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Autore: MC_Outlaw    21/05/2013    0 recensioni
[ARC: Il tramonto degli spiriti]
Conoscete il videogioco per PS2 "Arc: Il tramonto degli spiriti"? Se si, allora penso che questa Fanfic vi piacerà, unisce il mio lato Brony alla mia preferenza per il personaggio che vado ad inserire...spero vi piaccia anche se non conoscete il gioco!
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Applejack, Fluttershy, Nuovo personaggio, Pinkie Pie, Twilight Sparkle
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Giornata tranquilla a Ponyville per l'unicorno Twilight Sparkle, di ritorno da una visita alla sua amica Zecora nella Everfree Forest. Le aveva consigliato un particolare tè alle erbe, utile anche per curare mal di testa e stanchezza, cosa che gli sarebbe servita per lo studio intensivo a cui si sarebbe dedicata quella sera. Poi all'improvviso...

 

Un lampo nero giunse dal nulla a qualche chilometro da dove si trovava, e anche se in lontananza lo vide benissimo. D'istinto decise di correre a vedere di cosa si trattasse, immaginando chissà quale pericolo, ma si trovò davanti a qualcosa che certo non si aspettava

 

Una bambina, di una razza a lei del tutto sconosciuta, si trovava al centro di un enorme voragine ancora intrisa di saette nere. Era molto strana nell'abbigliamento, un grembiule completamente rosso con un colletto bianco che la circondava e le faceva da gonna con all'altezza dello stomaco disegnata una bocca con la lingua di fuori. Ai piedi portava un paio di scarpe rosse e sulla schiena aveva uno zaino del medesimo colore con la chiusura di colore giallo. In testa portava un cilindro rosso con su disegnato un gigantesco occhio rosso avente sopra un disegno molto strano. L'unica parte del suo viso possibile da vedere era mezzo volto, dal quale sbucavano dei capelli corti e verdi. Infine aveva un paio di guanti bianchi che le arrivavano a metà dell'avambraccio

 

Twilight si avvicinò cautamente all'essere, cercando di attirare la sua attenzione

 

“Hey...come stai? Tutto bene?”

 

Lei, però, non fece la minima mossa. Twilight quindi le si avvicinò al volto per guardarla meglio e assicurarsi che stesse bene, e solo allora questa parlò, facendola sobbalzare

 

“Sei tu il mio padrone?”

 

La sua voce era molto calma e dolce ma raggelante allo stesso tempo. Twilight le rispose

 

“Come il tuo padrone?”

 

“Sei tu che mi hai creata?”

 

“Io? No, non sono stata io...comunque, il mio nome è Twilight Sparkle. Tu come ti chiami?”

 

“Non ho un nome, io sono solo una marionetta”

 

“Ma cosa dici?”

 

“Mi darai tu ordini?”

 

“Darti ordini?”

 

L'unicorno capiva a stento qualcosa della situazione, poi il suo viso venne colpito da una gocciolina. Poi da un'altra. E prima che se ne accorgesse iniziò a piovere. Quindi disse tra se e se ma parlando anche alla bambina

 

“Oh cavolo...mi ero dimenticata che i pegasi oggi avessero programmato una piccola precipitazione! Andiamo al riparo o ci prenderemo un brutto raffreddore!”

 

“Ai tuoi ordini” gli rispose lei secca

 

Una decina di minuti dopo, si trovavano nella casa di Twilight, l'albero biblioteca. Lei si scrollò di dosso quanta più acqua riuscì, inzuppando tutto quello che aveva attorno, poi si voltò a guardare la bambina che nonostante tutta l'acqua che si erano prese non era per niente bagnata, neanche una goccia sembrava averla colpita, neanche quelle che lei stessa si era levata. Dalla stanza a fianco giunse Spike portante sulla spalla Owlicious, che aveva sentito la porta aprirsi

 

“Oh, Twilight sei tu...e lei chi è?”

 

Come il gufo la vide, iniziò ad agitarsi, quasi avesse visto un fantasma, e volò via tornando nell'altra stanza. L'unicorno e il drago rimasero stupiti del fatto, il gufo non aveva mai avuto questa reazione con nessuno. Spike si avvicinò alla nuova arrivata e le disse

 

“Beh, piacere io sono Spike! E tu?”

