Anime & Manga > One Piece/All'arrembaggio!
Ricorda la storia  |      
Autore: miyuki90    21/05/2013    8 recensioni
Possiamo cambiare il nostro destino? Zoro dovrà porsi questa domanda e mentre cercherà la risposta, scoprirà cosa significa amare veramente.
storia scritta seguendo la trama(un po rivisitata) del film "If Only"
Genere: Drammatico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nami, Roronoa Zoro | Coppie: Nami/Zoro
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A


If Only




Il sole stava sorgendo, le prime luci dell'alba filtravano dalla finestra, ero ancora a letto, Nami la mia ragazza mi diede il buongiorno con un bacio

-sai mi mancherai queste due settimane...-mi disse

-anche tu...ma vedrai che il tempo volerà!-

-mi sembrerà un'eternità...ma potresti sempre venire con me, mi farebbe piacere presentarti la mia famiglia-

-lo sai che non posso, devo lavorare e poi ho gli allenamenti per il torneo...-

-non sarà una tragedia se manchi per un paio di settimane!-

-davvero Nami non posso....cavolo è tardissimo!- dissi guardando l'orologio, mi alzai dal letto e mi diressi sotto la doccia

Io e Nami stavamo insieme da tre anni, ci eravamo conosciuti a un concerto ed è stato amore a prima vista.

Due anni fa ho rilevato l'attività di famiglia ed allora mi occupo dell'azienda, anche se è stata una scelta forzata, non mi è mai interessato occuparmi di affari ma quando mio padre è morto non ho avuto scelta. La mia vera passione è il kendo, mi alleno tutti i giorni appena il lavoro me lo permette sperando di diventare un campione in questo sport, il mese prossimo ci sarà un importante torneo e voglio dare il massimo.

Nami invece è una pittrice, lavora presso un museo e si occupa di organizzare mostre d'arte, lavora anche presso una scuola dove insegna ai bambini a disegnare, è molto brava ma non ha mai esposto i suoi lavori, gli ho più volte detto che dovrebbe organizzare una mostra con i suoi disegni, ma lei per ora non ne vuole sapere, pensa che non siano all'altezza.

La mattinata era iniziata nella più totale normalità, sembrava una giornata come tutte le altre, ancora non sapevo che una serie di sfortunati eventi, se così li vogliamo chiamare, avrebbero portato questa giornata a essere la più brutta della mia vita.

Entrai in cucina, Nami stava trafficando ai fornelli, non è mai stata una grande cuoca ma per la mia incolumità evitavo di farglielo notare.

-guarda cosa ti ho preso...-disse lei sfoggiando il suo bellissimo sorriso

sulla tavola c'erano due biscotti della fortuna, andavamo spesso a mangiare cinese e ci divertivamo a leggere i bigliettini dei biscotti della fortuna

-grazie...qual'è il mio?-

-quello che vuoi scegli tu!-

-ok vediamo che dice...”oggi si compierà il tuo destino”...carina, anche se credo che siamo noi a scrivere il nostro destino-

-non sono d'accordo! non puoi cambiare il destino le cose accadono che tu lo voglia o no, puoi solo cambiare le tue scelte...-

-punti di vista...bè adesso scappo sono già in ritardo!- mi alzai, baciai Nami e mi diressi verso la porta

-ehi aspetta... non fare tardi alla mostra-

-quale mostra?-

-quella che sto preparando da più di un mese, te ne sei dimenticato?-disse lei tornando in cucina

-scusa me ne ero scordato non ti preoccupare ci sarò!-

-ok...stasera alle 8 mi rac...ahia-

-che hai fatto?-

-mi sono scottata con la caffettiera, niente di che non ti preoccupare-

-sicura?-

-si vai o farai tardi!-

Uscii di casa, il lavoro non era lontano per cui andavo a piedi, in fin dei conti anche quello era allenamento, ripensai allo sguardo di poco prima che aveva Nami, era dispiaciuta e delusa del fatto che mi ero dimenticato della sua mostra, ero proprio uno stupido, l'amavo più della mia stessa vita, ma purtroppo mi rendevo conto che non glielo dimostravo come dovevo.

