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Autore: dutchxfan    24/05/2013    1 recensioni
Nda: Prima di iniziare a leggere, mi piacerebbe farvi una piccola presentazione a proposito di questo disordine. Tutto è iniziato abbastanza innocentemente: dopo aver letto le Origini di Wolverine mi sono trovata a pensare ad un modo in cui avrei potuto lasciar Logan scoprire la sua infanzia. Era chiaro e semplice. Ma allora, mentre stavo già scrivendo, la trama ha cominciato a svilupparsi. Dalla prima volta che ho voluto scrivere una ff di X-men 1, ho subito incluso Alkali Lake. Non potevo negare a Logan questa parte del suo passato, solo quando ci ho pensato ho risolto tutto, ero desiderosa e sentivo di volere includere anche la parte animale di Logan e un’altra serie di drammi dopo aver letto una storia(maestosa) di JJ. Ma che diavolo. Se ne voglio scrivere, SCRIVO, dannazione! E così si è fusa commedia, angoscia e tenebre, tutto in una ginormica fic.
Un avvertimento per gli abusi sessuali/violenze sessuali inseriti. Spero non vogliate prenderlo alla leggera. Allora, se siete ancora interessati, vi vorrei dire: godetevi il viaggio!
Genere: Angst, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: Traduzione | Avvertimenti: Contenuti forti, Non-con
Capitoli:
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NdLorelei95: Cosa posso dire per invogliarvi a leggere questa storia? Prima di tutto che è una Rogan, una splendida ed eccezionale Rogan che mi ha completamente conquistato tanto che adesso la trovate qui su efp. Farò in modo che l’autrice originale, dutchxfan, abbia le vostre recensioni perciò non arrabbiatevi se non vi risponderò subito ;) Detto ciò vi aggiungo qui il sito originale nel caso qualcuno fosse interessato e anche il livejournal di dutchxfan che è una manna dal cielo per coloro che amano la coppia LoganxRouge!

http://www.loganandmarie.com/index.php

http://loganandmarie.livejournal.com/

E ora buona lettura!

Lorelei95

 

Parte 1

C’era una volta.

Non pensate siano le più affascinanti parole di sempre? Rappresentano un universo intero da sole, un mondo che include principesse, principi, cavalieri e streghe. E già che ci siamo, tanto vale gettarci dentro anche una matrigna cattiva e una coppia di perfide sorellastre. Diavolo, volete i nani e gli elfi anche? Certo, avanti. Sono offerti nel pacchetto comunque.

 

Si, queste piccole parole erano un’apertura sulle nostre fantasie una volta. E ora, sono una crepa nel tempo. Ci portano indietro alla nostra infanzia, solo per un breve momento. Un tempo, queste parole erano la promessa di qualcosa di piacevole. Quando accadevano cose malvagie, c’erano sempre gli eroi a prendersi cura di tutto quanto. Era qualcosa che tutti noi volevamo. Qualcosa in cui credere.

 

Oggi, dobbiamo sapere che le storie che iniziano con queste parole sono un’ evidente stronzata. Fiabe, miti, leggende le chiamiamo. Perché vedete, c’è una regola non detta nella terra delle favole. Quando iniziate con “C’era una volta”, dovete finire con “e tutti vissero per sempre felici e contenti”. E sapete una cosa? Semplicemente la vita reale non finisce in questa maniera. Nessuno vive “per sempre felice e contento”. Assolutamente nessuno.

 

Tuttavia, “C’era una volta” sono le parole che ho sentito quando scoprii il passato di Logan: parole che rappresentavano l’inizio della sua vita. La vita reale di una persona reale. Non una fiaba su principi e principesse, e certamente non finiva con un “per sempre felici e contenti”.

 

Mentre sto fissando l’uomo che amo più della mia stessa vita, mi stupisco: la vita può essere più crudele?

 

 

 ~10 settimane prima ~

 

“Sei sicuro di volere questo?”

