Odore di quaderni nuovi, penne d'oca immacolate e calamai ancora sigillati.
Le voci squillanti del miei compagni Serpeverde si sentivano in tutta l'aula. Sembrava tutto così strano. Il quinto anno alla scuola di magia di Hogwarts era appena iniziato, eppure sembrava ancora irreale la cosa.
Fino all'arrivo del professor Ruf. 
La sua entrata di scena attraverso il muro mi svegliò facendomi capire finalmente dove ero e soprattutto che giorno era: Il primo giorno di scuola.
"Su Catherine, ce la puoi fare oggi è solo il primo giorno di scuola... Oddio quest'anno ci sono i G.U.F.O! pensai terrorizzata."
Sembra strano se ora dica che in questi quattro anni trascorsi io non abbia fatto grandi amicizie, ma quanto hai un cognome come il mio, è difficile che la gente si avvicini a te.
Io poi di natura sono molto timida, così la mia unica vera amica è Narcissa Malfoy, del mio stesso anno. Qualche sta con noi anche Scorpius, suo fratello.
Mi trovo bene con loro; alla fine lo sanno bene anche loro cosa significa portarsi dietro un cognome da mangiamorte, o peggio ancora nel mio caso quello della madre di Voldemort: Gaunt.
Anche se erano già passati quattro anni da quando ero arrivata ad Hogwarts e 23 dalla battaglia e morte di Tu-Sai-Chi; la gente continuava a guardare con sospetto tutte le persone che avevano avuto un collegamento con lui, quasi tutti i suoi ex seguaci erano finiti ad Azkaban oppure avevano perso ogni possedimento ed erano finiti in banca rotta.
Questo era successo ai Malfoy prima che Harry Potter, decidesse di ricomprare i loro possedimenti per restituirglieli. Ma per chi aveva il cognome della madre di Voldemort; non era facile riuscire a vivere una vita normale.
«Signorina Gaunt, sarebbe così gentile da dirci di cosa stavamo parlando? » disse il professor Ruf, con una voce così fredda che era strano perfino per un fantasma.
Il professore aveva iniziato con una lunga e noiosa discussione su quanto fossero importanti i G.U.F.O. e fondamentali per il futuro di ogni mago, ma ora non avevo idea di cosa stesse parlando.
Guardai in cerca di aiuto Cissy, che intanto sillabava "GU-E-RRA-MA-GI-CA"
«Emh... della guerra magica. » dissi cercando di sembrare sicura della risposta.
«Bene signorina, non so se dovrei toglierle cinque punti per essere stata disattenta o metterli alla signorina Malfoy, per aver dato la risposta corretta. »
Perfetto! Ottimo inizio di anno scolastico. Guardai Cissy, non la vedevo da tre mesi ed ero curiosa di sapere come aveva passato le vacanze, così per non farci scoprire dal professore sussurrai "Muffliato" agitando la bacchetta da sotto il banco.
«Come sono andate la vacanze Cissy?»
«Benissimo! Sono andata in Francia con i miei genitori era fantastica, e ho conosciuto un ragazzo francese di Beauxbatons davvero bellissimo. Peccato che l'ho dovuto lasciare, stava per ricominciare la scuola.»
Cissy aveva l'abitudine di fidanzarsi con ogni ragazzo che le piaceva, ed essendo bellissima e furba, ci riusciva sempre.
«E tu che hai fatto Cath?»
«Niente le solite cose, sono andata da mia nonna per tutta la stagione, non ho incontrato quasi nessuno a parte mia nonna e qualche suo amico; l'unica cosa buona è che sono mi solo allenata per il Quiddicht e quindi pensavo di candidarmi quest'anno come cercatrice.» Ero un po' imbarazzata per la mia estate molto emozionante, ma non ero mai stata una persona con una vita sociale molto attiva.
«È una fantastica idea! Poi il capitano della squadra è Scorpius, sono sicura che ti farà entrare senza problemi. Anzi, perché oggi pomeriggio non ne andiamo a parlare al solito posto, stessa ora? Tanto il primo giorno non potranno lasciarci tanti compiti.»
Supposizione sbagliata. Nonostante fosse il primo giorno alla fine delle lezioni avevamo già da fare un riassunto della magia dell'ultimo secolo, da ripassare un mare di incantesimi e da fare una ricerca sugli Avvincini.
Tuttavia ci vedemmo lo stesso al solito posto stessa ora, cioè davanti all'olmo vicino al lago nero alle 4.
Il pomeriggio era mite e Cissy mi stava aspettando sotto l'olmo insieme a Scorpius.
Scorpius, nonostante fosse del nostro stesso anno non l'avevo mai frequentato sul serio, come amico intendo, forse perché era sempre insieme ad una ragazza rossa di Corvonero e con un ragazzo con degli occhi incredibilmente belli. Eppure quando gli chiedevo un favore era sempre pronto ad aiutarmi, per questo lo adoravo.
«Ehi, ragazzi»
«Ciao Cath, Cissy mi ha detto che ti vuoi candidare come cercatrice quest'anno» disse Scorpius con un sorrisetto strano.
«Si, poi che vorresti dire con quella faccia, guarda che sono brava ah!»
«Okay, ma stai calma Cath»
Ci guardammo per un secondo e poi scoppiammo a ridere, erano le tipiche conversazioni con Scorpius: finivano sempre con una risata.
«Allora, facciamo una prova? Così lo vedi di persona quanto è brava. Io faccio l'arbitro» Disse Narcissa alzandosi.
 

