Molti pensano che la notte vada trascorsa a dormire nel proprio letto in completa tranquillità…
A Nick Miller questo lusso non era concesso.
“Nick? Nick svegliati”
“Ora no Caroline, ne parliamo domani” biascicò lui contro il cuscino. Uno scossone gli fece finalmente aprire gli occhi.
“Jess, che succede?” chiese poi vedendo la ragazza con un viso preoccupato e un cuscino in mano.
“Perché il cuscino?”
“Ho avuto un incubo. Posso stare qui con te?” implorò lei.
Nick assunse la sua classica espressione immusonita e poi alzò gli occhi al cielo chiedendosi perché capitassero sempre a lui.
“Su, racconta, che hai sognato?” Jess si sedette sul letto e cominciò a parlare.
“C’era una stanza con una tartaruga gigantesca che correva, una paperella di gomma che urlava e una barretta di cioccolato che rideva. E poi c’era anche una ciambella che parlava, ma non ho capito che ha detto” Nick la stava guardando come si guarda una povera pazza. Nei suoi trent’anni mai aveva sentito una cretinata del genere. Insomma, le ciambelle non parlano.
“E sei  venuta proprio qui perché…”
“Winston mi caccerebbe e Schmidt ci proverebbe tutta la notte” non aveva torto. Il barista guardò l’orologio sul comodino: alle 2.36 non aveva voglia di discutere oltre.
“Va bene” concesse “ma ognuno dalla sua parte”
Jess soddisfatta affondò sotto le coperte.
“Grazie… notte” ma Nick stava già dormendo beato.
La mattina dopo tutto era finalmente tranquillo, almeno fin quando Schmidt non fece irruzione nella stanza di Nick.
“Hey per caso hai visto il mio kimonommioddio” esclamò a bocca aperta svegliando così i suoi due coinquilini.
“Porca miseria ragazzi. Avete. Fatto. Sesso!” urlò prima di lanciarsi fuori dalla camera “Winston, mi devi cinquanta dollari, li ho trovati a letto insieme!”
“A questo punto io devo ammazzarlo” sussurrò Nick tra i denti mentre Jess cercava di capire cosa fosse appena successo.
Fu così che il “Ragazzi ho portato le ciambelle” di Cece venne soffocato da Schmidt che correva intorno al tavolo del salotto inseguito da Nick, il quale, brandendo un mestolo e sfoggiando la sua migliore faccia da tartaruga, gli urlava insulti di tutti i tipi, il tutto accompagnato da Jess che cercava di dividerli e da Winston che ridendo come un cretino ripeteva “Barattolo Schmidt”
Buffi i sogni a volte.



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Angolo Vic
Hey gente! Questa è per Chiara che mi sopporta anche se non sa di che parlo quando scrivo (le voglio un bene dell'anima)
Spero che vi sia piaciuta, io mi sono davvero divertita a scriverla, ed è strano perché in genere pubblico solo roba triste... comunque, mi farebbe davvero piacere se mi lasciaste un commento, positivo o negativo che sia, per farmi sapere cosa ne pensate.
IO AMO NICK MILLER E LA SUA FACCIA DA TARTARUGA.
Ecco, l'ho detto.
A presto!

Vic :D