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Autore: Fuyuko_Dong    27/05/2013    0 recensioni
- Infatti! Io.. Yuri non ti dirò mai Addio, perché
tu, per me, sei indispensabile come il sole!
E come si fa a vivere senza!? Sono triste quando
il sole tramonta e sono impaziente fino al giorno dopo quando sorge, così è lo stesso quando devo salutare te e non vedo l’ora di rivederti, quindi
anche se un giorno, saremo obbligate
a non vederci per un po’ di tempo e magari saremo in due città diverse, a me basterà vedere il sole tramontare e nonostante sarò triste, soffocherò la mia tristezza pensando che nel domani io ti rivedrò!
- Anche io non ti dirò mai addio! E ogni tramonto del sole sarò il nostro Arrivederci!
Genere: Drammatico, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Una finestra.. Tende arancioni.. E Yuri una ragazza dai capelli rossi racchiusi in due lunghe trecce che cadono morbide e leggere.. Una lacrima a rigare quel viso ancora troppo infantile e innocente per poter sopportare il peso enorme di una tristezza troppo grande per una ragazza di 16 anni.. Eppure è lì, protagonista del suo viso solcato dalla sofferenza, vittima di una notte passata insonne, nella solitudine di un addio, di un abbandono arrivato troppo in fretta per essere accettato e riconosciuto come tale. Lei ci pensava, pensava a ciò che era stato, a ciò che ormai apparteneva a un passato che le era scivolato dalle mani talmente tanto veloce era volato via. Ricordava i pomeriggi trascorsi sotto il salice piangente sopra una collina dalla quale si vedeva l’azzurro del mare incontrarsi con quello del cielo, dove con un po’ di fantasia immaginava e sognava insieme a Cloè il loro futuro.. Sarebbero diventate delle scrittrici ricercate da prestigiosissime e famosissime case editrici oppure dottoresse pronte a salvare vite umane, ma a loro non interessava più di tanto cosa avrebbero fatto in un giorno lontano, talmente tanto che sembrava impossibile che prima o poi sarebbe arrivato.. A loro importava essere lì insieme, una accanto all’altra, i pensieri che si sfioravano e le parole che si libravano nell’aria, guardavano lontano verso il mare dove una nave partiva e l’altra rientrava, progettavano viaggi in giro per il mondo alla ricerca di libertà, di quella sensazione di poter finalmente respirare perché si vuole e non perché si è costretti per sopravvivere, ma semplicemente per vivere, lontano dalla nube soffocante satura di obblighi e doveri. E poi.. ricordava la promessa.. Una promessa che era stata svelata e concordata con così tanto entusiasmo e felicità che adesso a Yuri faceva tremare il cuore, anzi non lo sentiva proprio più, come se avesse preparato le valige e senza preavviso se ne fosse andato lasciandole solo una sensazione di mancanza, di incompletezza che non riusciva più a spiegarsi.. Perchè adesso apparteneva solo al ricordo, il ricordo di un’amicizia troppo grande per essere anche solo immaginata, di un’amicizia così pura e sincera da avere la certezza che qualsiasi cosa fosse successa la solitudine non le avrebbe toccate, un’amicizia nata tra due ragazze così diverse da essere quasi intoccabili, ma proprio nella loro diversità loro erano riuscite a trovare l’uguaglianza: l’affetto che le univa, che provavano l’una per l’altra, un sentimento che le accomunava e le rendeva molto più forti perché erano sicure che l’altra non avrebbe mancato nell’offrire il suo appoggio in qualsiasi momento, sia se accompagnato da una lacrima sia da un sorriso, la presenza di una mano sempre pronta a porgersi e sostenere in caso di cadute troppo dolorose da poter permettersi di rialzarsi da sole.. Yuri era la ragazza dagli occhi vivaci e verdi che solo a guardarli si provava serenità, chiunque avrebbe desiderato osservarli per ore ed ore per capire cosa la rendeva così bella, aveva la battuta sempre pronta e una vitalità da invidiare, labbra carnose e lunghi capelli rossi che le coprivano la schiena sottile in tutta la sua lunghezza, aveva caratteristiche orientali e occidentali, nata da un matrimonio tra una donna SudCoreana e un uomo Norvegese,; Cloè era timida e un po’ più ombrosa e introversa, amava cantare e collezionare fiori, aveva un sorriso che regalava gioia al fortunato che gli capitava di vederlo, aveva la fantastica quanto sorprendente capacità di parlare attraverso gli occhi, due abissi blu in cui nascondeva con timore tutte le sue debolezze che alla fine la rendevano una bellezza naturale, lei era francese, ma era stata adottata da una famiglia coreana che l’aveva cresciuta donandole così tanto affetto che mai aveva provato la necessità di trovare i suoi veri genitori. Due ragazze che si incontrarono in un giorno d’inverno incappucciate con le sciarpone a ricoprire metà del viso su un sentiero sterrato in mezzo al nulla che portava alla collina, dove tutto ebbe inizio con un semplice “Oggi c’è il sole!” detto contemporaneamente da due anime che non si resero conto che si stavano incamminando verso la scoperta della felicità.. Avvenne tutto con così tanta semplicità da non rendersi conto che giorno dopo giorno il tempo passava e la loro amicizia diventava sempre più grande e indissolubile.. Ma con la stessa semplicità con cui iniziò, finì.. Volontà inverse e non desiderate, destino fragile e non ancora stabile, troppe speranze non ancorate a nessuna realtà, perché nessuno lo volle, nessuno lo predisse, nessuno lo accettò, ma arrivò: il cancro.. Un’arma letale in mano al fato che molte, troppe volte è crudele, che porta via senza lasciare il tempo di assaporare la felicità, la tristezza, UNA VITA appena iniziata. Così Cloè disse addio a un mondo che non aveva ancora iniziato a vedere, a scoprire