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Autore: Federica995    26/05/2013    10 recensioni
"Camminava, Harry, e poteva quasi sentire i suoi passi accanto a lui, come se gli fosse sempre accanto, quasi come se lo accompagnasse ovunque andava. E lui continuava a ripetere a tutti che ci provava a farsene una ragione, che ci provava davvero ad andare avanti, ma dentro di sé sentiva che non ce l'avrebbe fatta.
Sapeva che era una bugia."
ATTENZIONE: LARRY! ;)
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Harry aveva bisogno di Louis.

Ne aveva come chiunque ha bisogno di respirare per restare in vita. Ed Harry, senza quella parte così fondamentale, si sentiva soffocare.

Harry aveva bisogno di Louis, e gli mancava.

Gli mancava tra le coperte stropicciate la mattina, quando si svegliava e la finestra socchiusa faceva scivolare un soffio d'aria lungo la schiena, facendolo rabbrividire.
Gli mancava quando, controvoglia, si alzava dal letto e compiva quelle solite azioni ripetitive, come un automa; quelle che senza di lui avevano perso anche quel poco di significato apparente.
Apriva l'armadio, afferrava una maglietta senza guardare e se la infilava per non sentire i brividi. E forse  fu quello, l'errore: non guardare.
Fu un attimo e venne sommerso dal profumo di Louis; quello che cercava di evitare più di tutti, ma dal quale era più attratto; quello che ormai era svanito anche dalle lenzuola, ma che Harry sentiva ancora tra la gente; come quando, l'unica volta in cui Niall era riuscito a trascinarlo fuori di casa, aveva sentito il bisogno improvviso di girarsi verso un punto impreciso, dove gli pareva di aver sentito la sua risata, oppure dove era convinto di aver visto un ragazzo con la sua stessa felpa blu.


"Harry, come mi sta?" Era la settima felpa che provava, e non ne poteva più di stare in quel negozio. Non voleva deluderlo, però: se lo meritava un po' di riposo, gli aveva promesso che avrebbero passato una giornata come voleva lui e così sarebbe stato.
"Bene Lou. Come quella rossa che hai provato prima. E quell'altra con la scritta arancione. Stai sempre bene."
Ed era sincero. Per lui era sempre bellissimo, qualsiasi cosa indossasse.
"Uff." Sbuffò l'altro, ma non era scocciato. "Non sei d'aiuto così. Ma ti amo lo stesso." E lo trascinò nel camerino con lui, tenendolo stretto e facendo combaciare le labbra con le sue.
Harry sentiva il cuore battere forte, riempirsi, completarsi, e le guance scaldarsi. Ogni volta, con Louis, era come la prima. Non riusciva a capire il perché, ma nonostante fosse passato ormai un sacco di tempo, niente era cambiato. E accarezzando delicatamente il tessuto della felpa blu che aveva indosso Lou in quel momento, gli sussurrò dolcemente "prendiamo questa" per poi avvicinare nuovamente le labbra alle sue.



Camminava, Harry, e poteva quasi sentire i suoi passi accanto a lui, come se gli fosse sempre accanto, quasi come se lo accompagnasse ovunque andava. E lui continuava a ripetere a tutti che ci provava a farsene una ragione, che ci provava davvero ad andare avanti, ma dentro di sé sentiva che non ce l'avrebbe fatta.
Sapeva che era una bugia.

Harry aveva bisogno di Louis come ogni nave ha bisogno di una bussola. E Harry, senza quella parte così fondamentale, si sentiva sperduto.

Louis gli mancava quando entrava in cucina, e la trovava vuota. Non c'erano i suoni, gli odori, la voce squillante dell'annunciatrice del telegiornale; non c'era più lui che, appena sveglio, aspettava Harry che gli preparava la colazione.

