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Autore: Padme86    10/12/2007    17 recensioni
ciao a tutti! visto l'apprezzamento ricevuto verso la song-fic "You'll be in my heart, per la vostra gioia ho deciso di pubblicarne una versione dettagliata! Kei viene costretto da suo nonno al tornare al monastero! in quel posto così orribile Kei incontrerà una ragazza. ben presto questa giovane diventerà la sua unica speranza di non sprofondare più nelle tenebre! lasciate un commentino, anche negativo! anche questa voglio dedicarla a tutte le mie amiche che mi sono state vicino! baci baci Padme86
Genere: Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kei Hiwatari, Nuovo personaggio
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Ciao a tutti! Visto che la mia song-fic “You’ll be in my heart” è stata molto apprezzata, ho deciso di pubblicarne una versione più dettagliata! Spero che vi piaccia! Questa è ambientata dopo la terza serie! Kei è stato costretto da suo nonno a tornare al monastero, ora sotto il suo totale controllo. In quel posto così crudele e freddo Kei incontrerà una ragazza. Ben presto questa giovane diventerà la sua unica speranza di non sprofondare di nuovo nelle tenebre… Spero che vi piaccia! baci baci a tutti e commentate!


Credeva di essere finalmente libero.. ma si sbagliava. Avrebbe dovuto immaginare che suo nonno non avrebbe mai ceduto. Lo aveva preso senza il suo consenso e portato di nuovo in quel posto orribile in cui aveva giurato di non entrare mai più. Ma non aveva scelta; suo nonno era stato chiaro.. o tornava con lui o i suoi amici sarebbero morti. A malincuore aveva lasciato i suoi unici amici.. la sua vera famiglia. Non li aveva neanche salutati.. in cuor suo sapeva che era stato meglio così; non sopportava gli addii. Nella sua stanza Kei Hiwatari pensava a quanto fosse ingiusta con lui la vita. Proprio adesso che le cose per lui stavano andando bene e finalmente poteva vivere in pace e tranquillità con i suoi amici.. poi quella telefonata…

- Inizio flash-back-

Kei sta dormendo beatamente a casa di Takao quando il suo telefonino comincia a vibrare. Stancamente si alza ed esce per rispondere al cretino che aveva il coraggio di chiamare a quell’ora.

K: pronto?

?: ciao nipote mio. Sono tuo nonno Sochiro.

A Kei il cuore si fermò per un secondo.. non era possibile. Lui doveva essere in carcere. Come aveva fatto trovarlo? Pensò che forse era un incubo.. ma purtroppo non lo era..

K: no.. nonno.. che cosa vuoi?

S: voglio che torni con me. In Russia, al Monastero.

K: non se ne parla!!

S: non te lo sto chiedendo Kei. Ti conviene non fare storie o puoi dire addio ai tuoi cari amici. Decidi tu.

Kei era terrorizzato.. sapeva bene che suo nonno era capace di fare una cosa del genere, e non voleva che ai suoi amici succedesse qualcosa. Non aveva scelta.. doveva accettare.

K: se accetto, lascerai stare i miei amici?

S: certo. Di loro non mi importa, io voglio te.

K: quando e dove?

S: vieni alla villa tra un’ora esatta. Abbiamo il volo tra 2 ore.

K: ci sarò..

S: bene nipote mio. Hai fatto la scelta giusta. A tra poco allora.

Kei riagganciò il cellulare. Le lacrime gli scendevano ribelli dagli occhi.. non aveva avuto scelta. Cercando di fare meno rumore possibile, prese tutte le sue cose, scrisse due righe ai suoi amici e uscì dalla casa di Takao.. rimase un minuto buono ad osservare quella casa.. i suoi amici.. chissà se li avrebbe mai rivisti. Con una lacrima sul viso, si allontanò da lì per dirigersi alla villa.

-Fine Flash-Back-

Come aveva potuto accettare? Perché suo nonno non lo lasciava in pace? Perché non poteva vivere la sua vita libero e sereno come tutti? Si tormentava con i perché.. sdraiato sul suo letto Kei osservava il soffitto. Voleva tanto addormentarsi e non svegliarsi più.. ma il bussare alla porta lo distolse da quel pensiero.

