Anime & Manga > Kuroko no Basket
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Autore: miin    23/05/2013    2 recensioni
Le orecchie di Kuroko si drizzano subito a quella frase, e si volta a guardare Kagami, che sta parlando con noncuranza, in inglese, al cellulare.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Taiga Kagami, Tetsuya Kuroko
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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Note della traduttrice (Graffias): questa è una storia tradotta dall’inglese, potete trovare l’originale qui :) [Permesso ottenuto]
Un sentito grazie a Inessa, che mi ha aiutata e betata supportandomi in questa mia nuova avventura (?) con le traduzioni!
 
Note dell’autrice: Finalmente qualcosa con un po’ di trama. Ma anche no.
 
 
 
 
 
 
 
 
"Ah, yeah, I love you too."
 
Le orecchie di Kuroko si drizzano subito a quella frase, e si volta a guardare Kagami, che sta parlando con noncuranza, in inglese, al cellulare. Kuroko non è ferrato in Inglese, neanche alla lontana, ma ovviamente ne sa abbastanza da sapere cosa implicano quelle parole.
 
"Heh, I miss you too. Okay, bye."
 
Kuroko si incupisce molto mentre fissa la schiena di Kagami, che non si rende completamente conto dello scompiglio che ha provocato. Il cuore gli sta martellando con furia nel petto, perché ama da impazzire quando Kagami parla in inglese. Le parole fluiscono senza incertezze e con facilità dalle sue labbra, e Kuroko pensa che sia armonioso e adorabile e stupendo, ma lo odia anche, perché tutte queste parole non sono rivolte a lui. Fa male, realizza.
 
Quando il telefono di Kagami sparisce di nuovo nella sua tasca, Kuroko gli lancia un pallone da basket, che lo colpisce esattamente sulla schiena. Kagami scatta all’impatto violento, sobbalza, fissando incredulo il ragazzo dai capelli azzurri.
 
"Oi, Kuroko. Spero per te che questo sia stato un incidente," minaccia, furioso. Kuroko indurisce le labbra in una linea dritta.
 
"Non lo è stato," dice in modo ostinato, e Kagami inarca un sopracciglio all’inusuale comportamento del ragazzo, confuso. Prima che possa dire dell’altro, realizza che Kuroko è già scomparso, e lo scorge appena mentre si ritira negli spogliatoi.
 
Strano ragazzo, pensa fra sé e sé mentre fa lo stesso.
 
"Kagami, tu e Kuroko di solito non tornate indietro insieme?" domanda Koganei mentre Kagami apre il proprio armadietto e inizia a togliersi la maglia. Inclina la testa di lato, perplesso.
 
"Già," replica laconico, scrollando le spalle con già la divisa addosso. Koganei fa una smorfia prima di informarlo "Beh, Kuroko se n’è appena andato."
 
"Così veloce?" chiede, sorpreso. Dà un’occhiata intorno e, di fatto, Kuroko non si vede da nessuna parte. Sospira prima di chiudere in fretta l’armadietto, raccogliere le sue cose e precipitarsi fuori dalla stanza lasciandosi alle spalle i suoi perplessi senpai.
 
"Kuroko!" chiama quando vede il ragazzo in vantaggio su lui, che cammina con insolito passo veloce. Kuroko sa che non c’è modo che possa battere in velocità il compagno, così semplicemente si lascia raggiungere, miseramente.
 
"Pensavo volessi lasciarmi indietro o qualcosa del genere," dice Kagami con una risata ignara. Kuroko quasi sospira irritato. Davvero, quanto si può essere ottusi?
 
"Lo stavo facendo," risponde secco, lo sorpassa sfiorandolo e continua a camminare. "Oi…" Kagami dice incerto, dopo aver superato lo shock temporaneo.
 
"Ku-ro-ko. Ho fatto qualcosa di sbagliato?" chiede, tornando al suo fianco. Kuroko apre la bocca per replicare con una rispostaccia, ma si blocca quando il telefono di Kagami comincia a squillare. Gli occhi di Kuroko si oscurano in un secondo mentre dice "Per favore, non rispondere".
 