 

“Devo rispondere?” chiese lei, rivolgendosi a Twilight

 

“Perché me lo chiedi?”

 

“Perché tu sei la mia padrona e io devo seguire i tuoi ordini, se facessi qualcosa di mia iniziativa potrei offenderla”

 

“Ma io non sono la tua padrona...e non vedo cosa ci sia di male a rispondergli”

 

“Quindi posso rispondergli. Io non ho un nome, sono solo una marionetta” disse rispondendo a Spike, che iniziò a sentirsi confuso e gli rispose solo

 

“Uuh...ok...”

 

Quindi Twilight iniziò a pensare

 

\Forse ha perso la memoria...penso che con l'incantesimo usato all'attacco di Discord la potrei aiutare\

 

Si avvicinò alla bambina e il suo corno iniziò ad illuminarsi perchè intriso di magia, quindi le toccò la fronte. Per un'attimo ebbe la sensazione più orribile di tutte, una ben peggiore della morte, talmente forte che riuscì a toccarla solo per un istante prima di doversi staccare terrorizzata. La bambina non si era mossa per nessuno dei suoi gesti, ma le chiese

 

“Ti serve aiuto padrona?”

 

“Eh?...oh, nono...tranquilla...” disse lei, sconvolta per quell'esperienza. Si avvicinò a Spike e gli sussurrò

 

“Questa bambina...è strana”

 

“Me ne sono accorto da solo...”

 

“È peggio di quanto tu immagini...l'incantesimo che ho usato è quello della memoria, volevo vedere se soffrisse di amnesia...ma tutto quello che ho visto è stato l'oscurità più soffocante che si possa immaginare, come se non avesse un passato!”

 

Volendo accertarsi della situazione, rivolse una domanda alla diretta interessata

 

“Mi potresti dire da dove vieni?”

 

“Mi dispiace padrona ma non mi ricordo nulla del luogo da cui provengo”

 

“E come sei arrivata dove ti ho trovata?” tentò nuovamente

 

“Non so neanche questo, mi dispiace”

 

Il mistero si infittiva sempre di più e lei non sembrava neanche mentire, dato che benché inespressiva si capiva che diceva la verità. Mentre pensava ad una soluzione al problema, sentì bussare alla porta. La aprì magicamente e da essa si fiondò dentro un Pony di terra arancione con un cappello alla texana che riconobbe subito. Era Applejack, fradicia di pioggia e piena di fango che subito le disse

 

“Grazie al cielo sei in casa zuccherino, io ho fatto un po' tardi con i rami da abbattere e così mi sono ritrovata in mezzo alla pioggia...ma certo non potevo lasciarne nessuno attaccato dopo l'ultimo casino!”

 

Mentre parlava, si accorse del quarto ospite che non conosceva e chiese a Twilight

 

“Lei chi è?”

 

“Non lo so...e neanche lei sembra saperlo. L'ho trovata appena fuori dalla Everfree Forest ma pare che non si ricordi nulla del suo passato...o che proprio non abbia un passato...”

 

“Ah si?”

 

La cowpony sembrò non intendere del tutto la situazione, ma poco le importava. Si avvicinò alla bambina e le prese la mano con lo zoccolo infangato, iniziando ad agitarla in segno di saluto

 

“Beh, in ogni caso io sono Applejack! Piacere di conoscerti...zuccherino!”

 

Anche con la poderosa stretta di zoccolo improvvisa e la sensazione viscida del fango, la bambina non ebbe un sussulto ne una reazione. Quando la cowpony la lasciò andare, si prese Spike e si portò in cucina. Appena dopo che lasciò la stanza, la bambina chiese a Twilight

 

“Lei è una tua conoscenza o un nemico?”

 

“È una mia cara amica, e ora è anche tua!”

 

“Mia?”

 

Per la prima volta la sua voce ebbe un leggero sussulto, quasi impercettibile, che però giunse comunque alle orecchie di Twilight, che decise di cogliere la palla al balzo

 

“Tu...hai degli amici?”

 

“Non credo di averne mai avuti padrona”

 

“Ah si eh...? Ok. Allora per prima cosa smettila di chiamarmi padrona e chiamami con il mio nome, seconda cosa...appena smetterà di piovere ti porterò a conoscere un po' di amici!”

