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Autore: marig28_libra    23/05/2013    5 recensioni
Prigioniera di un dovere che rinnega l’essere donna , Marin nasconde profonde incertezze e l’intenso amore per Aiolia. Dietro l’argentea maschera di sacerdotessa guerriero folgorano l’ incompletezza e la difficoltà di approdare a vette di salvifica elevatezza.
Genere: Introspettivo, Poesia, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Eagle Marin
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Fiamme del baratro'
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 Mi dissesto nella penombra inconclusa.
Mi scompongo nel mezzodì rimestato.
Mi sbiadisco nel mare diroccato.
 
È un lastricato  di frutti calpestati quello che l’afa
diagnostica al mio cosmo.
 
È l’arciere che non è più in grado di mirare
poiché ha piantati negli occhi tralci di legno.
È il citaredo che non sa più intagliare note
su una scala di aurifera pelle.
È il balbettare  imbavagliato delle frasche di allori e aranci ustionati.
 
Non sono che una chiazza d’acqua informe
rovesciata da un’anfora scalcinata.
Chissà se il Sole mi lascerà evaporare
 senza molestare i pranzi del silenzio…
Chissà se un cencio,  lercio di sciatica e psoriasi,  
mi asciugherà con impietosa e derisoria magnanimità.
 
Indosso  una maschera.
Davanti non vedi che cellule d’argento.
Dietro non puoi approdare alle fiumane
di repressioni e lesioni confusionali.
 
Indosso  una maschera.
Ho due occhi cuneati  di stonate piogge.
Ho le ferite meravigliose e fiorite
della tua voce di carnale nobiltà.
 
Se esiste un’alabarda , d’incantevole fulmine,
sei tu,  Aiolia. 
Se esiste un patibolo,  sul quale condannarmi,
è l’ingresso del tuo Tempio.
 
Non faccio che soppesare i carati dei tuoi sorrisi,
dei tuoi capelli, dei tuoi arti che corrono predando minuti
e leggende d’eroi.
 
Diventa una zanna d’interminabile clamore.
Rendimi completa.
Rendimi la quintessenza di una logica.
Rendimi fanciulla.
 
Desidero raggiungerti ventilata di sola nudità.
Desidero respirarti come unica alternativa.
 
Tramonteremo in un talamo senza religione e precetti.
Non attenderemo nulla: né il parto delle stelle,
né il mare che smetterà di tremare gemiti.
 
Non saremo che in due, esiliati dalle pagode  dell'Elisio,
esiliati dalle nerastre liturgie  degli Inferi.
 
L’unico cielo,  da cui voglio essere  coltivata,
è il tuo corpo che scivolerà nel mio
con vocaboli slacciati di bagliore, sudore, colore.
 
Mi afferrerai per queste gambe esasperate da salti.
Mi afferrerai per questo ventre
che si è reso infecondo di coscienza.
Mi afferrerai per quest’anima che si è amputata con
picche di piombo.
 
La mia mente è una spelonca  di zeri,
è un teorema di pura entropia.
 
Ho rifiutato di credermi, di cercarmi, di disegnarmi.
Ho sconsacrato ogni mio decollo.  
 
Dettami  la rivoluzione che scoperchierà i moti della terra,
la costituzione dei tribunali astrali.
Dettami la rivelazione di un secondo Sole,
affinché io trovi l’immaginazione di concretizzarti altre polis,
altri altari d’ineguagliabile aria.
 
L’Aquila precipita, Leone dorato.
L’Aquila turbina verso il suolo:
Medusa le ha pietrificato le ali.
 
Io t’attendo in questa agorà
in cui s’incrociano il Polo e il Sahara.
 
Io t’amo in un frastuono d’immortale dolore,
dove il sangue e l’oro appartengono al medesimo genoma.
 
Io t’amo al di sopra dello spettro di Gaia,
dove i tuoi occhi trascendono il bianco,
donandomi  estati di morte splendente…
Echi d’azzurro declino.  



 
 

Note personali: salve a tutti!! ^^ mi auguro che questa poesia vi sia piaciuta!
Desideravo dare forma ad un brano d’amore…sta volta da un  punto di vista femminile. Nei precedenti componimenti ho sempre adottato personaggi maschili ( nonostante io sia una ragazza XD ) e quindi avevo intenzione di variare. Ho scelto  Marin poiché è un personaggio a cui sono molto affezionata per la sua forte tempra e anche per una dolcezza recondita…Ho voluto mostrarla, tuttavia, in una luce più tormentata cercando di immaginarmi la sofferenza che deriva dalla  sopportazione  del ruolo di sacerdotessa. Affianco ai sensi di incompletezza e frustrazione si aggiunge quello dell'amore per Aiolia  elemento in cui contrastano la gioia, il dolore; elemento in cui risiede l’ansietà dell'attesa e della liberazione… spero di essere riuscita a trasmettere questi concetti!

 Grazie! ^^ 
 

   
 
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