 

Logan è in piedi all’entrata della mia stanza, le mani casualmente nelle tasche dei jeans e i suoi occhi socchiusi. Mi sta scannerizzando, sta leggendo il linguaggio del mio corpo e annusando il mio profumo. Tuttavia non ci faccio attenzione. Sono abituata ad essere trasparente per lui ormai. Un po’ mi piace di non aver bisogno di nascondere i miei sentimenti per lui la maggior parte del tempo. E’ un pensiero confortante che lui mi conosca, davvero mi conosce, e ancora gli piaccio come persona.

 

“Naturalmente!” Dico. “Abbiamo parlato di questo tutto il tempo.”

 

L’abbiamo fatto. Logan mi avrebbe portato in viaggio a Anchorage dopo la laurea, proprio come avevo programmato quando ero ancora Marie invece che Rogue. Proprio come ero intenzionata a fare quando l’ho incontrato a Laughlin City. Proprio come avevo sognato ancora una volta durante questi ultimi mesi, studiando e mettendomi al passo con gli altri.

 

Voglio andare lontano da tutto e da tutti. Sono stata così occupata nel cercare di passare gli esami, che ho avuto appena il tempo di pensare a ciò che è accaduto alla Statua della Libertà e di quando ero sola. E ora, non riesco a pensare di quando avevo il tempo per cadere a pezzi. Quando lo faccio, voglio essere lontano. Quale luogo migliore di Anchorage per finire in pezzi? Avrò Logan al mio fianco per raccogliermi, rimettermi insieme di nuovo come un puzzle, e prendermi a calci nel culo di nuovo in marcia. Ho capito tutto.

 

Guardando Logan,  credo al suo sostegno durante la mia personale battaglia per superare i miei ultimi mesi passati sulla strada. Lui non era molto in giro, ma quando c’era, mi sosteneva in ogni maniera possibile. Mi ha portato da bere e da mangiare quando dimenticavo di farlo, mi ha mandato a letto quando ero quasi sonnambula ma cercavo di studiare per un esame e mi ha portato fuori per un film, cena o pranzo che fosse quando desideravo  una pausa. Faceva attenzione a me, essendo mio amico. Lui sembrava sempre divertirsi in mia presenza,  così era fondamentalmente una situazione conveniente per entrambi. E poi, ovviamente, c’era la sua promessa di portarmi con lui nel caso fossi sull’orlo di una crisi di nervi.

 

Vedete, avevo studiato tutta la notte algebra solo per finire con una seria allucinazione di una parabola danzante e di elissi davanti agli occhi. Mi ero chiesta se tutte quelle stronzate mi sarebbero servite un giorno. Come se in missione, avessi detto, “Abbiamo un’impressionante esplosione qui, Ciclope. E’ perfettamente tangente alla curva del seno sinistro di Mistica”. Voglio dire, duh!

 

Così ero sul punto di arrendermi all’isteria quando Logan è entrato nella mia stanza e mi ha chiesto perché diavolo io stessi ancora studiando alle 4 di mattina. Io non potevo rispondergli. Ero ancora persa nel mio paranoico trip di curve, e ho cominciato a ridacchiare. Lui sapeva che desideravo qualcosa  a cui aggrapparmi, e mi disse che avrebbe voluto portarmi ad Anchorage dopo la laurea.

 

Non avrebbe potuto farmi più felice.


Dal giorno in cui abbiamo discusso sui nostri piani, e parlato col Professore di tutto ciò,  entrambi eravamo in attesa del giorno  in cui avremmo fatto le valigie e saremmo partiti. E’ stato solo per la sua promessa di portarmi nel mio ambito viaggio on the road che me la sono cavata senza patire un serio esaurimento. Mi sono diplomata- anche se a malapena- senza alcuna reale conseguenza dovuta ai miei otto mesi di ritardo, così ora, sto gettando i miei vestiti nel borsone di tessuto e sto per partire con il mio più volte salvatore a soddisfare i miei folli sogni adolescenziali.

 

Improvvisamente, un pensiero nauseante mi colpisce. Era solo una vuota promessa? Logan è un uomo fedele alle proprie parole, in un modo che potrebbe non esistere. Ancora,  guardando il suo illeggibile sguardo, sento la delusione che scivola su di me. Devo chiederglielo.

 

“Stai facendo marcia indietro?”


