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Autore: Filippo1193    24/05/2013    2 recensioni
L'antidoto per l'APTX4869 è stato prodotto e i membri della losca banda sono stati arrestati. Shinichi, quindi, è potuto tornare al suo reale aspetto, e decise, così, di dichiararsi all'amata Ran.
Tuttavia il giovane detective dovrà far fronte a diversi ostacoli, come ad esempio il padre della ragazza, il quale non ha mai visto di buon occhio il ragazzo, specialmente dopo aver fatto soffrire la giovane con la sua lontananza...
Riuscirà il giovane detective liceale a coronare il suo sogno d'amore? E i MIB saranno realmente usciti di scena? Nuovi guai sono all'orizzonte....
Genere: Azione, Sentimentale, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Ran Mori/Shinichi Kudo
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Trama delle parti precedenti dello special
Nei capitoli precedenti Ran era in pensiero per Shinichi perché il ragazzo aveva sempre il cellulare staccato e dopo averlo cercato si è diretta dalla sua amica d'infanzia Sonoko Suzuki. Sonoko aveva chiamato Ran precedentemente e sentendola strana decise di accoglierla a casa sua anche se stava guardando un film. Al termine di esso si accorsero dell'inizio del telegiornale e aumentando il volume sentirono una notizia raccapricciante. Ran è stata accusata di omicidio dal suo amato Shinichi Kudo. Il servizio non è un vero e proprio servizio in quanto il video è stato mandato in anonimo e con l'accordo della Polizia è stato pubblicato ma in parte censurato. Alla vista di ciò tutta Tokyo rimase incredula. Ran intuendo che l'amica non riusciva più a crederla decise di fuggire. L'ispettore Juzo Megure decise di mandare i suoi uomini più fidati nei pressi del bosco dove è avvenuto l'omicidio e proprio lì trovarono un corpo senza vita. Si trattava del corpo di Misa, la nipote dell'agente Takagi. Quest'ultimo si mise a piangere ma quando gli altri agenti trovarono un capello lungo e castano tra il sangue della vittima si placarono i suoi dubbi. Era certo di sapere chi fosse il colpevole così, pieno di rabbia, prese la sua vettura a tutta velocità e si recò a casa di Ran. La ragazza era andata a casa di Shinichi ma non trovandolo e avendo il cellulare scarico decise di tornare a casa sua e ricaricarlo per chiamare il ragazzo. Proprio quando stava per uscire di casa si ritrovò il povero agente davanti pieno di collera. Fortunatamente, proprio quando sembrava stesse per avvenire il peggio, gli altri agenti giunsero sul posto e portarono Ran con loro. Giunti in centrale l’ispettore Megure richiamò i suoi uomini coinvolti nel caso perché decisero di trattenere una ragazza minorenne senza prove a suo carico ma data la loro insistenza decise di far fare il confronto del DNA tra il capello trovato e quello della povera Ran, chiusa in cella. Per ultima cosa ma non di poco conto, l’ispettore vietò all’agente Takagi di conseguire le indagini perché era troppo coinvolto. Poco dopo una troupe televisiva si introdusse alla centrale interrogando l’ispettore il quale rivelò pochi dettagli. Nel mentre l’agente Sato andò a trovare la giovane Ran, la quale accettò il confronto del DNA donando un suo capello e piangendo disse all’agente di essere innocente e di voler tornare il prima possibile in libertà. Intanto in televisione non si parlava d’altro; Questo caso è stato ritenuto il più importante e non fu solo il telegiornale a trattarlo ma anche altri programmi di gossip perché riusciva a far ottenere un alto audience. La giovane Sonoko vedendo la vergognosa evoluzione del caso decise di recarsi alla Polizia mentre la madre di Shinichi, decise di controllare da fuori se l’adorato figlio era tornato a casa ma vedendo tutto spento rientrò a casa del dottore Agasa, non essendo pienamente convinta del fatto che il figlio avesse accusato la sua amata pensando tuttavia che fosse andato alla Polizia per risolvere questo strano ma complicato mistero.Intanto alla Polizia vi erano degli infiltrati e furono convocati proprio loro dall’ispettore per recarsi nella casa del ragazzo. In modo astuto i due infiltrati corrispondenti al nome di Machinaga Miyamoto e Kita Ishida contattarono un loro capo senza lasciare tracce di conversazioni. Kita Ishida è la nipote di Pernod ed è stata affiancata da Miyamoto non per suo volere ma perché si riteneva adatto per la missione. Cosa succederà nell’ultimo capitolo? Chi avrà la meglio, Pernod o Shinichi? Ran sarà finalmente liberata?

