23/05/2013
3 recensioniSono come un gatto
“Avada Kedavra”
Un fascio di luce verde scaturisce dalla bacchetta di Severus con un bersaglio: me.
Un passo all’indietro per evitare la morte. Inciampo e cado dalla torre più alta di Hogwarts.
Sento già le grida di vittoria dei Mangiamorte. Non illudetevi: ho la pelle dura per essere vecchio.
“Accio bacchetta” dico e la mia bacchetta è di nuovo tra le mie mani “Arresto Momentum”. Fermo il tempo un secondo prima di toccare il suolo. Due incantesimi per salvarmi la vita.
I secondi scorrono di nuovo. Cado. Ma sono vivo. Mi rialzo.
La battaglia ha svegliato gli studenti, che arrivano in gruppo. Davanti a loro c’è Minerva.
Mi corre incontro e mi abbraccia, affondando la testa nella mia folta barba “Albus, cosa succede? Perché stavi precipitando dalla torre d’Astronomia?”
“Non ti preoccupare Minerva: è tutto a posto. Io sono come un gatto: cado sempre in piedi “
La bacio. Non mi importa se gli studenti ci vedono. Ho avuto paura di non poter più fare questo dolce e piccolo gesto.
{Parole 170}
***Note dell’autrice***
Allora prima di tutto vi chiedo pietà: è la mia prima storia sul pairing Albus/Minerva e anche la mia prima flashfic.
Mi sono immaginata cosa sarebbe potuto succedere se Piton tradisse veramente l’Ordine della Fenice e se Silente decidesse di salvarsi. Il motivo del titolo e dell'ultima frase detta da Albus è un po' assurdo, e credo che in pochi siano riusciti a fare il mio stesso ragionamento contorto. Era da tempo che volevo scrivere una ff su questa coppia e l'ispirazione mi è venuta guardando Garfild ed ho pensato che l'Animagus di Minerva è un gatto. Dato che questi animali riescono a cadere sempre sulle zampe mi sembrava divertente fare questo piccolo e sciocco collegamento. Spero che il testo sia scorrevole e di vostro gradimento! :)
Un grazie speciale a tutti quelli che hanno deciso di sprecare due minuti della loro vita per recensire, ma anche a tutti quelli che sono arrivati fin qui e hanno pensato solo “Bé, ho letto di meglio…”.
Un bacione
Sara