande sogno potesse avverarsi. O almeno, non in modo così semplice. Ma ora che sono qui posso dire di aver vissuto veramente quella che davvero si chiama vita, e sono felice di aver potuto sentire la Sua voce almeno una volta. E, per mia fortuna, di averlo fatto tante, tante altre volte ancora.

Memories - Within Temptation

Memories, memories, memories

In this world you tried
Not leaving me alone behind
There's no other way
I'll pray to the gods: let him stay

The memories ease the pain inside
Now I know why

All of my memories
Keep you near
It's all about us
Imagine you'd be here
All of my memories
Keep you near
The silent whispers
The silent tears

Made me promise I'd try
To find my way back in this life
I hope there is away
To give me a sign you're okay
Reminds me again
It's worth it all
So I can go home

All of my memories
Keep you near
It's all about us
Imagine you'd be here
All of my memories
Keep you near
The silent whispers
The silent tears

Together in all these memories
I see your smile
All the memories I hold dear
Darling you know I love you till the end of time

All of my memories
Keep you near
It's all about us
Imagine you'd be here
All of my memories
Keep you near
The silent whispers
The silent tears


La pioggia cadeva leggera quel pomeriggio nella mia Londra, ed io e le mie amiche avevamo deciso di andare al centro commerciale e poi al cinema, senza sapere che quella sarebbe stata la scelta più giusta per trascorrere un tale pomeriggio.
Finito lo shopping, io, Ashley, Jennifer e Jeanne ci rinchiudemmo di corsa nella saletta del cinema per vedere il nuovo film di Pirati dei Caraibi – inutile dire quanto fossi completamente presa da questo, dal momento che uno degli attori principali era Johnny Depp, il mio idolo, il mio ideale di perfezione, la mia personale fantasia.
-Elizabeth,- mi sussurrò improvvisamente Jen –come andrà secondo te con quel concorso?-
Ah, già, il concorso. Quello impossibile da vincere, quello con in palio un posto in prima fila per 4 persone alla premiere di Pirati dei Caraibi. Sorrisi, sarcastica.
-Tsk, figurati se lo vinciamo. Quei cosi sono organizzati, sicuro.. chissà chi sarà il fottuto, fortunatissimo vincitore.- Sospirai. Non ci avevo mai creduto in certe cose, non ci avevo mai sperato. Però avevo molta fantasia, e mi capitava spesso di pensare a come sarebbe stato incontrare davvero le star del mio film preferito, o un cantante che adoravo, o… beh, gli attori di Pirati dei Caraibi non sarebbero stati per niente male. Keira Knightley, Orlando Bloom e… mio Dio. Poteva prendermi un colpo al cuore anche solo a pensarci, di incontrare Lui, Johnny Depp. Il Mito. La Perfezione.
Avevo convinto mezzo mondo nella speranza che qualcun altro, se non fosse successo a me – come sicuramente, pensavo, sarebbe accaduto -, vincesse il viaggio a Disneyland per la premiere del film, e nella speranza ovviamente che mi portasse con sé – come sicuramente avrebbe fatto sotto le mie torture. Ridacchiai al pensiero, quella sera nel cinema, poi mi fermai a guardare Keira Knightley che nel film interpretava Elizabeth Swann. Per lo meno, il suo personaggio aveva il mio stesso nome, una speranza di sentirlo almeno una volta dalle labbra di Depp. Déi Keira, ma che diavolo aspetti a saltargli addosso?!
Finito il film andammo tutte a casa di Ashley, per una specie di party anti-genitori, visto che i suoi erano partiti per il secondo viaggio di nozze. Ah, le amiche. Sono sempre stata un tipo indipendente, dopo troppo tempo passato con qualcuno mi viene voglia di andarmene via per i fatti miei, il più delle volte. Ma con loro è tutto diverso, sono il mio punto di riferimento. Come una seconda famiglia. Quella notte parlammo per tutto il tempo, di quanto era stato fantastico il film – di quanto era stato fantastico Johnny Depp -, di quanto fossero stupidi i nostri amici Kirk e Michael con i loro scherzi idioti ma spassosissimi, del perfido Max che aveva appena piantato Jennifer per cercare di fare il filo ad una che nemmeno lo considerava. E la mattina dopo accendemmo la radio all’alba per poi sentire dei biglietti vincenti del concorso per la premiere solo alle 8:10. Ovviamente nessuna di noi aveva vinto, ed io mi stavo mangiando non solo le mani, ma tutte le braccia, per aver avuto il numero 27838 quando quello vincente, era il 27839. Più tardi scendemmo giù in cucina per la colazione.
-È un peccato che non abbiamo vinto, e poi per così poco..- sbuffò Jeanne, sapevo che ci teneva tantissimo a vedere Orlando Bloom. Io ridacchiai lanciandole un paio di cereali addosso.
-Ma dai, ci credi pure a certe cose! Io scommetto che è tutto organizzato. E ti pare che mandano così un “comune mortale” a vedere da due centimetri di distanza Johnny Depp e Orlando Bloom? Però, ammetto che rode anche a me.- risposi.
-Io non credo sia organizzato… beh, sinceramente non so mai se crederci o no a queste cose… Tu dici che è organizzato Ashley?- chiese Jennifer.
-..Io diFo che doFFiamo chiamare chi conosciamo con i Figlietti. Forse hanno Finto loFo- Ashley era nel pieno della degustazione di cereali al miele.
-Seh, dai, usciamo un po’. Ho bisogno di svagarmi dopo la rosicata di prima. Vi va di passare ad affittare un dvd?- dissi alzandomi, e le mie amiche mi seguirono approvando la proposta. Quella sera, tornata a casa, non nego di aver fantasticato un po’ sulla storia della premiere del film a Disneyland. Accidenti, e se avessi lasciato passare avanti quella ragazzina che smaniava per fregarmi il posto? A questa ora forse il numero 27839 sarei io…ma che dico, di sicuro!
Sospirai rigirandomi nel letto. E come se non bastasse quella notte sognai che il prof di chimica che avevo avuto al liceo mi interrogava nel bel mezzo del mio shopping al centro commerciale. Eppure il liceo era finito da uno, splendido, meraviglioso mese. Assurdo!

