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Autore: thegirlinthedress    23/05/2013    1 recensioni
Prendi quel respiro che ti dice che per i prossimi quattro anni tu vivrai li, che quella diventerà la tua città... Conti fino a dieci, dicendoti che non c'è niente da capire. Le esperienze vanno fatte e si impara da esse
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Niall Horan, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ricordo ancora il mio primo giorno di scuola superiore, salutare i miei vecchi amici non era stato affatto facile. Ma era necessario, si inizia una nuova vita.
Quando sei davanti a quelle porte prendi un bel respiro e sai che da li inizia la tua vita, ricca di emozioni, amici, amore magari...
Prendi quel respiro che ti dice che per i prossimi quattro anni tu vivrai li, che quella diventerà la tua città... Conti fino a dieci, dicendoti che non c'è niente da capire. Le esperienze vanno fatte e si impara da esse.

Ero in classe, ricordo che mi sedetti con la mia attuale migliore amica Abigail. In cinque minuti legammo. Sembrava così difficile legare con qualcuno in quella giungla di strade diverse, ma alla fine così simili. cominciammo a prendere in giro quelle che se la tiravano solo per sentirsi più grandi.
Sperando che quel ragazzo carino ci notasse eci regalasse un sorriso, perchè quello che vuoi a 15 anni è essere desiderata da qualcuno.

Quando al corso di chitarra conobbi Niall, mi sentivo felice, il mio mondo si stava allargando e con lui le mie prospettive per il futuro. Che noi costruiamo passo dopo passo.

-Ti va di conoscere i miei amici?- mi chiese un giorno, mentre ripassavamo la scala di DO.

-Oh certo!!- risposi entusiasta.

Mi sentivo davvero grande, mi sentivo nel gruppo, accettata. Una sensazione che tutti vorremmo sentire

Era il 15 Maggio 2013, me lo ricordo ancora. Non posso scordarlo.

Ero seduta su un divano rosso a casa di Niall, c'era una bella giornata e non troppo caldo. Tempo perfetto, per un giorno perfetto.

-Eccoli qui- disse Niall entrando ad un tratto in salotto

Mi alzai e li guardai uno per uno sorridendo

-Ciao, sono Taylor- dissi

-Io Harry- si fece avanti un ricciolino dall'aria simpatica e degli occhi verdi fenomenali

-Piacere, Louis- si fece avanti un altro ragazzo moro con gli occhi azzurri, simili a quelli di Niall e un po' di barba sul mento

-E gli altri sono Liam...- incalzò Niall

Un altro brunetto con gli occhi marroni e un sorriso dolcissimo si fece avanti

-Per ultimo Zayn- completò Niall

Il mio e lo sguardo di quel ragazzo con la pelle un po' ambrata e i capelli raccolti in un ciuffo ben formato, per non parlare dei spettacolari occhi color cioccolato che aveva, si incrociarono.
Furono dei secondi che mi parvero interminabili, volevo che lo fossero stati davvero. Non mi sarei mai stancata di guardarli.

Ad occhio e croce, non erano tutti poi così tanto più grandi di me.

Fu un pomeriggio piacevole. Fu il pomeriggio

L'indomani raccontai tutto ad Abigail, che come al solito cominciò a darmi consigli su come dovevo comportarmi

-Non mi ha chiesto di uscire, ci siamo solo scambiati dei sorrisi- la riportai alla realtà

-E ti sembra poco, questo è il primo passo. Ti stava mangiando con gli occhi-

Scoppiai a ridere -Ti senti bene?- le chiesi

-Prendimi in giro, tanto te lo dirò un giorno 'te l'avevo detto'- mi fece la linguaccia

Risi e l'abbracciai. Uscimmo a braccetto ed attraversammo il cortile

-T-Taylor?- mi sentì chiamare alle spalle

Io e Abigail ci voltammo contemporaneamente

-Zayn?- esclamai io sopresa

-Potevi dirmelo che era una schianto pazzesco- commentò Abigail a bassa voce, scoppiai a ridere -Tienitelo stretto ragazza- mi fece l'occhiolino

-Ma va...- le diedi una spinta, per poi rigirami verso Zayn

-Che ci fai qui?- gli chiesi avvicinandomi a lui

-Niall mi ha detto di darti questi- prese dei fogli dalla tasca del suo giubbotto di pelle e me li passò

-Oh grazie, lo spartito che mi serviva...- sorrisi imbarazzata, per poi abbassare lo sguardo, notando che la mia amica mi aveva lasciata sola

-Mi chiedevo...- disse dopo un po' di silenzio, rialzai lo sguardo -se ti andrebbe di uscire, Venerdì- appoggiato al muretto con le mani nelle tasche del giubbotto, cercava di non incrociare troppo il mio sguardo.