Il pomeriggio era stato un disastro, al lavoro c'erano state un sacco di complicazioni e avevo rotto l'orologio e per finire ero in ritardo per la mostra, dovevo muovermi.

Salìì su un taxi, il tassista mi guardò dallo specchietto retrovisore e mi disse

-problemi di cuore amico?-

-come scusi?-

-ha problemi sentimentali?-

-si... ma come fa a saperlo?-

-i tassisti sono secondi solo ai baristi in fatto di capire la gente, sai se ne vede parecchia facendo questo lavoro-

-capisco...il problema è che amo una donna, ma a volte penso di non riuscire a renderla felice, a essere come lei vorrebbe, cosa dovrei fare?-

-la ama veramente?-

-certo! con tutto il cuore-

-allora la ami e basta! non si può sapere cosa ci riserva il destino, quindi semplicemente la ami con tutto te stesso!-

-grazie...mi scusi ma mancano ancora due isolati...-

-si ma secondo me è meglio se si presenta con dei fiori- mi disse fermandosi davanti a un fioraio

Arrivai finalmente alla mostra, mi stupii di me stesso non potevo credere di aver appena raccontato i fatti miei a un perfetto estraneo, non ero il tipo.

Trovai Nami, ero in ritardo, ma appena mi vide mi sorrise, era felice che fossi arrivato, gli diedi i fiori e assistetti alla mostra dopo di che andammo a cena al ristorante.

-domani parto sei ancora in tempo a cambiare idea...-

-ti ho già detto che non posso!-

-non puoi o non vuoi? ogni volta che ti chiedo di incontrare i miei trovi sempre qualche scusa...-

-non è una scusa!-

-si invece! eviti sempre l'argomento, come eviti sempre di parlare di te e della tua famiglia perchè non ti apri con me?-

-sai, prima ho parlato con un tassista...-

-che c'entra adesso?!?!-

-mi ha illuminato!-

-ah davvero...-

-si mi ha fatto capire che ci tengo a te e che voglio provare a far funzionare la nostra storia-

-provare a far fun....ma stai scherzando!!!-

-perchè che ho detto di male?-

-cosa hai detto? ti rifiuti di confidarti con me e poi parli di noi col primo che capita e non solo, ci vuole un estraneo per farti capire che tieni a me...Zoro io ti amo, ti amo con tutto il cuore, ma non posso andare avanti così! voglio qualcosa di più non mi basta provarci...-

-cosa intendi dire?-

-intendo dire che stasera vado a dormire da un'amica e poi domani mattina parto e poi non lo so..-

si alzò dal tavolo e uscì dal ristorante io le andai dietro, salì su un taxi

-vuoi dire che è finita?-

-no... ma forse ci serve un po di tempo per capire davvero cosa vogliamo...per capire cosa vuoi!-

-che fa allora sale o resta li?- mi domandò il tassista, lo guardai e mi resi conto che era quello con cui avevo parlato prima, riguardai Nami, ma non dissi niente, rimasi li fermo senza dire una parola, così lei chiuse la portiera e partì.

Riflettei un momento, io l'amavo, non potevo lasciarla andare via, così corsi dietro alla macchina che poco più avanti si era fermata al semaforo.

Ero a pochi metri, scattò il verde e la macchina ripartì, e successe tutto in una frazione di secondo, il taxi stava passando all'incrociò e una macchina proveniente dalla direzione opposta era passata col rosso colpendo in pieno il taxi dove c'era lei.

-NO NAMIII!!!- urlai disperato, mi inginocchiai sull'asfalto, era successo tutto davanti hai miei occhi, lei mi era stata portata via, la persona che amavo con tutto me stesso non c'era più, mi sarei pentito per sempre di non essere salito su quel maledetto taxi.

