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Autore: LordLoL93    27/05/2013    0 recensioni
Un uomo comune. Un forte senso di colpa che lo rode... Che lo terrorizza... e il desiderio del perdono.
Genere: Introspettivo, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altro personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mi stanno cercando. Sanno ciò che ho fatto. San Donato non è Milano, le voci girano in fretta. Perché tutti mi guardano così? Ho dovuto farlo! Stavamo morendo di fame! Non avevo i soldi per sfamare la mia famiglia! Non potevo sopportare di vedere i miei bambini in quello stato, pallidi, smunti, tristi... E mia moglie, sciupata e silenziosa come uno spettro come se anche parlare le costasse un enorme spreco di energie. E' stato necessario! Non sapevo che sarebbe finita così! Non volevo che accadesse ciò che è accaduto! E ora tutti lo sanno! Lo vedo da come mi guardano... Voglio nascondermi... Quel gruppetto di donne: cos'hanno da guardare? Sanno qualcosa? Non volevo, non volevo che accadesse! E' stato un incidente! Avevo bisogno di pane per la mia famiglia... Semplice pane, niente di più. Nella tenuta estiva del Duca di Milano deve essercene di sicuro, ho pensato. Non sarebbe successo niente se ne avessi preso un po'. Lui è ricco, ha molti soldi, cosa vuoi che sia qualche pagnotta in meno? Così l'altra notte mi sono intrufolato nella tenuta... Quel fabbro laggiù deve avermi visto, ne sono sicuro! Mi fissa troppo intensamente! Chiamerà le guardie, dannazione! Devo cambiare strada!.. Nella tenuta c'era un forno, come immaginavo. E' stato facile, la porta era aperta. Qualche pagnotta e via, giusto per tirare avanti qualche giorno... I bambini sarebbero stati contenti. Mi si scioglie il cuore quando mi vengono incontro con gli occhi illuminati di gratitudine... è in quei momenti che scopro quanto sia bello essere padre... i miei angioletti... Non avevo pensato che il lavoro del fornaio fosse un lavoro notturno... no, non potevo immaginare che ci fosse qualcuno al lavoro quella notte... ho tentato di nascondermi dietro una cesta di pagnotte appena sfornate ma lui mi ha visto comunque... è successo tutto molto. troppo in fretta... l'ho spinto via per fuggire, è caduto e ha picchiato la testa contro le pietre del forno... è morto... la chiazza di sangue che si allargava sul pavimento, il suo corpo che si raffreddava mano a mano che la vita lo abbandonava, proprio come le sue pagnotte appena sfornate... non volevo! non volevo! Volevo solo il bene della mia famiglia! Perché diavolo oggi per le strade c'è tutta questa gente? Vogliono linciarmi? Sanno ciò che ho fatto? Sguardi accusatori ovunque... che abbia la veste sporca di sangue? No, no, qualche secondo fa era ancora pulita, ho controllato... E là che succede? Guardie! Guardie del Duca! Stanno certamente cercando me! Devo scappare! Mi gira la testa... Qui, dietro a questo muro! Ma... questo è un portone! E' la chiesa! Qui dentro non mi troveranno! Non c'è nessuno a quanto pare... bene... ora mi sento meglio... questo posto mi rassicura... sia lodato il Signore! Non mi hanno visto entrare, ne sono certo, posso stare tranquillo... e lì c'è pure un confessionale... e c'è pure il padre confessore! Ho deciso, parlerò con lui... mi leverò questo senso di colpa che mi opprime, mi riconcilierò col Signore... forse quello mi darà la forza per pensare al da farsi... ecco il frate confessore... l'ho ancora visto da qualche parte, ma non ricordo dove... mi ricordo il suo sguardo penetrante e la sua testa calva... mi inginocchio per chiedere il perdono dell'Altissimo... "Sono qui per invocare il perdono di Dio. Io... io..." ...su, non  balbettare idiota e levati questo cruccio dalla coscienza!.. "...io ho ucciso un uomo, un servo del Duca... e ho rubato dai suoi possedimenti..."... non trovo le parole, accidenti!...  ma sembra che sia sufficiente, il frate vuole parlare, traffica con la tunica... ha il crocifisso girato dall'altra parte, vedo solo il sostegno ligneo sul retro... "Io ti perdono..."... Ristoro! Ecco come si chiamava!.. "In nomine Patris..."... alza le braccia sopra la mia testa "et Filii, et Spiritus Sancti, et..." ...et cosa? La formula non finiva con "Spiritus Sancti"?... alzo lo squardo... c'è qualcosa che luccica nelle sue mani... è un pugnale! STA CALANDO!

"... et Templarum. Amen."

  
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