K: chi è?

G: signor Hiwatari, suo nonno vuole parlarle.

K: che cosa vuole?

G: non lo so. Mi ha solo detto di venirla a chiamare.

K: d’accordo.

Sbuffando Kei si alzò ed uscì dalla stanza. La guardia che lo aveva chiamato lo condusse nell’ufficio di suo nonno.. quello che una volta era di Borgof. Una volta entrato notò che c’era qualcuno nella stanza.. una ragazza..

S: entra nipote. Lei può andare.

La guardia salutò con un cenno del capo ed uscì. Kei intanto era davanti alla scrivania di suo nonno.. osservò la ragazza che era nella stanza; doveva avere all’incirca 17 anni, capelli lisci e scuri, occhi color acquamarina, pelle chiara, un viso liscio e a dir poco perfetto. Rimase per un attimo incantato nel guardarla.. sembrava un angelo. La voce di suo nonno lo riportò alla realtà.

S: allora Kei, ti domanderai perché ti ho fatto chiamare.

K: in effetti si. Mi stavo riposando.

S: bhe, volevo presentarti il nuovo “acquisto” della nostra organizzazione.

Kei sentì il sangue ribollirsi nelle vene.. per suo nonno la gente non aveva nessun valore. Quella ragazza così angelica, per lui era un “acquisto”. A quanto pare suo nonno era più che deciso a portare avanti il suo progetto; aveva trasformato il monastero in una specie di “scuola per assassini”. Era assurdo ed orribile. Ma cosa ci faceva quella ragazza lì? Come poteva un essere dall’aspetto così angelico ed innocente aver accettato di entrare in posto come quello?

S: Kei, lei è Nika Rosmulova. È una giovane molto promettente e farà strada nella nostra organizzazione.

Kei notò che la ragazza era calma e ferma. Sembrava una statua di ghiaccio.. eppure qualcosa non gli tornava. I suoi occhi.. c’era come un velo di tristezza e disperazione. No, non era lì di sua spontanea volontà. Di questo che Kei sicuro al 100%

K: e cosa c’entra con me? Cosa credi che mi importi dei poveri “soldatini” che recluti?

S: vedi Kei, Nika non è un “soldatino” come gli altri. Per questo devo affidarla alle cure del mio “soldato” più fidato; tu.

K: cosa? Io dovrei occuparmi di questa mocciosa?! Ma che ti passa per la testa?!

Sochiro si alzò e sbattè violentemente le mani sulla scrivania. Kei rimase fermo e notò che neanche la ragazza aveva fatto una piega. Doveva essere una ragazza molto diversa dalle altre. Il tono tuonante di suo nonno lo riportò alla realtà.

S: ti devo ricordare il perché sei qui?!! Tu farai quello che ti dico Kei!! dovrai occuparti di Nika e prepararla a dovere!! Mi hai capito?!

K: non c’è bisogno che urli, ci sento. D’accordo, lo farò.

S: molto bene. Conducila nella sua stanza, è quella accanto alla tua.

K: bene. andiamo ragazzina, forza!

Nika non disse nulla. Accennò un saluto con il capo a Sochiro ed uscì dalla stanza con Kei. IL ragazzo era molto inquieto.. quella ragazza era strana; aveva perfettamente mantenuto il controllo di fronte all’ira di suo nonno e la cosa non era da tutti. I due non si rivolsero la parola per tutto il tragitto, quando finalmente arrivarono alla stanza della ragazza.

K: vieni entra.

Nika, senza dire niente, entrò nella sua stanza. Era come tutte le altre.. fredda e buia. La ragazza mise a terra il suo borsone e si sedette sul letto, fissando il pavimento. Kei non potè non notare lo stato d’animo della ragazza; uguale al suo, triste e inquieto. Gentilmente si avvicinò al letto e si sedette accanto a lei. Se proprio doveva occuparsi di lei, voleva farlo nella maniera migliore possibile.

K: allora.. così ti chiami Nika vero?

La ragazza fece di si con il capo.. si vedeva che, in fondo, aveva paura.

K:  è un bel nome. bhe, io sono Kei. Se hai bisogno di qualcosa rivolgiti a me. Dormo nella stanza accanto alla tua quindi chiamami se hai bisogno ok?

