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Autore: alz95    24/05/2013    6 recensioni
Se Hogwars non fosse mai esistita.
Se Il Bambino Sopravvissuto fosse solo Harry.
Se Voldemort fosse solo una brutta storia che gli raccontavano da bambini.
Se il mondo non avesse bisogno di essere salvato.
Esisterebbe comunque il magico trio?
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Ciao sono alz95 e nella mia storia i nostri amati personaggi saranno inseriti in un contesto un pò diverso. Babbani?! Non esistono più babbani, perchè tutti nella mia storia sono babbani. Spero che la storia vi possa piacere e che vi divertiate a leggerla. Baci
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ginny Weasley, Harry Potter, Hermione Granger, Luna Lovegood, Ron Weasley | Coppie: Harry/Ginny, Luna/Neville, Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto
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Image and video hosting by TinyPic Se Hogwars non fosse mai esistita.
Se Il Bambino Sopravvissuto fosse solo Harry.
Se Voldemort fosse solo una brutta storia che gli raccontavano da bambini.
Se il mondo non avesse bisogno di essere salvato.
Esisterebbe comunque il magico trio?
 
 
Hermione Granger correva. Correva come se fosse la sua unica speranza di sopravvivere. Era il primo giorno di scuola del suo quarto anno e non aveva nessuna intenzione di arrivare in ritardo. La scuola si trovava vicino casa, un quarto d’ora a piedi, per questo era stata svegliata tardi dai genitori e adesso era quasi in ritardo. Intravide la scuola, nascosta dagli alberi, guardò l’orologio e decise di rallentare. Il nervosismo era lecito ma lei odiava essere nervosa, non lo era mai o per lo meno non per questioni scolastiche.
I genitori avevano deciso di trasferirsi e lei aveva accolto la notizia a braccia aperte. Non aveva nessun amico da lasciare e tantomeno un ragazzo, o dovrei dire, non lo aveva più. Aveva deciso di iniziare una nuova vita, di trovare nuovi amici e lasciarsi alle spalle la vecchia Hermione. Si era svegliata con le farfalle allo stomaco, era entusiasta e nervosa, e adesso si trovava circondata da ragazzi che si abbracciavano, ridevano, e scherzavano e nessuno faceva caso a lei, sarebbe stato un bene nella sua vecchia vita ma ormai non era più nella sua vecchia vita.
Per il suo primo giorno di scuola aveva scelto un look –come se avesse tanta scelta nel suo armadio- semplice, indossava dei jeans chiari e stetti che mettevano in risalto le gambe magre, e una canottiera verde che lei adorava. Aveva un trucco leggero e i lunghi capelli castano chiaro raccolti in una morbida coda alta con piccoli ricci disordinati che le incorniciavano il viso. Oggi poteva ammetterlo si sentiva bella e cambiata, non era più la ragazzina che cercava di essere invisibile e ormai il suo passato non importava più. Questo pensiero le fece venire un sorriso appena accennato. Si guardò intorno e tutto ciò che vide furono mattoni rossi e alberi verdi, la nuova scuola era proprio bella. Nel cortile dove si trovava c’era un laghetto con una piccola fontana al centro che sputava acqua, l’entrata principale era subito dietro ad essa. Nel momento esatto in cui decise di entrare a scuola sentì un ragazzo urlare “ATTENTIIII” e subito dopo fù letteralmente travolta da qualcuno il cui peso non era per niente indifferente. A terra sentì risolini di scherno che non si aspettava, insomma non il primo giorno di scuola. L’entusiasmo per il suo nuovo inizio andò in frantumi e i frammenti vennero schiacciati dal gruppo di persone che si era fermato ad osservarla.
Velocemente si alzò da terra e si girò per guardare colui che aveva appena reso il suo primo giorno di scuola tanto memorabile. Un ragazzo era steso a terra, aveva capelli rosso fuoco e anche se aveva assunto una strana posizione fetale si capiva che era alto e longilineo. Hermione cominciò a preoccuparsi quando il ragazzo iniziò a dondolarsi facendo strani versi mentre il gruppetto che li circondava rideva più forte. Si piegò su di lui e gli chiese “Stai bene?” in quel momento il rosso smise di dondolarsi, aprì gli occhi e li posò in quelli della ragazza che aveva un’espressione perfetta di preoccupazione. Gli occhi verdi di lui diventarono se possibile più intensi e un sorriso gli spuntò sulle labbra “Una meraviglia, Dolcezza”.
