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Autore: pandaivols    24/05/2013    25 recensioni
▪ DAL PROLOGO:« Signor Hidden, vuole invece rivelare ai telespettatori cosa dovranno aspettarsi i nuovi ventiquattro tributi di quest'anno dall'Arena? » [...]
« Ti dirò la verità, Flickerman: penso proprio
nulla. » Il volto del conduttore era la sorpresa e la confusione fatta persona, così come tutte le altre facce che componevano la platea di quella sala.
Inaspettatamente, dopo essersi goduto la reazione che aveva suscitato, Frank Hidden continuò: « Perché potrebbero aspettarsi veramente
di tutto. »
Un coro di espressioni sorprese - e desiderose di vedere quei secondi Hunger Games in azione - si sparse per tutto il pubblico.
[...]
Il presentatore si alzò, spalancando le braccia ed annunciando a gran voce: « Signore e signori, che i secondi Hunger Games abbiano inizio! »


Ecco a voi, intrepidi capitolini, la seconda edizione dei Giochi della Fame. Chi saranno i ventiquattro tributi pronti ad uccidersi, vivere o morire per la vittoria? Sta a voi deciderlo; e tenete gli occhi bene aperti, avventurosi lettori, perché il pericolo, il sangue e la morte potrebbero essere proprio dietro l'angolo.
Genere: Azione, Sentimentale, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Altri, Altri tributi, Nuovi Tributi, Nuovo personaggio
Note: Cross-over, Lime, Nonsense | Avvertimenti: Contenuti forti, Incest, Violenza
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Il sangue del vicino è sempre più rosso.'
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Piccola, minuscola premessa: vi invitiamo caldamente a leggere le note autore a fine capitolo, dopo aver letto il prologo, naturalmente.
















Il sangue del vicino è sempre
più rosso.

 

 








Prologo
.

You have every right to be scared.






There are some nights I hold on to every note I ever wrote
Some nights, I say "fuck it all" and stare at the calendar
Waiting for catastrophes, imagine when they scare me

Into changing whatever it is I am changing into...

And you have every right to be scared.
[
Some nights (Intro) - Fun]





Il ragazzo del 2 e quello del 3 si azzuffavano nella distesa verde che circondava la Cornucopia. Era uno scontro mortale, quello, ma il tributo proveniente dal Distretto più grigio di tutta Panem era troppo piccolo rispetto al Favorito di quell'edizione. Di quella prima edizione.
Brock - così pareva che si chiamasse il colosso scuro - brandiva la sua spada per cercare di colpire il minore, (s)fortunatamente più rapido di lui nello schivare le mosse. Digrignando i denti e smosso dalla rabbia e dalla ferocia che lo caratterizzavano, riuscì ad afferrare il mingherlino per le spalle e, con una sonora testata, lo fece cadere a terra con un tonfo, dolente, mentre il suo avversario impugnava l'arma e si preparava a dargli il colpo di grazia esattamente al centro del petto.
Alzò le mani in alto, con la spada stretta nelle mani congiunte, quando un sibilo otturò le sue orecchie e qualcosa lo trapassò dalla pancia alla schiena. 
Nessuno si era accorto di lei, nascosta fra gli arbusti della foresta che circondava il piazzale, poco più in là, accovacciata su un ramo, con l'anello di smeraldo che brillava al buio sul suo anulare sinistro e l'arco teso dopo l'imminente freccia scoccata. 
Brock, suo ex-alleato, lanciò l'urlo più lancinante che la giovane tributa dell'1 avesse mai sentito in vita sua; quello si voltò, individualizzandola, mentre rigettava sangue dalla bocca.
La bionda tese nuovamente l'arco, incoccò una freccia ed un attimo dopo quella s'infilzò dritta nella fronte del ragazzo, che cadde a terra mentre veniva privato della sua vita.
Il ventiduesimo cannone sparò, riempiendo l'aria. Il volto del ragazzo del 3 si trasformò in un'espressione speranzosa, quella briciola a cui cercava di aggrapparsi, pensando che forse sarebbe potuto tornare a casa, vivo.
La ragazza non perse tempo: sfoderò la lama che aveva preso alla morte del suo compagno dell'1 e balzò dal ramo dell'albero, atterrando sul terreno e scattando prontamente verso l'ultimo avversario. Quello si rialzò goffamente da terra, recuperando la spada del tributo del 2 e pronto a difendersi; le bionde trecce della giovane svolazzavano mentre correva dritta verso il suo bersaglio, mosse dal vento, ed i suoi occhi verde smeraldo erano fissi sulla sua prossima ed ultima vittima, pieni di rabbia.
L'impatto fra le due lame provocò un sibilo quando si scontrarono, poi con un aumento di pressione del polso, la maggiore disarmò l'altro, facendo volare la spada più in là. Non gli diede nemmeno il tempo di capire cosa stava accadendo, che la sua testa fu mozzata, rotolando per terra mentre il corposi accasciava a terra, privo di vita.
Il ventitreesimo ed ultimo cannone sparò.
Aveva vinto.
Rimase ferma ed immobile, il petto si alzava ed abbassava, forse per l'affaticamento, forse per la troppa rabbia che la pervadeva.
Solo la voce di Titus Bartimeus Bones spezzò il silenzio, riecheggiando nell'Arena: « Signore e signori, sono lieto di presentarvi la vincitrice dei primi Hunger Games, Jewel Walker, tributo del Distretto 1! »




