«Carnefici!»
Eccoti Guerra, artista di morte.
Quindi, è questo il teatro in cui si anima lo spettacolo?
Gli edifici infiammati sono rossi drappi, i cadaveri al suolo sono comparse attente.
Che orchestra i tuoni! Che cori le urla!
Cortine di plumbea cenere sullo sfondo; sanguinoso è l’Orizzonte.
Quanti attori!
Quante donne urlano! Quanti bambini tossiscono! E quanti uomini corrono!
«Assassini!»
Eccoti Morte, amica di guerra.
Maestosa, pallida e tedesca; già ci siamo incontrati, sorella.
Che onore la Croce che mi porgi; per cui quanto infame tempo ho combattuto!
Quanto affetto nel tuo sorriso; che calda quiete tra le tue braccia.