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Autore: FinnAndTera    23/05/2013    3 recensioni
Gli elogi funebri di Renly avevano un che di patetico visti dalla prospettiva della statua del Guerriero, ma continuare ad ascoltare le parole vuote del septon a testa bassa sembrava a tutti essere il modo migliore per dire addio all’ennesimo re di cartapesta.
[Fanfic ripubblicata in seguito a furto di account].
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Loras Tyrell, Petyr Baelish, Renly Baratheon
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Le memorabili gesta di re Renly Baratheon.


“Si bagna la fiamma, rimane la cera e non ci sei più.”



Gli elogi funebri di Renly avevano un che di patetico visti dalla prospettiva della statua del Guerriero, ma continuare ad ascoltare le parole vuote del septon a testa bassa sembrava a tutti essere il modo migliore per dire addio all’ennesimo re di cartapesta. Solo Loras Tyrell teneva alto lo sguardo pur avendo gli occhi pericolosamente lucidi, poiché preferiva affrontare il cadavere di Renly faccia a faccia che sottrarsi all’accusa di abbandono che quel corpo immobile pareva inviare ai suoi prodi cavalieri. “Dov’eri quando è successo?”, gli domandavano gli echi delle loro lunghe preghiere.“Perché non eri al mio fianco?”
«Lord Renly della Casa Baratheon, fratello dell’amatissimo e defunto re Robert Baratheon…»
Loras strinse i pugni in una morsa di rabbia improvvisa. «Sì, questo lo hai già detto. Ed era re Renly Barathoen» soffiò esasperato, attirando gli sguardi dei cavalieri Tyrell e di quei pochi, pochissimi, alfieri ancora fedeli alla loro causa.
Il septon parlava da circa tre ore, ripetendo continuamente quanto di bell’aspetto, educato e benvoluto fosse il fratello di Robert Baratheon; nessuno ricordava alcuna prodezza degna di un sovrano, nessuno tesseva le lodi di un uomo forte e caritatevole, non ci fu neppure una menzione di qualche aneddoto glorioso o alcun nome di gran combattente vinto dal suo coraggio.
“Non gli avete dato neanche il tempo di diventare più ammirato di quell’ubriacone”.
«Loras? Loras vieni qui».
Margaery, elegante e graziosa persino con le guance rigate dalle lacrime ed il vestito funebre, cercò di abbracciare il fratello senza che lui glielo chiedesse espressamente. Loras si scostò gentilmente, per poi attirarla a sé pochi minuti dopo: era lui a dover consolare lei, o almeno davanti agli altri.


 

♣♣♣



«Tu eri molto di più Renly, molto di più».
Durante lo spostamento del corpo un ciuffo di capelli nerissimi era sceso a coprire gli occhi azzurri e senza più vitalità del giovane sovrano, così Loras, con delicatezza estrema, glielo spostò dietro l’orecchio, facendo attenzione a non rovinare quel quadro perfetto: persino da morto Renly Baratheon splendeva nella sua armatura, con l’elmo dalle corna dorate sul petto che vegliava insieme al Primo Cavaliere. Le Sorelle del Silenzio avevano posizionato il corpo in modo che le prime luci dell’alba e le ultime del tramonto illuminassero come prima e ultima cosa quell’elegante profilo disteso su un letto di rose.
Intorno al giaciglio erano accese sei candele: evidentemente la settima doveva essersi spenta da poco.
«Dovrei accenderla, non è vero?» chiese al vuoto, fissando la cera colata dalla candela accesa per lo Sconosciuto. «Non sopportavi proprio che si dimenticasse di onorare uno dei Sette, seppur solo con una semplice…candela».
Renly non rispose.
«Quel pallore non ti dona, ti fa sembrare un morto qualsiasi. Quasi, quasi era meglio il colore delle guance rosse di tuo fratello, ubriaco e ridente anche in quell’occasione. E sarà migliore anche quel bruttissimo viso della tua guerriera, Brienne la Bella: di certo non sarà mai stupenda quanto te, o stupenda in generale, ma spaccarle quei dentoni da coniglio me la farà piacere sicuramente di più». Loras si alzò di scatto, non curandosi di asciugare le lacrime che finalmente avevano deciso di scendere. «Eppure niente ti riporterà indietro, neanche la vendetta, neanche una candela accesa».
Lui non c’era più.