* * *


Una folla di capitolini in delirio applaudiva e fischiava di gioia, emozionandosi per l'ennesima volta in cui vedevano la fine dell'edizione precedente, come se fosse la prima in diretta. 
Jewel Walker faticava a staccare gli occhi da quello schermo, mentre i ricordi di quell'Arena riaffioravano nella sua mente come se fosse stato ieri. Era passato un anno, invece, ma lei la notte ancora piangeva per tutte le morti che aveva causato, tra cui quella di Blaze, il suo compagno.
Chiuse gli occhi, ripetendosi che doveva essere forte di fronte a Capitol City, cercando di scacciare quei fantasmi che persistevano nella sua mente. 
Le urla estasiate della platea attonivano la sua mente, convincendola a voltarsi. Non riusciva a togliere la preoccupazione dal suo viso, vedendo tutta quella gente gioiosa della morte di ventitré persone, ma felici della sua vittoria.
L'amavano.
Jewel si sforzò di regalare un sorriso al suo pubblico, che applaudì ancora più forte, poi la risata di Augustus Flickerman la riportò alla realtà dei fatti.
Su quel palco Augustus sedeva esattamente nella piccola poltrona di fronte a lei, con lo smoking verde acqua, in tinta con gli alti capelli cotonati, la barba e le lenti a contatto poste a coprire quel banale color nocciola con cui era nato. Batteva le mani e rideva, godendosi la morte dell'ultimo tributo, che aveva visto poco prima.
Augustus Flickerman odiava i Distretti di Panem tanto quanto loro odiavano Capitol City, semplicemente perché era risaputo che i Giorni Bui avevano portato via anche la sua promessa sposa; solo che cercava di non darlo a vedere, in fondo era un conduttore ed il suo ruolo si basava sulla perfetta recitazione, ma la sua vendetta consisteva nel mettere in difficoltà i poveri tributi che intervistava. 
Cercò di riprendersi, tossicchiando per non scoppiare nuovamente a ridere, ma lasciando il ghigno sadico sulle proprie labbra. Si voltò verso Jewel, posandole una mano sul suo lungo e stretto abito a squame di serpente, all'altezza della coscia accavallata sull'altra.
Aspettò che il pubblico si calmasse, tirò ancor più in alto il suo ghigno e finalmente parlò: « Sei splendida oggi, Jewel » l'adulò e non perché volesse prenderla in giro, ma perché era la verità.
I soldi della vittoria avevano reso Jewel così ricca da poter essere considerata una capitolina.
« Grazie, Augustus » rispose di cortesia, sorridendogli con gentilezza, ma non abbassando la guardia.
L'uomo si voltò di poco verso il pubblico, spalancando le braccia verso la bionda al suo fianco. « E voi? Non trovate che sia splendida? »
I capitolini gridavano, fischiavano ed applaudivano, trasmettendo l'eccitazione e l'ammirazione che c'era in sala.
« Splendida come il filmato che abbiamo visto prima. Chi è d'accordo con me nel trovare il modo in cui ha tagliato la testa del suo avversario a dir poco meraviglioso? »
Il pubblicò scoppiò più di prima ed Augustus poté farsi sfuggire la sadica risata che tanto stava trattenendo.