e ad amare.. E Yuri se lo ricordava quel giorno, quel giorno in cui smise di credere nel “PerSempre”.. Quel PerSempre che era stato per tanto tempo la sua unica sicurezza, la sua unica forza e la sua unica vita! Perché Cloè, la sua migliore amica, anzi la persona a cui teneva più di chiunque altro al mondo, la persona che in un momento di tristezza le aveva asciugato le lacrime e le aveva detto che tutte le volte che sentiva di voler piangere doveva andare da lei e solo da lei a cercare un fazzoletto dove affogare il proprio pianto, adesso non c’era più, non era altro che polvere bianca contenuta in un vaso nero, avrebbe accettato(forse) un suo viaggio senza ritorno, un suo “non mi cercare più”, un suo “non possiamo più essere amiche”, perché era sicura che prima o poi sarebbe ritornata, perché avrebbe ricordato la loro promessa e quindi tutto sarebbe ritornato come prima.. Ma questo!? Era pronta ad accettare questo tipo di addio definitivo e senza rimedio!? No! Yuri non si sentiva pronta, non ancora, ad affrontare il mondo senza Cloè, a innamorarsi o piangere per un ragazzo senza parlare con Cloè, a spettegolare o fare shopping o sognare sul futuro senza la sua Dongsaeng..
Tutto questo Yuri se lo ricordava.. Adesso davanti a quella finestra dalla quale ormai non riusciva più a vedere nulla, se non il riflesso di lei ormai piegata dalla tristezza, dalla nostalgia, dall’angoscia dell’abbandono e dell’andare avanti senza lei.. Guardava fuori ma non vedeva, non sentiva. Non aveva neanche ascoltato la madre di Cloè quando entrò nella sua cameretta e le disse –Yuri,- un singhiozzo soffocato- questa.. è una lettera che ha scritto Cloè prima di.. di..- non riuscì a trattenersi e la signora Lee scoppiò in un pianto che sembrava non avesse fine, poi riprese –E’ per te. Ciaoo e riprenditi, ti prego!
Non si girò nemmeno, sguardo fisso verso le gocce che cadevano leggere fuori. Aveva voglia di urlare, di piangere fino a prosciugare tutte le lacrime, di distruggere qualcosa pur di fermare questo mondo. Voleva ritornare indietro, rivivere tutti i loro momenti, dire a Cloè tutto il bene che le voleva. Ma questo succedeva dentro sé, fuori una sagoma senza vita, petto che si gonfiava e pioggia che cadeva.. Null’altro si muoveva o cambiava. Non seppe quante ore restò in quella posizione, tanto ormai non aveva più voglia di fare nulla, ogni cosa le faceva schifo, ogni cosa non esisteva più. Ma decise di alzarsi, prese la busta rosa, era umidiccia. La tenne per un momento in mano, come se si aspettasse che Cloè potesse uscire da quella busta e dirle che era tutto uno scherzo, lei era ancora viva.. Non si sarebbe arrabbiata, non le avrebbe spiattellato in faccia tutto il dolore che stava provando, l’avrebbe solo abbracciata per un momento infinito e tra le lacrime le avrebbe detto che non doveva più provarci ad andarsene. Dopo il piccolo sogno ad occhi aperti l’aprì.. La osservò : era la sua scrittura, fine, ordinata e decisa, non si accorse che il tratto era un po’ tremolante, ma si concentrò nella lettura come se la lettera da un momento dovesse scomparire, non si fidava più di nulla.
Ciao Yuri,
hai visto!? Anche oggi c’è il sole.. Che bello! Come il primo giorno che ci siamo incontrate! Ti ricordi? Ahahah io se provo a pensarci mi viene solo voglia di prendermi a sberle xD mamma mia quanto ero timida e impacciata! Tu invece ti sei presentata subito con quella tua felicità e vivacità che ti invidiai fin dal primo momento JCi guardammo per un istante senza dire nulla, quasi come se ci stessimo analizzando, ma nello stesso istante senza nessuna parola ci giurammo amicizia! Sei la sorella che io non ho mai avuto, la migliore amica migliore di qualsiasi altra persona, la persona a cui voglio un bene dell’anima, la persona.. che .. non dimenticherò mai!
Mi dispiace di non averti detto nulla, ma volevo vivere almeno per l’ultima volta come una persona normale..
Yuri non piangere ti prego! La vita va avanti
JNuove esperienze e nuove storie da vivere ti aspettano, non fermarti sul passato perché non può essere cambiato ma può solo essere ricordato e donarci qualcosa in più per essere migliori e andare avanti come se nulla può graffiarci! Avrei tanto voluto dirti queste poche parole di persona, ma sai come sono fatta! Vero!? Continuerei a piangere per ¾ del discorso e non riuscirei a dirti davvero tutto quello che vorrei ti entrasse dentro e capissi! Non odiare il mondo, ti conosco e evita di chiuderti in te stessa! E se lo farai verrò tutte le notti a farti il solletico ai piedi, come quando dormivamo insieme, in quelle lunghe nottate che se potessero parlare ce ne direbbero di tutti i colori tanto sveglie le abbiamo passate, ti ricordi quando sei caduta dal letto perché spaventata dopo che ti avevo tirato una ciocca di capelli!? Ahaha quanto ridemmo, sembrava che avremmo passato tutto il giorno e anche quello seguente a ridere, senza fermarci! Tutto questo perché con te la mia vita era sempre affrontata con un grande sorriso, così un giorno dopo l’altro passava e non mi accorsi che tu diventasti la mia più grande amica! Ricorderò per sempre ogni cosa in cui tu eri con me, come il mio solo e unico modo per rimanere sempre attaccata e ancorata spiritualmente a questo mondo.. Ricorderò le nostre avventure, le nostre fantasie e i nostri sogni ad occhi aperti, ricorderò i nostri giorni passati su quella collina, mi ricorderò della Promessa..
E ti prometto che quando tu mi penserai io sarò lì ad ascoltarti
Jquindi cercami in tutte le cose che ti circondano e così non ti mancherò <3
Mi dispiace ma adesso devo andare via.. Mi mancherai Yuri
J
Ricorda.. Il sole tramonta sempre!
La tua sempre e per sempre amica     Cloè <3

