"Io odio giocare a scacchi!"
Shikamaru guardò la ragazza sogghignando. Sapeva benissimo quanto odiasse giocare a scacchi, per questo aveva scelto proprio questo gioco. Era tutta una questione di raziocinio, lungimiranza, calma, attenzione ai dettagli, strategia... tutte qualità che contrastavano con la personalità irruenta e vivace di Temari. Ma era bello vedere come a volte riusciva a metterla in difficoltà, ad agitarla. Sembrava di vedere un piccolo leone che tentava di ruggire.
"Lo odi perché non sai giocare" la provocò il ragazzo. Questo la fece letteralmente imbestialire.
"IO NON LO ODIO PERCHé NON SO GIOCARE!" Strillò con tutto il fiato che aveva in corpo, diventando tutta rossa. Sapeva che contro il genio di Shikamaru aveva ben poche speranze, ma non era certo una sprovveduta. "Io so giocare" aggiunse poi, muovendo il cavallo in modo che colpisse violentemente una delle pedine del ragazzo per mangiarsela.
Su questo devo ammettere che ha ragione, rifletté lui. Malgrado non avesse usato le maniere dolci, Temari lo aveva spesso costretto al ragionamento e lo aveva messo più volte alle strette, e gli aveva già mangiato parecchi pezzi. Ma adesso basta, pensò. Ora mi concentro.
Anche se è difficile con quel bel vestitino lilla e i capelli sciolti sulle spalle...con quella bella pelle pallida, è lì che vorrei muovermi, altro che scacchiera.
Fece una smorfia. Si tratta pur sempre di una partita, e io la voglio vincere.
Mosse il re in posizione d'attacco. Temari fece un verso di scherno. "Non hai paura di scoprirti troppo?"
"Io non ho paura di te, Seccatura", mentì Shikamaru. Lei fece un movimento fluido che scoprì per un secondo le sue cosce, e notò il brivido che mosse la bocca del suo compagno.
"Stai mentendo..:"disse con voce suadente. E mosse la regina verso il re, pronta a prenderlo in scacco. Ma Shikamaru le oppose una torre per impedirle una vittoria fin troppo repentina. "Non mi inganni, Temari..." ma sapeva di essere stato messo all'angolo. La scacchiera stava colorandosi dell'esercito nero della ragazza, e lui non riusciva a smettere di pensare al suo bel corpo. Lei ridacchiò e senza alcuna pietà mosse un alfiere, che si mangiò la torre avversaria. "Che ti prende, Shikamaru? Non eri il genio degli scacchi? Non eri superintelligente?"
"Il caldo... è colpa del caldo, non riesco a concentrami..."
"E allora spogliati" le disse lei con glaciale dolcezza. Si guardarono negli occhi per qualche secondo, poi Shikamaru, in segno di sfida, le obbedì: si tolse la maglietta e rimase a torso nudo.
E adesso vediamo cosa fai, tentatrice...
"Scacco al re."
Cazzo.
Si era fatto ingannare così facilmente... e lei lo aveva sedotto e sconfitto. Questo non era leale.
"Ti conviene arrnderti, Shikamaru...."
"Mai. Non mi arrenderò mai a te!"
Detto questo, cercò di salvare il suo re facendolo indietreggiare, ma Temari lo braccò con il suo cavallo. Il ragazzo si guardò intorno in cerca di una soluzione, ma ormai non c'era più niente da fare. 
"Scacco matto, tesoro..."
Temari si avvicinò a lui sopra la scacchiera. "Comunque, è stata una bella partita..."
Adesso il suo seno abbondante, il suo volto dolce ma al contempo pericoloso, erano troppo vicini a Shikamaru...Che non riuscì a dire nulla. Invece la trascinò a sé e le bloccò le braccia in modo che lei non potesse scappare. Temari cercò di dibattersi, ma era in trappola. Esattamente come mi hai portato ad essere tu, bellissima stronzetta...
"Che stai facendo??" 
"Quello che stavi facendo tu a me...ti metto alle strette", rispose lui cominciando ad accarezzarla dappertutto e a mordicchiarle il collo. "Tu e quella tua maledetta regina..:"
Lei lo baciò sul petto, sul volto, lo leccò, lo graffiò. "Colpa tua se non sai difendere il tuo re..." mormorò ormai presa dal piacere.
Shikamaru rise, e iniziò a spogliarla. "Questa è la prima e l'ultima partita che vincerai, amore... è una promessa"
Adesso erano entrambi nudi. Temari baciò il suo ragazzo appassionatamente, poi sussurrò: "Se devono tutte finire così, non vedo l'ora che tu mi proponga un'altra sfida.."