Fanfic su artisti musicali > One Direction
Ricorda la storia  |      
Autore: She loves writing    23/05/2013    1 recensioni
Lo amo.
Sembrerà stupido, ma sono davvero innamorata di lui.
Non lo conosco, i suoi occhi non mi hanno mai guardata, la sua voce mi è arrivata solo attraverso un computer, eppure sono perdutamente, incondizionatamente, totalmente innamorata di lui.
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna, Het | Personaggi: Liam Payne, Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A



I'M SO DAMNED FINE WITH HIM.. 
 




Lo amo.
Ormai non posso farci niente, è diventato troppo importante per me. E’ strano, perché non lo conosco neanche, eppure quel ragazzo è riuscito a fare qualcosa che tutti gli altri non hanno saputo fare. E’ riuscito a farmi battere il cuore, a farmi mancare il respiro, a farmi sorridere e piangere allo stesso tempo. Semplicemente mi ha fatta innamorare e dovrei odiarlo per questo. Perché se anche lui mi amasse la metà di quanto lo amo io, la nostra sarebbe una storia impossibile. Lui non mi conosce, non sa nemmeno che esisto. E so perfettamente che le cose non cambieranno. Eppure non riesco ad odiarlo, al contrario, lo amo ogni secondo di più. Ed ora, mentre ascolto la sua voce per la prima volta finalmente dal vivo, mi rendo conto che non posso fare a meno di lui.
Non sarei dovuta venire. So già che appena tornerò a casa starò ancora più male di quanto stia ora, ora che lui è a pochi passi da me e non riesce a vedermi.
E invece di abbassare lo sguardo, io continuo a sperarci. Continuo a sperare che i suoi occhi incrocino i miei tra la folla di fan. Stupida.
Il concerto è iniziato da poco, o almeno a me sembra così. Fin’ora non ho potuto far altro che cantare con loro, troppo emozionata e senza fiato per urlare. Quelle voci che mi hanno sempre fatta sentire bene da un semplice stereo e da un computer, ora sono a meno di un metro da me. Ed io ancora non posso credere di star respirando la loro stessa aria. La sua stessa aria.
E’ sul palco ed io sono in terza fila.
Sta cantando “Little things” con gli altri ragazzi e non sa quanto la sua voce mi faccia stare bene. Guarda le fan della prima fila, una per una, mentre Zayn comincia il suo pezzo. Vorrei continuare a fissarlo e invece sposto lo sguardo con lui sulle ragazze avanti a me. E sento dei crampi allo stomaco quando canta ‘I know you’ve never loved the crinkles by your eyes’ guardandole. Loro sono perfette, tutte truccate bene, magre, alte. Belle. Io non sono come loro. Quel po’ di trucco che mi sono messa è sparito, o meglio si è disteso sulle mie guancie rigandole di nero. Anche se piango, sul mio viso è stampato un sorriso, perché sentire quelle voci da così vicino mi fa sorridere.

E poi? Poi arriva quel momento in cui ti rendi conto che di aspettare ne vale la pena, quel momento in cui ogni cosa ritorna al suo posto, in cui ti senti terribilmente bene, così tanto da aver paura, da non riuscire a muovere un muscolo.
Quel momento arriva per tutti ed è arrivato anche per me, perché ora, mentre i miei occhi sono incatenati a quelli di Liam che mi canta ‘But I’ll love them endlessly’ fissandomi intensamente, tutti i miei pensieri spariscono, lasciando posto ad un paio di occhi castani che non smetterò mai di amare. Forse ho una speranza anch’io.
Mi guarda per due secondi, poi sposta lo sguardo sulla ragazza affianco a me che si sta sbracciando per farsi notare. Le sorride, ed è qui che le mie speranze si frantumano.
Che stupida. E’ andata come pensavo.
Per lui sono come le altre.

#Due giorni dopo.