“Il sole tramonta sempre!”.. questa frase, mille emozioni, mille ricordi.. Yuri come se ridestata dopo un lungo e pesante sonno, si risvegliò si mise in piedi e con occhi spalancati guardò fuori dalla finestra.. E questa volta guardò davvero cosa stava al di là di quella semplice lastra di vetro, come se si fosse ricordata di qualcosa, i suoi occhi si muovevano di qua e là alla ricerca di qualcosa! Non pioveva più, le nuvole e il grigiore avevano lasciato lo spazio a un sole fioco e stanco, lo aveva capito dal colore che aveva.. Era bianco e si riusciva a distinguere perfettamente il suo contorno, non era luminoso come nelle giornata d’estate quando tutto rinasce e sembra gioire e sorridere alla presenza di un raggio che illumina.. Cielo attraversato da un arcobaleno di mille colori splendenti che dava un po’ più di vivacità all’immensa distesa soprastante che si avvicinava alla notte, era arancio e rosso, il sole ormai non si vedeva quasi più nascosto dalla collina e allora Yuri si ricordò! La promessa! Con una forza e velocità che mai aveva dimostrato e pure lei se fosse stata meno agitata si sarebbe chiesta da dove saltava fuori, corse giù per le scale e preso il giubbino e la sciarpa rossa aprì la porta di casa e si buttò.. Corse, corse come se la terra si stesse sgretolando, come se un cane le stesse correndo dietro e la forza della sopravvivenza le dicesse di aumentare la velocità.. Corse.. come quando Cloè la chiamava e le diceva tra le lacrime che aveva bisogno di lei, nonostante si fossero lasciate un’oretta prima..
La collina, imponente e regina di tutto, era lì immobile, davanti a lei e sempre più vicina ma mai toccabile, quasi irraggiungibile, il cielo sempre più buio e il sole sempre più spento.. Yuri era ansiosa, aveva paura di non farcela, di non arrivare in tempo, di perdere il momento.. Di non poterle dire Ciao! I suoi piedi si muovevano velocemente, la salita la fece non accorgendosi neanche di quanto faticosa fosse.. ma.. Arrivò! Mani sulle ginocchia, schiena piegata e respiro affannato, era talmente sovrappensiero che non si era resa conto per quanto aveva corso. Si alzò, un lungo e sonoro sospiro, occhi lucidi per la fatica, ma non gli importava, ce l’aveva fatta.. Ecco: Il sole, una palla enorme arancione davanti a sé che rendeva i suoi capelli rossi ancora più scuri, se ne stava andando per comparire di nuovo il giorno dopo come se non fosse mai andato. Questo pensiero la rattristò.. Perché non era quello che sarebbe successo a Cloè, perché lei non sarebbe riapparsa il giorno dopo a spargere gioia nella sua vita come faceva da sempre dal momento in cui l’aveva conosciuta, non sarebbe più bastato salire sulla collina e cercarla, perché lei non sarebbe stata lì fisicamente, non avrebbe più sentito la sua mano stringere la sua e dirle che ovunque sarebbe andata quella mano non l’avrebbe mai lasciata.. Eppure Yuri in quel momento aveva bisogno più che mai di sentire quelle parole, di sentire ancora la presenza di Cloè vicino a lei, di sapere che il giorno dopo sarebbero ritornate lì insieme per iniziare a sognare di nuovo. Adesso che era lì, in piedi. Immobile a godersi lo spettacolo da sola, si ricordò della lettera di Cloè..
Il sole tramonta sempre
.. si ricordò della promessa.. Quella promessa che vibrò nell’aria e sembrò fermare il tempo.. non un cinguettio, non uno battito di ali, non un frusciare di foglie.. niente di niente, se non due persone unite da un giuramento:

