Le settimane passavano serene all’Emerald College, Luce e Daniel dopo il loro primo incontro iniziarono a frequentarsi, ma quella strana sensazione di essersi già conosciuti non li abbandonava. Luc si era integrata bene e aveva fatto nuove amicizie. Oltre a Nora, la sua compagna di stanza, e Jordan e Hailey, si erano uniti al gruppo anche Alison, una ragazza tranquilla e socievole con i capelli rossi e sbarazzini e il ragazzo che Luce aveva incontrato in lavanderia, quello della monetina. Luce aveva scoperto che si chiamava Lucas. Poi ovviamente c’era Daniel, da cui Luce non riusciva a separarsi. Era una cosa strana, Luce era molto attratta da lui, come lui da lei e a Luce piaceva credere che fosse stato il destino a farli incontrare.
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Quel giorno Luce era molto felice, troppo felice e Nora se ne accorse non appena Luce entrò in camera. Nora: “Cos’è tutta questa felicità? Che mi nascondi, Luce?”
Luce: “Ehmm…”
Nora:”Daniel?”
Luce:”Ehmm… Si”
Nora:”Dai Luce, raccontami tutto! Lo sai che sono sempre alla ricerca di nuovi gossip!”
Luce:”Che c’è da raccontare? Mi ha solo chiesto un appuntamento!”
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Arianne, Annabelle e Roland avevano mantenuto la promessa fatta ai Nephilim. Ora erano tutti  in cielo, seduti sul bordo di una nuvola a vedere Luce e Daniel impegnati nel loro primo appuntamento da mortali.
Luce e Daniel erano seduti su una panchina di pietra, la stessa dove era seduta Luce quando si erano incontrati la prima volta.  Gli angeli e i Nephilim li osservavano con attenzione, finchè Roland non si accorse di un particolare.
Roland:”Un momento ragazzi! Daniel ha dietro la schiena una peonia bianca, come fa a sapere che a Luce piace proprio quel fiore?”
Annabelle:”Ti ricordi quando si sono incontrati la prima volta e avevano la sensazione di essersi già conosciuti? Forse Daniel ha la sensazione che a Luce quel fiore piaccia.”
Roland:”Secondo me c’è qualcosa di strano nell’aria…”
Arianne:”Shh, state zitti! Daniel sta per darle la peonia!”
Dopo questo breve scambio di battute tutti gli occhi si posarono su Daniel. Luce era troppo imbarazzata, le tremavano le mani e le guance le bruciavano. Daniel si accorse dell’agitazione di Luce e le consegnò il fiore senza troppi giri di parole. Le disse semplicemente: Questo è per  te!   Luce non credeva ai suoi occhi, come faceva Daniel a sapere che lei amava le peonie, la conosceva appena.
Luce:”Grazie Daniel è bellissima!”
Daniel:”Sapevo che ti sarebbe piciuta!”
Luce:”Davvero? Come facevi a saperlo?”
Daniel:”Non lo so,era  una sensazione, un po come la sensazione di averti  già conosciuto, era una cosa che sentivo dentro.”
Luce:”Non lo trovi strano?”
Daniel:”Cosa? Il fatto che ci sentiamo entrambi come se già ci conoscessimo da tempo?”
Luce:”Esatto”
Daniel:”No, non lo trovo strano, credo semplicemente nel destino io”
Nel cielo i tre angeli e i due Nephilim continuavano ad osservare i loro amici, erano felici per loro, ora finalmente Luce e Daniel potevano vivere il loro amore serenamente, senza che nessuna maledizione li ostacolasse, ma nonostante questo negli occhi di Roland, Annabelle, Arianne, Miles e Shelby si percepiva uno spesso velo di malinconia. Era frustante vedere cosa facessero senza poterli incontrare, abbracciare, parlargli e condividere con loro questo nuovo grande amore; gli angeli e i Nephilim era impotenti, in questa vita, l'ultima di Luce e Daniel, potevano solo fare gli spettatori.
***
Dopo il primo appuntamento Luce e Daniel continuarono con una lunga serie di appuntamenti, ad ogni appuntamento Daniel portava una peonia bianca a Luce e lei credeva che quello fosse il gesto più dolce e romantico del mondo. La scuola andava bene, c'erano sempre un sacco di feste, quelle del tipo che piacevano a Nora e alle sue amiche, ma non succedeva mai nulla che Luce trovasse particolarmente interessante, apparte le sue uscite con Daniel, ovviamente. Oggi avevano di nuovo un appuntamento, ormai si incontravano sempre in quella che avevano ribattezzato "la loro panchina", e Luce era veramente in ritardo. Aveva perso un mucchi di tempo per scegliere cosa indossare, ma alla fine aveva messo un paio di converse rosse, un jeans scolorito dal tempo e una semplice maglietta bianca, bianca come le peonie che Daniel le donava ogni volta. Dopo aver perso ulteriore tempo a guardarsi allo specchio, non voleva avere neanche un capello fuori posto, si precipitò giù per le scale, finchè per la fretta non cascò addosso ad un ragazzo. Si alzò subito per chiedere scusa, quando si accorse che il ragazzo per terra era Lucas.
Luce:"Oh, scusami tanto Lucas, andavo un po' di fretta, in effetti sono veramente in ritardo."
Lucas:"In ritardo? Devi incontrare Daniel?"
Luce:"Si, perchè? C'è qualche problema?"
Lucas:"No, nessun problema, è solo che quel tipo non mi sta molto simpatico."
Luce:"Non è che sei un po' geloso?"
Lucas:"No, la verità è che non voglio che tu soffra, non di nuovo."
Luce:"Di nuovo? Ehi Lucas, che intendi dire? Spiegati meglio, Daniel è la prima persona che frequento, non sono mai stata con nessun ragazzo e in realtà non sto neanche con Daniel, anche se, Detto tra noi, mi piacerebbe che lui fosse il mio primo ragazzo. Allora, cosa intendevi dire?"
Lucas:"Niente Luce, niente."
Un secondo dopo Luce era rimasta sola, aveva perso troppo tempo a chiacchierare con Lucas e a dire il vero quella chiacchierata l'aveva lasciata abbastanza confusa. Che significava la frase:Non voglio che tu soffra di nuovo? Poteva avere un'infinità di significati, ma nessuno poteva accostarsi a Luce, dato che era la prima volta che lei si innamorava e amava qualcuno.
***
I Nephilim, gli angeli e il demone erano di nuovo nel cielo, seduti su una nuvola a guardare l'ennesimo appuntamento dei loro amici.
Shelby:"Ragazzi, come vi sentite voi a stare qui senza poter fare niente per loro?"
Miles:"E cosa vorresti fare, Shelby?"
Shelby:"Non lo so, se solo ci fosse un modo per fargli ricordare la loro natura angelica..."
Roland:"No Shelby, è tutto inutile, il Trono ha cancellato ogni ricordo in loro."
Intanto sulla Terra, Daniel stava ancora aspettando Luce.
Arianne:"Ma si può sapere dove è finita Luce?"
Annabelle:"Vuoi stare zitta un secondo? Eccola è appena arrivata!"