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Autore: sharry    07/12/2007    5 recensioni
Un piccolo racconto che tratta il tema dell'addio visto da una persona che non ne può più della vita di tutti i giorni. E' un piccolo deririo mentale, di una povera scrittrice
Genere: Triste, Dark, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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Piccola premessa che faccio. Questa è la mia prima fic in questo campo, quindi vi prego non mi linciatemi subito, vi prego…




ADDIO




Basta! Questa volta hanno superato il limite!
Non li sopporto più!
Non sono la loro bambola a cui possono tirare i capelli, farla cadere, riderle in faccia o trattarla come vogliono.
Io sono una persona! Un essere che pensa e ha i suoi sentimenti!
Non sono un oggetto freddo e senza cuore, perché non lo capiscono?
Non per il fatto che a volte sembro fredda, insensibile o distaccata, io debba essere così!
Io non sono così… io non sono questo tipo di persona…
Questa è solo una maschera che uso per proteggermi…
Ma proteggermi da cosa??
Non lo so nemmeno io… mi fa ridere questa situazione… fino a un momento fa era arrabbiata, ora invece sono qui, rannicchiata in un angolo buio della mia mente, a piangere lacrime invisibili e a urlare silenziosamente, non mi importa nulla di quello che mi sta accadendo intorno.
Il tempo scorre lentamente, ma non mi importa.
Non mi importa più nulla di questa vita.
Infondo si può definire vita la mia?
No. Non si può…
Come può essere definita tale questa mia esistenza?
Dormire poche ore le notte per poter studiare tutto, non poter aver dei veri amici solo perché non accetti certi pensieri o ti comporti in un certo modo, non vedere mai dei veri risultati ed essere sempre trattata come colei che si può fruttare perché sempre disponibile. No questa non è una vita, è un incubo interminabile.
….
Ecco la professoressa sta parlando di me… mi sta definendo una fontana ambulante, una persona che non si impegna e usa le lacrime come scusa per non farsi interrogare…
Ecco, tutti stanno ridendo di me, non gli importa nulla a loro di come mi sento, si comportano come gli scagnozzi di un potente, pronti a ridere in qualsiasi momento egli rida, sembrano dei cani fedeli al loro padrone… mi fanno schifo!!
Bene peggio per loro!

È finita. Finalmente è suonata la fine di questa giornata.
Faccio la cartella più in fretta che posso…
Ho preso un decisione e non mi tirerò indietro per nessuna ragione al mondo.

Ecco sono fuori, sto aspettando che tutti escano, voglio che tutti i miei compagni vedano e siano presenti…

Sta passando il primo pulman… sono ancora tutti qui… bene…
Non ho ripensamenti…
Mi metto a correre verso la strada…
Mi butto in mezzo… sento l’autista che sta cercando di frenare e di evitare l’impatto, ma io no voglio…
Per la prima volta sono felice…
Tra poco sarà tutto finito…
In lontananza sento gli urli dei miei compagni… vogliono che mi fermi… che avari che sono…
Ma io non lo farò.
Addio…
Prima non avevo rimpianti, ma ora ne ho uno… quello di non aver detto “ti amo ancora, non sono riuscita a dimenticarti” alla persona che ho amato…
Addio…


Mi dispiace gente ma la sottoscritta è ancora viva… e si gente la protagonista sono io. Tranquilli non sono una pazza suicida, ma avevo bisogno di uno sfogo dopo questa terribile giornata. L'ho fatta leggere ad alcuni amici, mi hanno detto che gli è sembrata bella quindi ho pensato di pubblicarla. Fatemi sapere la vostra…
Sharry.
  
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