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Autore: DanzaNelFuoco    22/05/2013    2 recensioni
Lacey dovrà pure essere Belle in un profondo angolo della sua mente, della sua anima, del suo cuore, no? E Belle deve avere qualcosa di Lacey. A distinguere le due donne, la stessa anima cresciuta in maniera diversa sarà stata l'educazione ricevuta, il luogo in cui hanno "vissuto". Ma una piccola inclinazione in Belle deve esserci stata, ecco come la vedo io. Perciò smetteremo di vedere per un attimo Belle come l'angelo puro e casto che aiuta tutti, almeno per una volta...
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Belle
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Il corpo giaceva abbandonato tra le lenzuola fredde, mentre la luce della luna filtrava dalla finestra illuminandole il viso. 
Le aveva dato un letto in cui dormire, finalmente. Proprio ora che pensava sarebbe stata punita. La mente di quell'uomo funzionava in modi che lei non poteva nemmeno immaginare. 
Ripensare alla giornata e riflettere sugli avvenimenti nel letto prima di addormentarsi era una consuetudine visto che il lavoro le impiegava quasi tutta la giornata. 
Rivide la freccia del ladro conficcarsi nella carne di Rumpelstiltskin, affondare  come un coltello nel burro e ricordò perfettamente come il suo cuore mancò un battito. Perché? Sarebbe stata libera se lui fosse morto, eppure era preoccupata. Nei ricordi di Belle Rumpelstiltskin si estrasse la freccia dal petto e la ragazza riprese a respirare.
Nella buia camera da letto la mano della ragazza cercò il bordo della camicia da notte e lo sollevò oltre la pancia. 
Rumpelstiltskin aveva trascinato via il ladro e un fiotto di apprensione le aveva invaso il cuore, era apprensione e... Che altro? Poteva essere attesa? Aspettativa? Dopotutto lui era l' Oscuro, cosa avrebbe riservato al ladro?  
La mano della ragazza si agitò tra le lenzuola, fino a sentire la vischiosità che quei pensieri le provocavano.
Sono così perversa? si chiese. Tanto da eccitarmi pensando alla sua violenza? 
E cos'era quella sensazione che aveva provato nel liberare Robin Hood? Gioia, certo, per la sua salvezza. Timore di essere punita. Pena? Davvero in fondo al cuore le dispiaceva che lui fosse libero da quelle torture? Davvero non si era eccitata vedendo lo appeso alle catene alla mercé di quel sadico? Al pensiero che anche lei avrebbe potuto torturarlo? 
Strano, il liquido sulle sue mani confermava molte cose e andava aumentando mano a mano che i ricordi si succedevano e le mani accarezzavano. 
"Ti ha mandato per finire il lavoro?" Le aveva chiesto vedendola entrare. Avrebbe potuto, sarebbe stata una fine pietosa, sarebbe stato in suo potere farlo. 
Non l'aveva fatto perché non era giusto e lei sapeva che bisogna sempre preferire la cosa più giusta a quella più comoda. Era la sua educazione a imporglielo e il suo carattere: lei era quella che sacrificava qualunque cosa alla causa giusta, persino se stessa. 
Avevano inseguito il ladro nel bosco, lei aveva scongiurato Rumpelstiltskin di non farlo, di non scoccare quella freccia, quella che non sbaglia mai il bersaglio, soprattutto perché quella bacchetta magica, così insignificante in confronto a tutto il potere del mago, era servita per curare una donna incinta. Sprofondata a metà nella terra per avere una visuale migliore, non voleva guardare per timore che quel che avrebbe visto le piacesse troppo. 
La freccia aveva sbagliato il bersaglio perché Rumpelstiltskin aveva tolto la magia. Lo aveva fatto per lei, perché lei lo aveva pregato di non lasciare un bambino senza un padre. Anche lei aveva un po' di potere.
Belle venne con un gemito, abbandonandosi lascivamente mentre la freccia trapassava il cuore di Robin Hood sotto gli occhi sbarrati della moglie
In fondo erano solo fantasie, e ognuno ha le sue, no? Lei in fondo non era così, non le piacevano violenza e potere. 
 
Lacey aveva deciso che forse un appuntamento all'uomo più potente di Storybrook lo poteva concedere. Ma era così noioso. Era questo l'uomo di cui tutti dicevano peste e corna? Veramente? Parlava continuamente di cose noiose come "tu tiri fuori il meglio di una persona", "vedi il lato buono di me" e cazzate del genere. Si chiese se le avrebbe chiesto di essere la madre dei suoi figli, tanto sembrava pieno di buone intenzioni! Mio Dio, lei voleva avventura, non rinchiudersi a fare una vita noiosa con un vecchio bacucco come Mr. Gold! Forse era per quello che si stava facendo un tizio strano, che diceva di essere lo sceriffo di Nottingham tanto era ubriaco (magari è solo una sua fantasia, ma, oh ti prego, se ci finisco a letto che non debba chiamarlo così)  nel retro del locale in cui il suo appuntamento stava aspettando che lei tornasse dal bagno. 
"Lasciala stare!" Eccolo! Il guastafeste! Ok lei era una stronza, ma se lui davvero la conosceva da prima doveva già saperlo. 
"Aspetta un momento: tu volevi esse qui!" Capitan Ovvio, non ci potevi arrivare prima di mandare via l'ubriacone? 
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Uscì dal "Rabbit Hole" e vide l'ubriacone, quello che era riuscita a ritrovare dopo aver abbandonato il vecchietto al suo destino, per terra mentre Mr. Gold (ma quello è davvero il Mr. Gold con cui è uscita a cena solo poche ore fa?) lo stava letteralmente ammazzando di botte. 
Ghignò. 
Cominciava a capire perché si conoscevano prima e aveva la netta impressione che si sarebbero frequentati ancora a lungo.
 
N.d.A.
So che è O.O.C. ma non ho potuto fare a meno di scriverla.
Dopotutto se tutti i personaggi a Storybrook mantengono caratteristiche dei personaggi delle fiabe, perché Belle dovrebbe essere diversa? 
Se Belle e Lacey sono la stessa persona un punto di contatto ci dovrà essere tra le due, no? 
Commenti sempre graditi, grazie!
  
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