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Autore: J_R14    21/05/2013    15 recensioni
All’apparenza potrei sembrare una ragazza normale, che non ha mai sofferto e che vive la sua vita felicemente, si è vero, adesso sono felice e spensierata, ma non è sempre stato così. Mi chiamo Rose Evans, ho 17 anni e abito da circa tre anni a Londra. Ho un fratello gemello, Zayn Evans, ma non sembriamo affatto fratelli, ne tanto meno gemelli ... siamo sempre stati felici, contiamo tantissimo l'uno sull'altra, ma non avrei mai pensato che quel giorno, la nostra vita sarebbe cambiata ...
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Louis Tomlinson, Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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All’apparenza potrei sembrare una ragazza normale, che non ha mai sofferto e che vive la sua vita felicemente, si è vero, adesso sono felice e spensierata, ma non è sempre stato così. Mi chiamo Rose Evans, ho 17 anni e abito da circa tre anni a Londra. Ho un fratello gemello, Zayn Evans, ma non sembriamo affatto fratelli, ne tanto meno gemelli;lui carnagione abbastanza scura, capelli mori, occhi come il colore del caramello e poi è bellissimo, uno dei ragazzi più belli della scuola, anche se non è molto popolare, io invece completamente l’opposto, carnagione bianchissima, capelli biondi, occhi azzurri, tutte le curve al loro posto e anche io non molto popolare a scuola. Ci chiamano sempre i gemelli Evans, non ho mai sentito qualcuno chiamarci per nome e veniamo sempre insultati, parlano male dietro le nostre spalle e poi non abbiamo amici. A scuola stiamo sempre insieme, quando torniamo a casa anche, insomma facciamo tutto insieme, contiamo moltissimo l’uno sull’altra e questo non mi dispiace affatto …

<< Mamma io esco >> dissi scendendo le scale dell’appartamento dove vivevo con mia madre ed il mio patrigno, quell’uomo che odiavo più di qualsiasi altra persona e che ucciderei volentieri se ne avessi l’opportunità.   
    
<< esci con Steve? >> mi chiese affacciandosi dalla porta della cucina.   
  
<< si mamma, già te l’ho detto >> le dissi avvicinandomi a lei per darle un bacio sulla guancia. Stavo per uscire quando Robert, il mio patrigno, mi disse: 

<< e al papà non lo saluti? >>

<< per prima cosa non sei mio padre e poi, se non voglio salutarti non lo faccio >> dissi guardandolo negli occhi. Mi girai per aprire di nuovo la porta di ingresso, ma vidi che Zayn era seduto sul divano e guardava la televisione.  

<< Hey Zayn, non esci stasera? >> gli dissi sedendomi accanto a lui.  
  
<< con chi dovrei uscire? >> mi chiese continuando a guardare lo schermo della televisione.   

<< sai che non abbiamo amici >> continuò.  

<< si, lo so, ma potresti chiamare i tuoi vecchi amici … >> 

<< già fatto, ed è stato tutto inutile >>
 
 << Zayn io però non voglio che resti a casa, vieni con me, starai con me e Steve >> gli dissi poggiando una mano sul suo braccio. 
    
<<No Rose, resto qui, non voglio rovinarti la serata >>

<< ma non devi preoccuparti di questo >>

 Fui interrotta dal clacson della macchina di Steve che si trovava nel vialetto di casa. 

<< Vai, non farlo aspettare>> mi disse Zayn sentendo anche lui il clacson. 
  
<< Zayn sicuro di non … >>

<< Sicurissimo, adesso vai, ci vediamo quando torni >>mi disse girandosi verso di me e sorridendo leggermente.  

 << Ciao fratellino >> gli dissi alzandomi dal divano e dandogli un bacio sulla guancia.   
 
<< Ciao Rose e divertiti >> mi disse, qualche secondo prima che uscissi da casa.

 
* * * 
 
<< Ciao amore >> mi disse Steve appena entrai in macchina.  
 
<< ciao>> dissi sorridendo e dandogli un bacio, notando però subito che c’era qualcosa che non andava. 
 
<< Amore ma … hai bevuto? >>

<< no, giusto un paio di bicchieri >> mi disse guardandomi e poggiando una mano sulla mia gamba.  
   
<< non credo che hai bevuto solo un paio di bicchieri >> dissi preoccupata. 
   
 << stai tranquilla, va tutto bene >> 

<< non ne sono così sicura >> dissi continuando a guardarlo. 
      
 << dai entriamo in casa, usciamo un’altra sera >> gli dissi cercando di aprire lo sportello, che però non si aprì.   
            
<< no, voglio uscire stasera >> mi disse accendendo il motore. Subito partì, senza darmi nemmeno la possibilità di dire una seconda volta che era meglio restare a casa:  

<< allora? Dove andiamo? >>dissi continuando ad essere preoccupata.  
   
<< in un posto … >> mi disse sorridendo.  
    