"Io… non stavo mica per farlo" Kagami mente mentre allontana la mano dalla tasca. Quando il cellulare smette di suonare, dopo trenta secondi squilla di nuovo, e Kuroko può praticamente sentire che si sta piantando le unghie nel palmo della mano. Prende in petto un grosso respiro per calmarsi.
 
Non appena tutto tace di nuovo, Kagami non può fare a meno di pensare che sia estremamente imbarazzante. Lancia un’occhiata incerta al ragazzo che cammina al suo fianco, che non fa assolutamente cenno di voler parlare con lui. Si acciglia.
 
"Kuro"-
 
"Kagami-kun, cos’è per te una confessione?" l’interrompe, cogliendolo di sorpresa. È senza parole per la domanda improvvisa, e gli ci vuole tempo per riprendersi.
 
"Suppongo che sia… importante per me," replica, nella speranza di aver fatto la giusta scelta di parole. Sussulta quando vede lo sguardo di Kuroko dardeggiare di disapprovazione verso di lui.
 
"Lo è davvero? Pensi vada bene dire cose come ‘I love you’ o ‘I miss you’ a caso?" Kuroko continua con il proprio assalto di domande, perché proprio non può trattenersi dal farlo. Kagami inarca un sopracciglio, chiedendosi di cosa mai al mondo stia parlando.
 
"Cosa stai- oh. Oh. …Pft."
 
Kuroko fa una smorfia, infastidito dalla risata soffocata di Kagami, e lo fissa, offeso. Tuttavia, le sue occhiate irritate sono rapidamente sostituite da un’espressione di assoluta perplessità, quando vede che Kagami sta ancora provando a tenere sotto controllo le proprie risate.
 
"Perché stai ridendo?" domanda Kuroko cauto. Kagami gli dà una pacca sulla testa, con affetto, e lo coglie di sorpresa.
 
"Sul serio, tu…" Kagami prende un profondo, tremolante respiro mentre si riprende dal breve attacco di risate. "Se questo riguarda quella telefonata, stavo parlando con la mia cuginetta in America. Si chiama Kelly," gli spiega, guardando con estremo divertimento come le guance di Kuroko si ravvivino in graduale imbarazzo.
 
C’è un lungo, statico silenzio, e per un secondo Kagami pensa che Kuroko vorrebbe colpirlo con un Ignite. Tuttavia, è colto dalla tempesta di quello che Kuroko gli dice dopo.
 
"Allora, per favore, dillo anche a me" chiede, evitando del tutto il contatto visivo con lui, che lo sta fissando incredulo. Quando nulla è ancora stato detto, Kuroko gli rivolge un’occhiata esitante, con gli occhi che lo stanno praticamente implorando di dirglielo.
 
Kagami si sente perso. Lo è davvero. Le sue labbra si aprono appena, solo per chiudersi di nuovo. Sa che dovrebbe essere una cosa semplice da dire. L’ha detto alla sua cuginetta centinaia di volte, quasi letteralmente. Quindi perché diavolo non riesce a dirlo proprio ora?
 
Osa abbassare lo sguardo su Kuroko, e se ne pente all’istante, perché Kuroko sembra proprio così… adorabile mentre lo guarda in attesa. Gli occhi di Kuroko brillano appena nell’oscurità della sera, e le sue guance sono arrossate, e Kagami non sa proprio cosa fare dopo.
 
"Io…" Kagami deglutisce nervoso. Gli occhi di Kuroko brillano ancora di più, e lui si perde in un respiro profondo. Realizza in quel momento che, certo, non è facile da dire a lui, perché è Kuroko, non la sua cuginetta. È Kuroko, la persona a cui assolutamente tiene di più al mondo. Se fosse così facile, allora non avrebbe affatto un significato.
 
È normale che cose come questa non siano facili da dire, pensa fra sé e sé in piena realizzazione.
 
Fa un sorrisetto affettuoso al ragazzo di fronte a lui, che in risposta sbatte le ciglia curioso. Prende un altro respiro profondo e, con mani tremanti, un battito cardiaco martellante e un nuovo ritrovato vigore, finalmente parla.
 
"I love you."
   
 
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