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Autore: _Gwen    24/05/2013    1 recensioni
“Stiamo cercando di fare una partita, se avete così tante cose da dirvi, uscite. Non ci state facendo capire un cazzo” la voce gelida del mio fidanzato mi riporta alla realtà. Vorrei sorridere, perché la stavo aspettando, la frecciatina, ma mi limito ad alzarmi in piedi.
“Liam, vieni?” lui annuisce e mi segue fino alla porta. È Louis che mi induce a voltarmi.
[Zouis/Ziam Bromance]
Genere: Fluff, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Liam Payne, Louis Tomlinson, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Maggio 2013
 
L’unico posto in cui ho il tempo di pensare è in bagno, sotto la doccia, mentre l’acqua scorre veloce sulla mia pelle. E il mio pensiero, oggi, va al mio migliore amico.
Molte volte, quando vedo che i ragazzi picchiano Liam, solo per gioco ovviamente, sento una specie di molla che scatta come un campanello d’allarme dentro il mio petto. Un dannato senso di protezione e di amore fraterno che mi costringe a prenderlo per tenerlo stretto a me. Che mi induce a sollevarlo da terra e ad avvolgerlo tra le mie braccia. E lui lo sa. Il mio migliore amico sa quanto io tenga a lui e quanto detesti vedere Harry, Niall e Louis comportarsi così. So che non agiscono con cattiveria, ma quando lo fanno, vorrei solo prenderli a pugni.
Liam è troppo dolce per rispondere o per dire che gli dà fastidio. Che per un paio di volte può tollerare, ma che dopo un po’ la situazione diventa pesante.
E sapete cosa succede quando vado a dire a quell’idiota del mio fidanzato che deve smetterla di comportarsi da…idiota?
Tutto peggiora. Perché crede che io lo faccia perché provo qualcosa per Liam. E mi guarda con quegli occhietti azzurri accusatori, che io evito come la peste e poi mi dice qualcosa di cattivo o acido, irritandosi irrimediabilmente quando io gli rispondo solo un con un sorrisetto forzato e pieno di ironia.
Louis sa essere il fidanzato migliore del mondo quando vuole, davvero, e non credo di aver mai amato qualcuno più di lui, ma deve darsi una regolata. Così come gli altri due cretini. So che Niall vuole un bene dell’anima a Liam, ma so anche come sono Louis e Harry insieme e se non si è un po’ forti caratterialmente ti trascinano nelle loro stronzate con molta semplicità. Non sto dicendo che Niall sia debole, anzi, lui mi sta aiutando a non pensare a mia madre costantemente regalandomi un sorriso sincero o un abbraccio da orso o uno sguardo d’intesa, facendomi perdere ogni volta nelle sue meravigliose iridi color puffo, ma è…difficile, non lasciarsi influenzare, anche perché Louis e Harry, insieme, sono un po’ pesanti. Mi viene da ridere, se penso che una volta il mio ragazzo ha detto la stessa cosa di me e il riccio. O comunque qualcosa di simile.
 
 
 