Pochi minuti dopo arrivarono le ambulanze, c'era una confusione terribile ma io non sentivo più niente, solo il dolore del mio cuore spezzato, solo il dolore di averla persa per sempre, ci fu una corsa sfrenata verso l'ospedale, sperai fino alla fine, ma purtroppo non c'era più niente da fare.

Ero disperato, come potevo vivere senza di lei, come avrei potuto andare avanti, ero rientrato a casa le lacrime continuavano a rigarmi il volto, la casa sembrava così vuota senza di lei.

Mi sedetti sul letto, c'era il suo diario lo presi e lo aprii, c'erano tutti i suoi pensieri e mi resi conto di quanto avessi sbagliato tutto.

Se solo non fossi stato così stupido
Se solo non avessi dato tutto per scontato
Se solo avessi capito prima
Se solo fossi stato in grado di amarla come avrei dovuto e come lei meritava
Se solo fosse ancora qui insieme a me

Se solo...





Mi svegliai, non che avessi dormito chissà quanto, avevo ancora il diario di Nami in mano, fuori c'era il sole, poco indicato in quel momento al mio stato d'animo, mi fece pensare al giorno prima, già il giorno prima, era iniziato tutto tranquillamente finché non mi crollò il mondo addosso quando persi la cosa più importante della mia vita...sentivo già la sua mancanza come potevo resistere tutta una vita senza di lei....

-se ti azzardi a leggere il mio diario ti ammazzo- disse una voce assassina alle mie spalle, l'avrei riconosciuta tra mille, perfetto ero già impazzito

-ridammelo subito!-

no quella era proprio la sua voce, ma non era possibile, mi girai molto lentamente e me la trovai davanti

-allora....?-disse lei spazientita

-ahhhahhahh- urlai io saltando giù dal letto- tu...tu...ma....come- ero così scioccato da non riuscire a formulare una frase di senso compiuto

lei si avvicinò con molta cautela vedendo quanto ero sconvolta, forse pensava che fossi diventato pazzo, forse ero impazzito davvero vista la situazione

-ehi calmati stavo scherzando si può sapere che hai?-

-tu...non è possibile-lei si avvicinò a me e mi abbracciò, rimasi immobile per qualche secondo, non ci potevo credere, era veramente lei, la strinsi forte a me respirando il suo dolce profumo.

-così mi soffochi...-

-scusa e che sono contento di rivederti-

-si anch'io... ma non me ne sono mai andata, almeno non ancora, lo sai che mi mancherai queste due settimane, perchè non vieni anche tu, mi farebbe piacere presentarti i miei...-

-come...io...-

-forse non sei ancora del tutto sveglio sai?-

-forse hai ragione...-dissi andando poi sotto la doccia per cercare di schiarirmi le idee, cosa stava succedendo, possibile che si stava ripetendo la stessa giornata di ieri, era assurdo eppure era così...mi tornò in mente una cosa, corsi in cucina

-Nami attenta alla ca...ffettiera- dissi notando che non era successo niente e che stava già usando una presina per non scottarsi

-tranquillo faccio attenzione- lei mi guardava come se fossi un extraterrestre e aveva ragione probabilmente sembravo un po schizzato, ma ne avevo tutti i motivi, o forse no? forse mi ero semplicemente sognato tutto, certo un sogno molto realistico ma pur sempre un sogno. Decisi di tranquillizzarmi un pò, almeno fino a quando non stavo per uscire e Nami si stava stirando i capelli...