                                                                                   .          .        .  
 

Ritornai nel dormitorio, sudata e rossa in viso, ma soprattutto confusa. in poche ore  erano successe un sacco di cose ma l'unica che veramente mi interessava si concentrava in un nome: Scorpius.
Il pomeriggio era andato bene, Cissy ci aveva fatto da arbitro ed io avevo preso il boccino quasi subito.
Ero stata così veloce che Scorpius aveva proposto di andare a cercare la professor Lumacorno per comunicargli che la squadra aveva un cercatore, così! Senza neanche fare le audizioni!
Ero felicissima; Scorpius mi aveva preso la mano e  mi aveva portato in fretta e furia da Lumacorno. 

La stanza era maestosa, i colori dominanti naturalmente erano il verde e l'argento, al centro c'era una specie di padio con un divano di pelle.
Non avevo mai visto quella stanza prima di allora; anche se avevo molto sentito parlare delle feste che Lumacorno organizzava ogni anno io non ero mai stata invitata.
Il professore si era mostrato subito entusiasta che la squadra avesse una nuova cercatrice, l'ultimo, l'anno prima, Henry Flitch aveva fatto perdere l'ultima partita di campionato 0 a 550 perchè era troppo preso dalla partita e si era dimenticato di cercare il boccino: un autentico disastro.
Lumacorno aveva fatto poche domande,e si era dichiarato subito pronto ad aggiungerla alla squadra, anche se non era riuscito a trattenere una smorfia nel sentire 'Gaunt', tuttavia non aveva espresso dubbi in proposito, si era limitato a guardarmi attentamente, come se volesse scoprire chissà cosa sul mio carattere e a parlare un attimo in privato con Scorpius facendomi aspettare fuori dallo studio.
Inizia a girovagare davanti alla porta avanti e indietro imbarazzata, sperando che Scorpius non mi facesse aspettare troppo. Quando Scorpius uscì dallo studio sorridendo ero così in preda alla felicità che corsi verso di lui abbracciandolo facendolo quasi cadere, lui ricambiò l'abbraccio ridacchiando un po.
«Grazie Scorpius, sei un vero amico.»
La schiena di lui però si irrigididì, così mi sciolsi dall'abbraccio e lo guardai in viso. Era serio e mi guardava dritto negli occhi.. « Forse non voglio essere solo un amico»
Mi prese il viso con le mani e lo avvicinò al suo, dandomi un lento e dolce bacio.