Posso essere cristallina con lui, ma ancora faccio fatica a leggere i suoi stati d’animo. Lui lascia abbassata la guardia abbastanza spesso quando siamo soli, ma non posso vedere attraverso la sua faccia da poker se non vuole che le sue emozioni siano viste. Eppure ora me le mostra. La delusione che sento rispecchia  il suo sguardo.

 

“Farò finta di non aver sentito”, dice con calma, abbassando il suo intenso sguardo per solo un secondo e appoggiandosi contro lo stipite della porta,  incrociando le braccia.


“Mi dispiace, ma non—“, mi affievolisco, sentendomi colpevole di diffidare di lui. Lui non mi ha mai lasciato prima. Come ho potuto dubitare di lui?  Anche se è stato per un solo secondo, io mi vergogno di me stessa. Siamo sempre stati onesti tra noi.

 

“Intendevo”, spiega con calma, “sei sicura di voler fare questo viaggio con *me*? Non sono certo il ragazzo più allegro qui in giro”.


Lui è diventato mortalmente serio, ma non posso fare a meno di sorridere. “Bene dolcezza, per il mio modo di vedere, *sei tu* quello che finirà nei guai con una teenager dalla pelle mortale e dall’istinto omicida durante la sindrome premestruale.”

 

Un asimmetrico ghigno compare sul suo viso. “Dannazione. Lo sapevo che era una trappola.”

 

Giocosamente gli tiro un paio di calze, ma, come mi aspettavo, lui semplicemente le schiva sul lato e le evita con agilità.

 

“Peccato”. Io rido. “*Così* stai per portarmi a calci a Anchorage, proprio come avevi promesso.”

 

Ridacchiando, entra nella mia camera e si siede nell’unica sedia della stanza. “Okay. E’ ora di una discussione seria.”

 

Avevo ricominciato l’imballaggio di nuovo, ma ora mi congelo nel mezzo della suddivisione dell’intimo. Alzando un solo sopracciglio, una stranezza che ho ereditato da lui, domando, “Su cosa?”

 

“Momenti imbarazzanti.”

 

Lui deve aver notato il mio completo smarrimento, così inizia a spiegare di nuovo. “Trascorreremo moltissimo tempo assieme. Vivere 24 ore su 24 assieme causerà sicuramente dei momenti imbarazzanti. Voglio che ci liberiamo di essi prima che inizi questo viaggio.”

 

Valuto la sua risposta. Non ci ho mai prestato troppa attenzione. So che probabilmente dormiremo in una sola stanza qualche volta, ma eravamo d’accordo sul fare a turno per quanto riguarda il letto. Non ho mai osato fantasticare su Logan che divide un letto con me. Artigli mortali incontrano pelle mortale. Abbiamo già visto come è andata e non è stato per niente romantico. Oltre a questo, considerando il fatto che Logan non pensa mai a me in maniera romantica, non c’è davvero alcun desiderio da parte mia di fare un sogno ad occhi aperti sul condividere un letto.

 

Hey, posso essere realista se imposto la mia mente su esso.

 

Ancora, lui ha ragione. Siamo amici, buoni amici, ma, come ho detto, non siamo amanti, e sebbene noi viviamo assieme nella stessa casa, la nostra relazione non è in alcun modo vicino all’essere intima. La nostra amicizia non è ancora sufficiente da poter camminare in giro nudi e stare tranquilli, a parte la mia pelle mortale. Non che io abbia la tendenza di esporre me stessa in sua presenza, ma sì, lui ha definitivamente ragione.

 

“Capisco,” annuisco e poi un altro pensiero mi giunge in mente. “Io non pensavo che ti imbarazzassi facilmente però.” 

 

Questo lo fa ghignare e attenua ogni mio cruccio. “Sto per viaggiare con una ragazza che ha mentalmente visto il mio punto di vista mentre mi masturbavo. Questo praticamente mi porta al di là dell’imbarazzo.”

 

Ora mi sento arrossire in ogni sfumatura di rosso perché mi ha preso in contropiede. “Gesù Logan! Non voglio rievocare *questi* ricordi.”

 

Lui sembra indifferente e casualmente alza le spalle. “E’ vero.”

 

“Sì bè, grazie per avermelo ricordato. Potrebbe tornare utile durante le notti solitarie.”