Assassino; era quella la parola che Jewel usava per descrivere lui, il pubblico, Capitol City ed anche sé stessa. In fondo Augustus non aveva mai ucciso nessuno, anzi. Era lei quella con le mani macchiate di sangue.
Lo sguardo del presentatore tornò a posarsi su di lei, facendo sparire il sorriso dalle labbra ed assumendo un'espressione particolarmente seria.
Le mani di Flickerman presero quelle della vincitrice e quel gesto affievolì il mesto sorriso che la ragazza del Distretto 1 si era convinta ad inscenare.
« Eri rabbiosa nel tuo scontro finale. » Le labbra di Jewel si contrassero e tutto il suo corpo s'irrigidì per l'imminente domanda. « Deduco che fosse per la morte del tuo compagno di Distretto. Come si chiamava? »
« Blaze » rispose fredda e senza esitazione. « Blaze Price » puntualizzò.
« Certo, Blaze Price » ripeté l'uomo, nascondendo il piacere che provava nello stuzzicarla. « Cosa hai provato quando l'hai visto morire per mano tua? »
Le mani della bionda tremavano per la rabbia e ciò attirò l'attenzione del conduttore, che aveva ottenuto ciò che voleva: metterla in difficoltà. Quel bastardo aveva centrato il punto che la ragazza aveva tanto sperato di evitare; si permetteva di prendersi gioco di lei, chiamando in causa l'unica persona che mai avrebbe dovuto nominare. Ma di certo non avrebbe ceduto così, non gli avrebbe mai dato la soddisfazione di vincere.
« Era necessario per la mia vittoria » si limitò a rispondere, seria, e sperò vivamente, in cuor suo, che chi la stava guardando da casa avrebbe capito.
Il pubblicò applaudì, contenendosi, forse per sostenerla, mentre alcuni sospirarono, ricordando la morte del ragazzo dell'1 in quella prima edizione.
« Certo » sentenziò Augustus, felice di aver toccato quel tasto dolente, ma frustrato per via del modo in cui la ragazza aveva osato tenergli testa. « E' stato duro, ma ti ha reso una vincitrice. »
La diciottenne fece un mesto sorriso, per assecondarlo.
Flickerman si rivolse ancora al pubblico, per allentare la tensione: « Ma in questa serata siamo in attesa per la proclamazione di una nuova edizione degli Hunger Games, che avranno un nuovo vincitore! »
Il pubblicò esordì ed Augustus dovette alzare il tono della voce per sovrastare l'ovazione. « Diamo il benvenuto al consigliere Frank Hidden! »
Gli applausi stavolta non erano di gioia, ma di rispetto; sui volti della folla si poteva osservare l'orgoglio per la propria nazione e ciò che quel nome significava per loro.
Frank Hidden entrò a passo solenne da una delle quinte, guardando di fronte a sé e non rivolgendo neanche uno sguardo al pubblico; non che questo potesse notare dov'erano rivolti i suoi occhi, visto che sopra quell'alto e robusto corpo, stretto in uno smoking tempestato di pietre preziose, vi era un'enorme ed inquietante maschera di cervo al posto della testa. 