 
Dicembre 2012
 
“Due cazzo di pervertiti, ecco cosa siete!” urlò, gesticolando con le mani e allontanandosi dal divano, dove era rimasto seduto accanto a me fino a qualche istante prima.
Mi misi in piedi anch’io, cercando di prenderlo per i fianchi per baciarlo e farlo stare zitto, ma lui riuscì a sfuggirmi, così iniziai a inseguirlo per tutta la casa, non correndo, ma guardandolo negli occhi e camminando lentamente. Finché non tornammo in sala, ancora in piedi, l’uno di fronte all’altro.
“Si può sapere il perché?” chiesi, notando la fiamma nei suoi occhi accendersi all’improvviso. Amavo quella fiamma, anche se la sua presenza stava a significare che era incazzato nero. Creava luce nel suo sguardo e rendeva l’azzurro ghiaccio un po’ più denso.
“Perché?!” sibilò, sfuggendo per l’ennesima volta dalla mia presa. Sapeva che se l’avessi baciato non sarebbe più riuscito a ragionare e la sua rabbia sarebbe svanita nel nulla. Sorrisi, facendo vacillare per un istante i suoi tratti tesi.
“Perché sorridi?” mi chiese, guardandomi con diffidenza.
Sospirai e feci spallucce “Perché ti amo” fu forse la prima volta che glielo dissi e mi chiesi come mai avessi atteso così a lungo. Tutta la rabbia che l’aveva dominato si sciolse come neve al sole e prima che me ne rendessi conto mi ritrovai due braccia attorno al collo, due gambe attorno alla vita e due labbra morbide, fini e gustose sulle mie. Strinsi il suo sedere tra le mani e lo portai fino al divano, dove iniziò a baciarmi dappertutto. Sul collo in particolare, mordendo e lambendo la mia pelle, succhiando e leccando. Muoveva il bacino contro il mio, le nostre erezioni si scontravano e io gemevo come una ragazzina. Iniziai a sentire una pressante e pulsante presenza spingere contro la stoffa dei boxer e dei pantaloni, ansiosa di essere liberata, ma prima che potessi capovolgere le posizioni per fare l’amore, Louis mi diede un pizzicotto sul fianco.
“Ahia!” mi lamentai. Stavo per chiedergli il motivo, ma dal suo sguardo minaccioso preferii rimanere in silenzio.
“Tu e Hazza siete due pervertiti” sussurrò, accarezzandomi una guancia con dolcezza “Se ti azzardi ad accettare la sua proposta del sesso a tre, giuro che non ti faccio più toccare il mio sedere” continuò e se le sue parole avevano provocato in me un mezzo infarto, i suoi gesti comunicavano tutt’altro. Sfiorò il contorno delle mie labbra con l’indice destro e le baciò con delicatezza.
“E…” aggiunse, arrossendo appena “Ti amo anch’io”.
 
 
 
