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Autore: Tomlinsonsmile98    26/05/2013    1 recensioni
Un louis bulimico, un amore incondizionato e un menagment spietato. Cos'altro?
Leggete e fatemi sapere se vi piace c:
E' UNA LARRY, NON VOGLIO OFFESE, NESSUNO VI OBBLIGA A LEGGERLA.
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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PREMETTO CHE HO SCRITTO QUESTA FAN FICTION ALL'UNA DI NOTTE, E CHIEDO SCUSA PER GLI ORRORI DI ORTOGRAFIA.
SPERO VI PIACCIA, LEGGETE E RECENSITE c:
I'm @xonedstairs on twittah

 
Oggi sono tre anni che sono nella band. Tre anni che vengo escluso da molte fans, che ricevo offese per il mio aspetto fisico per la mia voce considerata 'affemminata' da molti, che vengo definito 'la pecora nera' del gruppo.
Me ne sono sempre vergognato, è sempre stato questo il mio punto debole, sapete? molti dicono che l'aspetto esteriore non conta perché lo specchio non può mostrarti la vera parte di te. Dicono anche che ci si innamora di ciò che una persona ha dentro . STRONZATE, STRONZATE E ANCORA STRONZATE. Infondo, lo sappiamo tutti che nella società di oggi, ma soprattutto nel mondo dello spettacolo, è il così detto 'biglietto da visita' l'importante.
 
Ho appena finito di mangiare con i ragazzi un hamburger che corro in bagno. Ci risiamo, risiamo al punto di partenza. I soliti fottutissimi sensi di colpa.
Mi guardo allo specchio e vedo ciò che non vorrei vedere: un Louis tomlinson diverso dai tempi di xfactor. Un Louis triste,e grasso. Lentamente mi accascio ai piedi water, e iniziano i primi conati di vomito. Molti questa la definiscono 'malattia' chiamata anche Bulimia, mentre a me piace semplicemente chiamarla 'abitudine'. Già, un'abitudine che si presenta dopo ogni pasto. Come una sigaretta per un fumatore, per capirci. 
Guardo l'orologio e noto con dispiacere che sono già passati 5 minuti. Mi affretto a pulirmi la bocca, a sciacquarmi la faccia e a tornare fuori dai miei migliori amici e dal mio fidanzato, harry styles. 
'Lou, dov'eri finito?' chiese vedendomi tornare con la faccia bianca.
'scusate, mi sono sentito leggermente male' accennai un sorriso.
'non sarai mica incinto?!' domandò il solito Niall, con la sua solita disinvoltura e ridendo contagiando anche gli altri.
Io però, mi limitai semplicemente a farfugliare qualche parola sottovoce.
Alzai lo sguardo e notai che Harry mi stava fissando. Sapeva che c'era qualcosa che non andava in me. Aveva cercato di parlare con me molte volte quando eravamo nel nostro letto e sentiva i miei singhiozzi semi soffocati, senza risultato. Solitamente, mi affrettavo a trovare una scusa come 'beh, lo sai, il tour mi sta stressando, il menagement ci sta addosso e odio tenere la nostra relazione nascosta' e in parte era anche vero. Mi uccideva. Tutto quello mi stava uccidendo. Avevo le parole e il coraggio per gridare al mondo ciò che provavo per il MIO harry, ma non potevo. 'Siete nel BOOM delle vostre carriere, non potete fare outing ora!' continuavano a ripetere.
Ma voi come vi sentireste a dover nascondere l'unica cosa bella che avete? E' come se aveste un diamante, il più bel diamante del mondo, ma non potreste mostrarlo a nessuno. 
Tornando a casa dal fast-food harry decise di lasciare il posto di guida a Liam, per stare un po' dietro con me.
Si sedette accanto a me a mi avvolse a lui con un braccio. Era strano pensare a come le cose fossero cambiate: prima ero io quello più grande, più cresciuto tra i due, quello che doveva proteggere l'altro. Harry era sempre stato il ragazzo dai riccioli, le fossette sulle guance e gli occhi verdi che si faceva coccolare.