Hermione si alzò di scatto, fingeva.
“Fratello!! Ma cosa combini?” Sotto lo sguardo sconvolto della bruna un ragazzo identico al primo arrivò e offrì la mano a quello che stava ancora a terra.
“Ho preso la palla” rispose per poi rivelare tra le braccia una palla da rugby, in quel momento sembrò ricordarsi della ragazza che guardava la scena con occhi stralunati “ah e ho scoperto un nuovo arrivo”
Scoprì quando due paglia di occhi verdi si posarono su di lei, che forse con “nuovo arrivo” si riferivano a lei. Il gruppo che aveva assistito alla scena cominciò a dileguarsi quando i due gemelli si avvicinarono alla brunetta. Hermione ebbe il tempo di individuare una sola differenza tra i due –erano persino vestiti uguali- quello che era arrivato in un secondo momento aveva un orecchino nero al lobo destro mentre il primo no.
“Scusa per esserti venuta addosso prima” disse il rosso senza orecchino guardando Hermione dritto negli occhi.
“Non ti preoccupare non mi sono fatta niente” rispose per poi sorridere un po’ troppo apertamente. Quei ragazzi erano proprio belli, si rese conto, ritrovandosi a pensare che forse non era stato proprio un male essere stata travolta da una mole cosi bene equipaggiata.
“Scuse a parte,” disse l’altro “io sono George e mio fratello si chiama Fred, come avrai notato è lui quello scoordinato fra i due” dopo quest’ultima frase George ricevette una spallata che avrebbe steso chiunque, tranne naturalmente George .
Hermione osservava la scena con quel sorriso che stava diventando un po’ stupido e se ne accorse anche lei quando i gemelli la guardarono in attesa che dicesse qualche cosa che le sfuggiva. “Dolcezza se non ci dici come ti chiami continuerò a chiamarti Dolcezza, e per quanto mi piaccia questo nomignolo scommetto che mi piacerà altrettanto il tuo nome” le disse Fred con un ghigno che avrebbe fatto sciogliere chiunque.
“Hermione, mmh il mio nome è Hermione”
“Visto? Non era tanto difficile, comunque credo che continuerò a chiamarti Dolcezza”
“Che classe devi frequentare Hermione?” aggiunse George ignorando totalmente il fratello.
“Sto in quarto ma di preciso non so che sezione, devo passare in segreteria”. Si rese conto che forse era ora di salire, voleva andare a chiedere informazioni prima che suonasse la campanella così da non entrare in classe in ritardo.
“Qui non abbiamo sezioni, gli studenti sono talmente pochi!” disse l’altro facendo sfumare i suoi pensieri “abbiamo ancora 10 minuti prima di diventare i ritardatari del primo giorno di scuola” disse Fred “possiamo presentarti nostro fratello, anche lui frequenta il quarto” continuò George “solo se ci prometti che per te noi saremo gli unici.” Concluse Fred. Hermione sorrise sia perché era carino che si completassero le frasi a vicenda sia perché in quel momento il nervosismo le faceva quell’effetto “Mi farebbe piacere conoscere ragazzi della mia classe” disse, così George la prese per mano e la guidò verso un gruppetto non molto lontano mentre Fred si rigirava tra le mani la palla e la guardava come se da un momento all’altro avrebbe dovuto sposarla.