Maggio 2013
 
Sorrido ancora, ripensando a quel giorno. Sospiro ed esco dal bagno. Louis non c’è. Dopo essermi vestito vado in camera di Liam, Harry e Niall. Per un momento sono felice di trovarlo lì, ma poi vedo che Liam è a terra, in posizione fetale, ride con poca felicità e gli altri tre lo stanno riempiendo di schiaffi sulla nuca e gli saltano addosso coi loro pesi piuma. Come sempre, iniziano a prudermi le mani. Corro in suo aiuto e li caccio via.
“Ragazzi, smettetela!” urlo, forse lasciando trasparire un po’ troppo il mio nervoso “Gli state facendo male!” così pochi secondi dopo, Liam è sdraiato accanto a me, ho la schiena appoggiata alla testata del letto e lo stringo tra le braccia, mentre lui, quando nessun altro lo vede, mi posa un bacio sul braccio, dove c’è scritto Zap e io gliene do uno sulla testa.
Louis, Niall e Harry dovevano aver già ripreso a giocare alla play, peccato che il mio ragazzo, al contrario degli altri due, non si sia perso niente. Il suo sguardo è fisso sul tatuaggio che Liam ha baciato involontariamente. Il tatuaggio che io ho fatto per lui. Mi lancia un’occhiata gelida, si volta e torna alla partita. Alzo gli occhi al cielo. So già cosa aspettarmi. Così mi sdraio, Liam fa lo stesso e mi sorride dolcemente. Ah! Quanto adoro il suo sorriso. Sembra un cucciolo di un qualche animale estremamente dolce. I panda sono dolci, vero? E allora lui sembra un panda. Un cucciolo di panda.
“Sei un cucciolo di panda” mormoro, così che solo lui riesca a sentire.
Ridacchia “Sì, che sta per essere soppresso” aggrotto la fronte, non capendo la sua risposta, ma poi lui fa un cenno con la testa a Louis e io inarco un sopracciglio.
“Ci deve solo provare a toccarti” alle mie parole, il suo sguardo si fa serio.
“Zayn, loro lo fanno per gioco”
“Non mi interessa”
“Non voglio che litighi con Louis per colpa mia” sorrido e gli do un bacio sulla guancia. Sorride anche lui.
“Smettila di farti tutti questi problemi, Lee. Non preoccuparti per me”
Sospira e scuote la testa “E come faccio?” mi chiede, e sembra davvero che per lui sia impossibile non preoccuparsi per me. Rompo il silenzio con una risata. Lo abbraccio e gli stampo un altro bacio sulla fronte.
“Stiamo cercando di fare una partita, se avete così tante cose da dirvi, uscite. Non ci state facendo capire un cazzo” la voce gelida del mio fidanzato mi riporta alla realtà. Vorrei sorridere, perché la stavo aspettando, la frecciatina, ma mi limito ad alzarmi in piedi.
“Liam, vieni?” lui annuisce e mi segue fino alla porta. È Louis che mi induce a voltarmi.
“Dove stai andando?” nei suoi occhi non c’è solo rabbia, adesso, ma anche apprensione. E mi si scioglie il cuore. Oh, amore, dove pensi che vada? Qui, nella stanza accanto, parlo un po’ col mio migliore amico e poi torno subito da te.
“In camera nostra” cazzo, quando ho elaborato la frase nel mio cervello non era così, non doveva essere così fredda la mia voce. Louis si irrigidisce e torna a guardare lo schermo della TV. Sospiro ed esco, seguito da un Liam titubante. Una volta entrati nell’altra stanza, ci sdraiamo ancora sul letto. Riprendiamo da dove ci eravamo interrotti e senza accorgercene trascorrono due ore. Parliamo di me, di lui, di Danielle –non è che la sopporti molto, ma Liam la ama e io non voglio rovinare la mia amicizia con lui per quella lì- dell’intervista che abbiamo fatto ieri, dei pop-corn che Niall ha mangiato stamattina a colazione, della lettera di un giornalista destinata a Harry in cui gli proponeva di uscire a cena fuori. Sembrava che il riccio non fosse poi così contrario all’idea di accettare l’invito, ma poi ne aveva parlato con Louis e Liam e gli era passata la voglia. Il tempo trascorre velocemente e arriva la sera.
Qualcuno bussa alla porta.
“Avanti” dico.
“E’ chiusa a chiave” risponde Louis. Sembra arrabbiato. Io e Liam ci alziamo dal letto e apro la porta. Louis entra.
“Ci vediamo dopo Zayn” mi saluta il mio migliore amico, ci sorridiamo e va verso l’uscita “Ciao, Louis”.
“Ciao, Lee” alza la mano e vedo Liam rilassarsi quando comprende che non è arrabbiato con lui.
Io e il mio ragazzo rimaniamo soli, ci guardiamo negli occhi, così a lungo che non so come io riesca a non perdermi dentro quel mare in tempesta, ma poi va verso una sedia e inizia a spogliarsi, mettendo sopra di essa tutti i vestiti. In boxer, bianchi ed attillati, si dirige verso il letto, poi fa una smorfia e toglie le lenzuola.
“Cosa stai facendo?” gli chiedo, alquanto perplesso.
Fa spallucce, ma non risponde.
“Perché stai togliendo le lenzuola?”
Sento i grilli e vedo due palle di fieno che rotolano.
“Piccolo”
Niente.
“Louis”
Peggio di prima.
Lo mando mentalmente a fanculo, prendo il mio pacchetto di sigarette, l’accendino ed esco. Sento un rumore fortissimo e capisco che ha colpito la porta con qualcosa. Forse voleva prendere me.
Vado in camera di Niall, Harry e Liam, ma non c’è nessuno, così, frustrato e nervoso, ritorno nella mia stanza. Ho voglia di fumare. Sento davvero il bisogno di nicotina adesso, ma prima devo assicurarmi che Louis stia bene. Arrivo davanti alla porta e scuoto la testa.