<< cioè? >>
       
<< vedrai >> disse continuando a sorridere.

Dopo dieci minuti di macchina, Steve si fermò in un parcheggio deserto e slacciandosi la cintura si avvicinò sempre di più a me.     
     
<< e questo sarebbe il posto? >> dissi allontanandomi da lui. 
 
<< si >>
 
 << e cosa ci facciamo qui? >> gli chiesi.  

<< dobbiamo parlare di una cosa >> mi disse sfiorando le mie labbra con le sue.

<< ok, parliamo, ma stai al tuo posto >> gli dissi e lui, sbuffando, si mise di nuovo al suo posto.

<< allora? Di cosa dobbiamo parlare? >> gli chiesi dopo. 

<< dobbiamo parlare di come ti comporti con quel ragazzo del bar e con tuo fratello >> mi disse.

<< perché? Cosa ho fatto di male? >>

<< Bhé, ecco … mi da fastidio quando li abbracci o quando gli dai un bacio sulla guancia, voglio che tratti solo me in quel modo >>

<< non posso >> dissi. 

<< perché no? >> mi chiese mentre iniziava ad arrabbiarsi.
  
<< perché Zayn è mio fratello e sta passando un brutto momento, e non posso allontanarmi da lui solo perché me lo dici tu>> 

<< e con il ragazzo del bar perché no? >> 

<< perché è l’unico che conosco e con il quale sto bene qui a Londra, a parte Zayn>> 

 << perché non stai bene con me? >>

<< è diverso … >> gli dissi abbassando lo sguardo. 
   
<< Rose mi da fastidio che con loro ti comporti nello stesso modo con cui ti comporti con me, non riesco a sopportarlo, io sono il tuo ragazzo e loro sono solo tuo fratello ed un ragazzo che non è neanche un tuo vero amico >>

 << non posso allontanarmi da altri ragazzi, che sono solo amici, gli unici che ho, solo perché a te non sta bene, sei troppo geloso Steve >>

<< si, sono geloso. E allora? >> mi disse iniziando ad alzare sempre di più la voce. 

<< e allora vuol dire che non sei il ragazzo che io desidero avere >> 

<< come dovrebbe essere questo ragazzo? >> 

<< sicuramente non geloso, almeno non per queste stupidaggini >>

 << Ma queste non sono stupidaggini, e poi sono fatto così, non posso e non voglio cambiare >>  

 << allora se non vuoi cambiare per me, vuol dire che è finita >>

 << fammi uscire, torno a casa >> dissi girandomi verso lo sportello al quale poco prima ero appoggiata con la schiena.  

<< a piedi? Di notte? >> mi chiese cercando di trattenere una risata.   

 << si, hai qualche problema? >> 

<< no, nessun problema, vai pure >> 

Cercai di aprire lo sportello ma non ci riuscii.

<< Steve apri lo sportello >> gli dissi iniziando anche io ad alzare la voce.
 
 << Non ancora. Mi sta bene che mi hai lasciato, ma prima voglio che mi dai qualcosa … voglio un addio come si deve >> disse avvicinandosi sempre di più.  

<< cosa vuoi? >> 

<< te, per una notte, non chiedo altro. >>

<< non posso >> dissi incontrando per un secondo il suo sguardo. 
      
 Ci fu un attimo di silenzio, pensavo che ci avesse ripensato, che avesse cambiato idea e che mi avrebbe fatto tornare a casa, ma non fu così:

<< allora ti avrò con la forza … >> mi disse avvicinandosi sempre di più a me. Iniziai ad avere paura, non potevo credere che Steve, il ragazzo che mi aveva detto di amarmi, che mi proteggeva sempre e che non mi obbligava a fare niente contro la mia volontà, in quel momento mi stava davvero obbligando a fare qualcosa che non volevo. Sentivo i suoi respiri sempre più vicini, finché le nostre labbra non si sfiorarono fino a combaciare perfettamente. Sentivo le sue mani che accarezzavano le mie gambe e che salivano lentamente sempre più in alto. Cercai di allontanarmi da lui ma non ci riuscii; provai una seconda volta, e riuscii solo a far allontanare le sue labbra dalle mie, mentre le sue mani erano ancora sulle mie gambe. 

<< Steve apri questa cazzo di macchina >> urlai.   

<< no, già ti ho detto cosa voglio prima >> disse, ma all’improvviso gli venne una fitta di dolore alla testa e così ne approfittai per premere il pulsante, aprire lo sportello e uscire da quella macchina.    
 
<< Rose torna qua >> urlò scendendo anche lui dalla macchina e iniziando a rincorrermi. Non ero molto veloce a correre, ma grazie all’alcool che aveva bevuto prima, Steve non riuscì a correre velocemente, e non riuscendo a raggiungermi, dopo un po’ si fermò:

<< Non mi sfuggirai la prossima volta Rose … è una promessa >> mi disse urlando, e mentre correvo, mi giravo di tanto in tanto per vedere dov’era e, ogni volta, lo vedevo sempre più lontano.