Sono ancora in camera. Sto cercando di non pensare a lui, ma è difficile e rimanere chiusa in casa non mi aiuta. Le pareti della mia stanza sono tappezzate di sue foto. Vorrei strapparle e dimenticarmi di Liam una volta per tutte, ma non ne ho il coraggio. E so che in ogni caso non cambierebbe niente.
Sbuffo sonoramente quando il campanello di casa suona.
“Vai tu!” Grido al vuoto sperando che qualcuno mi senta ed apra la porta. Poi mi ricordo che sono sola in casa, come al solito e, sbuffando ancora, scendo al piano di sotto e apro.
Vorrei tanto dire che davanti a me c’è Liam che mi sorride dicendomi che mi ha cercata a lungo e che non vuole più lasciarmi andare, ma purtroppo non è così. Alla porta è semplicemente la vicina che vuole dello zucchero. La faccio entrare, giusto per non essere scortese, le prendo il barattolo di zucchero e aspetto che mi ringrazi ed esca. Dopo torno a deprimermi nella mia camera. Accendo lo stereo e come se qualcuno volesse prendermi in giro, parte Little things. Canticchio a bassa voce l’inizio con Zayn e Liam, quando mi accorgo delle mie guancie completamente bagnate.
E no, stavolta non è per l’emozione che le loro voci mi provocano, ne per la felicità di averli a pochi metri da me.
Stavolta, posso sentirlo chiaramente, le lacrime sono amare. Come se qualcosa dentro di me si fosse appena spezzato.
E si, forse è proprio il mio cuore.
Mi sento decisamente inutile, non abbastanza, ma soprattutto stupida ed illusa.
Comincio a credere che la mia vita non abbia senso.
Credo nel destino e penso che nel mio non ci sia scritto niente. Non perché debba guadagnarmi qualcosa, semplicemente sono così distrutta, da credere di non meritare un futuro. O almeno, non da dividere con qualcuno.
E lo so che ci sono persone che stanno peggio, ma non riesco ad evitarlo.
Una parte di me si sente persino in colpa. Insomma, sono andata al concerto, ho visto le persone più importanti della mia vita cantare davanti ai miei occhi e mi sento uno schifo solo perché Liam non mi ha notata.
E ciò che mi fa stare male è proprio questo. Il fatto che per me non è ‘mi sento uno schifo solo perché Liam non mi ha notata.’
Lo amo, ogni cellula del mio corpo grida il suo nome, l’unica cosa che sogno di notte sono i suoi occhi e non posso fare a meno di pensare che per lui sono solo un’altra fan disperatamente innamorata di lui.
Perché so di non essere l’unica.
E’ impossibile non amare quel ragazzo, a maggior ragione se a conoscerlo sono le ragazze di tutto il mondo.
Sono tutte innamorate di lui ed io non sono un’eccezione.
E mi sono accorta solo due sere fa che non mi bastava.
Ho bisogno di lui.
Arrabbiata con me stessa per non essere abbastanza, mi alzo di scatto dal letto, stanca di tutto.
Prendo l’ipod, spengo lo stereo, poi con un foglio ed una penna nella borsa, mi ritrovo fuori casa.
A passo spedito, arrivo fino al parco che c’è alla fine della strada, ci entro e notando che, come sempre, è vuoto,  mi siedo sotto un albero, riparandomi dal sole che c’è stranamente.
Con le cuffie nelle orecchie e la sua voce in mente, comincio a scrivere frasi senza senso, senza fermarmi nemmeno un secondo a pensare o rileggere.
Sobbalzo, quando sento una mano picchiettarmi la spalla.
Mi volto di scatto, con gli occhi spalancati, non mi ero accorta che qualcuno si fosse seduto al mio fianco.
I miei occhi si allargano ancora di più quando realizzo chi è la persona.
“Non volevo spaventarti, né farmi gli affari tuoi..” Comincia, indicando il foglio che ho in mano con un cenno della testa, lasciandomi capire che ha letto ciò che stavo scrivendo.
Non so cosa abbia scritto, come ho già detto, non ci ho fatto caso prima e nonostante muoia dalla curiosità e voglia sapere se avesse letto cose imbarazzanti, i miei occhi non si muovono da quelli di Liam, come se fossero attratti da una calamita.
