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Autore: QueenVLondon    26/05/2013    3 recensioni
Robert Pattinson sta attraversando un difficile periodo di transizione e, dopo una telefonata del suo migliore amico, Tom Sturridge, si trova a riflettere sulla sua vita, il suo lavoro, il suo rapporto con Kristen Stewart e quello che vuole dal futuro.
Dal testo:
"Ora tutto questo pareva appartenere ad una vita fa, ad un altro uomo. Spesso quando si guardava nello specchio- cosa che non accadeva spesso- stentava a riconoscersi ed altre non riusciva a credere a ciò che vedeva. Il suo riflesso non era quello di un uomo felice, ma chissà forse anche questo sarebbe mutato…
Doveva crederci, altrimenti sarebbe impazzito davvero e già era sulla buona strada per perdere il controllo".
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ciao a tutte,
avevo detto che vi avrei salutato per un po', ma alla fine l'ispirazione mi ha "costretta" a scrivere questa nuova OS.
Senza ulteriori indugi vi lascio direttamente alla storia, che è incentrata sulle riflessioni ed i pensieri di Robert.
A dopo per ulteriori spiegazioni su com'è nata!
Buona lettura!
Vale



Poggiò il cellulare sul tavolo della cucina, prese una birra dal frigo e sospirò osservando il suo cane Bear, che scorrazzava in giardino.

L’aver ricevuto quella chiamata dal suo migliore amico, Tom Sturridge, gli aveva fatto uno strano effetto. Non aveva più parlato con lui da quando si erano incontrati a New York qualche settimana prima ed anche allora Robert aveva provato un certo imbarazzo nel vederlo.

Era ridicolo come colui che un tempo era una delle persone a cui era più legato si fosse allontanato così tanto. O forse era avvenuto il contrario…

L’attore non sapeva di chi fosse la colpa, ma fra lui e Tom le cose non erano più le stesse. Si chiamavano sporadicamente e si vedevano ancora meno.

Cos’era cambiato? Probabilmente tutto!

Robert aveva sempre saputo che il suo amico non era entusiasta della sua relazione con Kristen Stewart, ma non aveva creduto che questo lo avrebbe posto di fronte ad una scelta. E meno che mai pensava di aver preso la decisione sbagliata all’inizio. Si augurava soltanto che fra lui e Tom adesso che la sua storia con l’attrice era definitivamente conclusa le cose potessero tornare come prima. Gli mancava il suo amico. L’unico del quale si fidasse davvero.

Erano variate così tante cose nell’ultimo periodo…

Quando ripensava all’anno precedente, al Festival di Cannes, gli scappava sempre un sorriso. Aveva provato un certo orgoglio, una sensazione di soddisfazione e di benessere nell’essere stato lì, specie al fianco di un regista del calibro di David Cronenberg.

Ora tutto questo pareva appartenere ad una vita fa, ad un altro uomo. Spesso quando si guardava nello specchio- cosa che accadeva raramente- stentava a riconoscersi ed altre non riusciva a credere a ciò che vedeva. Il suo riflesso non era quello di un uomo felice, ma chissà forse anche questo sarebbe mutato…

Doveva crederci, altrimenti sarebbe impazzito davvero e già era sulla buona strada per perdere il controllo.

Anche la telefonata di Tom lo aveva scombussolato. Il suo amico gli aveva riferito, entusiasta, di aver appena ricevuto la comunicazione dal suo agente riguardo alla vincita di un premio di tutto rispetto, l’Outstanding Featured Actor, per la sua performance nella pièce “Orphans” a Broadway.

Robert lo aveva ascoltato con attenzione ed aveva dato anche lui un’interpretazione degna quanto meno di una nomination ai prossimi Academy Awards. Aveva sorriso, si era complimentato più volte con lui e gli aveva fatto varie domande in proposito.

Aveva recitato a meraviglia la parte dell’amico felice; eppure non poteva far a meno di sentire una piccola fitta di gelosia nell’apprendere del successo di Tom. E questo lo fece sentire una persona orribile.

Tom non era mai stato invidioso di lui, neanche per un istante. In caso contrario, lo avrebbe capito.

Quando la fama era arrivata come un fulmine a ciel sereno, il suo vecchio amico fraterno si era dimostrato contento e fra loro le cose erano rimaste le stesse sul momento. C’erano stati alti e bassi come in ogni amicizia assodata da anni, ma Tom non era mai stato geloso di Robert, neanche quando avrebbe avuto ragioni concrete per esserlo. Ma lui era così: non si sentiva in competizione con l’amico.

Inoltre, perché dovrebbe invidiarmi?,si chiese Robert.