Solo pochi di coloro che avevano vissuto gli anni antecedenti ai Giorni Bui ricordavano il vero volto del politico, persino Jewel l'aveva visto da bambina in qualche programma televisivo, ma era passato così tanto tempo da quando Hidden mostrava il suo volto che ora era impossibile averne memoria. Da quando i Ribelli l'avevano rapito e torturato, il suo viso era stato completamente sfregiato ed era irriconoscibile; nemmeno le cure di Capitol City erano riuscite a riportarlo alla normalità ed una maschera era la soluzione migliore per coprire i segni della Ribellione oppressa e sconfitta.
« Signor Hidden, benvenuto! » lo salutò Flickerman, gioioso, mentre l'altro si accomodava sulla poltrona vicino la neo-vincitrice. « Sappiamo che è stato così bravo l'anno scorso che l'hanno confermato come Capo Stratega anche per quest'edizione. »
Hidden attese qualche attimo, poi iniziò il discorso con la sua voce profonda, che avrebbe fatto gelare il sangue a chiunque: « Ho affiancato a lungo il Presidente Rigel e la sua morte è il simbolo che i Giorni Bui non hanno fatto altro che portare disgrazia alla nostra terra. Ma ora affiancare suo figlio per me è un vero onore. Naturalmente sono certo che la mia nomina a stratega è dovuta al mio ingegno, che mi è servito come cancelliere per tutti questi anni. »
« Non ne abbiamo dubbi! » esclamò Augustus, assecondandolo, per poi rivolgersi all'altra intervistata. « Cara Jewel, invece per te questo sarà il primo anno da mentore, l'unica, tra l'altro. Cosa provi? »
« Beh, cercherò di preparare i miei protetti al meglio e spero di portare onore al mio Distretto anche quest'anno » spiegò, cercando di scacciare le pene che altri due adolescenti avrebbero dovuto subire, come aveva fatto lei.
Augustus annuì, tornando all'uomo-cervo. « Signor Hidden, vuole invece rivelare ai telespettatori cosa dovranno aspettarsi i nuovi ventiquattro tributi di quest'anno dall'Arena? »
Nessuno poteva vedere la sua espressione, questo era uno dei vantaggi che aveva contro i suoi nemici, ma il tono della sua voce ad orecchie attente poteva apparire più... divertito. « Ti dirò la verità, Flickerman: penso proprio nulla. »
Il volto del conduttore era la sorpresa e la confusione fatta persona, così come tutte le altre facce che componevano la platea di quella sala.
Inaspettatamente, dopo essersi goduto la reazione che aveva suscitato, Frank Hidden continuò: « Perché potrebbero aspettarsi veramente di tutto. »
Un coro di espressioni sorprese - e desiderose di vedere quei secondi Hunger Games in azione - si sparse per tutto il pubblico.
A Jewel si creò il groppo in gola, vivamente preoccupata, rabbrividendo e sentendo la paura scorrerle nelle vene, come se lei stessa dovesse ritornare nell'Arena; mentre persino lo stesso Augustus era compiaciuto per le parole del Capo Stratega. Il presentatore si alzò, spalancando le braccia ed annunciando a gran voce: « Signore e signori, che i secondi Hunger Games abbiano inizio! »
Lasciando Augustus Flickerman a godersi le ovazioni, la linea s'interruppe, oscurando gli schermi di tutta Panem.





