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Autore: mamogirl    26/05/2013    2 recensioni
Can’t fall down now
So even when clouds surround you
And everyone seems to doubt you
Baby… still know who you are
So you gotta keep on climbing
In spite of the chains that bind

"... Sì, pensò con un sorriso, la salita si stava finalmente trasformando in una discesa. Ci sarebbero state altre buche, altri ostacoli, ma ora era sicuro di essersi lasciato alle spalle il peggio."
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Brian Littrell, Nick Carter
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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And Make Them All Fall Down






Can’t fall down now
So even when clouds surround you
And everyone seems to doubt you
Baby… still know who you are
So you gotta keep on climbing
In spite of the chains that bind

 

 

 

 

Le luci si erano appena accese, segnalando al pubblico che il concerto era effettivamente terminato. Nonostante ciò, le fans continuava a cantare a gran voce i nomi dei loro idoli, sostenendo quel ritmo con il battito delle mani.
Da dietro il palco, Brian osservava da una piccola fessura, sentendo il suo cuore battere a tempo con l’adrenalina e quel ritmo.
Per la prima volta dopo mesi, non sentiva il desiderio di scappare via e nascondersi, sentendosi un fallimento in ogni dettaglio.
Per la prima volta, si sentiva compiaciuto e soddisfatto della sua perfomance, anche se sapeva che le imperfezioni c’erano state e la strada davanti a lui era ancora abbastanza lunga.
Ma ce l’aveva fatta. Rispetto alla settimana precedente, lui stesso si sentiva una persona totalmente differente. Sette giorni prima, era stato sul punto di abbandonare. L’ennesima esibizione andata così per via di quella voce, l’ennesima ansia e paura che lo aveva bloccato prima dello show e che poi lo aveva letteralmente sommerso quando si era reso conto che niente era cambiato.
Non quella volta.
Non sapeva che cosa era cambiato. La sera prima, qualche minuto prima dello spettacolo, erano state una montagna russa di emozioni: ore trascorse a guardare il soffitto e a pensare e prevedere tutto ciò che sarebbe potuto andare male. E di possibilità ce n’erano tante!
Ma era bastato l’inizio del video d’introduzione per rischiarare ogni preoccupazione. Brian non sapeva dire che cos’era stato a cambiare tutto, non sapeva indicare quale fosse stato il meccanismo che gli avesse permesso di lasciarsi andare completamente. Senza paura, senza ansia, aveva ingranato la sesta e si era letteralmente buttato. C’erano stati punti in cui la voce non era uscita, momenti in cui aveva dovuto fermarsi e lasciare che gli altri lo sostenessero ed altri in cui l’aveva sentita, l’aveva percepita raggiungere quelle note che nessun altro, a parte lui, riusciva ad arrivare con così estrema facilità.
Ecco da dove nasceva quella soddisfazione che gli stava gonfiando il petto sotto ondate d’orgoglio: non era finito come molti avevano preferito etichettarlo. Per la prima volta, da quando quell’incubo era iniziato, incominciava a credere che potesse uscirci più forte di prima. Per tanto tempo, non si era lasciato toccare né convincere dalle parole cariche di coraggio e solidarietà dei suoi compagni: aveva pensato, aveva temuto, che lo facessero solamente perché ancora avevano bisogno di lui, anche se non era mai riuscito come potesse aiutarli senza la voce.
Delle braccia si allacciarono attorno alla vita di Brian mentre un mento si appoggiava sulla sua spalla. L’odore inconfondibile, misto alle ore di sudore sotto le luci e in costante movimento, gli rivelò l’identità anche se non era molto necessario perché solamente una persona poteva stringerlo in quel modo. Brian appoggiò le mani sopra quelle di Nick, il pollice che si ritrovò ad accarezzare quel braccialetto che tanto significato aveva per entrambi.
“Hai intenzione di rimanere qui o tornerai in camerino? Kevin sta già elencando tutto ciò che deve essere modificato.”
Una risata solleticò la sua gola e solo in quel momento Brian si accorse di quella famigliare sensazione di infiammazione. Ma quella sera, nemmeno quella bastava per rovinare il suo spirito. Così, lasciò libera la risata che si disperse nel sottofondo di rumori e grida. “Stavo semplicemente assaporando questi minuti. – Rispose Brian con voce rauca. – E’ da tanto che non mi sentivo così.”