 

♣♣♣



«Davvero una grande perdita per lei, vero ser Loras?»
Ditocorto si avvicinò al Cavaliere di fiori con lentezza, lisciandosi la sua barba a punta. Loras sapeva che Petyr sapeva, e infatti il Maestro del Conio non si sforzava minimamente di nasconderlo.
«Una grande perdita per tutti, Baelish. Lui sarebbe stato davvero un bravo re».
«Uomo bello, carismatico, generoso: difficile non amare una persona del genere. Sono certo che lord Renly…»
«Re Renly».
«…avrebbe desiderato una morte molto più gloriosa di quella che sfortunatamente gli è spettata». Petyr finì il discorso con uno sguardo indecifrabile. Loras avrebbe voluto ucciderlo seduta stante, ma aveva il presentimento che Ditocorto avesse delle intenzioni ben più grandiose di offendere gratuitamente la memoria di Renly. “Dovresti imparare ad ascoltare primacosa ti dice il tuo interlocutore e poi passare alla spada, Loras. Impara ad essere più diplomatico”, gli ripeteva spesso Renly quando non riusciva più a trattenere la sua aggressività. “Sei fin troppo orgoglioso, dobbiamo lavorare molto su questo tuo aspetto caratteriale”.
«Stannis attaccherà presto Approdo del Re, è solo questione di giorni» cominciò Ditocorto, accomodandosi di fronte a Loras e distogliendolo dai suoi pensieri. «Non sarebbe davvero incredibile se Renly, data la sua incredibile generosità, ritornasse dall’oltretomba e riuscisse a salvare re Joffrey e il suo popolo, uccidendo tutti quegli infimi traditori?»
Ditocorto sorrise, continuando ad accarezzarsi la barba.
«Renly è morto» sputò Loras con astio. «E Joffrey è un abominio».
«Bisogna sempre essere scettici sui pettegolezzi che girano a corte, ser. Lei dovrebbe saperlo meglio di chiunque altro».
Loras deglutì, chiudendo gli occhi per qualche momento: quella conversazione lo stava decisamente sfiancando. Cosa voleva? Renly si era spento e lui stava per fare la stessa fine della settima candela.
«E poi, perdona la mia franchezza, ma non è stato re Joffrey a piantargli una spada nelle viscere, o mi sbaglio?».
«Cosa vuoi? Arriva al punto e facciamola finita. Mia sorella si starà chiedendo che fine abbia fatto».
«Non preoccuparti di tua sorella, è abituata alla tua assenza» ribatté Petyr, accavallando le gambe ed incrociando le braccia. «Piuttosto stammi a sentire…»
Loras ascoltò la proposta di Ditocorto con interesse crescente, finché non giunse alla conclusione che quell’uomo aveva ragione: anche re Renly meritava di essere ricordato come un uomo valoroso e non solo come il fratellino bello e viziato di Robert Baratheon.

 

♣♣♣


Ce l’avevano fatta. Avevano completamente distrutto Stannis e le sue forze armate, mentre il popolo acclamava estasiato il nome dei Tyrell e si spargevano le voci dell’incredibile entrata in scena del fantasma di Lord Renly. “Re Renly”, pensò Loras, intanto che s’inginocchiava davanti a quell’altro, l’orrbile ragazzino.
Cavaliere della Guardia Arcobaleno Reale.
“Proteggerò mia sorella da tutto e tutti, non la lascerò mai da sola come ho fatto con te, mio re”.
«Il mantello bianco le dona molto, cavaliere» si complimentò la piccola Lannister.
«Molte grazie, lady Myrcella».
“Avresti dovuto vedermi con l’altro, di mantello. Gli piacevo così tanto…”
«E questa notte, per ringraziare i Sette Dei e la loro misericordia, si terrà una processione fino al Tempio di Baelor. Chi vorrà, potrà restare e vegliare sui corpi di quei valorosi uomini che hanno dato la vita pur di salvare la pace del re. Ora la parola a re Joffrey Baratheon, primo del suo nome, re degli Andali e dei Rhyonar, Signore dei Sette Regni e protettore del reame».
Quella sera Loras non accese nessuna candela per il vero re Baratheon, ma posizionò fra le mille luci accese quella candela dalla cera consumata e bagnata dal dolore e dalla gloria della vittoria.
Lui non c’era più, ma ora il suo ricordo avrebbe riempito d’orgoglio e meraviglia chiunque avesse sentito parlare delle sue memorabili gesta.


Note d'autrice:

OS partecipante al contest Everybody ship now indetto da Il_Genio_del_Male col prompt "Si bagna la fiamma, rimane la cera e non ci sei più".
Non ho molto da dire, a parte che questa mia pirma Lorenly è stata davvero un parto gemellare: mentre scrivevo incappavo sempre nell'errore "casuale" di scrivere Finn e Gethin al posto di Loras e Renly. Ho riletto la fanfic circa trecento volte e spero vivamente di non aver lasciato un Finn random D:
Questo contest di Pasqua mi sta traviando, io dovrei studiare e invece...*spuccia i suoi prodi cavalieri* Un ringraziamento a quella meravigliosa creatura di March che ha creato il capolavoro.
   
 
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