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Autore: Foxi93    26/05/2013    0 recensioni
Chi aveva detto che l'amore “giusto” era quello tra un uomo e una donna? Non era pur sempre amore il loro?
Genere: Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ultima canzone. Ultimi applausi. Ultime grida. Pian piano tutta l'arena si stava svuotando. Anche l'ultima ragazzina era uscita col cuore pieno di gioia e gli occhi pieni di lacrime.

Faceva sempre un certo effetto vedere un luogo che fino a pochi secondi prima ospitava migliaia di persone svuotarsi in un batter d'occhio. Cartelloni sventolati poco prima giacevano senza vita sugli spalti. Braccialetti fluorescenti illuminavano ancora per poco il pavimento freddo dell'Arena.

Lo faceva sempre Louis. Alla fine di ogni concerto, dopo che tutti erano andati e i riflettori si erano spenti, si dirigeva verso le tribune per riflettere. L'emozione per una vita così fortunata lasciava sempre, troppo velocemente, spazio ad un dolore incontenibile che solo il suo amico riusciva a capire perchè con lui lo condivideva.

Raccolse una fascetta. Larry Stylinson c'era scritto. Un sorriso comparve sul suo volto ma scomparve poco dopo. Raggiunse la parte opposta al palco dove poco prima ragazzine piangenti urlavano il suo nome. Si sedette. Un venticello fresco, troppo per una notte di maggio, scompigliò il suo ciuffo. Respirò profondamente, Louis. Appoggiò la testa all'indietro e contemplò il cielo stellato. Come le stelle, brillavano anche i suoi occhi. Le lacrime cominciarono a rigare il suo viso perfetto.

 

Harry lo cercava. Non lo trovava. Gli suggerirono di provare a dare un'occhiata fuori. Magari stava firmando autografi alle ultime disperate che ancora stavano aspettando nonostante fosse passata la mezzanotte. Osservò da un punto sicuro. Louis non era lì. Riflettè. Che stupido. Come aveva fatto a non pensarci. Sapeva sicuramente dove trovarlo.

Tornò silenziosamente sul palco. Gli operatori stavano portando via tutto. Non era rimasto che il triste scheletro dell'intera struttura che poco prima gli aveva permesso di esibirsi. Il suo sguardo scrutò ogni punto dell'immensa arena. Lontano, proprio di fronte a sè, vide un punto tutto nero rannicchiato su se stesso. Si diresse verso di lui. Sapeva di trovarlo li. Una volta aveva detto a Louis che le stelle erano i suoi occhi e che se le avesse contemplate quando era triste lui sarebbe arrivato a consolarlo. Doveva crederci davvero.

 

Sperava disperatamente che comparisse da un momento all'altro. Un suo abbraccio valeva più di mille parole. Credeva in lui più della sua stessa vita. Mai aveva pensato che un ragazzo sarebbe stato la causa della sua tristezza.

 

Lo feriva vederlo così. Al contrario suo, Louis non era riuscito a rifarsi una nuova vita. Continuava a dire che lui era tutto ciò di cui aveva bisogno. Si sentiva in colpa per non poter donargli lo stesso affetto. Lo raggiunse. Lo abbracciò. Il tempo pareva essersi fermato. Piansero insieme nel buio di una notte veronese.

 

Da dove poteva iniziare? Aveva così tanto da dirgli ma allo stesso tempo gli mancavano le parole. Chiese a Harry perchè non potevano comportarsi come all'inizio quando abbracciarsi e guardarsi teneramente non era considerato “scandaloso” o “offensivo”. Cosa c'era di male nel loro amore?Non riusciva a capire perchè due ragazzi potessero dare fastidio amandosi liberamente. Molte fan li sostenevano già, eppure i loro manager facevano di tutto per tenerli separati. Chi aveva detto che l'amore “giusto” era quello tra un uomo e una donna? Non era pur sempre amore il loro?

 

Tutto quello che Louis gli stava dicendo era vero. Non riusciva però a trovare risposte a quelle domande. Sperava che col tempo tutto si sarebbe sistemato. Decise di rimandare tutto al giorno dopo. Non sapeva che per Louis sarebbe stata un'altra notte da incubo. Gli cinse un braccio intorno alla vita e gli posò un dolce bacio sulla fronte. Insieme tornarono ai camerini. Per una volta nessuno li stava osservando o giudicando. Il giorno seguente avrebbero recitato la solita messa in scena per la felicità dei loro manager e i loro soldi. La loro vita doveva andare avanti in un modo o nell'altro.

  
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