 
* * * 
 
 
Quando arrivai a casa, avevo il fiatone, avevo corso per tutto il tragitto senza mai fermarmi. Quando arrivai davanti la porta, vidi che tutte le luci erano spente, e così per non svegliare nessuno, infilai lentamente la chiave nella serratura e aprii la porta. Appena entrata mi tolsi le scarpe e corsi subito nella mia stanza. Mi buttai sul letto e iniziai a piangere contro il cuscino, cercando di  non far svegliare nessuno. Non riuscivo a credere a niente di quello che era successo, non riuscivo e non volevo credere a niente. Ad un tratto sentii una mano sulla mia schiena e mi spaventai; alzai la testa dal cuscino e vidi davanti a me il viso di mio fratello preoccupato: 

<< Zayn ma cosa ci fai qui? Pensavo che stessi dormendo … >>
   
<< non stavo dormendo, stavo vedendo la televisione quando ti ho sentita entrare e ti ho vista scappare qui >>
 
<< ma cosa è successo? >> mi chiese dopo. 
 
Non riuscii a rispondere subito, ma mi buttai fra le braccia di Zayn che mi strinse in un abbraccio e iniziò ad accarezzarmi la schiena. Stavo ancora piangendo, lo facevo contro la mia volontà, non volevo raccontare niente a nessuno, ma non potevo tenere niente nascosto a Zayn. 

<< Rose … >> mi disse continuando ad accarezzarmi la schiena. 

<< Ho lasciato Steve e …  >>iniziai ma subito mi bloccai, non riuscivo a continuare, avevo paura di raccontare tutto.  

<< Rose, ti prego continua >> mi disse Zayn mettendo le sue mani sulle mie guance per alzare il mio viso e far incontrare i nostri sguardi.

<< e ha cercato di violentarmi >> dissi tutto di un fiato.  

<< C-cosa? >> mi disse Zayn balbettando, scioccato anche lui dalla notizia.

<< Steve? Quel ragazzo che non avrebbe fatto male nemmeno ad una mosca?>>continuò, cercando di trovare una spiegazione. 

 << si, era ubriaco, mi aveva chiusa in macchina … >> 

 << non può essere lui >> continuò interrompendo la mia frase.   
   
<< Zayn era lui, secondo te non me ne sarei accorta se non era Steve? >> dissi alzando un po’ di più la voce. 

<< si, hai ragione, scusami Rose … ma come hai fatto a fuggire? Hai detto che ti aveva chiusa in macchina >> 

<< un colpo di fortuna, sono riuscita ad aprire lo sportello, ad uscire dalla macchina, ho iniziato a correre e … >> mi bloccai di nuovo perché non volevo dire a Zayn che Steve avrebbe continuato a seguirmi, non volevo farlo preoccupare troppo … lo era già abbastanza.  
 
<< e …? Rose non nascondermi qualcosa, voglio aiutarti, voglio proteggerti …>> mi disse poggiando una mano sulla mia gamba. Lo guardai un’altra volta negli occhi, non so perché ma guardando quegli occhi nasceva dentro di me il coraggio che non avevo mai avuto, il suo sguardo non mi faceva aver paura di niente e mi faceva rilassare. 

<< mi ha detto che la prossima volta non gli sfuggirò >> gli dissi iniziando di nuovo a piangere. 

<< Ho paura Zayn, ho troppa paura >> dissi appoggiando di nuovo la testa sul suo petto
   
<< non ti preoccupare Rose, ci sono qui io adesso >> mi disse con tono rassicurante. 
 
<< dai adesso distenditi qui sul letto e cerca di dormire >> mi disse dopo, prendendomi in braccio e poggiandomi sul letto.
 
 << stai con me? >> gli chiesi, vedendo che stava camminando verso la porta.  

<< per favore >> continuai supplicandolo con gli occhi.

<< certo, vieni … >> disse avvicinandosi di nuovo al letto e distendendosi vicino a me. Si girò verso di me, mi diede un bacio sulla fronte e poi mi disse vicino l’orecchio:   

<< stai tranquilla che con Steve me la vedo io, non ti toccherà più … >>

 << Grazie fratellino, ti voglio bene >> gli dissi sorridendo.  
 
<< sei la mia sorellina, ti proteggerò sempre … >> mi disse, a quelle parole sorrisi, e tenendo gli occhi chiusi gli dissi: 

<< Buonanotte Zayn >> 
 
<< Buonanotte Rose >> disse continuando ad accarezzare la mia schiena, mentre io avevo la testa poggiata sul suo petto e sentivo i battiti regolari del suo cuore.
 

*Spazio autrice*
Primo capitolo di questa nuova mia fan fiction cosa ne pensate? Spero in un vostro parere :)
Non c'è ancora molto da dire ma spero che lo facciate ... grazie in anticipo.
Un bacio <3
  
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