 

“Come vuoi tu Twilight Sparkle”

 

“Twilight è più che sufficiente”

 

“Come vuoi tu Twilight”

 

Applejack intanto era appena uscita dalla cucina con in mano un piatto a base di mele disposte a regola d'arte e spolverate di zucchero, con a fianco una forchetta

 

“Beh Twilight visto che mi sono praticamente auto-invitata qui mi sono permessa di prepararti un dolce della famiglia Apple, per sdebitarmi!”

 

“Applejack, non ce n'era bisogno, davvero! Dallo a lei, non so neanche se ha mangiato o no!”

 

Applejack annuì e gli offrì il piatto, ma questa non fece neanche un movimento. La Pony di terra le disse

 

“È molto buono, sono un'esperta a prepararlo!”

 

Ancora non un movimento

 

“Non lo vuoi neanche tu?”

 

Twilight pensò a tutto quello che era successo prima, cioè di come eseguiva tutto ciò che le dicesse, e tentò di farlo di nuovo

 

“Prendilo, è buono!”

 

Alle parole di Twilight, la bambina avanzò le braccia per prendere il piatto e la forchetta e iniziò a mangiarlo. E di gusto, dato che anche stavolta ebbe un piccolo sussulto. La cowgirl le chiese già certa della risposta

 

“Allora com'è?”

 

“È...buono” rispose lei, mentre Twilight pensava

 

\È già un passo avanti, stavolta a risposto da sola\

 

Quando ebbe finito, porse il piatto ad Applejack e bloccò di nuovo ogni movimento, quindi la pony di terra le disse

 

“Sono contenta che ti sia piaciuto! Oh, guardate, sta spuntando il sole!”

 

Twilight, Spike ed Applejack si affacciarono a vedere i pegasi che allontanavano le nuvole e le riportavano a Cloudsdale, con in testa al gruppo una scia arcobaleno lasciata sicuramente dalla loro amica Rainbow. L'unicorno quindi si rivolse alla bambina e le disse

 

“Come ti avevo detto, ora ti porterò a conoscere qualche amico, va bene?”

 

“Come vuoi tu Twilight”

 

Decise di lasciare stare lo strano atteggiamento che aveva con lei. Si avviarono subito fuori di li meno Spike, rimasto a pulire le orme di zoccoli infangati lasciate da Applejack, a cui lanciò in silenzio un paio di accidenti

 

Twilight sapeva benissimo da chi andare per iniziarla a Ponyville. Dopo qualche minuto di marcia si ritrovarono davanti al Sugarcube Corner ed entrarono facendo suonare la campanella all'entrata. Le prime persone che riconobbero furono i signori Cake, che salutarono cordialmente, eccetto la bambina che si era fermata per stare dietro a Twilight. Lei chiese subito

 

“C'è Pinkie? Le dobbiamo far conoscere una persona”

 

“Far conoscere? Abbiamo un nuovo arrivo eh? Scommetto che è quella strana bambina!” gli rispose la signora Cake

 

“Si, ma è un po' timida, la vogliamo far ambientare”

 

“Ma certo. Pinkie è di la, si sta occupando dei gemelli” disse indicando la stanza a fianco dell'entrata. Loro ringraziarono e vi entrarono, seguite dalla bambina. Come si aspettavano, trovarono l'amica con Gummy in testa a fare le smorfie ai gemelli per farli divertire

 

“Pinkie?” chiese Applejack per attirare la sua attenzione

 

Lei si voltò rapidamente quando sentì il suo nome e chi l'aveva pronunciato

 

“Applejack! E Twilight! Che piacere vedervi, cosa ci fate qui...è lei chi è?!”

 

Non appena notò la terza arrivata si fiondò su di lei, sia perchè non la conosceva sia perchè non sarebbe stata lei altrimenti

 

“Tu sei nuova qui a Ponyville, non ti ho mai vista! E se sei nuova non hai amici e questo vuol dire che te e devi fare al più presto o ti sentirai sola! Oh ma che sciocca hai già incontrato Applejack e Twilight quindi hai già due amiche, però avere solo due amiche è triste quindi devi fartene al più presto degli altri. Io sarò la prima di questi altri! Ma che maleducata io non mi sono ancora presentata, mi capita spesso e lo so che è una brutta abitudine ma non posso farci nulla, comunque piacere io mi chiamo Pinkie Pie anche se il mio vero nome è Pinkamena Diane Pie ma preferisco il soprannome dato che è molto più allegro! E tu invece come ti chiami?” le disse veloce come un lampo...no, veloce come Pinkie

 

“Devo rispondergli Twilight?”