No, cazzo. Per una volta deve essere lui.
Io non ho fatto niente. Ho solo difeso il mio migliore amico e ho trascorso qualche ora con lui. E allora? Louis sta sempre con Harry, perché deve stressarmi in questo modo? Se nell’ultimo periodo non sono culo e camicia come prima non è mica colpa mia. Torno indietro ed esco dalla scala antincendio, poi mi porto una sigaretta alle labbra e l’accendo. Finalmente. Quando aspiro sento il fumo penetrare nella gola e nei polmoni. Che bellezza. Lo butto fuori e faccio una smorfia perché si è già accorciata. Ci metto molto tempo a fumare, forse perché voglio godermela, forse perché faccio dei tiri corti o forse, molto più semplicemente, perché non ho voglia di tornare in camera. Anche se, a quest’ora, dovrei andare a mangiare. E perché Louis non era con gli altri? Non capisco. Lui non va a mangiare? Rientro e vado al ristorante dell’hotel, dove trovo tre dei membri della band. Ceno con loro e poi chiedo a un cameriere di mettermi qualcosa da parte. Lo ringrazio e salgo. Quando entro accendo la luce. Louis è a letto, che è senza lenzuola, ed è rannicchiato su se stesso. Sembra un gatto. Rido e lui mi guarda male. Non stava dormendo, ma di sicuro la luce accecante negli occhi non è stata piacevole. Cavolo. Ho uno zoo. Il mio migliore amico è un cucciolo di panda, il mio ragazzo un gattino, Harry…Harry che cavolo di animale è? E Niall? Harry è un koala. Oh, sì. Un piccolo koala. E Nialler è un cucciolo di orso polare.
Faccio una smorfia.
Forse quelle tre birre e quel mezzo litro di vino potevo evitarli. E se avessi mangiato davvero qualcosa magari a quest’ora non mi girerebbe così tanto la testa. Ma perché non reggo niente?
“Tieni” borbotto, mettendo ciò che mi ha dato il cameriere sul letto spoglio.
“Non ho fame” è questa la sua irritante risposta. Alzo gli occhi al cielo e tolgo da lì il piccolo recipiente, poggiandolo sul comodino. Mi spoglio e quando rimango in mutande anch’io mi sdraio accanto a lui. Il letto senza lenzuola è scomodissimo. È pieno di grinze. Vorrei parlare con Louis, ma decido che è meglio passare all’azione. Mi metto a cavalcioni su di lui e lo bacio.
“Sai di alcool” dice, riappropriandosi delle mie labbra. Le nostre lingue entrano in contatto, intreccio le dita delle nostre mani, portandole sopra la sua testa e sfrego la mia erezione contro la sua, ma essendo di impedimento solo il tessuto dei boxer, non facciamo fatica a…sentirci. Sciolgo il contatto tra le nostre mani e ne porto una alla sua lunghezza, sotto il cotone bianco e inizio a muoverla a pugno, attutendo i suoi gemiti infilandogli la lingua in bocca, baciandolo come non facevo da un po’. Muovo con forza la mano, sfioro il glande col pollice e passo anche un po’ ai testicoli, ma non voglio farlo venire così e mi fermo. Lo guardo negli occhi. I suoi sono ancora arrabbiati e…lucidi? Mi acciglio e gli bacio dolcemente la lacrima appena scivolata via.
“Piccolo, ehi, ti ho fatto male? O ho…?”
Scuote la testa con veemenza “No. Non è per questo”
“E allora cosa?”
“Lo so di cosa si tratta” aggrotto la fronte ancora di più, sempre più confuso e lo ascolto “E’ l’ultima volta, vero? Va bene, hai scelto Liam, posso…”
Sgrano gli occhi, incredulo “Ma cosa stai…?!”
Mi interrompe “Posso capirlo, lui…”
“Sei impazzito?!”
“Liam è molto più bello di…”
Gli tappo la bocca con la mano.
“Louis William Tomlinson, da quando ti conosco hai detto così tante stronzate che ormai non le conto più, ma giuro che questa le supera tutte. Io voglio molto bene a Liam, è vero, ci tengo a lui, lo amo, in un certo senso, ma è il mio migliore amico, è come un fratello. E’ bello, ma non riuscirò mai ad amare lui come amo te. Tu sei quello che voglio, sei tu che mi fai ridere come un deficiente, che sei in grado di mettermi in imbarazzo davanti a milioni di fan. Sei tu che mi fai battere il cuore, che mi fai venir voglia di prenderti in ogni momento, in ogni secondo, sei tu che mi fai incazzare come nessun altro è capace, sei tu che mi fai pensare a come saremo da anziani, l’uno vicino all’altro, con le mani intrecciate” gli tolgo la mano dalla bocca. Sta sorridendo.
“Quindi mettitelo in testa, razza di primadonna in fase premestruale” continuo.
“Ehi!” mi ammonisce, dandomi uno schiaffo sul braccio.
“Io amo solo te” sussurro, prima di impossessarmi di nuovo delle sue labbra.
Non credo di aver mai parlato così tanto.
Io non sono mai stato bravo con le parole.
Ma con lui è tutto spontaneo.
Louis mi spinge a valicare i limiti della mia stessa essenza.
È forse questo, l’amore?
 
 
 
 
Note dell’autrice :)
 
Ho trovato questa OS nel mio vecchio computer e ho deciso di postarla. Che ve ne pare?
Io li vedo così. Zayn ama sia Louis che Liam, ma in due modi completamente diversi. Liam è come se fosse suo fratello, gli vuole bene e ha un eccessivo senso di protezione nei suoi confronti. Louis invece è il suo ragazzo, quello che ama nel vero senso del termine. E bo…li adoro.
 
Un bacione,
 
_Gwen

  
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