Ma adesso le situazioni si erano miseramente invertite. Ora Lui era quello che mi consolava nelle notti 'buie', che mi difendeva dalle offese se necessario. Era lui quello con i muscoli ben scolpiti. La sua faccia, nell'ultimo anno aveva assunto dei tratti più decisi e pronunciati. Se prima era perfetto, adesso non saprei come definirlo.
'a casa ci divertiamo un po''
Mi sussurrò nell'orecchio, ed io venni scosso da un brivido.
Ecco, questa era una cosa che non era cambiata: l'amore che provavo per lui, le sensazioni erano rimaste inalterate.
Nel giro di poco, arrivammo alla porta della nostra accogliente villetta. Estrassi le chiavi dalla tasca e la aprii delicatamente.
Allungai la mano per cercare l'interruttore ma la mano di Harry mi fermò, e piano piano iniziò a risalire il braccio, fino ad arrivare alla spalla ed infine al collo.
Lo accarezzò delicatamente, e con le sue morbide labbra mi stampò un dolce bacio sulla bocca. Feci cadere le chiavi sul pavimento e lo abbracciai, stringendolo forte a me, come a non volerlo mai più lasciar andare. 
'andiamo su, amore'.
Dio, quanto lo amavo quando mi chiamava in quel modo. 
Mi fece strada stando a tento a non farmi inciamparte e scalino dopo scalino arrivammo in camera. C'era la luna piena stasera, che illuminava l'intero letto.
Ci tolsimo le magliette, i pantaloni e tutto ciò che ci rimaneva addosso e facemmo l'amore per ore. 
Quando lui si addormentò, mi ritrovai da 'solo' a pensare a me, a quello che mi stava accadendo, a come mi stavo riducendo.
'non voglio più mangiare niente, devo farlo per harry, sono sicuro che se io ingrassassi ancora, mi lascerebbe andar via' continuavo a ripetermi tra me e me. Le lacrime a quel punto iniziarono a rigarmi i volto. Mi sciolsi il più gentilmente possibile dall'abbraccio di Harry e andai in bagno. 'sto cadendo in basso, non posso più vivere così' e un singhiozzo di troppo uscì dalla mia bocca. Sentii Harry alzarsi dal letto e lo vidi spuntare dalla porta. Non volevo che mi vedesse in quelle condizioni. 
Grazie a dio non fece domande. Si limitò a dirmi 'ci sono qua io, lo sai che ti amo, non me ne vado' e mi riportò a letto.
Il giorno dopo, mi preparò la colazione, che io puntualmente rifiutai con un cenno disgustato del capo. 
'LOUIS MANGI POCO E NIENTE IN QUESTI GIORNI, SI PUO' SAPERE COSA TI STA SUCCEDENDO?!' quella era la prima volta che si rivolgeva a me così.
Scrollai le spalle, mi asciugai gli occhi e me ne tornai in camera.
I giorni passavano, ed io continuavo a perdere peso ed Harry a non parlarmi. Avevo definitivamente perso il controllo della situazione.
 
Qualche settimana dopo, quando ormai ero allo stremo delle forze, Liam e Zayn ci invitarono a pranzo.
'Ragazzi, come al solito siete in ritardo!' Esclamarono Zayn e Liam quando ci videro!
'Niall non ce la faceva più, così si è avviato al ristorante per mangiare!' disse soffocando una risata. 
Al tavolo, Harry ordinò per me un Hot Dog con delle patatine fritte. Cose grasse, portano tante calorie ed esse portano ad ingrassare, ed era chiaramente ciò che non volevo fare.
Cercai di oppormi, ma lui mi fulminò con lo sguardo. Mezzo panino, qualche patatine e dopo nemmeno mezzora, ero di nuovo in un fottuto bagno in ginocchioni. Strano a dirsi, ma nell'ultimo periodo avevo frequentato più bagni che persone. Mi infilai due dita in gola e vomitai, di nuovo. Dopo qualche secondo, sentii qualcuno bussare alla porta. Era harry, ci avrei scommesso la mano destra. Cercai di tirarmi su il più in fretta possibile e di tirare il discarico. 'MERDA, NON VA' dissi, forse con tono di voce alto. Un po' TROPPO alto. Bussò di nuovo. Provai ad alzarmi, ma non ce la facevo. Mi girava la testa. Cercai di allungarmi il più possibile verso la porta, la aprii e ricaddi giù. Non volevo che vedesse come mi ero ridotto, ma ormai era troppo tarti. 'LOUIS, HAI VOMITATO SANGUE!' 