 

“Si, rispondigli pure”

 

“Io non ho un nome, sono solo una marionetta”

 

“Oh ma che sciocchezza tutti hanno un nome, Pinkie, Twilight, Applejack, Pound Cake, Pumpkin Cake, i signori Cake, Gummy...oh ma forse non sai come ti chiami o non te lo ricordi! Potresti avere un'amnesia, che non ti fa ricordare perchè ti sei risvegliata vicino ad un bosco né che cosa ci fai qui...o almeno credo. È successo così ragazze? In ogni caso potrei trovarti io un nome, vediamo un po...Red Skirt? Face Drawn? Lady White? Half Puppet? Uno di questi ti piace?”

 

“Pinkie, penso che lei abbia già un nome, è solo che non se lo ricorda...”

 

Solo allora la pony rosa si accorse che da quando era entrata la bambina si era mossa solo per parlare e che non aveva un minimo accenno di divertimento sul volto, e per lei significava solo una cosa, che l'avrebbe fatta ridere immediatamente

 

Iniziò quindi a ballare, cantare, a farle le boccacce, scherzi, a far fare acrobazie a Gummy, a giocare a “Dov'è Pinkie Pie?”, ma niente di tutto ciò la smosse. Provò anche la mossa estrema usata per i gemelli, cioè a versarsi addosso un sacco di farina farina, ma gli unici che risero furono appunto i piccoli Cake. Mentre si ripuliva, si mise a pensare, poi disse con tono serio

 

“Ok, non volevo arrivare a tanto, ma tu non mi hai lasciato altra scelta!”

 

Quindi si avvicinò a lei e con la punta della coda iniziò a solleticarla sul naso. Inizialmente non reagì neanche a questo, ma ben presto non riuscì più a resistere al solletico e fece trasparire una risata cristallina, al che Pinkie esclamò esultante

 

“Ha! Ce l'ho fatta!”

 

“Ho fatto male Twilight?” chiese la bambina

 

“Perché lo chiedi a me? Sei tu che ti sei messa a ridere, e vorrei ben vedere. Non si sfugge alla “mossa letale” di Pinkie, il solletico sul naso! Non ti è piaciuto?”

 

“È stato...bello”

 

Sul suo volto iniziò a disegnarsi un piccolo sorriso. Twilight le parlò con serietà, per farle capire meglio la situazione

 

“Ascoltami, tu non devi chiedermi il permesso per fare tutto...”

 

“Ma sei tu la mia padrona, devo obbedirti”

 

“Non è vero, io non sono la tua padrona, noi siamo amiche, come con Applejack e con Pinkie. Tu devi decidere per te, non io”

 

“Noi...amiche?”

 

“Si, certo che lo siamo!”

 

Sul volto della bambina iniziò a disegnarsi un sorriso ancora più grande e arrossì leggermente, poi Pinkie tornò a rivolgersi a lei

 

“Comunque non so ancora come chiamarti, non ti ricordi proprio nulla del tuo nome?”

 

La bambina si ammutolì, poi riprese

 

“Io...non credo di aver mai avuto un nome...però...se posso scegliere io...vorrei...”

 

Si fece sempre più insicura, ma poi guardò Twilight. Lei le sorrise, per farle capire che non doveva chiedere nulla, e si fece coraggio

 

“Io...vorrei...vorrei chiamarmi Bebedòra”

 

“E Bebedora sia!” esclamò Pinkie, gioiosa

 

\Andiamo sempre meglio! Forse così ricorderà qualcosa del suo passato\ pensò Twilight nel frattempo

 

Dopo la visita allo Sugarcube Corner, lasciarono Pinkie ad occuparsi dei piccoli Cake e Applejack tornò al Sweet Apple Acres per aiutare il fratello con le coltivazioni, lasciando Twilight e Bebedora da sole a girare per Ponyville. La bambina comunque stava sempre dietro a Twilight, come se la stesse seguendo, ma l'unicorno decise di interpretare la cosa come se non volesse perdersi in un posto che non conosceva

 

Mentre passeggiavano, si ritrovarono davanti ad un gigantesco orso bruno che correva nella loro direzione. Twilight urlò per lo spavento e Bebedora, sentendo la paura dell'amica, si piazzò davanti a lei immobile fissando l'orso. Appena la vide, la bestia arrestò la sua corsa e si fermò ad osservarla un po' a disagio. Dietro di lui si sentì una voce

 

“Finalmente ti sei fermato, non ce la facevo più a starti dietro...”