-ahia...-

-che è successo?-

-niente...-

-tu...tu...ti sei scottata!!!-dissi indicandola con il dito e con uno sguardo allucinato

-si acuta osservazione complimenti, mi passeresti del ghiaccio per favore?-

gli diedi il ghiaccio ma la mia espressione iniziava a preoccuparla

-si può sapere cosa ti succede?-

-...Nami...è tutto come ieri-

-come scusa?-

-questa giornata è già successa o l'ho sognata non lo so ma è stato orribile non voglio che si ripeta-

perfetto ora mi stava guardando propri come se fossi un pazzo psicopatico

-Zoro non è possibile...sarà una tua impressione-

-no ti dico che è così-

-e va bene cosa sarebbe successo di così terribile nel tuo sogno?-

-........-io non risposi, non ne avevo il coraggio

-ok allora dimmi cos'altro dovrebbe succedere oggi?-

ripensai un attimo a tutto quello che era successo ieri, per cercare di ricordare cosa sarebbe dovuto succedere adesso

-ci sono...il mio orologio, ieri o oggi quel che l'è, ho rotto l'orologio mentre andavo a lavoro-

-va bene allora facciamo così, ora ti accompagno al lavoro e se l'orologio si rompe vuol dire che hai ragione tu...ok?-

-ok-

uscimmo di casa e facemmo tutta la strada verso il lavoro, ma una volta arrivati l'orologio era ancora tutto intero, non era successo niente.

-visto? l'orologio è a posto, sei solo un pò stressato tutto qui, ci vediamo stasera alla mostra-

-ah si la mostra!-

-non dirmi che te ne eri dimenticato?-

-no non l'ho dimenticato, almeno non oggi...-

-ok a stasera allora!- mi diede un bacio e se ne andò

Il resto della giornata fu un tormento e mi resi conto che si stavano ripetendo tutte le cose che erano già successe, se pur non nello stesso modo e nello stesso momento, accadevano comunque, quindi sarebbe successo anche...no non ci potevo pensare non potevo permettere che accadesse di nuovo, dovevo portarla via da li.

Andai a prenderla, arrivammo in stazione e salimmo su un treno, lei era evidentemente confusa

-ma non devi lavorare? e poi dove stiamo andando?-

-no per oggi stop lavoro, volevo passare un po di tempo con te- lei mi fece uno dei suoi sorrisi più belli, era contenta di quel gesto.

La portai in una piccola baita in montagna, era dei miei genitori e da piccolo ci andavo spesso, mentre camminavamo iniziò a piovere, corremmo dentro la casa anche se ormai eravamo fradici.

Una volta all'interno, accesi il caminetto e quel briciolo di speranza a cui mi ero aggrappato con tutto me stesso, svanì non appena mentre accendevo un fiammifero andai a sbattere con la mano contro il camino e l'orologio si ruppe. Era l'unica cosa che ancora non si era ripetuta, e mi ero convinto che forse avrei potuto cambiare le cose e impedire quello che era successo, ma a quanto pare non era così, mi ero solo illuso.

Mi alzai, ma prima di voltarmi sentivo il bisogno di fare una domanda a Nami...

-se ti rimanesse un solo giorno di vita cosa faresti?come lo passeresti?- chiesi con voce spezzata, una lacrima sfuggì al mio controllo, ma l'asciugai immediatamente senza che lei mi vedesse

-e questa come ti è uscita?-

-davvero cosa faresti?-

-ok...vediamo non lo so, andrei a fare shopping sfrenato?!...-disse lei divertita, ma poi improvvisamente si fece seria – ma secondo te?è ovvio!lo vorrei passare con te, un pò come adesso-

-davvero?-

-certo, vorrei solo te- mi disse per poi baciarmi, e li in quel piccolo nido d'amore con il sottofondo della pioggia e il calore delle fiamme, facemmo l'amore, consapevole che probabilmente sarebbe stata l'ultima volta.

Eravamo l'uno abbracciati all'altro, avrei voluto che quel momento durasse per sempre, ma purtroppo non potevo fermare il tempo.

Lei mi chiese come mai avevo deciso di portarla proprio li, e io iniziai a raccontarle della mia infanzia dei miei genitori e della mia vita prima di incontrarla.

-grazie...-mi disse lei

-e di cosa?-

-di esserti aperto con me, non mi avevi mai raccontato tutte queste cose-

Era felice e stupita allo stesso tempo, e ne aveva tutti i motivi, non ero mai stato una persona che mostrava i suoi sentimenti e non mi ero mai aperto completamente, nemmeno con lei. Ma non mi sarei mai più comportato così, a lei bastava così poco per essere felice, e io gli avrei dimostrato tutto il mio amore, almeno per il poco tempo che ci rimaneva.