'io.. lo so.' 
'NON TI BASTAVA ESSERE MEZZO ANORESSICO? ANCHE BULIMICO DOVEVI DIVENTARE?! SEI UN IDIOTA LOUIS, UN COMPLETO IDIOTA'
'Harry devo parlarti.. puoi portarmi a casa?' sapevo che dovevo dirgli come stavano le cose, non avevo scelta.
Non fece parola, mi prese in braccio e mi portò fuori dal ristorante, fino alla macchina. Mi mise giù, ma non riuscivo a reggermi in piedi. Capii che forse sarebbe stato meglio se lui avesse aperto la portiera.
Arrivammo a casa, mi prese tra le sue grandi braccia, mi portò dentro e infine mi ripose sul letto. 
'Harry, io stavo solo cercando di piacere a te, io non volevo..'
Subito dopo mi pentii di ciò che avevo detto.
'PIACERE A ME LOUIS? COSA SIGNIFICA PIACERE A ME?!'
'significa che non volevo essere grasso. Se avessi messo qualche chilo in più qualche mese fa, non ti sarei più piaciuto, e te ne saresti andato!'
Si sedette accanto a me e si mise le mani in testa. La rabbia aveva fatto posto alla disperazione.
'avrei dovuto fermarti, avrei dovuto dirti più volte quello che provavo, avrei dovuto farti capire più spesso che per me sei sempre perfetto, indipendentemente dal fisico. Io ti amo per quello che sei' disse con voce tremolante.
si sentiva responsabile per tutto questo. Ma lui non c'entrava niente. 
'Non è colpa tua Harry, forse sono stato uno sciocco io' cercai di blaterare tra un singhiozzo ed un altro. 
A quel punto, mi dette un bacio affranto, ma pieno d'amore. Un amore che effettivamente non mi aveva mai dimostrato prima. Si stese accanto a me e mi abbracciò forte. Il telefono squillò ma per la prima volta lui lo ignorò ed infine lo spense.
Da quel giorno le cose cambiarono. Harry decise di farmi entrare in fisioterapia, sospendendo il tour e le varie interviste.
Fu un periodo buio, pieno di pianti, pieno di sforzi, ma infine anche pieno di soddisfazioni.
L'ultimo giorno di riabilitazione, i ragazzi vennero a prendermi in ospedale. Niall aveva una pizza tra le mani e come gli altri, un sorriso smagliante.
Il MIO ragazzo, che aveva passato la notte con me, dormendo su una poltrona, anche se con occhi stanchi, sorride alla vista dei suoi compagni della band. Sapete cos'era cambiato da un anno a questa parte? Che oggi sorridevo anche io. E non era uno di quei sorrisi stilizzati, fatti con la 'plastica'. Era sincero. Dopo anni, ero finalmente riuscito a mettermi in pace con me stesso. Ma ovviamente i problemi non erano finiti. 'larry stylinson' era ancora un segreto. Questa cosa mi turbava molto, non riuscivo ad accettarlo. Così, Harry decise di mettersi d'accordo con i ragazzi, si connesse su twitter e scrisse:
'Stasera, ore 19 in twitcam con @louis_tomlinson xx' 
A quel punto non potevo veramente crederci. Erano le 18, mancava solo un'ora ed io.. beh. Io ero felice, spaventato e non so cos'altro. Un mix di sensazioni indescrivibili.
Mancava un minuto. Hazz aprì la pagina per la twitcam ed iniziò a parlare.
'Hei ragazze, come state?' 
'ciaooo' dissi io, con tono allegro.
'dobbiamo mostrarvi una cosa, possiamo?' 
Erano emozionate, le interazioni arrivavano a gogo. Alcune di loro lo sapevano, altre no.
Harry mi afferrò gentilmente il volto, avvicinò le nostre labbra e mi baciò, con il numero di visualizzazioni che aumentava all'impazzata e le numerose chiamate dei componenti del menagment che arrivavano senza sosta.
  
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