 

Twilight riconobbe subito la voce leggera di Fluttershy, che si stava avvicinando all'orso con in mano una siringa

 

“Ora stai fermo per favore, se non ti fai vaccinare rischi di ammalarti...”

 

L'orso si ricordò all'improvviso perché scappava, quindi fece per ricominciare a correre alla sua destra per non andare incontro alla bambina e sfuggire all'ago, però Twilight usò la magia per bloccargli le gambe, immobilizzandolo in piedi come se fosse finito nel cemento. Fluttershy ringraziò Twilight con lo sguardo e avvicinò la siringa al fianco dell'orso, che strinse i denti per la paura. Mentre ancora li stringeva, Fluttershy esclamò flebilmente

 

“Ecco fatto!”

 

L'orso riaprì gli occhi, incredulo per non aver sentito nulla. Twilight annullò la magia e Fluttershy disse al suo amico animale

 

“Hai visto che non ti ha fatto alcun male?”

 

L'orso arrossì un po' e annuì, quindi salutò i presenti con la mano e si allontanò per tornare nel bosco. Fluttershy sospirò e si rivolse all'amica unicorno

 

“Grazie Twilight, se non fosse stato per te quel monello sarebbe ancora in fuga...”

 

Poi notò la nova arrivata che non conosceva e si azzittì improvvisamente, raggiungendo lo stato massimo di imbarazzo. Twilight sussurrò a Bebedora

 

“Lei è un po' timida, prova a presentarti tu”

 

Bebedora le obbedì, con il suo fare di seguire un ordine, e disse a Fluttershy

 

“Mi chiamo Bebedora...tu chi sei?”

 

“Ehm...io sono Fluttershy...”

 

Bebedora ebbe una piccola reazione di stupore, poi le chiese di nuovo

 

“Non ho capito, puoi ripetere?”

 

“Mi chiamo Fluttershy...”

 

“Puoi ripetere per favore?”

 

“Sono Fluttershy...”

 

Come suo solito, Fluttershy non fece capire nulla di ciò che aveva detto, quindi toccò a Twilight parlare

 

“Lei è Fluttershy, è un'altra mia carissima amica”

 

“Sta male?”

 

“No...ha un tono di voce molto basso” disse lei cercando di non offendere l'amica

 

Bebedora, capendo lo stato d'animo della pegaso, avanzò una mano e le disse

 

“Piacere di conoscerti Fluttershy”

 

Con un po' di timore, il pegaso le avvicinò uno zoccolo per lasciarselo stringere, con mezzo viso coperto dai capelli. Bebedora, vedendo la sua difficoltà, fece un piccolo sorriso, che non appena venne visto da Fluttershy fu anche ricambiato. Twilight era molto felice, la bambina stava imparando in fretta. Dopo che Fluttershy ebbe ricacciato giù un po' di timore, le invitò a casa sua per un tè e si avviarono verso il suo cottage all'entrata del bosco

 

Una volta dentro, fece accomodare le amiche sul divano mentre lei andava a preparare il tutto per gli ospiti. L'atmosfera però era pesante. La casa di Fluttershy appena entrate era stracolma di animali che giravano tranquilli, ma non appena il trio fu dentro tutte le bestioline si fiondarono a nascondersi, come se avessero visto un mostro. Twilight quando vide la scena ripensò che Owlicious e l'orso avevano avuto una reazione simile e iniziò a temere che la causa di tutto fosse proprio Bebedora, quindi si rivolse all'amica e le disse

 

“Ascolta Bebedora, ora ricordi qualcosa del tuo passato?”