Tornammo in città, lei non aveva voluto sentir ragioni, aveva la mostra, e io non potei farci niente, ma ormai non avrebbe fatto differenza. Ma avrei potuto rendere questa giornata indimenticabile per lei, così di nascosto presi i suoi disegni e li portai alla mostra, poi tornai a prenderla, gli portai un mazzo di rose rosse, e quando arrivammo li per poco non gli prendeva un colpo...

-ma...ma quelli sono i miei disegni-

-si volevo farti una sorpresa! ho chiesto alla responsabile di esporli e lei ne è stata più che felice, sono bellissimi e mi sembra che abbiano un grande successo-

-grazie! grazie! non avrei mai trovato il coraggio da sola- mi disse saltandomi al collo- questa è la giornata più bella della mia vita!-

La serata passò in fretta, purtroppo, ma io ormai sapevo che non avrei potuto cambiare il destino, lo avevo capito, e sapevo cosa dovevo fare, ma prima di tutto ciò volevo confessarle tutti i miei sentimenti, lei doveva sapere.

Fuori pioveva a dirotto e stavamo aspettando il taxi...

-Nami io ti amo- le dissi

-anche io ti amo- mi rispose con un giornale sopra la testa impaziente dell'arrivo del taxi

-ma voglio spiegarti perchè ti amo-

-ti sei accorto che sta piovendo vero?-

-io ho bisogno di dirtelo e tu lo devi ascoltare-

-ti ho amata dal primo giorno, ma non ho mai permesso a me stesso di sentirlo veramente fino a oggi, guardavo sempre avanti , davo tutto per scontato...oggi grazie a te, a quello che ho imparato da te, ogni scelta che ho compiuto è stata diversa, la mia vita è completamente cambiata e ho imparato che facendo così si vive la vita pienamente, non ha importanza se ti restano cinque minuti o cinquant'anni, Nami se non fosse stato per oggi, se non fosse stato per te, io non avrei mai conosciuto l'amore, quindi grazie, grazie di essere stata la persona che mi ha insegnato ad amare...e ad essere amato...

-non so cosa rispondere...- disse commossa e spiazzata

-non devi rispondere niente, volevo solo dirtelo, volevo solo che lo sapessi- mi baciò e mi disse grazie, arrivò il taxi e sorridente mi disse -andiamo a casa- salì in macchina -allora vieni?-

non potevo cambiare il destino, ma potevo cambiare le mie scelte, quella scelta -si certo- dissi salendo insieme a lei.

Sapevo quello che stava per accadere, ma non avrei rimpianto niente, l'amavo e lei lo sapeva, la guardai negli occhi e la baciai un'ultima volta, poi guardai l'ora e nel momento in cui la macchina stava per venirci addosso mi buttai su di lei.




Fissavo la lapide, le mie lacrime si mischiavano alla pioggia, non avevo smesso un minuto di piangere.

Aveva cercato di dirmelo, di avvertirmi che stava per accadere qualcosa, ma io non gli avevo dato ascolto, ripensai a quella sera, mi inginocchiai per terra, il dolore era troppo forte, quella sera mi disse che io gli avevo insegnato ad amare...ma...per me era così facile amarlo.

Se solo avessi capito prima
Se solo le cose fossero andate in modo diverso
Se solo non si fosse sacrificato per me
Se solo fosse ancora qui insieme a me

Se solo...





ANGOLO AUTRICE

Ciao a tutti!!!come già detto nell'introduzione questa storia l'ho scritta seguendo la trama di “if only”(uno dei miei film preferiti!) anche se con qualche modifica.
Spero che vi piaccia!!!
Grazie a tutti!!!
baci miyuki90

  
Leggi le 8 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > One Piece/All'arrembaggio! / Vai alla pagina dell'autore: miyuki90