 

Lui sorride appena maliziosamente mentre cerco di scrollarmi di dosso le immagini di Logan che si accarezza. Maledizione, non è qualcosa che voglio ricordare. Non ora, quando l’oggetto di questi pensieri a luci rosse è a soli cinque metri di distanza. Pensavo di averli sepolti nel fondo della mia testa, ma le visioni ancora persistono forti davanti ai miei occhi, è molto chiaro: lui è mancino.

 

Fa caldo qui dentro o cosa?

 

Ancora rilassato, Logan continua, “Questo è quello che voglio dire. Avremo molti di questi momenti e non voglio che tu ti soffermi su questi, okay?”

 

Non sapevo che parlare di momenti imbarazzanti fosse così scomodo.

 

“Aspetta, cosa?” Aggrotto le sopracciglia. “Non ti vedrò masturbarti o sbaglio?”


Ora Logan ha il coraggio di ridere. Forte. Quasi ruggisce. Riprendendo il fiato e riuscendosi a soffocare, “Gesù, sarai la causa della mia morte un giorno o l’altro, ragazzina. Non preoccuparti, non sono *così* tanto esibizionista.”

Hey, siamo tutti adulti qui. Io posso trattare questo piccolo tête-à-tête.

“Okay, di cosa stiamo parlando quindi?  Cose come il disperato bisogno di fare pipì mentre uno  è sotto la doccia o simili?”

“Sì, questo genere di momenti.”

“Capisco. Bene, sono sicura di poterci convivere.” Alzo le spalle, sebbene, onestamente, penso che probabilmente morirei dall’umiliazione se Logan mi vedesse fare la doccia. O fare pipì. O fare pipì mentre mi faccio la doccia. Oh, mio Dio, che orrore!

“Bene, perché non ho idea di come passare attraverso uno sconfortante-silenzioso-trattamento dopo che mi avrai visto alzare con una dolorosa erezione.”

Lui casualmente agita le sue mani in aria come fosse niente, e  credo che per lui lo sia. Per me, comunque, è qualcosa di completamente nuovo. Svegliarmi con un uomo con l’alzabandiera nella stessa stanza non è proprio la quotidiana routine.  E non con un uomo qualsiasi. Sarà Logan con l’erezione. Cristo, qui tornano certe immagini a luci rosse.

“Nessun problema,” riesco a dire in ogni caso. “Posso gestirlo. Nemmeno vale il fastidio.” Suono abbastanza rilassata. Bene. Perchè so che non andrò fuori di testa. Sono sicura che non lo farò. Spero.

 

Oh merda, perchè non ho pensato a queste cose prima?

Ovviamente, sembra che Logan non abbia una sola preoccupazione al mondo. Allungandosi nella sedia, la maglia gli si alza un po’ e mi mostra una sbirciata di peli neri che scompaiono dietro la fibbia della cintura e nei suoi jeans, e dice, “E nessun piagnisteo quando la tua camicia finisce a metà della tua vita mentre dormi e mi esponi oscenamente il culo in un perizoma di raso rosa. D’accordo?”

Non posso fare a meno di ridere. “Solo nei tuoi sogni, dolcezza. Ma hey! Come fai a sapere che porto i tanga comunque?”

 

Lui non dice nulla, ma quando seguo il suo sguardo, noto che stavo agitando quel particolare perizoma di raso rosa durante l’intera nostra conversazione.


“Oops.” Ridacchio. “Direi che questo vale come momento imbarazzante, eh? Va bene, te lo prometto non ci farò attenzione e niente silenzi. "

“D’accordo.”

 

Si alza, mi scompiglia i capelli, lasciando la mia stanza e dicendomi di incontrarlo al piano di sotto in un'ora. Nel momento in cui se n'è andato, corro al bagno e mi controllo la faccia nello specchio. E’ ancora un po' arrossata, ma i miei occhi sono luminosi e splendenti per l'eccitazione. Io non sono del tutto sicuro circa la causa della mia eccitazione: finalmente il mio bramato viaggio sulla strada e la previsione di trascorrere un’eternità sola con Logan diventa realtà.

 

 

  
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