 

“In effetti...qualcosa c'è...ero circondata dall'oscurità e mi piaceva...poi mi sono risvegliata in mezzo al bosco dove mi hai trovata”

 

\Quindi quell'oscurità che ho visto è il suo passato...ma cosa vorrà dire?\

 

Bebedora, nell'attesa, si guardava intorno per ammirare la casa di Fluttershy, e il suo sguardo si posò su un oggetto messo sul divano. Un coniglio di peluche completamente bianco con un solo occhio formato da un bottone, anche se probabilmente anche l'altro un tempo lo aveva. Lo prese in mano e iniziò a tastarlo, cosa che Twilight notò con tenerezza

 

“Perché questo animale non scappa?”

 

Anche lei a quanto pare si era accorta che vicino a lei gli animali scappavano. Twilight le rispose

 

“Non è un animale vero. È un peluche, un oggetto di arredamento”

 

“È molto carino...”

 

Fluttershy tornò dalla cucina portando tra gli zoccoli un vassoio con teiera e tre tazzine, notando anche lei Bebedora osservare quasi estasiata il peluche. Quando appoggiò il servizio sul tavolo esclamò

 

“Oh, ho dimenticato i biscotti”

 

Volò nuovamente in cucina, mentre Bebedora continuava a tenere in mano il coniglietto senza curarsi di altro

 

\Ora sembra davvero una bambina...\ pensò Twilight contenta

 

Ma ogni pensiero venne interrotto dal grido di Fluttershy proveniente dalla cucina

 

“Aiuto!”

 

Subito Twilight e Bebedora corsero a vedere cosa succedeva, e davanti a loro videro Fluttershy con gli zoccoli legati e un bavaglio sul collo. Attorno a lei si trovavano tre essere che Twilight riconobbe subito, erano tre Diamond Dogs, gli stessi tre che avevano catturato Rarity qualche tempo prima. Lei gli gridò contro

 

“Che state facendo a Fluttershy?!”

 

Il più piccolo dei tre tirò un ceffone a quello più grosso, dicendogli

 

“Dannazione, ti avevo detto di sistemare quel bavaglio!”

 

Poi il terzo rispose a Twilight

 

“Hehe, ormai è inutile nasconderlo...vedi, la capacità della tua amica unicorno ci è stata molto preziosa, anche se continuava a lagnarsi e ci ha fatto sgobbare come schiavi ci ha anche fatto trovare un enorme quantità di gemme...per cui, se vogliamo che torni da noi, abbiamo bisogno di un ostaggio. Però anche tu potresti andare bene...se vieni con noi, non faremo del male al pegaso, ci stai?”

 

“Siete spregevoli...”

 

“Deciditi in fretta, oppure la tua amica farà una brutta fine...”

 

Mentre loro parlavano, quello più grosso, mostrò le proprie unghie affilate a Twilight e Bebedora, per poi avvicinarle alla gola di Fluttershy. Twilight aveva gli zoccoli legati e non aveva la minima idea di cosa fare. Però, con sua sorpresa, intervenne Bebedora

 

“Twilight, loro sono amici o nemici?” disse con tono aggressivo

 

“Loro sono nemici...ma...”

 

Bebedora, appena sentito nemici, si rivolse ai Diamond Dogs e disse loro

 

“Lasciate subito andare la nostra amica, o sarà peggio per voi”

 

I tre cani si guardarono tra di loro e scoppiarono in una risata. Il piccoletto gli disse

 

“E cosa vorresti fare mocciosa?”

 

“Vi ho avvertiti! Black Out!”

 

Come lo disse, sulla sua mano si materializzò una sfera completamente oscura, che lanciò addosso al più grosso del trio, stendendolo senza fatica. Gli altri due smisero di ridere e guardarono la scena allibiti, come anche Twilight e Fluttershy. Il più piccolo disse

 

“Piccola peste...ma questa me la paghi!”

 

Quindi fece per sferrare un'artigliata alla gola di Fluttershy, ma venne bloccato dalla zampa dell'altro

 

“Ma che diamine stai facendo?!”

 

Quello abbassò lo sguardo su di lui, rivelando i propri occhi completamente bianchi e disse

 

“Controllo mentale!”

