- Ricordo una sera di settembre, faceva ancora caldo stranamente.
La piscina era ancora piena di acqua calda, c'erano le rose sul bordo, e piccole luci attaccate alla scaletta.
Ricordo i sorrisi di Jane.
Strano.
Chi diavolo è Jane ? -
Dipende dal mondo in cui li si voleva guardare.
Fissava la parete bianca dell'ospedale, non c'era nulla in quella stanza; un letto bianco, un comodino bianco, séparé bianchi e muri bianchi.
Era tutto così spento, in più quella stanza aveva un forte odore di ammoniaca che le dava il voltastomaco, era tutto troppo candido, le sembrava di esser morta, avrebbe voluto esserlo.
Quell'incidente le aveva portato via tutto, le aveva confuso tutto.
Le era rimasto solo qualche ricordo confuso, solo qualche frammento.
Non riconosceva sua madre, ne suo padre, per non parlare degli amici.
Era già qualche giorno che aveva in mente quella scena, doveva avere più o meno 9 anni e so trovava in un grande giardino, c'era una grande piscina e insieme a lei una bambina della sua età, ricordava i lunghi capelli rossi della bimba, il suo sorriso eccezionale e i suoi occhi verdi.
Le mancava solo un piccolo dettaglio.
Chi era ora ?
Questa domanda la assillava. Ricordava anche il suo nome - " Jane - sussurrava a bassa voce - perché riesco a ricordare solo lei ? ".
Questa domanda la tormentava.
Perché ?
Perché ricordava solo un momento della sua infanzia con una bambina che fino a quel momento non aveva rivisto ?
Le si erano presentate tante persone da quando aveva riaperto gli occhi, ma nessuna che rispondesse a quel nome.
Quante domande le frullavano in testa.
Quanti perché che doveva trovar risposta.
Sofia .