A vederla dall’esterno la sua vita poteva sembrare perfetta: aveva più denaro di quanto la maggior parte della gente sarebbe riuscita a guadagnare ed a spendere in una vita, ma dal suo punto di vista… Non era così.

Sapeva di essere responsabile di quello che aveva fatto, di essere stato anche molto fortunato e tutto il resto, tuttavia…

In quel momento se avesse potuto come per magia cambiare la sua vita con quella di Tom lo avrebbe fatto.

Il suo amico aveva tutto quello che lui aveva sempre desiderato, che ancora voleva. Più profondamente di quanto non potesse ammettere anche con se stesso.

Tom riusciva a fare quello che amava, recitare, senza alcun tipo di pressione, senza sentirsi oppresso dal proprio passato e senza finire sui giornali ogni volta che si azzardava a mettere il naso fuori di casa.

La sua vita era perfetta.

Aveva una donna che lo amava e che gli aveva dato una figlia, la piccola Marlowe, che lui adorava più della sua stessa esistenza.

Tutto nella vita di Tom è semplice, si ritrovò a pensare, sentendosi poi di nuovo un verme per aver anche solo ideato tale riflessione.

Doveva cercare di dare alle cose il giusto peso. La realtà di Tom non era certo perfetta, tuttavia sicuramente aveva molte più cose per cui essere grato rispetto a lui.

La sua esistenza nell’ultimo anno era andata dissolvendosi, così come le sue certezze. Credeva di poter finalmente essere preso sul serio come attore dopo la sua collaborazione con David, ma aveva sbagliato un’altra volta.

La sua debolezza lo aveva di nuovo atterrato: lei.

Non c’era stata nessuna ragione razionale che avesse spinto Robert a dare veramente una seconda chance al suo rapporto con Kristen ora che i film della Twilight Saga erano terminati, però il suo cuore non era stato d’accordo e così aveva cercato di voltare pagina insieme a lei e di andare avanti. Insieme. Tuttavia, si era ben presto reso conto- ma mai abbastanza velocemente- che non poteva farcela.

Non così, non senza fidarsi della sua compagna e non rinunciando alla sua famiglia ed ai suoi amici pur di stare con lei. Avevano già percorso quella via e non lo aveva portato lontano. Aveva cercato di darle tutto ciò che aveva, ma evidentemente per lei non era stato abbastanza.

Smettila di pensarci, si disse bevendo un sorso di birra.

Doveva impedire a se stesso di continuare a farsi del male così. Lo doveva non solo a sé, ma anche a tutte le persone che lo amavano davvero, non come lei…

Quattro anni dopo aveva dovuto ammettere la verità almeno con se stesso: Kristen non lo aveva mai amato nel modo che lui aveva desiderato. Aveva cercato di plasmarla, di cambiarla, ma aveva perso ed andare avanti ormai era divenuto impossibile ed intollerabile; così dopo aver discusso a lungo avevano deciso di comune accordo di lasciarsi senza fare troppo scalpore, certi che comunque la notizia sarebbe trapelata ed avrebbe fatto parlare i giornali a sufficienza.

In fondo, aver preso quella decisione l’aveva fatto sentire meglio, più leggero, libero finalmente di concentrarsi su quello che amava, il suo lavoro e chissà… Forse un giorno avrebbe incontrato una persona capace di amarlo senza secondi fini ed avrebbe scoperto anche lui la felicità che stava provando Tom.

Fino a quel momento aveva di nuovo il suo lavoro, la sua famiglia ed il suo amico.

Gettò la bottiglia vuota nel cestino sotto il lavello, si mise il suo cappellino preferito ed uscì in giardino per approfittare di quella giornata di sole per giocare un po’ con il piccolo Bear, l’unico che non gli avesse mai chiesto nulla e dal quale sapeva sempre cosa aspettarsi.
 
 

Rieccoci!
Ho evitato di parlarne prima onde rovinare la sorpresa, ma adesso vi darò qualche spiegazione sulla ragione che mi ha ispirato nello scrivere questa breve storia.
Era da parecchio tempo che non mi cimentavo su una OS di questo genere ed ho pensato che sarebbe stato interessante vedere la reazione di Robert di fronte ad una telefonata da parte di un Tom entusiasta per i riconoscimenti ricevuti per il proprio lavoro.
E dal momento che ormai gli ennesimi pettegolezzi sulla fine della relazione fra Robert e la sua ex-collega si sprecano ho pensato di dare voce anche a questa vicenda!
Spero che la lettura sia stata piacevole, è sempre difficile cercare di catturare un qualcosa di realistico di una persona che non si conosce, ma spero di esserci riuscita almeno in parte.
Un bacione, Vale


  
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