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Autore: Char_and_Lara_are_Crazy    22/05/2013    3 recensioni
I pensieri di Deeks e Kensi dopo la missione dove, sotto copertura, devono fingersi marito e moglie (mi dispiace, ma non mi ricordo il numero di puntata -.-) aaaaah… era la 3x22 (grazie mille densi_tiva :D
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kensi Blye, Marty Deeks
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ciao a tutti!! :) sono charmarty, piacere di conoscervi. Questa e' la mia prima storia in assoluto, quindi per favore recensite e correggetemi eventuali errori. Comunque… l'idea per questa storia mi e' venuta mentre leggevo storie densi proprio su questo sito, pensando a cosa succedeva ai nostri amati agente dell'NCIS appena finito un caso… Mi e' venuta l'illuminazione dell'episodio dove kensi e deeks si dovevano fingere marito e moglie… non ho piu' niente da dire, se non "spero che vi piaccia, anche se so che questo praticamente e' solo un delirio assecondato dalla mia mente un pochino contorta" :)


pov. Kensi
ero in "ufficio", se cosi' si puo' chiamare la mia super-disordinata scrivania. Sorrido ancora quando penso a quante volte Deeks mi ha detto e ripetuto varie volte che la dovrei riordinare, ma lo ho sempre ignorato… Dopotutto, e' stato soddisfacente vedere la sua faccia stupita quando, in due minuti, ho trovato la penna che mi aveva prestato una settimana prima. Dopo questa breve riflessione, ripenso a oggi, al lavoro sotto copertura e alla sparatoria… Mi ritrovo a pensare che io sia piu' a mio agio durante una sparatoria che sul lavoro sotto copertura. Non che non abbia "gradito" questa missione al fianco di Deeks, ovviamente come partner del lavoro, ma mi trovo meglio in quartier generale ad allenarmi. Ripenso a tutto quello che e' successo, dal primo momento di lavoro sotto copertura, alla sparatoria condotta dai "pasticceri". Sorrido di nuovo pensando a Deeks e a quando ha risposto senza quasi pensare come ero vestita la prima volta che ci siamo visti… ma ora basta pensare, eccolo che arriva. Parli del diavolo e spuntano le corna, come si suol dire. Beh, nel suo caso non e' di certo un angelo (non lo riuscirei a pensare neanche per sbaglio) ma neanche il diavolo… ma ora insomma, devo smetterla e ascoltarlo… Sembra che stia per parlare, solo non trova le parole… oh mamma, quando e' cosi' mi impaurisce, di solito e' un continuo scambio di frecciatine, dette senza pensarci su tanto. Ecco, forse ora parla. "Kensi, volevo chiederti una cosa…". "Di' pure" gli dico io, voltandomi lentamente versi di lui. "Quello… perche'??" mi fa, passandosi una mano sulla bocca, quasi con lo sguardo trasognato. "Oh, era solo per non farci scoprire… Non farti strane idee" rispondo voltandomi leggermente per non fargli scorgere il lieve rossore che in poco tempo si era impadronito delle mie gote. Dato che ero voltata non ho visto la sua espressione, ma so, o forse spero, e vedo con la mente la delusione dipinta sul suo viso, di solito raggiante e sorridente. Mi piange il cuore a pensare a una cosa cosi', percio' schermo la mia mente contro Deeks. Recupero, sempre girata, la giacca e la borsa e lo saluto. Vorrei restare, ma non posso. Non sarei professionale, e non riesco ancora a dimenticare Jack… "Grazie" a lui sono la "Kensi del primo appuntamento", ma non so se bearmi di questa cosa. Non riesco a fidarmi delle persone, ci vorra' tempo prima di riprendermi completamente. Sono stata abbandonata dai due uomini piu' importanti della mia vita, mio padre e Jack. Non sono ancora pronta. Mi rendo conto che sto gia' viaggiando verso casa, meccanicamente. Parcheggio, apro la porta ed entro. Mi butto sul divano, con la testa piena di pensieri. Non riesco a non pensare a lui.


pov. Deeks
Sono in bagno. Con la solita scusa, ho trovato rifugio qui, lontano dalla causa di tutti i miei pensieri. Dopo aver fatto cio' che dovevo fare, vado al rubinetto e lo apro. Con l'acqua che scroscia, penso un po' meglio. Riesco ad allontanarmi dalla realta'. Riesco ad allontanarmi da lei. Ripenso ad oggi, al lavoro sotto copertura (un lieve sorriso sorge sulle mie labbra) e alla sparatoria. Questa e' stata una gran bella missione. Spero di farne altre cosi'. Anche se so che con Kensi ogni missione e' una favola. Spero di non essere cosi' tanto melenso… Io stesso trovo odiosi i film troppo sdolcinati, e ora non devo comportarmi come se fossi un protagonista di quelli. Comunque, mi guardo allo specchio. Vedo un ragazzo, un bel ragazzo, a dire il vero, biondo, con gli occhi color del mare e la faccia leggermente triste. Cerco di guardare piu' attentamente la figura che ho davanti. Cerco di vedermi dentro. Vedo che ho bisogno di qualcosa, lo desidero, ma difficilmente l'avro'. Il nostro rapporto com'e' ora mi basta. Non voglio rovinare un'amicizia del genere. Ma voglio sapere una cosa. Una sola. Il resto puo' aspettare. Perche'. Voglio sapere il perche' di quel "bacio". Ovviamente riapondera' "era solo per non farci scoprire". Ma io non so… Ho la testa piena di pensieri. Chiudo il rubinetto ed esco. Kensi e' davanti alla sua scrivania, con aria assorta. E' incredibile quanto sia bella. Ma cio' non vuol dire niente. Assolutamente niente. Lei non deve capire. Sorride tra se' e se'. La fisso, senza sapere cosa dire. Lei mi guarda perplessa, quasi un po' preoccupata. Trovo le parole "Kensi, volevi chiederti una cosa…". Non ho trovato proprio niente di meglio, eh?? Voltandosi leggermente, mi risponde "Di' pure". E' leggermente sollevata, forse perche' ho parlato e non ho continuato a fissarla. Sono sicuro che sapesse che la stavo guardando. "Quello… perche'?" domando, toccandomi le labbra d' istinto e pensando a quello che era successo. "Oh, era solo per non farci scoprire… Non farti strane idee" risponde voltandosi verso la sua scrivania. Quasi mi sono sentito sollevato dal fatto chi si sia girata, cosi' non ha visto la lieve delusione dipinta sul mio viso. Per un millisecondo mi e' balenata l'idea di non avere chanche, ma non lo devo neanche pensare, prima o poi riusciro' ad avere un appuntamento con lei, magari anche due. Sorrido lievemente a questo pensiero. Rimaniamo cosi' per qualche minuto, immersi nei nostri pensieri… Non so cosa darei per sapere i suoi… Kensi recupera la sua borsa, la sua giacca, mi saluta e va. Mi lascia da solo con i miei pensieri. Vorrei averla fermata, ma non l'ho fatto. Fisso per qualche minuto la sua scrivania, poi, finalmente, mi decido ad andare. Prendo la giacca ed esco. Mentre guido per tornare a casa penso alle.cose piu' disparate, da cosa mangero' a quando avro' il mio prossimo appuntamento con la prima che incontro. Ma so gia' che non sara' come sarebbe come con lei.



Grazie per aver letto ^÷^
  
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