Abbasai un po' la testa, evitando di fargli vedere che ero arrossita -Perchè no?-

Mi regalò un sorriso mozzafiato, credo di aver perso un battito

-Allora a venerdì, mi farò dare il tuo indirizzo da Niall-

-Ok, a venerdì-

Feci un passo avanti e mi ritrovai più vicino a lui, per poi lasciargli un bacio sulla guancia.
Mi allontanai e lo salutai con un gesto della mano.

Non potevo credere che tra due giorni avrei avuto il mio primo appuntamento. Ero così agitata che mi tremavano le mani.

Per i giorni seguenti non avevo fatto altro che curare il mio modo di relazionare con gli altri e avevo fatto un sacco di prove con Abigail, che molto probabilemente era più agitata di me.
Ecco perchè le volevo così bene, sembrava mia madre in certe situazioni. Voleva sempre la cosa giusta per me.

Credo che per adesso la mia vita stava andando abbastanza bene.

il grande giorno arrivò. Era il 19 Maggio 2013. alle 17:00 Zayn suonò alla porta

Avevo optato per un abbigliamento casual, adatto a tutte le occasioni, un paio di Jeans chiari con una maglietta un po' più particolare e delle ballerine. Lasciai i capelli sciolti

Avevo sempre 15 anni e non potevo sbilanciarmi.

-Ciao- disse con un sorrisetto nervoso che allo stesso tempo lo mostrava sicuro di sè

-Ciao- ricambiai il sorriso

-Sei bellissima...- mi guardò negli occhi

non seppi dire nulla, troppo imbarazzo. Anche lui era bellissimo, i capelli con il solito ciuffo, dei pantaloni neri non troppo stretti ed una t-shirt blu un po' aderente.

Se fosse stato adesso, un pensierino gliel'avrei fatto.

Mi prese per mano e mi condusse vicino ad auto, forse sua mamma ci avrebbe accompagnato, pensai.
Mi aprii lo sportello, come un vero gentiluomo e a quel punto mi accorsi che la macchina era vuota.
Ok, voleva dire che era abbastanza grande per guidare. Se mia madre avesse saputo che aveva più di 18 anni, mi avrebbe fatta uscire col burqua e con la scorta dietro. La sua altezza ingannava un po'...
Ma non volevo perdermi in quei dettagli che per me erano solo inutili. quello era il mio appuntamento e niente lo avrebbe rovinato

-dove ti piacerebbe andare?- Mi chiese sempre sorridendo

-Non saprei...- mi interruppe

-Tranquilla, so io dove, ti piacerà-

Sembrava così dolce, ma non volevo che mi trattasse come una bamabina, avevo quasi 16 anni.

Per il viaggio ascoltammo un po' di musica e ogni tanto ci scambiavamo qualche sguardo. Non facevo altro che film mentali, mi ero programmata tutta la serata, ma quella che passammo superò tutte le mie aspettative.
Mi portò in un piccolo caffè al centro di Londra, un posto delizioso e poco affollato. Ci sedemmo ad un tavolo vicino la finestra, potevamo vedere gli alberi in fiore e avevo i suoi occhi che mi guardavano. Non potevo desiderare di meglio
Ordinammo 2 caffè con qualche snacks e cominciammo a parlare. Non mi ero mai sentita così bene con una persona che conoscevo da così poco.
Mi faceva sentire bene e con lui ero me stessa, ogni tanto le nostre mani finivano col toccarsi e i sorrisi diventavano più imbarazzati

-Voglio portarti in un posto speciale, adesso- mi disse mentre uscivamo da li dentro, avvolse il suo braccio attorno alla mia vita.

Il mio cuore batteva così forte che pensavo lo sentisse anche lui. Camminammo per circa 15 minuti dopo di chè arrivammo all'Hyde Parck
Continuava a sorridermi come se non sapesse fare altro, come se fossi l'unica con cui fosse mai uscito

-Dove stiamo andando?- gli chiesi quando mi accorsi che ci stavamo addentrando nel cuore del parco

Ad un tratto si fermò lo guardai con un punto interrogativo in faccia. Mi lasciò la mano, per un nanosecondo pensai che mi stesse abbandonando lì. Ma mi sbagliavo
Si mise dietro di me e posò le sue mani davanti i miei occhi e mi ordinò di camminare fin quando non mi avesse detto di fermarmi.

Sentivo il suo respiro sul collo e mi sentivo unica al mondo

-Ok, fermati- mi disse

Mi fermai e prima di togliermi le mani dagli occhi mi lasciò un bacio sul collo. Lentamente aprii gli occhi e automaticamente la bocca prese la forma di un sorriso
Avevo davanti un viale alberato, con gli alberi decorati di luci e nastri rosa che rendavo l'atmosfera romantica, come se ci fosse un tramonto davanti a noi

-Ti piace?- mi chiese riprendendomi per mano e cominciando a camminare per il viale

-E' bellissimo, nessuno ha mai fatto così tanto per me...- dissi con un tono di voce più basso

