Serie TV > Supernatural
Ricorda la storia  |      
Autore: Akane    26/05/2013    1 recensioni
Castiel ogni tanto sparisce, prova a fare qualcosa di testa sua, si caccia nei guai, torna da Dean, gli chiede aiuto, lui si arrabbia perchè non viene prima da lui, fanno pace, tornano insieme. Le solite cose, insomma!
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Castiel, Dean Winchester
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Ottava stagione
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
NOTE: Questa breve fic viene dalla puntata 8X23 di Supernatural, quindi l'ultimo episodio in cui si vede che, come sempre, Dean e Cass hanno una specie di discussione perchè Dean pensa che Cass faccia le cose di testa sua perchè non si fida di lui, mentre Cass le fa per un contorto senso di protezione verso Dean. Alla fine naturalmente fanno pace. Come da manuale. Poichè dal momento in cui sono 'litigati' a quello in cui Dean lo perdona manca la scena della riappacificazione (secondo il mio modestissimo parere), ho deciso di approfittarne a farla io. Qua i due stanno già insieme, nella mia realtà si sono messi insieme nel Purgatorio. Buona lettura. Baci Akane
PS: seguitemi sulla mia pagina facebook per sapere cosa scrivo, gli aggiornamenti, per avvisi vari e per fare richieste...

CASTIEL TORNA SEMPRE



- Spiegami una cosa... - Esordì Dean esasperato. Castiel lo guardò con tanto d'occhi, come cadesse dalle nuvole.
- Tutto quello che vuoi. - Rispose candido, col suo solito tono basso e pacato. Dean riuscì ad infastidirsi anche di quello. Non arrivava mai alle cose più semplici. Mai!
- Perchè io e te ci troviamo sempre allo stesso punto di merda? - Castiel corrugò la fronte senza capire e si guardò intorno per vedere cosa intendesse in 'stesso punto di merda'.
Ovviamente Dean gli diede un colpo sul braccio esasperato.
- Era una metafora! Perchè siamo sempre qua a discutere delle stesse cose? Fai sempre gli stessi errori! Possibile che non cambi mai? - Dean dopo il primo grande momento di rabbia, aveva avuto modo di smaltirla e vedere le cose come stavano.
- E' questo che sono... come posso cambiare? Si è come si è. - Ecco, appunto.
Aveva capito che Castiel era così e sempre lo sarebbe stato, impossibile chiedergli, o peggio pretendere, che cambiasse.
Come poteva?
Lui era un angelo e per essere un angelo si era già umanizzato molto, ma di certo la base sarebbe sempre stata quella.
Un angelo.
Era lui l'umano...
- Chissà perchè immaginavo una risposta simile! - Esclamò sgonfiandosi, alla fine arrabbiarsi tanto con lui era inutile, era solo sfinente e basta. Non capiva, era contro la sua natura capire.
- Allora perchè mi hai fatto la domanda... - Castiel, dal canto suo, non poteva capire nemmeno lui Dean. Ci provava sempre a ragionare come lui, a fare come faceva lui. Cercava di immaginare cosa avrebbe fatto e lo faceva. Eppure non era mai contento!
- Cass, come te lo posso dire? - Castiel non capiva le cose semplici, figurarsi quelle complicate. Per un momento pensò di mandarlo a cagare ma sapeva che non ci sarebbe mai riuscito. Non poteva. Non ne era capace. Non lo sarebbe mai stato.
Castiel rimase in attesa osservandolo penetrante in quel suo tipico modo.
- Tu fai sempre le cose che ti sembrano giuste e le fai da solo, perchè non mi coinvolgi mai? Così sembra che non ti fidi di me! A me questa cosa manda in bestia! - Castiel accentuò la fronte aggrottata e piegò la testa di lato osservandolo in modo inquietante.
- Vuoi che ti dica sempre tutto? Sei arrabbiato perchè non vengo sempre da te e a volte provo ad agire con la mia testa invece che con la tua? Ma io cerco di agire come vorresti tu! - Dean saltò su infervorato.
- Tu non potrai mai agire come vorrei io! E lo prova che io voglio che tu venga sempre a dirmi tutto mentre tu non lo fai! Non riuscirai mai a capirmi! - Concluse frustrato girandosi. Erano andati a tenere d'occhio il signor futuro innamorato, erano fuori dal suo locale in attesa di vedere Cupido.
Ed intanto avevano da chiarirsi. Come sempre.
Castiel percepì il suo stato d'animo, non stava di certo bene. Si dispiacque e si avvicinò dietro di lui, gli mise una mano sulla spalla.
- Però so che ti deludo sempre in qualche modo... - Era quasi un chiedere perdono. Dean scosse la testa e sospirò girandosi di nuovo, rimasero fermi uno davanti all'altro a guardarsi.
- Finchè torni, alla fine, non mi deluderai mai davvero. Anche se nel mezzo fai un sacco di casini perchè agisci di testa tua! - Castiel era di nuovo confuso. Prima diceva che era deluso e poi no.
- Non riesco più a capire. - Questo fece ridere Dean. Gli era mancato il suo Cass. Gli era enormemente mancato. Ed alla fine si riduceva sempre tutto a quello. Che Cass, le volte in cui faceva qualcosa da solo, gli mancava.
Del resto era normale...
Dean diede un'occhiata fugace in giro e si assicurò che fossero soli, poi gli mise una mano sulla guancia e disse più morbido.
- Smettila di fare le cose da solo, mi manda in bestia. Mi fai sentire come se non ti fidassi di me. Ti fidi di me? - Castiel questo riusciva a capirlo e si illuminò.
- Certo che mi fido! Ma cerco di proteggerti... - E questo, d'altra parte, era quello che Dean riusciva a capire di Castiel.
Alla fine, anche se in modi molto contorti, le azioni di Castiel erano sempre rivolte a proteggerlo in qualche maniera.
- Però vieni da me. Devi sempre venire da me. - Concluse basso e rilassato perchè si erano di nuovo ritrovati. Non sarebbero mai stati effettivamente capaci di perdersi davvero, anche se a volte poteva sembrarlo e per testardaggine Dean faceva l'arrabbiato con Castiel rifiutandosi di cercarlo e ascoltarlo quando poi tornava.
- E tu non pensare che non mi fidi. Sei il solo di cui mi fido su questo Universo. Ciò che sono è solo per te, ormai. Lo sai. - La capacità di Castiel di dire la verità in modo tanto disarmante, aveva dell'incredibile. Dean non si sarebbe mai abituato.
Sorrise e si avvicinò ulteriormente sfiorandogli le labbra.
Castiel rispose, ormai sapeva cosa si faceva in quei casi ed era una risposta sempre molto piacevole da dare.
Schiuse le labbra e gli venne incontro dando vita ad un bacio intimo e semplice.
Era normale per loro litigare per poi ritrovarsi e riprendersi. Perchè stavano insieme.
Certo, stare con un angelo era una specie di impresa titanica, ma a modo loro ci riuscivano, coi soliti alti e bassi, insomma...
L'importante era ritrovarsi e loro ci riuscivano sempre.
Per questo, comunque, quando Castiel spariva facendo qualcosa di testa sua, poi Dean non diventava matto a cercarlo e preferiva arrabbiarsi e basta.
Perchè sapeva che sarebbe tornato.
Castiel tornava sempre.
Da lui.
   
 
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Supernatural / Vai alla pagina dell'autore: Akane