 

La guerra è il massacro di persone che non si conoscono, per conto di persone che si conoscono ma non si massacrano.
(Anonimo)















 








L'angolo di Pandaivols.

Salve a tutti, e benvenuti nel magico mondo di pandamito e Ivola. *sigla*
Questa è una storia interattiva, dove i tributi saranno creati proprio da voi lettori.
Però, cosa molto importante, non è una storia qualsiasi. E con questo stiamo dicendo tutto e niente; quindi, onde evitare spargimenti di insulti nonsense da parte vostra, passiamo immediatamente alle cose serie.

  • Questa è un'interattiva sui secondi Hunger Games che non ha il fine di aumentare le recensioni, né le richiede a scopo di votare i tributi per eventuali evergenze. Votazioni, richieste e moduli verranno svolti privatamente ed indirizzati direttamente alle strateghe; per tanto se volete recensire vorremmo che ci deste un parere sulla trama, per cui ci siamo impegnate e ci stiamo impegnando veramente tanto.
  • Le prenotazioni avverranno tramite recensioni solo ed unicamente per questo capitolo, in seguito tutte le burocrazie avverranno solo ed esclusivamente sul gruppo facebook che verrà creato in seguito.
  • Chiariamo che è possibile creare solo un tributo a testa.
  • Non verranno prese in considerazione recensioni col solo scopo di prenotare, ma solo quelle che ci danno una recensione - da potersi chiamare tale - della storia. Se avete qualcosa in contrario, potete mandarci al diavolo e non partecipare, nessuno vi obbliga, ma dovete capire che non vogliamo assolutamente violare il regolamento di EFP e le recensioni al fine di votazione e le interattive create solo per aumentare le recensioni sono assolutamente vietate e questo non è il nostro caso, perché non è nostra intenzione.
  • Sono concesse prenotazioni a nome di un altro utente, ma solo se giustificate per eventuali problemi o se si vuole occupare un determinato distretto o avete già una storia in comune (ne dubito fortemente che avvenga già così presto, data la sorpresa di quest'edizione); comunque la prenotazione dovrà essere confermata in seguito. Non accettiamo prenotazioni da parte di qualcun'altro solo perché così si risparmia tempo ed in modo da ottenere Distretti Favoriti più comodamente; nel caso non siate soddisfatti del vostro Distretto potrete sempre scambiare il vostro tributo con quello di qualcun'altro chiedendo direttamente all'utente e poi avvertendoci dello scambio.
  • Non inviate le schede nelle recensioni, solo in seguito, rispondendo alle recensioni, vi daremo lo schema necessario ed obbligatorio da seguire, che dovrà essere inviato privatamente a questo account, avvertendo inoltre entrambe le strateghe su facebook o in qualsiasi modo per contattarle.
  • Il vostro tributo non avrà relazioni né con fratelli morti in precedenti edizioni degli Hunger Games - a meno che non sia quella precedente, ma è molto improbabile e chiederne prima l'autorizzazione perché alcuni personaggi sono già stati segnati - e né con i mentori, perché non esistono. Se volete gente morta a caso prendete come esempio/scusa i Giorni Bui, che hanno causato anche fin troppe morti.
  • Il gruppo facebook verrà creato in seguito all'occupazione di tutti - o della maggior parte de - i tributi. Aggiungete Ivana G. Bellamy e Letizia 'Mito' Leo su facebook per qualsiasi quesito e vi chiederemmo gentilmente di lasciare il vostro nome facebook nella recensione o mandandoci un mp.
  • Per ultima cosa, ma non meno importante, vi invitiamo ad inviarci un mp con il numero dei punti recensione che avete ottenuto recensendo al prologo. Non fatevi idee strane, serve a noi per farci un'idea sul metodo che dobbiamo applicare sulle sponsorizzazioni e sui prezzi dei viveri e delle armi che serviranno in futuro ai vostri tributi e che potrete eventualmente comperare. 


Probabilmente abbiamo dimenticato di dire qualcosa, quindi per qualsiasi domanda o dubbio o cotoletta, contattateci privatamente e vi spiegheremo ben benino tutto quello che non vi è chiaro.
Speriamo che immergervi in quest'avventura vi piacerà almeno quanto a noi piace progettarla e realizzarla ♥
Tanti bao a tutti.





 

  
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