-Sono onorato di essere stato il primo- mi accarezzò

-Forse anche l'ultimo...- commentai a bassa voce, ma lui mi sentì lo stesso

-Non sanno che si perdono allora-

mi avvicinò di più a lui e prese il mio viso tra le mani

-Sei una ragazza fantastica...- sfrecò il suo naso con il mio -... e sei bellissima-

I nostri visi si avvicinarono di più. Sta per succedere, sta per succedere, mi urlavo dentro.
F
inchè non successe, le nostre labbra combaciarono perfettamente e si muovevano in sintonia come se fossero fatte per stare così.
Il mio primo bacio, la voglia di crescere arrivò tutta in una volta, mi sentivo diversa
Quando mi riacconpagnò a casa ce ne fu un altro e nei giorni a seguire anche.
Tutti i giorni dopo scuola mi veniva a trovare e tutti i giorni mi faceva sentire sua. Forse lo ero davvero, ero sua... Di sicuro lui era mio, almeno io lo sentivo così.

UN ANNO PASSO' ed ero ancora li con lui, anche Abigail conobbe un ragazzo ed erano l'uno l'ombra dell'altra.
Zayn mi faceva sentire una principessa, la sua principessa

-ti amo, Taylor- ogni volta me lo sussurrava all'orecchio come se fosse una poesia e io non potevo fare altro che amarlo come non avevo mai fatto in vita mia e crederci, perchè quando hai 15 anni e qualcuno ti dice che ti ama, gli crederai sempre.

Mi sentivo come in un film americano, quelle coppie che si conoscono al liceo e finiscono per stare insieme tutta la vita, anche se con alti e bassi, ma per sempre.

-Sai? stavo pensando...- mi disse ad un tratto -che...-

cominciò a sbottonarmi la giacchetta per poi baciarmi con passione

-Zayn... Aspetta- provai a fermarlo -Non sono pronta-

-Ma... Ho aspettato un anno, dai...-

Il mondo piano piano cominciò a crollarmi addosso

-Aspetta fammi capire, mi hai solo usata?- cercai di trattenere le lacrime

-Ehy piccola non puoi farmi così meschino...- provò ad accarezzarmi

-Posso invece, ti credevo diverso ma in realtà sei come gli altri- mi liberai dalla sua presa

-dove stai andando?- mi chiese con un tono di voce più alto del solito

-Via...- presi la mia borsa e mi diressi verso la porta

-Se esci non potrai avermi più-

Cos'era una minaccia? -Se averti vuol dire giocarmi la mia verginità per un capriccio, credo che sopravviverò-

lo guardai un ultima volta, come la prima, i sencondi parvero infiniti fin quando non mi decisi di uscire e darci un taglio per sempre.
Le lacrime cominciarono a rigare il mio volto come la pioggia che scendeva dal cielo.
A volte rischiando si resta bruciati e questa è una bruciatura che lascerà il segno.
Cominciai a camminare con la pioggia che ormai mi aveva bagnata tutta, mi diressi verso la casa di qualcuno che mi voleva bene davvero.
Suonai il campanello, ma nessuno rispose, allora notai che la porta era aperta così entrai. Sentivo dei rumori venire dalla camera di Abigail mi diressi li e la trovai piangere

-Ehy che succede?- mi precipitai accanto a lei

-Steve, mi ha lasciato...- disse tra un singhizzo e l'altro

-Oh piccola, posso capirti benissimo... anche tra me e Zayn è finita- Ci abbracciammo

Quel 18 Giugno, fu triste per entrambe e lo passammo insieme fino alla fine.

Ecco cosa si prova a dare tutto il tuo amore a qualcuno a 15 anni. Ma ho scoperto che il tempo guarisce tutto, basta rimarginare bene tutte le ferite e non rimpiagere il brutto passato, ma ricordare quello bello.
Perchè non lo sai a 15 anni cosa ti può accadere, cosa diventarai, ma grazie a ciò che vivrai lo spaprai.
Speri che tua figlia viva le tue stesse emozioni e che sia sempre felice.

SONO PASSATI 7 ANNI da allora e il tempo ha fatto il suo lavoro, non so dove sarei a quest'ora se non avessi lasciato Zayn, forse l'avrei lasciato lo stesso. Ho capito che avevo molte più avventure da vivere fuori.

-Ciao- una voce mi fece sobbalzare, mi voltai, ed un viso che mi sembrava familiare mi stava guardando

-Ci conosciamo? Scusa, ma non ricordo...-

mostrò un sorriso triste -Eravamo qui la prima volta...-

-Prima volta?- sgranai gli occhi

-N-non in quel senso- rise.

Quella risata, la mia canzone preferita.

-Zayn- dissi quasi sussurando -Sei così diverso...- lo guardai negli occhi, quelli non erano cambiati però

-Anche tu, sei una donna adesso- ci scambiammo un sorriso, come la primissima volta.

Dentro mi sentivo come allora, poteva farmi, dopo 8 anni, lo stesso effetto?

-Ehy siedeti, prendiamo un caffè- gli feci cenno di sedersi vicino a me -Come la prima volta- aggiunsi sorridendo

  
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