La ragazza non disse nulla e Kei pensò che non era il caso di forzarla così si alzò dal letto e si diresse verso l’uscita. Ma quando fu sulla soglia della porta, la voce di Nika lo chiamò.

N: Kei?

Kei pensò che in vita sua non aveva mai sentito una voce così angelica.. si girò lentamente e la guardò con tutta la dolcezza di cui era capace. Non voleva turbarla.. ora era una persona diversa, più aperta ed emotiva. Ed intendeva restare così, non aveva intenzione di tornare il ragazzo spietato di un tempo. Ci aveva messo molto tempo a cambiare in meglio e non voleva assolutamente ritornare nelle tenebre..

K: dimmi.. cosa c’è?

N: potresti.. restare qui ancora un po’?

K: certo.

Si avvicinò al letto e vi si sedette di nuovo. Stavolta la ragazza però non fissava il pavimento ma lui. I loro occhi si incontrarono per un secondo, ma che per Kei fu un’eternità.. non si era mai sentito così. Nika allungò la mano e sfiorò quella di Kei.. il ragazzo, non sapendo cos’altro fare, la prese e la strinse.

K: allora, vuoi dirmi perché sei qui?

N: non posso per ora…

K: come sarebbe? Perché non puoi dirmelo? Puoi fidarti di me..

N: lo so.. anche se non ti conosco, sento di potermi fidare di te..

K: davvero? e come?

N: i tuoi occhi..

K: i miei occhi? Che vuoi dire?

N: non sono come quelli di quell’uomo, freddi e crudeli, sono pieni di calore e sincerità.. ma per ora non posso dirti perché sono qui. Voglio solo che resti con me.. non mi va di restare sola.. per favore..

Kei non capiva le parole di quella ragazza, ma più la guardava e più qualcosa si faceva strada in lui.. un sentimento del tutto nuovo, qualcosa che non aveva mai provato prima di guardare negli occhi quella bellissima ragazza. Anche Nika, dal canto suo, continuava a fissarlo. Pensò che in vita sua non aveva mai visto un ragazzo così bello; alto, altletico, un viso dai lineamenti perfetti ed occhi color ametista che ti trasmettevano calore solo a guardarli.

K: d’accordo Nika.. resterò con te. Capisco come ti senti, anche per me è stato lo stesso. Resterò qui finché non ti addormenti ok?

N: va bene. grazie Kei.

K: di nulla. d’altronde devo occuparmi di te no?

Il ragazzo sorrise e si sdraio sul letto della ragazza e le si sdraiò affianco a lui. Nika, come se niente fosse, appoggiò al testa sulla spalla del ragazzo. Kei arrossì leggermente; non era mai stato così vicino ad una ragazza! Tuttavia la lasciò fare.. quella ragazza aveva bisogno di conforto. Anche lui come se niente fosse, alzò il braccio e cominciò ad accarezzare i capelli di Nika. La ragazza non disse nulla e lo lasciò fare.. quel semplice ed innocente contatto la faceva stare bene; sentiva che di quel ragazzo si poteva fidare. Passarono così circa una mezz’oretta, poi Nika si addormentò, con la testa ancora appoggiata sulla spalla di Kei.. il ragazzo notò che Nika si era addormentata e voleva tornare nella sua camera, ma aveva paura di svegliarla. Così decise di restare con lei.. la guardava dormire.. aveva un’espressione così serena e dolce sul viso. Cosa ci faceva una creatura tanto angelica ed innocente nel posto che assomigliava di più all’Inferno? Con questo pensiero anche Kei si addormentò tenendo sempre tra le braccia Nika…


Voilà! Ed il primo capitolo è concluso! Spero che vi piaccia! ringrazio chiunque abbia la pazienza di commentare! Ci vediamo al prossimo capitolo!


Un bacione a Nissa, Eagle Fire, PanSon, Iria, VampiroSolitario91, Kikka89, Burrekko Catto ed Extreme_Punk_Girl! Grazie per aver commentato la song-fic! Baci Baci a tutti!

Alla prossima! Commentate Please! Baci baci Padme86

  
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