"Haz muoviti dai, ho fame!"
"Arrivo Lou, ma potresti imparare anche tu a farli, i pancakes sono semplici da cucinare!"
"Potrei amore, ma non sarebbero come quelli che mi prepari tu."
E gli mostrava il sorriso più dolce, quello che gli faceva ancora tremare le gambe e distendere le labbra come un ebete, mentre già si metteva tranquillo ai fornelli. Perchè il motivo per cui si svegliava felice al mattino, era lui. Il motivo per cui ogni suo singolo sorriso portava dentro di sé ogni volta una scintilla di entusiasmo, era sempre e solo lui.


E gli mancava.

Gli mancava quando ritornava in camera, dopo aver richiuso la porta della cucina dietro di sé, senza aver mangiato niente. Tornava in camera, trascinandosi sul letto, per passarci il resto della giornata. Come faceva sempre ormai da due mesi. Non era cambiato niente da quella sera, da quando lui se n'era andato. Da quando Harry si sentiva terribilmente vuoto.

Un corpo vuoto che racchiudeva un cuore ormai stanco.
Usato. Come se, privato di ogni forza, fosse ormai da buttare.

E gli mancava, sempre di più.

Gli mancava quando iniziava a calare il buio, la sera, e si raggomitolava nelle coperte ghiacciate a causa del freddo che passava attraverso la finestra socchiusa. Louis l'aveva lasciata aperta l'ultima sera, ed Harry l'aveva lasciata così, come ogni piccolo particolare di quella casa.
Gli mancava, mentre alzava il braccio stanco e lo posizionava mollemente sotto il cuscino. Ci affondava la faccia e inspirava profondamente.
Chiudendo gli occhi, per un attimo, poteva quasi sentire un braccio accarezzargli dolcemente la schiena e il letto affondare leggermente sotto il peso di colui che era solito, una volta, dormire con lui. E Harry, come ogni sera prima di precipitare in un sonno senza sogni, piangeva. O meglio, singhiozzava senza più lacrime, con disperazione, rassegnazione, rabbia.

"Harry....ti amo"
Due parole che si ripetevano spesso, con il sorriso sulle labbra.
"Anche io Lou, lo sai"
Harry provava un senso di pace interiore, lì, nella loro camera, a casa loro, era come un sogno. E tutto quello che poteva desiderare era tra le sue braccia.
"Ma io...quando lo dico penso che vorrei stare con te per sempre. Non scherzo. Promettimi che non mi lascerai mai."
"Lou...ma che domande sono?" Harry non poteva credere che Louis dubitasse dell'amore sconfinato che provava per lui. Glielo dimostrava sempre, in ogni piccolo gesto, ogni minima cosa.. Harry dipendeva da lui.
"Promettimelo Harry" sussurrò piano. "non scherzo!" . Sembrava serio davvero, mentre corrugava leggermente le sopracciglia.
"Mai" rispose sicuro. "Non ti lascerò mai Lou. Lo giuro." E il ragazzo dagli occhi azzurri, un azzurro in cui ci si poteva annegare, si rilassò, stringendo ciò di cui più prezioso aveva tra le braccia, come se avesse paura che potesse scivolargli via.


Harry sentì il peso vuoto nel petto allargarsi a quel ricordo. Alla fine, ironicamente quasi, come una beffa del destino, era stato Louis a lasciarlo solo.

Ma sapeva che in realtà, per lui, non l'aveva mai lasciato. Lo ritrovava in ogni cosa che faceva, in ogni suo pensiero, in ogni suo respiro. E questo lo stava consumando dentro, privandolo di ogni forza.
Così, stringendo forte il cuscino, affondandoci le unghie, Harry si addormentò.

In un'altra notte senza sogni.





Ciao!! Sono Federica, e questa è la mia prima storia qui su efp :) Grazie per essere arrivati fin qui!
Spero che vi piaccia e che lascerete una recensione, mi fareste davvero felice! Ci tengo molto a sapere cosa ne pensate, grazie :) 

Se volete seguirmi su twitter sono @_louisbravery !! :) 

P.s. : Banner gentilmente offerto da @_harrysbravery ... grazie per il supporto tesoro! :)
  
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