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Autore: PinkyCCh    22/05/2013    1 recensioni
Sono passati cinque anni dalla fine della storia d’amore virtuale. Ora, Alessia si è rifatta una vita ed è pronta a sposarsi, però un rimorso le attanaglia il cuore. Vederlo prima di pronunciare il fatidico “SI’”. Rivela il suo segreto alle sue migliori amiche, che per l’addio al nubilato le regalano un mese, il suo ultimo mese da single, a Roma. Città dove Angelo, risiede. E se il destino beffardo li facesse incontrare? E se l’amore ci mettesse il suo zampino?
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Contesto generale/vago
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- Missing Moments - POV Maria -




Domenico è diventato come l'aria, per me.
Lo so, sembra stupido e forse surreale, visto che lo conosco da poco, pochissimo tempo. Ma è così.
Con lui, riesco ad essere me stessa. Con lui, riesco ad essere la vera Maria.
Con lui, riesco ad essere finalmente la ragazza allegra e solare, che sono.
Con lui, non indosso le vesti della posata ragazza di provincia, tutta acqua e sapone.
No.
Con lui, sono semplicemente me stessa. Solo me stessa.
Da quando ho iniziato a frequentarlo, mi sento finalmente completa.
La cosa assurda, però, che lui è scostante.
Un momento sono in paradiso, e il minuto dopo all’inferno.
Ci sono momenti, dove sembra che potrebbe essere un perfetto partner, altri in cui sembra un perfetto sconosciuto.
È un bastardo. Punto.
Il mio bastardo preferito.
Per esempio, ora, è sparito da ben 13 ore, 34 minuti e 20 secondi.
Possibile?
Che diamine sta combinando?
Ma cosa sta pensando?
Io sono qui, in albergo a corrodermi il fegato per lui.
Prendo il cellulare che ho posato al centro del letto.
Controllo.
Nessuna chiamata.
Nessun messaggio.
Ma va?

“Che cavolo starà facendo Domenico?”

Sbuffo. Mi sento come un’adolescente con gli ormoni impazziti, alla sua prima cotta.
Ma che vada a farsi fottere.
No, ok, fottere no. Io devo fotterlo.
Ma che pensieri di merda faccio?
Ridacchio, pensando a quanto quel ragazzo mi faccia diventare perversa.
Mi alzo malamente dal letto, trascinando i piedi sino alla porta-finestra che mi conduce sul piccolo balconcino in  camera.
Sobbalzo, guardando sotto il balcone, già in strada.

“Domenico! Domenico!”

Lui alza il volto, guardandomi e sorridendomi, in tutta la sua bellezza.
Non resisto oltre.
Corro.
Corro.
Corro.
Corro giù da lui.
Lui è lì. All’ingresso dell’hotel.
È venuto.
È venuto!

“Sei venuto!”
“Sì piccola.”

Dice chiudendomi in un abbraccio e accarezzandomi con la mano sinistra, la testa.

“Mi sei mancato.”

Piagnucolo contro il suo petto, fingendo di essere una bimba.

“Anche tu. Anche tu.”

Mi sciolgo come neve al sole.
Questo ragazzo ha il dannato potere di farmi toccare il cielo e l’inferno con un dito.

“Mi hai fatto preoccupare. Pensavo saresti sparito, come tutti.”
“Mannò, che dici.”
“E’ che tutti vanno via.”

Ma che mi sta succedendo?
Sembro davvero una bimba piagnucolona.

“Perdonami Maria, ma…sono preoccupato per Angelo.”
“Angelo? Cos’è successo? Non era andato da Alessia?”
“Appunto. L’ho sentito questa mattina e mi ha detto che stava tornando a Roma…solo.”

Aggiunge.
Che diamine può essere andato storto?

“Qualcosa deve essere andato storto. Devo chiamare Alessia.”

Mi stacco dal suo abbraccio, allontanandomi di poco.

Ma vengo prontamente riportata tra le sue braccia.
“Non ora Maria, ora ho bisogno di te. Ho voglia di te.”
“C-cosa?”
“Ti desidero. Desidero te, il tuo corpo, i tuoi occhi, le tue braccia, le tue mani, i tuoi capelli. Desidero te. Tutto. Ma sopra ogni cosa…desidero il tuo cuore. Desidero averti mia e solo mia. Desidero essere io l’unico a cui è consentito di toccarti. Desidero essere l’unico che possa baciare le tue labbra. L’unico che possa tenerti la mano mentre passeggiamo in centro. Desidero essere l’unico ad avere le chiavi del tuo appartamento. Desidero essere io quello per cui il tuo cuore batte. Desidero essere amato da te.”

Rimango basita e senza parole.
Cosa fare?
Nell’incertezza, mi avvinghio a lui, alzandomi sulle punte e chiudendo gli occhi, unisco le mie labbra alle sue.
 

Io desidero essere tua.

 
Non esprimo questo pensiero.
Tra noi, non c’è bisogno.
Lui lo sa.
 

   
 
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