Trentasettesimo Capitolo (Shinichi Kudo VS Pernod – Pernod)


«Sonoko io so quanto ci tieni e credimi sono rimasto sorpreso anch’io da ciò…Per me è innocente ma dobbiamo fare il confronto del dna!!!! Non possiamo escludere nessuno purtroppo…»
«Capisco ispettore ma non si può dubitare di Ran!!» disse in lacrime la giovane Sonoko.

A quel punto il telefono dell’ispettore cominciò a squillare.

"Questa doccia ci voleva proprio" pensò il giovane detective Shinichi e dopo essersi vestito uscì dal bagno.
“Sii ora che mi sono pulito posso andare da Ran!! Mi dichiarerò e passeremo diverso tempo insieme” pensò il ragazzo felice percorrendo il corridoio.
Quando giunse davanti al soggiorno una voce dal tono agghiacciante lo chiamò.

«Shinichi Kudo!!»

«Che cosa???» disse l’ispettore Megure sorpreso e poi continuò dicendo «Si, ok…»
«Cosa succede ispettore?» disse Sonoko sperando in una svolta positiva.
«Succede che…Beh…E’ stato fatto il confronto del DNA tra il capello trovato e un capello di Ran…L’esito è risultato positivo» disse l’ispettore portando le mani tra gli occhi come per trattenere le lacrime.
La giovane Sonoko scoppiò in un pianto continuo senza interruzione.
Il suo pianto era simile ad un flusso continuo, senza sosta. Il flusso dell’acqua che scorre dal rubinetto e che si ferma solo se si gira la valvolina e in quel momento era destinato a scorrere di continuo in modo da far diventare gli occhi rossi e far venire il mal di testa elevato.

Il giovane detective Shinichi Kudo, sentendosi chiamato, si voltò e proprio quando era in direzione del soggiorno gli fu puntata la pistola alla tempia e partì il proiettile. Il ragazzo cadde a terra e il suo assassino mise accuratamente tra le sue mani la pistola, in modo da farlo sembrare un suicidio.

A quel punto accese la televisione stando attento a non lasciare impronte e abbandonò l’abitazione.
Una volta fuori accese la sua ricetrasmittente e contattò i suoi uomini.

«Ragazzi, missione completata…Shinichi Kudo è morto!! Entrate e recitate il vostro copione»
«Ok Pernod...Entriamo in azione!!» disse la nipote Kita seguita dall'agente Machinaga Miyamoto.

I due agenti Machinaga Miyamoto e Kita Ishida conseguirono con successo, sotto le direttive di Pernod, il concorso in Polizia.
Pernod non poteva accettare le abilità investigative del ragazzo e si era ripromesso che l’avrebbe tolto di mezzo sin da quando il detective fu coinvolto contro l’organizzazione, così, proprio quando Shinichi rivelò tutto all’agente Takagi e riuscirono ad arrestarne i membri, lui decise di farsi arrestare di proposito perché era consapevole del fatto che avrebbe avuto la possibilità di fuggire quando lo riteneva più consono dato che aveva diverse amicizie tra i componenti dello Stato e della Polizia.
Una volta libero il malvivente decise di tornare alla sua vecchia base operativa, per preparare un piano, ma quando vi entrò sentì le urla del giovane Koichi, così piazzando dei registratori e degli auricolari pianificò una serie di delitti perfetti. Di Koichi, infatti, non si seppe più nulla e l’unico che poteva dire qualcosa era proprio Shinichi, il nemico principale di Pernod.
Pernod era consapevole del fatto che se Koichi fosse rimasto in vita sarebbe stato un testimone scomodo in quanto sapeva che Shinichi all’ora del delitto non si trovava affatto nei pressi del bosco bensì nel rifugio e dato che Koichi era un tipo, secondo Pernod, abbastanza stupido e impulsivo, senza ombra di dubbio avrebbe spifferato tutto e proprio per questo motivo decise di eliminarlo.