Il gruppetto era formato da quattro persone, tre ragazzi e una ragazza. Individuò subito il fratello di Fred e George aveva i capelli dello stesso rosso fuoco ma più arruffati e meno curati dei gemelli, che a differenza erano perfettamente pettinati in un taglio alla moda, era molto alto e da sotto la maglietta sottile si intravedevano dei muscoli marcati che avevano tutta l’aria di essere frutto di faticosi allenamenti. Anche se Hermione si trovava ancora lontana dal gruppo riuscì a scorgere le lentiggini che invadevano la pelle del ragazzo e le trovò subito carine, erano un particolare dolce in tutti quei muscoli. Affianco c’era un ragazzo molto attraente con gambe lunghe e fisico asciutto non era alto come il rosso che gli stava accanto ma aveva la stessa massa di capelli disordinati, forse anche più disordinati, di un nero petrolio. Dietro le lenti spesse degli occhiali Hermione intravide occhi blu che guizzarono nella sua direzione ma che poi tornarono a guardare la ragazza con cui stava parlando. La ragazza la confuse, era bellissima aveva lunghi e setosi capelli rossi, ed è questo che la confuse. Poteva davvero essere una sorella dei rossi? Aveva le stesse lentiggini del rosso che stava nel gruppo e lo stesso sorriso dei gemelli, a quel punto non c’erano più dubbi, era una famiglia numerosa. Il quarto componente del gruppo era quello che spiccava di meno: avevano tutti una bellezza quasi innaturale ma lui era ciò che si poteva definisce un ragazzo normale. Aveva capelli castano scuro e labbra piene, sembrava che non avesse un buon rapporto con il suo corpo, come se durante l’estate fosse cresciuto troppo e non si fosse ancora abituato, mentre Hermione si avvicinava lo vide quasi inciampare da fermo e questo le fece sparire il nervosismo che provava.
“Ragazzi! Guardate chi vi ho portato!” esordì George lasciando la mano alla ragazza che si sentì improvvisamente nuda. “Carne fresca fresca!” continuò Fred.
Gli occhi dei quattro si girarono subito verso di lei, la rossa la guardò curiosa e i ragazzi più divertiti che altro. Decise di comportarsi come non aveva mai fatto.
“Ciao, sono nuova mi chiamo Hermione Granger” e gli sorrise cercando di dissimulare la sua timidezza. Fù il moro a prendere parola per primo “Ciao e benvenuta,” e allargò le braccia con fare teatrale “io sono Harry, Harry Potter e loro sono Neville” e indicò il ragazzo impacciato che gli diede una stretta di mano umidiccia “Ron” e indicò il rosso che, Hermione notò, aveva gli occhi di un castano ambrato a differenza di quelli dei gemelli e della ragazza che gli stava accanto “e lei è Ginny” e sorrise nella direzione della ragazza che si avvicinò e strinse la mano alla ragazza con una forza che Hermione non si aspettava “Ginevra Weasley” si ripresentò “spero che i miei fratelli non ti abbiano importunata” disse per poi lanciare una occhiata poco comprensiva ai gemelli.
“Non più di tanto” rise Hermione.
“Ehy” fece Fred “da quando abbattere una serena ragazza è diventato importunare?!” e mimò la scena in cui una palla colpiva Hermione, il gruppo si mise a ridere tranne Ginevra, che non sembrava particolarmente divertita.
“Di che classe sei?” gli chiese appena il gruppo smise di ridere fragorosamente.
“Devo frequentare il quarto” rispose Hermione e subito vide il sorriso della ragazza che si trasformava in una smorfia di delusione.
“Uuuuh sei una nostra compagna di classe!” disse, con un sorriso che gli scoprì tutti i denti, Ron “Luna sarà contentissima” aggiunse Neville.
Hermione però ascoltava con un solo orecchio e nel frattempo guardava la faccia imbronciata di Ginny, Harry se ne accorse “Sperava che arrivasse una nuova ragazza in classe sua, detesta le sue compagne” disse.
“Perché in classe mia sono tutte oche!” si accese Ginny “Anzi l’unica che non lo è in questa scuola è Luna! A proposito Neville dove sta Luna?”
Il ragazzo guardò il cellulare e disse “Le ho mandato un messaggio ma non risponde forse se l’è scordato a casa”
Ron rise e disse “Qualcuno ieri gli ha ricordato che oggi c’era scuola vero?!” i ragazzi del gruppo si guardarono prima con un mezzo sorriso che poi si trasformò nella consapevolezza che no, nessuno aveva ricordato a Luna che quel giorno ricominciava scuola.






Note d'autore:
Ciao se siete arrivati alle note vuol dire che avete realmente letto questa storia!
Spero vi sia piaciuta... è la prima ff che scrivo perciò mi farebbe piacere avere una recensione sia negativa che positiva così da capire se è utile continuarla oppure no. Grazie per aver letto e per essere sopravvissuti a questo primo capitolo!
Baci alz95
  
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