Storie originali > Drammatico
Ricorda la storia  |      
Autore: djsorder_    24/05/2013    4 recensioni
Aveva paura di mostrare agli altri ciò che faceva. Aveva paura dei giudizi. Non voleva la compassione di nessuno.
Lei non lo ammetteva,ma aveva bisogno di qualcuno.
Aveva bisogno di essere salvata.
Da se stessa.
Questa è la storia di Ashley Moore,piccola e fragile sedicenne.
-happjness
Genere: Drammatico, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

This is the story that she never told.


Era seduta sul suo letto,in quella piccola camera con carta e penna tra le mani,pronta a scrivere le sue ultime parole.
Non era abituata a scrivere lettere del genere,non sapeva da dove iniziare.
Era sempre stata una ragazza semplice,capelli marroni e secchi, occhi scuri e tristi,corporatura magra,troppo magra.
Lei è stata vittima di bullismo fin da piccola,chiamata “anoressica” a causa del suo fisico,sfruttata dai suoi compagni di classe, esclusa dalle sue amiche,mai chiamata per uscire,odiata da tutti, era sola,completamente.
All’inizio dava la colpa agli altri,si faceva scivolare sopra gli insulti, ma man mano che passavano i mesi iniziò a dare la colpa a se stessa.
Non si sentiva abbastanza.
Si odiava.
I tre anni di scuola media,furono orribili.
Sguardi schifati che la perseguitavano. Gente che la allontanava.
“Brutta” “Anoressica di merda” “Troia” “Ti usiamo come stuzzicadenti” “Oddio,un mostro!” “Che schifo”.
Queste erano le parole che sentiva ogni giorno, queste erano le parole che pian piano la stavano distruggendo.
Era piccola,indifesa,debole,aveva solo quattordici anni, completamente sola. La sua unica amica era una lametta.
Ogni sera,si chiudeva in camera e tagliava i suoi fragili polsi come se fossero pezzi di carta. Vedere il sangue scorrere,sentire il dolore sulla sua pelle,la faceva sentire meglio,con qualche taglio si liberava del senso di colpa e della vergogna che aveva.
All’inizio era solo qualche graffi o tagli superficiali,ma con il passare del tempo la situazione peggiorò.
I tagli divennero più profondi.
Numerosi.
Il suo braccio ne era pieno.
Si faceva schifo da sola.
Indossava innumerevoli bracciali,magliette a maniche lunghe,anche durante l’estate.
Giustificava tutto con le solite frasi “Ho freddo!” “I bracciali vanno di moda.”
Aveva paura di mostrare agli altri ciò che faceva. Aveva paura dei giudizi. Non voleva la compassione di nessuno.
Lei non lo ammetteva,ma aveva bisogno di qualcuno.
Aveva bisogno di essere salvata.
Da se stessa.
Finite le scuole medie pensava che sarebbe cambiato tutto. Ma si sbagliava.
Le scuole superiori furono un inferno,veniva costantemente picchiata,derisa. Non raccontava mai nulla. Nessuno sapeva come si sentiva nemmeno la sua migliore amica.
Aveva sedici anni ed era stata fidanzata solo una volta. Quel giorno, cinque minuti di ritardo le costarono cari,l’ex ragazza del suo ex ragazzo,era fuori quel cancello,di quella maledettissima scuola.
“Guardate chi c’è,la troia anoressica” lei abbassò la testa continuando a camminare.
“Dove vai?” la presero per un braccio e iniziarono a picchiarla,forte.
Lei subiva in silenzio,era abituata al dolore.
“Troia,fai schifo” queste furono gli ultimi insulti,e come se non bastasse le sputarono sopra.
La lasciarono lì, inerme,sembrava morta … in quel momento avrebbe davvero voluto esserlo.
Raccolse le sue ultime forze e andò a casa,intenzionata a fare ciò che aveva progettato da tempo.
Arrivò a casa, i suoi erano a lavoro e sua sorella Amber,di soli 5 anni, era da un’amica.
Era sola.
Si rifugiò in camera sua, seduta sul letto,scrivendo le ultime righe.
Ripiegò la lettera,prese il cellulare e mise “Little Things” dei One Direction,quei cinque ragazzi, gli unici in grado di renderla felice,di farla sorridere.
Le lacrime iniziarono a scendere lungo le sue guance rosee.
Prese la lametta e incise due tagli,gli ultimi, i più profondi.
Con le braccia sanguinanti si stese,aspettando la sua fine,aspettando la pace.
Questa è la storia si Ashley Moore.
Questa è la mia storia. La storia che non ho mai raccontato.
Ciao mamma,ciao papà. Vi voglio bene.
Salutatemi Amber e ditele che le voglio bene.
                                                                                                                Sempre vostra,Ashley.





----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Cieeu.
One Shot uscita dal nulla,HAHAHA.
A me sinceramente piace,spero possa piacere anche a voi asdfgghjkl.
Recensite e ditemi cosa ne pensate,vi prego.
Love ya.❤
-happjness.
  
Leggi le 4 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Drammatico / Vai alla pagina dell'autore: djsorder_