CAPITOLO 25
Staccarsi dal corpo morbido di Penny fu un'impresa difficilissima per Seth, e dovette farlo a occhi chiusi, per non vedere lo sguardo confuso e brillo di lei e le sue labbra rosse e gonfie di baci, baci che era stato lui a darle.
Ma che diavolo gli era saltato in mente?!
Perché aveva assecondato un'ubriaca col cuore a pezzi?
Forse perché lo voleva fare dalla prima volta che l'aveva vista entrare in ufficio con un vestitino giallo sfidando il freddo e il grigiore di Londra.
Si era subito accorto che era una ragazza speciale, e in segreto aveva iniziato a fantasticare su loro due, ma era stata una cotta passeggera e innocua, dato che lei era impegnata, e così erano diventati amici, e lei ora lo stava aiutando a conquistare una loro collega di cui lui di era invaghito.
Però la voglia di baciarla gli era rimasta, insieme al sentimento protettivo che aveva nei suoi confronti in quanto suo amico.
E ora aveva incasinato tutto.
Perché cazzo aveva dato ascolto a Shannon?
Avrebbe dovuto prendere Penny, caricarsela in spalla e portarla a casa e non lasciarla in balia delle sue emozioni amplificate dall'alcool.
Si ma così lei non l'avrebbe baciato.
E che bacio...
Seth aveva percepito distintamente il momento in cui le loro labbra si erano sfiorate, e la scarica elettrica che le aveva attraversate, per poi trovarsi in balia di respiri affannosi, la morbidezza dei fianchi di lei e lo struggimento con cui lei lo stava baciando.
Si, sarebbe di sicuro stato meglio portarla a casa. Meglio la camomilla del gin.
Meglio un abbraccio da amico che un bacio passionale.
Penny era seduta nei tavolini all'aperto fissando il cellulare che continuava a suonare e la maledetta faccia di Jo che continuava ad apparire sullo schermo.
Seth si era allontanato con una scusa subito dopo aver interrotto il loro bacio, e Shannon stava cercando di calmarla inutilmente.
“Sono un'idiota. Che cazzo gli dico? E cosa dico a Seth?”. Penny fumava agitata una sigaretta mentre cercava di riprendere lucidità con l'aiuto della brezza notturna.
“Non vorrei mettere il dito nella piaga ma...” iniziò Shannon timidamente.
“Shan cosa hai fatto?” chiese Penny stremata.
“Forse Morgan ti chiama perchè io... Io gli ho detto che non potevi venire al telefono perchè stavi baciando appassionatamente Seth.”. Ammise colpevole.
Penny si sentì in colpa nei confronti di Jo, ma durò solo un attimo, al ricordo di cosa lui aveva fatto a lei. Quindi si alzò in piedi e ancora una volta in quella serata premette quel maledetto tasto verde.
“Cosa vuoi Jo?” chiese stanca buttando fuori dalla bocca parole e fumo di sigaretta.
“Finalmente hai risposto!” Esclamò lui teso e decisamente incazzato.
“Ti ho chiesto cosa vuoi.” disse lei picchiettando nervosa la scarpa sul marciapiede.
“Cosa voglio?Cosa voglio Penelope? Voglio che la mia fidanzata. La mia unica e sola fidanzata, che tra parentesi saresti tu, non vada in giro a baciare altri uomini, e certamente non quel Seth!”.
“Guarda che tu...” provò a dire Penny, bloccata subito da un'invettiva di Jo.
“Guarda che io cosa? Mi avevi giurato che non c'era niente tra di voi. Dio... Il solo pensiero di lui che ti sfiora e ti bacia mi manda il sangue al cervello! Perché lo hai fatto? E perché lui lo ha fatto? Mi hai detto che non era innamorato di te... Be' sai cosa ti dico? Mi sembra proprio una gran cazzata.”
“Cosa vuoi che ti dica? Ultimamente tutti gli uomini della mia vita mi riempiono di cazzate.” lo fulminò lei.
Lui sospirò e cercando di restare calmo continuò: “Io e Emily ci siamo lasciati, te l'ho detto!”.
“E quel bacio?” chiese lei.
“Quel bacio era... E' stato... E' stato una finzione Em!”.
Penny sentì il sangue gelarsi nelle vene.
Jo l'aveva appena chiamata Emily.
Non riusciva a respirare e il solo pensiero di farlo le provocava fitte di dolore al petto, poi il silenzio si fece pesante come un mattone di cemento fino a quando Jo non lo ruppe.
“Scusa, non intendevo... Io... Penelope perdonami.” e sottolineò quel nome come a scusarsi.
Penny alzò lo sguardo mentre molte lacrime avevano cominciato a scenderle sulle guance e strinse coraggiosa il telefono.
“Il problema Jo, è che mi sono sopravvalutata. Pensavo arrogantemente che io più di tutte le donne del mondo sarei stata degna di non ricevere cazzate da te. Però me le hai dette. Mi hai detto che mi amavi e poi baci Emily, dopo anni di amicizia mi dici che vuoi stare con me e solo con me, e internet impazza con la notizia del tuo imminente matrimonio con lei. Litighiamo e mi chiami Emily. Sai quanto cazzo male mi hai fatto?
Sarebbe stato meglio tenere per me questo amore folle nei tuoi confronti.
Io... Ti prego non cercarmi più.”.
Non cercarmi più.
Il solo pensiero di non cercarla più, di non poterla vedere, toccare, sentire, fece quasi impazzire Jo, che ignorandola completamente riprese a parlare.
“Penelope ascoltami, lo sai che lavoro faccio, lo sai cosa dicono sui giornali, inventandosi di tutto. Ti prego credimi.” la voce era implorante. E anche se Penny non poteva vederlo, poteva immaginarselo con la testa tra le mani a fissare il pavimento seduto sul letto.
“Penny io ti amo”.
Dopo questa frase lei spinse con tutta la forza che aveva il tasto rosso per terminare la chiamata.
“Basta cazzate Morgan. Il mio cuore non può sopportarne altre”.
Poi corse da Shannon e abbracciandola scoppiò di nuovo a piangere.
Scherzetto!!!
Spero che due capitoli, seppur brevi, possano farmi perdonare della mia assenza!!
Sono anche felice di aver potuto finalmente rispondere a tutte le vostre magnifiche recensioni!!!!!
Sarei felicissima se mi faceste sapere cosa ne pensate...se avete tempo e voglia ovviamente!
Baci
Emma