Pernod aveva un altro segreto.
Una notte la madre di Misa e quest’uomo ebbero una relazione e fu proprio da quella relazione che nacque Misa.
La donna non voleva accettare ciò così finse che il suo uomo fosse un altro, sposandolo.
Dopo anni la donna disse la verità a Pernod e così mentre lei era particolarmente felice per essersi rimossa questo pensiero dalla mente, lui non poté accettarla.
Avrebbe tanto voluto riconoscere la figlia e così dato che non gli era possibile decise di mandare uno dei suoi uomini nei pressi del bosco, dove era certo che la donna si sarebbe diretta, e di investirla.
L’agente Takagi non seppe niente di questa relazione tra Pernod e la sorella anche perché fu l’uomo di Pernod a recarsi giornalmente in ospedale, in modo da evitare che il capo potesse vedere precedentemente Takagi e che la donna, una volta sveglia, potesse riconoscerlo e trarre la conclusione mandando a monte i suoi piani.

Quando Pernod uscì di prigione, decise di recarsi dalla figlia Misa.
Lei, dopo aver saputo la verità, si tolse la vita perché non poté accettare di avere un padre delinquente anche se la ragazza non poteva immaginare che con la sua morte, il padre avrebbe portato al termine il suo piano.

I due agenti giunsero a bordo della volante nella villa di Shinichi e vi entrarono.


“Perfetto…Shinichi è stato fatto fuori!!” pensò la giovane Kita e disse «O No Shinichi!!! Cosa succede?»
«Agente Ishida!! Chiami l’ambulanza!! Magari riusciamo a salvarlo…Informi anche l’ispettore, svelta!!» disse l’agente Miyamoto agitato.

Mentre l’agente Ishida uscì per avvisare l’ispettore telefonicamente, l’agente Miyamoto si avvicinò al povero Shinichi e a quel punto notò che il ragazzo respirava molto affannosamente.
“Giovane detective…Non dovevi affatto intrometterti…Mi dispiace dover recitare il copione ma tutto deve sembrare un suicidio, tanto che lo dimostra anche la tv accesa…A questo punto…Porterò io al termine la missione” dopo aver pensato ciò strinse le sue mani al collo della vittima in modo da ucciderla del tutto.
Fece ciò senza dire niente alla sua compagna perché ne lei ne suo zio Pernod avrebbero accettato di non aver compiuto bene la missione e con un richiamo simile sarebbero stati dei guai seri per il ragazzo.

«Ispettore Megure…Mi dispiace avvisarla che il giovane Shinichi Kudo si è tolto la vita!!» disse la giovane Kita in lacrime.
«Cosa??? E’ assurdo!! Non è possibile…Stiamo venendo…» disse l’ispettore sconvolto.
La giovane Sonoko a quel punto si preoccupò e chiese all’ispettore le novità.
Quando seppe tutto lasciò il commissariato dirigendosi nella villa di Kudo.


Dopo poco tempo la villa Kudo si riempì di volanti tanto che i vicini si allarmarono. Tra i vicini allarmati vi erano anche i genitori di Shinichi e il dottore Agasa che scoprendo quella che sembrava la verità rimasero allibiti.

«Noooo!!! Perché?» dissero i genitori in pieno sconforto.
Tutti iniziarono a piangere, chi prima chi dopo. Nessuno si trattenne; nemmeno chi voleva dimostrarsi più forte.
Del resto, il pianto non è segno di debolezza.

Poco dopo giunsero anche le emittenti televisive.
Questa triste notizia fece il giro del mondo integralmente, senza tralasciare alcuni dettagli.

Intanto la giovane Ran ricevette un sms dalla madre. Il messaggio non poté leggerlo in quanto il suo cellulare era rimasto a casa.
“Amore io e tuo padre stiamo finalmente insieme…Si è risolto tutto tra noi due”

Poco dopo giunse sulla scena del delitto anche la povera Shizuka in lacrime. Nessuno poteva credere a ciò anche se apparentemente sembrava proprio un suicidio. Un suicidio, si spiegò nei giorni successivi, perché il ragazzo non riuscì a proteggere l’amata trattenuta in prigione.

Si tratta proprio di un amore impossibile. Un amore nato sin dall’infanzia ma riconosciuto dopo anni anche se è rimasto pur sempre impossibile.

Fine 1^ Parte

E' giunto il momento di salutarvi e ringraziarvi per avermi seguito :) Ora comunque vorrei sapere da voi cosa ne pensate del finale; vi ha commosso almeno un po?

   
 
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