- Ehi Cloè! Oggi Aiko ha lasciato la scuola..
Erano tutti tristi, perché ha detto che i suoi genitori hanno deciso di traslocare e quindi non ritornerà più a Seoul..

-Ahh! Mi dispiace per i suoi amici, dovrebbe essere brutto dover

dire addio..

- Cloè... noi siamo amiche vero?

-Certo Yuri! Ma che domande mi fai!?

- Sai è un pensiero a cui penso certe volte quando mi sento giù..

La parola Addio è brutta e sembra triste.. Perché anche

nella parola in sé, c’è una separazione..

- Cioè?

- Vedi!? – prese uno stecchino e disegnò a terra la parola– Addio
E’ come se le due DD costituissero una barriera tra la A e la I..
Le vocali sono sempre vicine perché nella loro distinzione dalle
consonanti sono di meno e quindi devo stare vicine per farsi forza,
ma qui, in questa parola, sono separate con forza.. E’ triste!

-Ah.. – Cloè aveva lo sguardo concentrato sul disegno dell’amica

come se non distogliendo lo sguardo avrebbe capito meglio – hai
ragione, non ci avevo mai pensato!
Forse perché non avevo mai pensato a questa parola come qualcosa di
possibile.. sai come si dice “finchè non sei obbligata a riflettere su una
cosa, questa non ti verrà mai in mente”!

- Già! Ecco.. ma noi non abbiamo bisogno di pensare a questa parola
perché non ne abbiamo bisogno! Per noi due potrebbero anche
cancellarla dal dizionario!

- Infatti! Io.. Yuri non ti dirò mai Addio, perché
tu, per me, sei indispensabile come il sole!
E come si fa a vivere senza!? Sono triste quando
il sole tramonta e sono impaziente fino al giorno dopo quando sorge, così è lo stesso quando devo salutare te e non vedo l’ora di rivederti, quindi
 anche se un giorno, saremo obbligate
a non vederci per un po’ di tempo e magari saremo in due città diverse, a me basterà vedere il sole tramontare e nonostante sarò triste, soffocherò la mia tristezza pensando che nel domani io ti rivedrò!

- Anche io non ti dirò mai addio! E ogni tramonto del sole sarò il nostro Arrivederci!




Adesso Yuri era lì.. osservava il tramonto come se non si volesse perdere nemmeno un istante di quel saluto che sembrava infinito! Perché lo sapeva che Cloè, adesso, era lì con lei, lo stava guardando e stava pensando anche lei alla promessa! Lo sapeva Yuri, ne era sicura, quello non riusciva a chiamarlo addio, non voleva, non poteva! Così, chiuse gli occhi.. Respirò profondamente, l’aria sapeva di pioggia, aprì la bocca e .. quello che uscì fu un semplice “Arrivederci”.


 
  
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