Solo amore

Non aveva mai avuto paura, lui.
O almeno non una vera paura, non una di quelle che ti paralizza e ti rende incapace di pensare, di reagire, di urlare; magari aveva avuto paura dei rimproveri di sua madre - ma quelli tanto duravano sempre troppo poco perché potessero spaventarlo abbastanza - o dello sguardo severo della McGranitt. Una volta aveva avuto paura di un lupo mannaro, ma la mattina dopo aveva riso e lo aveva abbracciato, ed era bastato.
Non aveva mai avuto quella paura che è come un pugno nello stomaco e senso di impotenza, non fino a quel giorno.

Lei era tutto ciò che gli era rimasto. Era la speranza, la gioia di tornare a casa, la forza di continuare a resistere. Lei era l'unica cosa che aveva, l'unica certezza, nei giorni in cui dovevi sospettare anche dei tuoi migliori amici perché una profezia incombe sul destino della tua famiglia.
Lei non sarebbe dovuta essere lì, con i suoi occhi grandi e gentili e la pelle chiara, che sembrava così delicata da potersi graffiare in ogni momento. Lei sarebbe dovuta essere a casa al sicuro, lontano dai raggi luminosi che potevano uccidere, lontano dalle urla di odio e dalla violenza e dall'orrore; l'aveva pregata tante volte di restare a casa, perché... perché lui avrebbe avuto paura, e non si poteva avere paura quando le bacchette avversarie erano puntate contro di te ed erano il doppio di quelle alleate. Non si poteva restare immobili e paralizzati a guardare un attacco impossibile da fermare mentre colpisce chi non dovrebbe essere lì.
Perché lei era tutto ciò che aveva, e non poteva perderla tra i suoni indistinti delle voci e l'aria vibrante di incantesimi e maledizioni.

La gioia di vederle aprire gli occhi si era trasformata in angoscia e aggressività. Non aveva mai avuto così paura, lui, e non sapeva come gestirla.
Era stata una fortuna, aveva detto - urlato - James, che se la fosse cavata solo con qualche livido. Era stata solo fortuna, e in guerra la fortuna non esiste.

E Lily si era morsa le labbra per non rispondere, per non dirgli che il motivo della sua distrazione era stato un Incantesimo Scudo lanciato per coprirgli le spalle. Era stata solo fortuna che lei fosse lì a proteggerlo, solo fortuna. E un bel po' di testardaggine.
Perché la paura di lei era la stessa di lui, e non voleva lasciarlo solo, non voleva che se ne andasse senza vederlo un'ultima volta; voleva tornare a casa con lui, non fissare la porta per ore in attesa del suo ritorno.

Allora avevano gridato, avevano litigato, si erano strappati promesse che non avrebbero mantenuto - perché in guerra non si possono fare promesse, perché un minuto prima ci sei e un minuto dopo impazzisci per la perdita di un amico o vieni colpito dalla morte, e allora a che serve promettere?
Avevano pianto e si erano stretti così forte da farsi male.

E tutto improvvisamente era tornato ad essere solo fortuna e ingiustizia e paura tra le lacrime.
Ma era solo amore, ed era l'unica cosa che avevano.