“Posso aiutarti, in qualche modo?” Chiede. Rimango immobile per qualche secondo, prima di riprendermi e scuotere la testa, nonostante il mio cuore urlasse disperatamente un SI.
“Perché stai così male?” Chiede di nuovo. Finalmente il mio sguardo scannerizza velocemente il foglio che ho davanti e mi accorgo, con sollievo, di non aver fatto alcun nome.
“Niente di importante.” Mi limito a dire, parlando per la prima volta. Lui sorride con quel suo sorriso perfetto che mi fa morire all’istante.
“Hai scritto cose molto belle, ma tristi e ci deve essere qualcosa che ti ha portato a scriverle..” Constata.
“Bhe, si.. ma non credo possa interessarti.” Dico. Non c’è cattiveria o fastidio nella mia voce. Sono sincera, i miei problemi non interessano a nessuno, figuriamoci a lui.
“Invece sono curioso e penso che parlarne ti farebbe bene, anche se non mi conosci.” Stavolta sorrido io, a labbra chiuse.
“In realtà ti conosco, anche troppo.” Lui aggrotta le sopracciglia.
“Cioè, sai com’è.. Sei il cantante della mia band preferita in assoluto..” Lo vedo sorridere di nuovo, come se fosse un bambino felice.
“Sei nostra fan?” Mi chiede.
“A quanto pare..” Commento sorridendo ed abbassando lo sguardo.
“Non sembrava.. Cioè, nel senso che di solito quando ci vedono le fan cominciano ad urlare o piangere o alcune scappano via..”
“Non so cosa si sia visto ma io non ero proprio il ritratto della pace interiore eh..” Ammetto, strappandogli una risata.
“No, ma sembravi piuttosto.. normale.” Abbasso di nuovo lo sguardo, non sapendo come prendere quella frase. Normale, certo. Una come le altre. Sorrido amaramente, quando riprende a parlare.
“Bhe, se tu conosci me, allora io voglio conoscere te. Che hai?” Chiede.
“Niente.”
“Ti ho già spiegato che non può essere che tu abbia scritto que..”
“Intendevo niente, nel senso che non ho niente. Mio padre è chissà dove in giro per il mondo da quando avevo quattro anni, mia madre è morta due anni dopo la sua partenza e mia zia, con la quale vivo da dodici anni è a casa una volta si e mille no. La mia vita sociale è a dir poco penosa e non so perché ne stia parlando con te, che magari hai cose più importanti da fare che stare qui a sentire una ragazzina che non..”
“Non ho niente da fare e non mi dispiace parlare con te.” Mi interrompe.
“Perché?”
“Perché a volte mi manca avere una vita normale. E nonostante tu sia una fan e non dovrei dirti certe cose, essere così famoso è un po’ stressante, a volte.” Lo guardo, chiedendomi se potesse esistere davvero un ragazzo così perfetto.
“Ed io che c’entro?” Sussurro. Lui alza le spalle.
“Non lo so. Mi sembri così semplice..” Dice, fissandomi negli occhi quasi come a volerci leggere dentro.
“E la semplicità è ciò di cui ho più bisogno ora.” Continua, forse sperando di vedere qualcosa oltre al colore nero insignificante dei miei occhi.
Tra il mio aspetto esteriore e quello interiore c’è sempre stato un muro che nessuno è mai riuscito a spezzare. Almeno fin’ora, perché lui sorride, capendo perfettamente ciò che sto pensando.
“Perché ti sorprende tanto?” Chiede infatti.
“Non.. non me lo aspettavo, ecco..” Balbetto, arrossendo visibilmente.
“Che volessi un po’ di tranquillità?”
“No, che l’avresti cercata in me!” Lui alza le spalle, avvicinandosi un po’ di più.
“Come ti chiami?”
“J.. Julie.”
“Vedi? Anche il tuo nome è semplice, è perfetto!” Esclama facendomi sorridere. Sorride anche lui.
“Quanti anni hai?” Chiede poi.
“Diciotto.”
“Sembravi più piccola..”
“Ehm, grazie?” Lui ridacchia mentre si gratta la nuca, facendo scoppiare il mio cuore definitivamente. Dio, quanto è bello..
“Prego.” Risponde.
