Serie TV > Una mamma per amica
Ricorda la storia  |      
Autore: afumacdougall    22/05/2013    5 recensioni
"L’amore è una cosa troppo grande, per ogni essere umano." Jess, a parole, parlando con amici e dottori, l'aveva capito. Aveva capito che, per quanto bravo a scriverne, di quest'amore, nei suoi libri, non era per niente bravo a viverlo nella realtà. Eppure, non smetteva di sperare. Di sperarla.
Perché per ognuno di noi, un altro è lì pronto a completarlo. E lui era fermamente convinto che il suo destino fosse insieme a Rory; e allora aspettava.
OS su Jess e Rory. Ringrazio la mia awa e la mia ossarab. E Ro, perché sennò, questo, sarebbe solamente uno dei tanti file word :)
-Afu
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jess Mariano, Rory Gilmore
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Salve! Sono più che nuova in questo fandom, ma questo file word non ci pensava nemmeno di stare solo in una cartella, e mi ha obbligato a postarlo. E, se poi, ci mettiamo le amiche che ti costringono... be', abbiamo capito. Spero vi piaccia :) 

ps: sì, sono una di quelle che crede che Jess sia l'unico vero amore di Rory, pardon lol.

buona lettura (?), Afu :)

Si può ancora amare la stessa persona?

È possibile sentire la mancanza di una persona che ormai nella tua vita dovrebbe essere nient’altro che un ricordo?

È normale baciare la tua ragazza, e sentire una fitta al cuore, perché chissà lei dove sta, e chissà se sa che stai baciando un’altra.

Chissà se le importa, poi.

Chissà perché, a te, invece, importa eccome. Chissà perché pensi ancora a lei, dopo tutto il male che ti ha fatto. Chissà perché  riesci a ricordare solo i momenti più belli, quando, per quieto vivere, sarebbe opportuno ricordare solo quelli brutti. E allontanarla da te, dai tuoi pensieri, da ogni personaggio che scrivi, perché ognuna di loro ha sempre qualcosa di suo.

Che siano i capelli lunghi e lisci, e quelle mollette ai lati per tenere le ciocche ribelli. Che siano quei grandi occhi azzurri, i più grandi che tu abbia mai visto. Che sia quel suo sorriso timido, e il modo in cui le sue guance si riempivano d’aria quando rideva a crepapelle.

E chissà perché ogni volta che pensi a lei, il sorriso ti scappa.

Chissà perché vorresti prendere a mazzate quel ragazzo, con quella faccia da stronzo… e no, okay, quello è proprio coglione, in ogni caso.

E chissà come sia potuto succedere che lei si sia innamorato di quello.

Chissà come sia possibile che la sua anima si senta affina a quella, e chissà se si ci sente come si sentiva con la tua.

E chissà perché, alla fine, un amore adolescenziale, durato pure poco, riesca a farti ancora questo effetto.

E chissà perché, quando ti hanno detto che venivi intervistato da una certa Rory Gilmore, per un certo New York Times, hai cacciato un urlo da far svegliare il bambino dei vicini.

Scusate.

 

 

Sei seduto sul divano della hall dell’hotel che hanno scelto per l’incontro.

Una camicia nera.

Il giubbotto di pelle abbandonato nella poltrona accanto.

Il lupo perde il pelo ma non il vizio, dopotutto.

Le mani sudate e perennemente tra i tuoi capelli ribelli. Un po’ per natura, un po’ perché sai che le sono sempre piaciuti.

Nella borsa il tuo libro, e quello che stai leggendo in questo periodo.

Nella testa tanti di quei ricordi da dover chiudere gli occhi per paura di perderne qualcuno.

E nel cuore tanta di quella speranza che dovrebbe non esserci, che dovrebbe morire per una buona volta.

Perché siamo tutti d’accordo che la speranza è l’ultima a morire, ma se ti fa soffrire fino a morire, meglio lasciar perdere.

Non fa nemmeno bene sperare così tanto.

Hai sperato nei libri, nel tuo mondo della scrittura, e ci sei riuscito.

L’amore è una cosa troppo grande, per ogni essere umano.

Puoi anche scriverla, puoi anche far innamorare i tuoi personaggi nell’ultima pagina del tuo libro, ma la realtà non è questa.

La realtà non ti fa stare per sempre con una ragazzina conosciuta a Stars Hollow.

Ti fa dire che la ami, ti fa scappare via, ti fa ritornare da lei per sentire solamente un no urlato in faccia. La realtà ti riporta da lei, quando ormai i suoi occhi sono cambiati, e in quell’oceano vedi più tristezza che altro, e te la fa venire incontro solo per darti la batosta finale.

Perché lei è innamorata di lui, non di te.

E tu dovresti chiudere con questa storia.

Dovevi rifiutare l’intervista, declinare l’offerta, scappare in Africa e abbracciare il volere di Dio.

Ma eccoti qua.

Una mano tra i capelli, l’altra a giocherellare con un buco sui jeans, allargandolo ancora di più, e le orecchie talmente piene di sue parole, di suoi no e ti prego resta, che quando arriva davanti a te, si siede, e ti fa cenno, tu nemmeno ci credi.

E la guardi.

Ed è inutile far finta che non lo pensi, perché lo fai. E sì, è bellissima. E sì, ha di nuovo quella luce in quei grandi occhi.

E no, ti prego, non aprirle il tuo cuore, no. Ti farai male, anche questa volta, e poi per sempre. Non potrai più andare avanti.

Jess? Jess, mi senti?

Hai capito? Smettila di parlarle, di sorriderle, di fare quel sopracciglio alzato.

Alzati, stringile la mano e vattene.

L’intervista è stata fatta.

Falle i complimenti, e allontanati da lei.

Non sfidare il destino; hai visto come si è comportato con te?

Non vorresti solamente un po’ di pace?

«Ti va se ci prendiamo qualcosa? Un caffè, oh be… no, niente, voglio solo un caffè.»

Ride. Lei ride.

E… va bene, va bene Jess Mariano.

Va da lei.

Sii più forte del destino, e combatti come alla fine, in realtà, non hai mai davvero fatto. E se ti chiude la porta in faccia, tu riaprila. E se scappa tu inseguila. E se ti dice di no, tu ridile in faccia.

Perché quel caffè si trasformerà in una cena. E quella cena  finirà in un letto, di quell’hotel in cui avete fatto l’intervista.

E quel letto sarà poi come quello di casa vostra.

E allora sì, sì che si può amare ancora la stessa persona.

Senza sapere come, perché, e maledicendo magari quella cazzo di speranza che non si spegne, e chiedendoti come tu sia potuto andare avanti tutto quel tempo senza di lei.

Vivendo i giorni a venire come, e meglio di quelli che avete già passato.

E, semplicemente, amando.

Anche se ancora non si è potuto capire bene, cosa davvero sia questo amore.

Tu la ami.

E lei ti ama.

Nonostante tutto.

 E va bene, va bene Jess Mariano, hai vinto tu.

 

 Tutta. tutta colpa vostra. love ya.

Afu

  
Leggi le 5 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Una mamma per amica / Vai alla pagina dell'autore: afumacdougall