Le labbra di Nick si posarono sulla sua guancia, in un’ombra di bacio. “Lo so. E’ da tanto che non ti vedevo così a tuo agio.”
“L’hai notato? Anche se eri sempre a stuzzicare Howie?” Ribattè Brian con un mezzo sorriso divertito.
“Lo sai che lo faccio solo per sviare l’attenzione. Sai che ho occhi solo per te.”
Brian si voltò quel tanto necessario per ricambiare il bacio di Nick, anche se le sue labbra si appoggiarono su quelle del compagno. “Lo so.”
“Sei stato stupendo, Bri.”
Quella volta Brian non obiettò al complimento con la solita lista di tutti i punti dove aveva sbagliato. Quella volta, Brian lasciò che il complimento si mischiasse con il suo sangue e, come un veleno, infettasse ogni organo con la sua positività.
Quella volta, Brian per primo ci credeva.
E, in parte, era merito di Nick.
Nick, che aveva sempre creduto in lui anche quando la situazione era solamente un enorme buco nero senza via d’uscita.
Nick, che silenziosamente lo aveva abbracciato quando aveva impedito a se stesso di piangere e lasciare che lo sconforto prendesse il sopravvento.
Nick, che gli era stata vicino anche quando la paura di perderlo era stata così grande da farlo allontanare, rifiutando ogni aiuto o conforto.
Sì, se era arrivato a quel punto, era anche merito di Nick.
Mentre ancora la gente, dall’altra parte del palco, si affrettava ad uscire lanciando un ultimo sguardo là dove prima avevano assistito allo spettacolo, Brian si voltò nell’abbraccio e, alzandosi in punta di piedi, appoggiò un bacio sulla bocca di Nick. “Grazie.”
Solitamente, Nick rispondeva a quella parola con un semplice bacio. Ma quella volta sapeva che non poteva accettare quel ringraziamento perché, in fondo, i pesi più pesanti erano stati cancellati solamente da una persona. E quella era l’uomo fra le sue braccia. “No. – Rispose, strofinando la punta del naso contro quella di Brian. – Grazie a te.”
Brian aggrottò la fronte mentre la confusione si divertiva a dipingere linee sul suo volto. “In che senso?”
“Grazie di non esserti mai arreso. Molti avrebbero abbandonato ai primi fallimenti. Non tu, con la tua incrollabile fede e con quel sorriso che mi rassicurava sempre. Grazie per aver dimostrato, ancora una volta, che sei tu la vera roccia di questo gruppo. – Prima che Brian potesse iniziare a rispondere, Nick lanciò uno sguardo dietro alle sue spalle, dove gli altri tre ragazzi li avevano raggiunti. – E credo di parlare a nome di tutti quando dico che siamo dannatamente orgogliosi di te.”
Nemmeno in quel momento Brian si lasciò vincere dal groppo in gola, anche se quella volta si trattava di lacrime di gioia. Perché, per la prima volta, anche lui era orgoglioso di se stesso. Appoggiò le mani sui fianchi di Nick, l’indice che incominciò ad accarezzare quel punto che Brian sapeva essere più sensibile. “Voglio festeggiare questa notte.”
Il brivido, nato dalla prima carezza, si intensificò a quella proposta. “Con immenso piacere.” Rispose Nick, prendendo le mani di Brian fra le sue e incominciando a incamminarsi verso i camerini.
Brian lanciò solamente un’ultima occhiata al palco dietro di lui.
Sì, pensò con un sorriso, la salita si stava finalmente trasformando in una discesa. Ci sarebbero state altre buche, altri ostacoli, ma ora era sicuro di essersi lasciato alle spalle il peggio.

 

 

 



Can’t fall down
Stay triumphant and keep on living
Stay on your toes
Get off the ropes
Don’t let them never count you out
Realize all things are possible
In your heart who’s the greatest
Reach for the stars
Be all that you are
And make them all fall down

 

 

 

 

 

 

 

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*La canzone citata è "Triumphant" di Mariah Carey* Non avrei mai pensato di poter giungere a questo punto, ovvero a poter scrivere qualcosa di non drammatico o triste sulla voce di Brian. Finalmente, oserei anche dire. E basta vedere qualche video del concerto di ieri per comprendere perchè ho voluto scrivere ciò. E' una piccola cosa per quell'ispirazione che Brian è sempre stato per me. 

   
 
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