Quando la mattina dopo mi svegliai, il tempo era peggiorato rispetto al giorno precedente. Diluviava. Salii sul mio pick-up, Mr. Scassone come lo chiamavo io, che adoravo. Nonostante mi facesse fare sempre tardi perché superava gli 80 km/h una volta all’anno se avevo fatto la brava, mi scarrozzava dovunque. Era stato il regalo dei 16 anni che mi avevano fatto i miei, appena due anni prima. Ora non mi sembrava vero: Elizabeth Law aveva finalmente finito il liceo. A settembre sarei dovuta andare al college, ma sarebbe stato tutto diverso. Più libertà, indipendenza, vita!
Non sapevo ancora che facoltà avrei scelto, ma mia madre diceva sempre che la mia più grande abilità era la capacità di espressione, e come riuscivo a trasmettere agli altri ciò che volevo far provare. Questo era, tra l’altro, uno dei motivi per cui recitavo. Da sopra il palco scenico riuscivo ad essere me stessa pur interpretando ogni volta un personaggio diverso. E ciò che trasmettevo al pubblico, era la mia vera essenza.
Arrivai in Vanth street alle 10.00 in punto - ero stata davvero fortunata con i semafori - per la lezione di teatro. Potevo vantarmi di una certa esperienza nella recitazione, più che altro nella conoscenza degli svariati personaggi che avevo interpretato. Ero stata la principessa Salomè e avevo bramato le labbra del giovane Yokanhaan, come Wendy avevo volato con Peter Pan verso l’isola che non c’è per non crescere mai più, ed ero stata Alice in viaggio nel Paese delle Meraviglie in più rivisitazioni della storia. E poi, a ottobre sarei stata l’ Ofelia dell’ Amleto. Ofelia! Non ci sarebbe stata occasione migliore, per me, per dimostrare quanto valevo, per urlare al mondo il mio amore per la recitazione.
Finita la lezione andai da mia zia Esme per darle una mano ad organizzare una festa a sorpresa per suo figlio, mio cugino Eugene.
-Lizzie, com’è andata quella storia del concorso? Avete vinto tu e le tue amiche?- mi domandò ingenuamente.
-Figuriamoci… sarebbe stato troppo bello immagino. Tu che numero avevi, zia?- non sapevo se anche lei ci era andata così vicino quanto me. Ero riuscita a convincerla a prendere quel biglietto che avevo comprato assieme al mio, quando ancora, sotto sotto, speravo nella vittoria.
-Non so,- fece lei alzando le spalle –ho scordato di vederlo. Ma su cos’era quel concorso? Non ricordo bene. Ah, si! Quel viaggio a Disneyland. Ma è così importante? Non siete un po’ cresciutelle tu e le tu amiche per certe cose? Mmm… Cara, credi che Eugene preferisca la tovaglia verde o quella blu?-
Ah, le zie. Certe volte rischiano di essere identiche alle loro sorelle. Ovvero, a mia madre.
-No, Zia Esme… a Disneyland c’è la prem…- e poi un lampo, come di un ricordo ben netto, mi attraversò il cervello. Tacqui immediatamente, restando immobile. Non seppi dire esattamente perché reagissi in quel modo, quando tutto ciò che volevo fare era correre in cucina e leggere il numero del biglietto che avevo comprato per mia zia con il mio. E a quel punto, sperai con tutta me stessa di non aver preso per lei il biglietto 27837. Arrivata in cucina lo afferrai, tenendolo fra le mani più del dovuto, per poi voltarlo lentamente. Mi tremavano le mani per l’eccitazione, e la paura che potesse essere soltanto un’illusione. I secondi che seguirono mi parvero durare una vita.
-Zia..-

  
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