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Autore: Hope it    25/05/2013    0 recensioni
Cara distanza,
stavolta ho vinto io. O meglio, il mio sogno ha vinto. Perchè io ho incontrato le persone più importante della mia vita. Perchè io li ho visti, io ho cantato con loro, ho pianto per loro e nessuno è riuscito a fermarmi. Ho raggiunto il mio scopo, ho raggunto il mio sogno, tutto quello che desideravo stava in un ''ciao principesa'', in un ''voi siete tutte le mie giuliette!'', in un semplice '' crazi millee'.
Non m'importa più del resto, io ho vinto.
Verona, 19 maggio 2013.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: Bondage
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ore 2.33 giorno 20 maggio 2013.


è presto, ma io non riesco ancora a dormire, non riesco a non pensare a tutto quello che è successo poche ore fa. Ho ancora le orecchie tappate per il tanto rumore, per le urla, per la musica assordante, ma non mi da poi tanto fastidio. Sono passate solo due ore, da la realizzazione del mio sogno. Due ore, da quando ho visto quei cinque angeli. Due ore. Non riesco a credere che sia già finito tutto. Non mi sembra vero. Sono qui, sdraiata sul letto, cellulare in mano e cuffie, stringo a me la fascia che ho comprato, con i loro volti disegnati. Me li fa sentire più vicini, mi da la sensazione che siano ancora qui, davanti a me.  Mi guardo intorno, nella stanza buia, ricordando con gli occhi lucidi, tutto quello che è successo, da 24 ore fa, ad ora.

ore 12. 52, 24 ore prima (19 maggio)

il mio cellulare s'illumina, mi era arrivato un messaggio, la mia migliore amica '' siamo arrivati'' aveva scritto. Era davanti al cancello di casa mia, con i suoi genitori.  Uscii di casa di corsa e le andai in contro. Era una giornata di sole, calda. Sembrava il riflesso perfetto del mio umore, visto che tra poche ore avrei incontrato le mie ragioni di vita.  Salutai la mia amica, Elisa, poi salii in macchina con lei. Durante il viaggio, da Padova a Verona ascoltammo tutto il loro cd, cantando le canzone che, ovviamente, sapevamo a memoria. Era tutto perfetto, la giornata perfetta. Ero cosi agitata e felice, cosi esaltata, non mi rendevo nemmeno conto, che mancavano solo poche ore, poche ore al coronamente del mio sogno. Arrivati a Verona, attraversammo la città, per andare all'arena. Rimasi stupita, dalla miriade di gente che c'èra. Milioni di Directioners, giravano per la città, ridendo e scherzando. La città era letteralmente invasa, da noi ragazze. Ci avvicinammo ancora all'arena, dove ancora più ragazze, facevano la fila davanti all'entrata. Ci mettemmo tra loro e tutte insieme, iniziammo a cantare. Ci riprendevano, ci facevano foto, non era mai capitato che ci fosse tutta questa gente davanti all'arena. Eravamo tantissime, tutte qui, per realizzare un sogno, che aspettavamo da anni, e anni. Rimanemmo quasi quattro ore, ad aspettare. Ad un certo punto, spuntò dall'arena un ragazzo biondo, con un cappellino rosso e un paio di occhiali da sole neri. Lo riconobbi subito. Lui era Niall Horan. Tutte iniziarono ad urlare, a riprenderlo, mentre lui ci salutava, rideva. il sorriso più bello che avessi mai visto, davvero. Era la perfezione in persona. iniziammo tutte ad urlare ''WE LOVE YOU! WE LOVE YOU!'' dovevano sapere, l'amore grande, che noi provavamo per loro.
Pochi minuti dopo, finalmente si aprirono le porte. Riuscimmo a entrare velocemente, ci posizionammo sulle gradinate, dove si vedeva benissimo. Dopo quasi un'ora le luci si spensero, l'arena inizò a tremare, le fans ad urlare, le lacrime iniziarono a scorrere, il Take Me Home tour ebbe inizio.
La musica partì, Up All Night, sbucarono dal nulla, come cinque angeli dal cielo. Cominciarono a cantare, ridevano, saltavano, si divertivano. Diecimila Directioners cantavano con loro, diecimila anime, diecimila cuori, insieme, per una notte. Si stupirono,nessuna di noi urlava, tutte cantavano, capirono che li amavamo davvero, ''voi siete tutte le mie Giuliette!'' disse Harry, il ricciolino dagli occhi cosi verdi. ''Best fans in the word!' urlarono, non sapendo che per noi loro erano i migliori idoli del mondo, non c'èra paragone, con nessun altro. Erano perfetti, era la serata perfetta, la magia di quella sera, di quell'arena, di quei ragazzi, non si potrà mai eguagliare. SI, prorpio una magia, la magia più bella, quella che crea il legame più forte, tra una semplice fan e la sua ragione di vita, un idolo. Ho cantato, ho  ballato, come se non ci fosse mai stato un domani, come se il mondo avesse dovuto finire da un momento all'altro. In fondo, da una parte era così. è stata la serta più bella della mia vita, posso giurarlo, non si ripeterà ancora, ma sono sicura, che nel mio cuore, resterà, per sempre.

  
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