Rimaniamo così, a guardarci negli occhi, fino a quando la mia anima non è stata totalmente risucchiata da lui. E quando mi chiede di nuovo perché sia così triste, quasi come se mi avesse stregato, non posso fare a meno di rispondere, cominciando a parlare di tutto ciò che mi fa stare male.
Mi fermo all’improvviso, quando mi accorgo che non ho fatto altro che blaterale e lamentarmi per tutto il tempo e che probabilmente l’ho solo annoiato con i miei discorsi.
Lo vedo sorridere di nuovo, alzandosi.
“Perché ti sei fermata?”
“E tu perché ti sei alzato?”
“Perché volevo invitarti a prendere un gelato.” Lo guardo.
“Che cosa?”
“Un gelato. Sai cos’è, vero?”
“Certo che lo so, ma.. insomma, io?”
“Vedi qualcun altro qui?” Chiede guardandosi intorno.
“Perché?”
“Perché devi ancora finire di parlare ed io voglio sapere tutto.”
“Non ti credo.” Sussurro.
“Perché no?”
“Cioè, avrai cose più interessanti a cui pensare che ad una stupida ragazzina che..”
“Se pensassi questo di te, stai certa che me ne sarei andato già da tempo.”
“Non lo avresti fatto perché sei troppo buono.” Lo contraddico.
“Fidati, lo avrei fatto. Non sarebbe la prima volta.. Allora, vieni?” E come faccio a non accettare?
Sento qualcosa dentro il mio stomaco che si agita notevolmente quando la sua mano si intreccia nella mia. Spalanco gli occhi, ma agisco d’istinto e la stringo, ricambiando la presa.
“Hai solo bisogno di qualcuno che ti ascolti Juls.” Dice lasciandomi senza fiato.
E se prima ne ero convinta, ora non c’è neanche una briciola di dubbio.
Lo amo, con tutta me stessa.
“Peccato non ci sia nessuno disposto a farlo.” Commento.
“Ora ci sono io.”
“Non ti sei ancora stancato?”
“No, anzi.. Sono ancora più curioso di prima.” Sorride. Lo guardo, non sapendo se credergli o meno. Ma quando i suoi occhi incontrano i miei, l’unica cosa che posso fare è fidarmi ciecamente di lui.
“Posso abbracciarti?” Trovo finalmente il coraggio di chiedere. Lui annuisce sorridendo sempre di più, poi spalanca le braccia. Ed in un secondo mi sento in paradiso.
E’ quello il posto in cui dovrei e vorrei rimanere per sempre. Mi sento completa, libera, terribilmente bene e soprattutto felice.
Perché so che dopo questo pomeriggio Liam tornerà alla sua vita e si dimenticherà di me, ma in questo momento non mi importa, perché non ho bisogno d’altro se non restare tra le sue braccia.
“Grazie di esistere.” Sussurro.
Con mia sorpresa, stringe la presa sulla mia schiena e mi lascia un bacio sui capelli.
“Ti conosco da poco più di due ore e ti voglio già bene.” Dice.
E il mondo si ferma lì. Sento il cuore accelerare i suoi battiti e spero che Liam non se ne accorga.
Non ho davvero più bisogno di niente. Liam è tutto ciò che ho sempre desiderato e magari non sarà mio, magari non penserà davvero ciò che ha detto, ma mi sento al settimo cielo.
Sono tra le sue braccia e non vorrei essere in nessun altro posto. Perché non c’è niente che mi abbia mai fatto sentire più a casa di così e ne sono sicura. Liam è la persona che amo di più al mondo e se prima questo mi faceva star male, nonostante in futuro mi farà ancora peggio, ora è la cosa più bella che mi sia potuta accadere.












Helloo c:
Ammetto che non ho idea di cosa sia
uscito da quest'os. La fine non 
mi piace tantissimo e non so davvero cosa aspettarmi.
Spero non vi abbia deluso se vi aspettavate
qualcosa di diverso e comunque, 
ne approffito e lascio, a chi ha avuto il coraggio di arrivare fin qui,
il link di un'altra os che ho scritto, su Louis
BACK TO DECEMBER.
e di una long su Zayn, alla quale tengo particolarmente..
YOU'RE MY REASON TO BE..
Ok, ora mi dissolvo nell'aria come.. bho!
Ahahah bacii e a presto (forse)
<3 C. 

  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: She loves writing