 

Quindi con la mano libera tirò un pugno sul volto dell'altro, stendendolo subito. I suoi occhi tornarono normali, lasciandolo con un forte mal di testa. Fluttershy intanto, non avendo le ali legate, era riuscita in volo a raggiungere Twilight che le aveva levato magicamente le corde. L'ultimo rimasto in piedi vide entrambi i suoi amici a terra e, capendo la pessima situazione in cui si trovava, decise di darsi alla fuga

 

“Maledizione...non finisce qui!”

 

Quindi sforzandosi e barcollando si mise in spalla i due compagni, per poi uscire fuori dalla finestra in modo goffo. Dopo essersi accertate che fosse andato via, si voltarono da Bebedora e Twilight le chiese

 

“Ma come hai fatto?”

 

“Con i miei poteri. Io posso controllare l'oscurità ed usarla a mio piacimento”

 

“E perché non me l'hai detto?”

 

“Non lo so...forse non lo credevo importante”

 

“Tu...mi hai salvata...oh Celestia non so come ringraziarti!”

 

Fluttershy, dopo aver detto queste parole, si gettò su Bebedora abbracciandola. Lei stavolta ebbe il primo dei suoi sussulti veri e prima di rispondere qualcosa, un enorme sfera rossa si materializzò alle sue spalle

 

Fluttershy si stacco da lei e si avvicinò a Twilight, mentre Bebedora si era voltata a guardare la sfera. Poi si voltò dalle due amiche e disse

 

“Amiche...io devo andare...questa sfera è il varco che mi riporterà al mio mondo”

 

Twilight dopo aver sentito le sue parole ebbe una fitta al cuore e disse

 

“Come...vai già via? Ma non ti ho ancora presentato Rarity, ne Rainbow, ne nessun'altro. Perché te ne vai ora?”

 

“Devo andare...i miei amici mi chiamano”

 

“I tuoi amici?”

 

“Si...mi ricordo tutto e conosco ciò che mi aspetta. Io sono stata creata da un essere malvagio chiamato il Regnante Oscuro per uno scopo, uccidere il Grande Eroe e la Madre Misericordiosa...però è stato proprio l'Eroe a salvarmi dall'oscurità che il Regnante Oscuro mi ha imposto...prima di lui non avevo nessuno, gli umani avevano paura di me per il mio aspetto e nemmeno gli animali mi si avvicinavano perché percepiscono l'oscurità che si annida in me...adesso però anche tu sei diventata mia amica...e di questo ti ringrazio, Twilight. Ora però devo andare, voglio aiutarli a combattere”

 

“Non ho capito bene la situazione, ma se da quella parte i tuoi amici hanno bisogno di te...allora vai!”

 

“Aspetta!”

 

Fluttershy la bloccò prima che potesse varcare il portale. Volò nel salotto e tornò indietro con il peluche che prima Bebedora osservava

 

“Questo era il mio peluche preferito quando ero una puledrina, ma lo voglio dare a te, ti servirà a non dimenticarti mai di noi!”

 

“Davvero? Grazie...grazie tante! Saluta le tue...le nostre amiche da parte mia! E ricordatevi di me...di Bebedora!”

 

Detta questa frase, entrò nel varco, che si richiuse subito dopo il suo passaggio. Twilight aveva gli occhi lucidi ma riuscì a trattenere le lacrime, abbracciandosi a Fluttershy, ancora un po' allibita e confusa dalla scena

 

Più tardi, Twilight tornò alla sua casa dopo essersi leggermente ripresa dalla partenza dell'amica e trovò Spike intento a pulire dalla polvere, che appena la vide esclamò

 

“Hey, come va? E dov'è finita la bambina?”

 

“Lei...è tornata a casa, dai suoi amici”

 

“Come, così, su due piedi? Neanche il tempo di salutare?”

 

“No, ma fidati Spike, non mi dimenticherò mai di lei...non mi dimenticherò mai...di Bebedora!”

 

 

 

 

 

Ok, mi è partita questa Fanfic Onehsot ricordandomi di uno dei miei giochi preferiti per PS2, Arc: Il tramonto degli spiriti. Bebedora era uno dei personaggi giocabili ed era la mia preferita, per questo ho voluto fare una Fanfic su di lei. Spero che possa piacere anche come Fanfic in se

 

Qui di seguito un immagine di Bebedora

MC Outlaw

   
 
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